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Autore: Nemesi92    31/05/2011    0 recensioni
Il mondo degli uomini è devastato dalla follia del perfido regnante Azhul,votato al controllo spietato e alla crudeltà verso il suo popolo.E' sull'orlo del precipizio anche il fragile equilibrio fra le diverse razze delle Quattro Terre...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Una figura alta e slanciata correva nel buio.Le stelle illuminavano col loro candore la notte di velluto e definivano il sentiero che l’ombra percorreva ,con grazia ed agilità,senza curarsi del bosco fitto e silenzioso. Il suo incedere era veloce ma al contempo elegante,e nonostante fossero più di due ore di corsa,nei suoi movimenti non c’era alcuna traccia di stanchezza o fatica. I suoi lunghi capelli argentei  svolazzavano come mossi da una forza invisibile scoprendo le orecchie leggermente a punta e nelle tenebre si poteva scorgere il luccichio dell’elsa della spada che teneva legata al fianco. D’un tratto,però, si fermò. Capì di non essere più sola. Una coscienza estranea aveva cercato di toccare la sua. Serrò la mente e iniziò a guardarsi intorno,ancora immobile. Era meglio conservare energie nel caso avesse avuto bisogno di evocare un incantesimo. Correre, adesso,non serviva più. L’elfa mosse gli occhi in tutte le direzioni nel tentativo di scoprire dove fosse nascosto il nemico,inutilmente. Non riusciva a trovarlo,ma sapeva che quello la stava guardando. Si sentiva osservata,ma non indifesa. Poggiò la mano sull’elsa,accarezzandone il freddo metallo,sfilò la spada lucente dal fodero e fece un passo avanti. “Älued huit dir!” gridò “Mostrati a me!”

“Sono contento che tu conosca la Sociale,altrimenti non avrei potuto spiegarti il perché del nostro incontro,anche se in effetti non ti sarà d’aiuto saperlo”

Un ghigno si levò nell’aria. L’elfa iniziò a recitare sottovoce formule di protezione nella Tramandata,la lingua della sua razza e della magia. Il fatto che l’essere maligno non conoscesse la lingua elfica la fece sentire meglio. Poteva contare sulla magia ed essere protetta da essa anche in uno scontro corpo a corpo,senza temere che il sapere magico dell’avversario fosse più forte.

Ãyäna ,questo è il tuo nome,vero elfa? Guerriera assai temibile e di rara bellezza … eppure queste tue virtù non ti aiuteranno a sfuggirmi. “

Ãyäna smise di recitare le formule. Si domandò come la presenza potesse conoscere il suo nome ed indietreggiò. Sebbene la spada non l’avesse mai tradita e fosse protetta dagli scudi invisibili della magia,per un momento fu scossa dal timore oltre che dalla stanchezza che gli incantesimi evocati in suo aiuto comportavano.

”Mostrati!”urlò con quanto fiato aveva in corpo ”Voglio vedere il tuo volto,non nasconderti dietro le tue inutili parole. Stanotte non sarò io a perire,ma il tuo ego smisurato. Combatti contro di me o lasciami continuare il mio cammino. Non posso perdere il mio tempo con te”

L’essere rise malvagiamente,facendo echeggiare la sua risata in tutto il bosco. Si spostò dal groviglio di foglie che gli aveva fatto da nascondiglio e lentamente si mostrò. La luce delle stelle lo illuminò,seppur non completamente. La creatura si presentò nel suo tenebroso splendore: alta un piede più di Ãyäna,ma ugualmente magra e slanciata,aveva gli occhi di un azzurro chiarissimo e capelli corvini,stretti in una coda alta. Il suo viso era triangolare e per,i canoni elfici,assai affascinante.

“Io sono Sesha, Demone Lupo, Supremo Condottiero al servizio dell’imperatore delle quattro Terre,Azhul.Devo portarti con me al cospetto dell’ Onnipotente. Vuoi seguirmi senza resistenza?”

“A costo di morire,non ti seguirò mai!”

“Se la tua scelta è questa,dovrai seguirmi con la forza”

I due intrapresero una dura lotta corpo a corpo. Ogni colpo che Sesha assestava,veniva evitato da Ãyäna con facilità grazie agli incantesimi di protezione,ma la indebolivano ugualmente.

“La magia per poter funzionare ha sempre bisogno di energia” pensò l’elfa “forse ho pronunciato troppi incantesimi,ogni colpo non uccide il mio corpo,ma la mia forza vitale. Devo fare qualcosa,altrimenti morirò uccisa dalla mia stessa protezione”

Ãyäna decise allora di privarsi di alcune delle difese magiche. Nella mente iniziò a formulare i contro-incantesimi necessari,operazione resa ancora più difficile dal combattimento in corso. L’elfa doveva schermare la mente,cercare di non soccombere a causa degli attacchi di Sesha e liberarsi della magia che le si stava rivoltando contro.

Il demone era veloce,molto di più di lei. Riuscire a colpirlo sembrava quasi impossibile e la sua riserva di energia stava calando inesorabilmente. Appena ebbe finito di pronunciare l’ultimo contro-incantesimo,si sentì spossata ed estremamente stanca. Non poteva mollare però. Abbandonando le forze avrebbe potuto perdere la vita o comunque la libertà,ancora più importante per un elfo. In più,sarebbe stata portata da Azhul e torturata,ma questo non la spaventava. Era stata abituata fin dai suoi primi anni di vita,attraverso il duro esercizio,alla sopportazione estrema del dolore. La cosa più imperdonabile che sarebbe potuto succederle era il divenire inutile per il perseguimento della causa per cui combattevano coloro che volevano un futuro migliore e libero dall’Impero .

Con quella poca forza rimastale in corpo, Ãyäna tentò un ultimo affondo prima di non sentire più il potere sulle proprie gambe. Sesha l’aveva immobilizzata utilizzando un incantesimo che richiedeva una conoscenza minima della Tramandata,fondamentalmente facile da evitare,ma la stanchezza giocò all’elfa un brutto scherzo. Sentiva il tremolio delle proprie gambe costrette alla stabilità e la rabbia pulsarle alle tempie per  tutto quello che le stava accadendo. Non aveva mai perso un combattimento e non avrebbe voluto iniziare proprio allora. Non ora che il destino delle quattro Terre dipendeva dal messaggio di cui lei stessa era custode.

Lentamente le sue forze iniziarono a svanire. Quando Sesha la serrò fra le sue braccia per teletrasportarli a Metelow,capitale dell’Impero, Ãyäna chiuse gli occhi,svenuta.

                                                                     

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