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Autore: Angel_Elric    31/05/2011    13 recensioni
A volte confidarsi con la propria migliore amica non è la cosa più saggia da fare e il nostro Kurt lo imparerà a sue spese. Chissà che, però, la cosa non possa avere risvolti positivi?
Tratto dal primo capitolo:
“Kurt li fissò tutti per un momento, in silenzio.
La scena, vista dall’esterno, sarebbe potuta persino risultare comica, con tutte quelle persone in piedi a scrutarlo in muta attesa come tante statue colorate.
Peccato che per il ragazzo quello fosse un incubo.
«Okay. Questo è solo un brutto, pessimo, orribile sogno, quindi ora io chiuderò gli occhi e quando li riaprirò voi sarete tutti scomparsi dalla mia stanza e io mi potrò dedicare ai miei trattamenti di bellezza mattutini» mormorò serio, prima di chiudere gli occhi sotto gli sguardi vagamente perplessi dei suoi amici.”
[Kurt centric]
Possibili cambiamenti di rating.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avvertenze: è un dispositivo medico-chirurgico, leggere attentamente il foglietto illustrativo, i personaggi continuano ad appartenere ai rispettivi detentori di copyright, nessun Kurt Hummel indifeso è stato maltrattato durante la stesura di questo capitolo. Buona visione!


Cap. 2  How to be sexy – Il vero incubo ha inizio
 
«ESCI KURT!» la dolcissima voce di Rachel attraversò la porta del bagno come fosse carta velina.
«Neanche morto!»
«Io sfondo la porta»
«Tu non sfondi un bel niente, Puck! Altrimenti Burt mi fa la pelle!»
Il rumore del campanello arrivò come il canto di un usignolo per Kurt. Era salvo!
Appena era riuscito a barricarsi in bagno, aveva mandato una richiesta di soccorso via sms a Blaine. Beh, ci aveva messo due ore a raggiungere casa sua, ma l’importante era che alla fine fosse arrivato, no?
Il suo cavaliere dall’armatura scintillante e i capelli ingellati era infine giunto!
Aprì la porta di scatto e…
«PRESO!»
… ora era davvero nei guai.
 

****


«Blaine, sarebbe carino da parte tua smettere di deridermi» sibilò Kurt, seduto sul letto con i polsi legati dietro la schiena con la propria cravatta della Dalton, al suo migliore amico.
Il suddetto migliore amico, comodamente appoggiato ai cuscini del suo letto sfatto – orrore! Le sue povere lenzuola di seta! -, rideva a crepapelle, tenendosi una mano sullo stomaco dolorante.
Perché ovviamente il suo “salvatore”, una volta appreso il motivo della sua chiamata, aveva deciso che fosse più opportuno ridere piuttosto che… che ne so, slegarlo magari?
«Ahahahahaha! Oddio, scusami, scusami…» riuscì a replicare Anderson, asciugandosi gli occhi. Aveva cercato di non ridere, davvero, ma ciò che gli avevano appena raccontato era a dir poco esilarante.
«Altro che armatura scintillante…» borbottò crucciato e imbarazzato, guadagnandosi un’occhiata perplessa da Blaine «Scintillante che cosa?»
«Bene! » li interruppe Rachel «Mike, passami la busta» cinguettò, seduta con le spalle rivolte verso lo specchio per il trucco, esattamente davanti al letto, iniziando immediatamente a frugare in un anonimo sacchetto di plastica.
Kurt allungò il collo, riuscendo ad intravedere al suo interno barattoli e barattolini, vari tipi di stoffe, qualcosa di luccicante e persino un libro – ma andiamo, seriamente, ora Mary Poppins fabbricava anche le buste espandibili  per la spesa? -, che si rivelò essere l’obiettivo della ragazza.
Il tomo – perché sicuramente quel coso doveva avere più di cinquecento pagine – aveva la copertina scarlatta, ricoperta di quello che la sua esperienza in fatto di tessuti gli faceva catalogare come broccato. A caratteri cubitali, una scritta dorata recitava: “How to be sexy - I mille e uno modi per apprendere l’Arte della Sensualità”.
Il “prigioniero” gemette sconvolto, chiudendo gli occhi; doveva seriamente essere un incubo.
Un libro di dubbio gusto, con una copertina di dubbio gusto, in una situazione… di dubbio gusto. Stava letteralmente morendo dall’imbarazzo!
E, peggio ancora, stava morendo senza aver ancora stretto la mano a Patty LuPone!
Blaine, invece, fece un gran sorriso – paresi facciale? Che il Karma esistesse davvero? -, inclinando leggermente il capo verso destra.
 Dopotutto, Kurt legato, con le guance rosse e gemente non gli ricordava esattamente un cucciolo di pinguino.
Anzi.
Scosse la testa, stupito dai suoi stessi pensieri: quella storia iniziava a prendere una piega insolita. Oddio, non che il resto fosse ordinaria amministrazione!
«Ti prego, dimmi che è un incubo» pigolò Hummel, appoggiandoglisi contro per qualche secondo mentre lui gli dava qualche pacca d’incoraggiamento sulla spalla;era famoso per le sue pacche d’incoraggiamento, Wes e Devid potevano confermarlo.
«Le tue “pacche maschie” non migliorano la situazione» commentò il castano in risposta, per nulla incoraggiato, posando lo sguardo angosciato sulla Berry che si era sistemata il libro sulle gambe mentre gli altri ragazzi prendevano posto un po’ a caso per la stanza.
Finn, con espressione mogia/colpevole/terrorizzata/poco intelligente – anche se quest’ultima non era una novità -, si sedette sul letto vicino al fratellastro, evitando accuratamente di guardarlo; se dopo aver fatto entrare l'intero Glee club - più Blaine, e scusate se è poco- nella sua camera aveva ancora qualche possibilità di riuscire a raggiungere vivo il diploma, ora era quasi sicuro che non avrebbe visto l’alba del giorno dopo. Supposizione confermata dal sibilo di Kurt, incredibilmente somigliante ad un “Sei morto!”, che lui finse – poco abilmente dato che si vedeva benissimo il sudore freddo iniziare a formarsi sulla sua fronte - di non sentire.
«Ehm-ehm» aprendo il tomo, Rachel si schiarì la voce - ricordando in maniera inquietante la professoressa Umbridge di Harry Potter – e cominciò a leggere qualche riga dal primo capitolo.
 
