Ch 1° - L’annuncio.
Erano le 20,15. La Sala Grande era gremita di studenti che mangiavano tranquillamente ed un leggero chiacchiericcio faceva da sottofondo durante la cena.
Al tavolo dei Grifondoro si rideva e scherzava come al solito, parlando del più e del meno. Io mi limitavo a mangiare e, talvolta, ad annuire col capo giusto per rendermi partecipe alla conversazione.
Un rumore fece scattare improvvisamente il silenzio e tutti ci voltammo verso la fonte di quello strano tintinnio: il tavolo dei professori.
Proprio lì, all’impiedi, stava la professoressa di Trasfigurazione, nonché mia docente preferita e capo della mia casata, Minerva McGranitt. Doveva sicuramente darci qualche importante annuncio.
Da brava ragazza, sempre educata e di buone maniere, posai immediatamente la forchetta sul piatto e spalancai le orecchie. Il resto della Sala mi imitò poco dopo.
“Un po’ di attenzione, prego?” disse la professoressa col suo solito tono fermo e deciso “Il professor Silente vorrebbe dirvi due parole…”
E lasciando il discorso sospeso a mezz’aria si sedette. La curiosità crebbe in un baleno in ogni studente e tutti ci voltammo verso il Preside di Hogwarts aspettando impazienti che prendesse la parola.
“Buonasera ragazzi. Come ha ben preannunciato la professoressa McGranitt vorrei dirvi due parole” iniziò l’uomo con gli occhiali a mezzaluna “Quest’anno per gli studenti del sesto anno, prima dell’inizio dei M.A.G.O., sarà organizzato un ballo in maschera. Spero nella partecipazione di molti” continuò “Il ballo si terrà qui in Sala Grande tra due giorni alle 19,30. Tutti i partecipanti dovranno venire in maschera e singolarmente. Lasciamo per una sera che le quattro case si mescolino tra loro” e dopo un leggero sorriso concluse “Bene, tornate pure alla vostra cena” e si andò a sedere tra un professor Piton non troppo sorridente ed un Lumacorno abbastanza contento.
In quell’esatto momento il chiacchiericcio diventò più forte ed i miei timpani smisero definitivamente di funzionare non appena una ultra-eccitata-all’idea-Ginny-Weasley iniziò a strillare dalla gioia insieme a Lavanda mi-appiccico-a-Ron-perché-odio-Hermione-Granger Brown e Calì Patil.
“WOW! Che idea stupenda. Non vedo l’ora” disse la piccola di casa Weasley sbattendo le mani come una bambina a cui hanno appena regalato un lecca-lecca “Un momento!” avevo già capito che le si era accesa la lampadina prima che continuasse, dicendo “Domani abbiamo una visita ad Hogsmeade. Herm, capisci?”
Tristemente, avevo capito benissimo…
“Si Ginny, credo di sapere cosa hai in mente ma…” non mi lasciò finire perché sovrastò la mia voce come per non volermi sentire.
“Dobbiamo assolutamente andare per negozi! Ci servono i vestiti, le scarpe…”
“Frena frena, Ginny. Non ho intenzione di perdere una giornata ad Hogsmeade per comprare cose che metterò una volta sola.”
“Ma è un’occasione speciale, Hermione!” cercò di convincermi la mia migliore amica
“No no e no. Non ho proprio voglia di agghindarmi per questa stupida festa”
Non l’avessi mai detto.
“Hermione Jean Granger! Tu domani verrai con me a fare shopping per prepararci alla festa. Non si discute!” tuonò Ginny con un tono che si divideva tra l’arrabbiato e l’offeso. Mai mettersi contro una Weasley.
“D’accordo, va bene… hai vinto” mi arresi, sbuffando.
“Siiiiii! Dai Herm, non te ne pentirai” disse, tornando a strillare con le altre due Grifondoro.
L’indomani mi aspettava una giornata infernale. Una giornata intera nelle mani di Ginevra Weasley, da sempre appassionata alle feste. Una prospettiva terrorizzante, ma ormai mi ero arresa… tanto valeva farsene una ragione. In fondo era solo una stupida festa, che poteva esserci di così terribile?