 

How to be sexy
I mille e uno modi per apprendere l’Arte della Sensualità

 
«Il primo passo per riuscire ad apparire sexy è prendere confidenza con il proprio corpo. Ogni singolo movimento che compiamo dà una diversa idea della nostra persona a chi ci osserva, perciò è fondamentale imparare a muoversi nel modo giusto. In particolare sono d’ importanza unica le espressioni del viso, alle quali è dedicato questo primo capitolo»
 
E a quel punto le orecchie di Kurt presero letteralmente fuoco sotto lo sguardo attento di Blaine, divertito ed intenerito allo stesso tempo. Ricordava perfettamente quando, dopo la performance di Animal, aveva costretto il ragazzo a mostrargli le sue “espressioni sexy”.
Un vero disastro.
 
«Secondo un recente studio, infatti, l’impressione che ha di noi chiunque ci guardi dipende principalmente dell’espressione facciale e dal sesso della persona che ci troviamo davanti: gli uomini risultano più inclini ad avere una buona impressione nei confronti di una ragazza sorridente; le donne, al contrario, sono più attratte da espressioni serie e misteriose»
 
«Beh, in questo caso direi che possiamo saltare la parte sulle espressioni serie» sorrise la lettrice, facendo l’occhiolino al giovane Hummel – che lanciò un’occhiata imbarazzata a Blaine - ed iniziando a sfogliare le pagine.
«Oh, ecco qua!»
 
«Ci sono infiniti tipi di sorriso, ma qui ci occuperemo solo di una piccola parte di essi.
Il primo di cui è fondamentale apprendere le modalità è sicuramente il cosiddetto “sorriso da Lady”. Per sfoggiare un perfetto “sorriso da Lady” è necessario arcuare leggermente gli angoli delle labbra verso l’alto, stando ben attenti, però, a non aprirle, e socchiudere leggermente gli occhi in modo che le ciglia creino su di essi un’ombra appena visibile; questo piccolo accorgimento ha la finalità di concentrare l’attenzione dell’osservatore sullo sguardo, valorizzandolo, ed è particolarmente indicato per i soggetti con gli occhi chiari o di colori e sfumature particolari. Accompagnata da una posa rilassata, quest’espressione fine ed elegante dà l’idea di una sensualità composta e posata che risulta perfetta per far capitolare anche il soggetto più raffinato
»
 
 
«A me sembra un’enorme cavolata» commentò Puck, seduto tra Artie e Lauren – che, tra l’altro, Kurt conosceva a malapena -, incrociando le braccia al petto.
«Che cosa ne vuoi sapere tu di sensualità, Puckerman?» ribatté Rachel con un sorrisetto saputo.
Il sopracciglio destro di Santana s’inarcò «Ma sentitela, il bue che dà del cornuto all’asino!»
«Perché, gli asini hanno le corna?» chiese Brittany, corrucciata, attirandosi addosso gli sguardi perplessi di tutti i presenti «… che c’è?»
Rachel prese un lungo sospiro ritornando con lo sguardo verso quello che, oltre che suo grande amico, considerava ormai il suo “paziente” «Okay, ora prova»
«No» risoluto, Kurt aggrottò le sopracciglia. Non si sarebbe reso ridicolo davanti a tutte quelle persone facendo vedere loro le sue imbarazzanti espressioni. Soprattutto non lo avrebbe fatto davanti a Blaine. Non di nuovo!
«Sapevamo che saresti stato riluttante, perciò abbiamo preso le nostre precauzioni» sghignazzò Santana mentre una poco convinta Mercedes prendeva tra le mani quello che sembrava proprio…
«Mr. Penguin!»
Mr. Penguin, entrato a far parte a tutti gli effetti della famiglia Hudson-Hummel da quando Kurt lo aveva visto la prima volta nella vetrina di un negozio di giocattoli, era il peluche – a forma di pinguino, ovviamente – che Blaine gli aveva regalato per Natale. Nessuno sapeva della sua esistenza! Beh, tranne Blaine ovviamente.
Chi diavolo poteva aver preso in ostaggio il suo pupazzo preferito?
La risposta era anche troppo ovvia.
«Finn, giuro sulla testa di quel peluche che te la farò pagare!» bene, Hudson non solo non sarebbe arrivato all’alba del giorno del seguente, ma probabilmente gli restavano solo un paio d’ore di vita.
Ad essere ottimisti.
Anderson guardò Kurt, trattenendosi dal ridere «L’hai davvero chiamato “Mr. Penguin”?»
Il padrone di casa decise saggiamente di fare orecchie da mercante e prese un lungo e lento, lentissimo sospiro. Chiuse gli occhi un momento per concentrarsi – o forse per decidere se era il caso di diventare improvvisamente credente per poter pregare una divinità qualunque di toglierlo da quella situazione – e lo fece: socchiuse gli occhi azzurri e incurvò nervosamente le labbra all’insù.
Dopo qualche minuto di attenta osservazione da parte dei presenti, fu Sam a dare il responso «Sembra che ti si sia paralizzata la faccia», che lo fece sbuffare sonoramente.
«Devi stare più rilassato, tesoro!» consigliò Mercedes.
Abbassò un po’ di più le palpebre e ammorbidì il sorriso «Così?»
«No, così sembri un drogato» scosse il capo Artie.
«O Finn durante matematica» ghignò Puck, scatenando deboli proteste da parte dell’interpellato.
«Prova a mantenere così il sorriso e a tenere gli occhi più aperti. Devi sembrare naturale» suggerì Rachel, mentre il povero Kurt tentava un’altra volta.
Fu esattamente dopo due ore, quaranta minuti e trentotto secondi – cronometrati dalla sempre efficiente sveglia a forma di gatto di Finn, finita lì per qualche motivo oscuro all’umana ragione - che la Berry decise che era giunto il momento di arrendersi… per il momento.
 «Con le espressioni direi di fare basta» disse al castano, afflitto e con le guance doloranti «Ma continua ad esercitarti, eh!» si raccomandò.
«Quindi abbiamo finito?» chiese allora lui, quasi speranzoso. Magari l’incubo era finito!
«Certo tesoro… ora tocca al look!»
O magari no.
 
 
*Il Sottoscala*
Dopo… quanto tempo è passato? Beh, dopo parecchio tempo, eccomi col secondo capitolo.
Secondo capitolo che mi ha creato molti problemi.
Infatti mi sono resa conto che, mentre il Chinotto mi ispira per quanto riguarda le idee generali, il caffè mi ispira quelle che io chiamo “grandi rivoluzioni”. Tradotto in parole povere, bevuto un po’ di caffè – un bel po’ di caffè ._. –, la prima stesura del capitolo è stata cancellata completamente e riscritta.
Me lo dicono sempre che assumo troppa caffeina~.
In ogni caso, eccomi qui! Spero che il secondo capitolo sia all’altezza delle vostre aspettative, perché di certo non è all’altezza delle mie. u.ù
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno messo la fanfiction tra le seguite – sono commossa, davvero  – e un grazie speciale a quelle cinque anime pie et magnificentissime et luminoserrime (?!) che hanno sprecato un po’ del loro tempo per lasciarmi un commento, l’ho apprezzato davvero tantissimo!
Dedichine: alla vecchia Thà che tra due giorni compie gli anni ♥ (AUGURONI THÁ!) – e la cui unica preoccupazione è la presenza del Klaine (infamona che non sei altro) - e a quell’angelo di SmartisDiamond che ha messo la mia piccola creazione tra le preferite. Mi hai fatta davvero felice!

   
 
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