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Autore: Tanuki    01/06/2011    5 recensioni
Il rosso non ha paura di nulla, ma è anche vero che non si ricorda di nulla! E in quel momento comincia anche ad avere paura...ma l'aiuto di un saggio massacratore sarà provvidenziale...
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Supernova
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solita one-shot che in teoria doveva essere una drabble, a volte non mi fermo, lo sapete...questo è l'ennesimo incubo dei maschietti!
Eos è un po'rompina, lo ammetto, ma a volte sa essere dolce come un sacchetto di zuccheroXD, ma tanto questi due si amano lo stesso...^^


Spero che vi piaccia!^^


I personaggi sono maggiorenni ed appartengono ad Eiichiro Oda (tranne Eos).
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno!





Che giorno è oggi?






“Buongiorno!” Eos salutò Kidd con un gran sorriso, baciandolo teneramente sulla punta del naso.

Il rosso posò le mani sui fianchi di lei, stringendola a sé.

“Buongiorno, Costina” mormorò “Sei allegra stamattina”

La ragazza annuì, circondandogli il collo con le braccia.

“In un giorno così speciale è normale che io sia allegra!”

Eustass sentì distintamente un brivido sconquassargli la schiena.

 

Un giorno…speciale?

Che cosa si festeggiava quel giorno?

 

Il rosso deglutì, cercando di ricordare.

Ma non gli veniva in mente niente.

Dentro di lui, un convulso monologo.

 

San Valentino? Non diciamo cazzate, è quasi estate!

Il nostro anniversario? No, no, no…lo abbiamo festeggiato in inverno!

La prima volta che lo abbiamo fatto? Ma che dico? Era primavera!

Porca miseria vacca ladra! Ma che cazzo c’è da festeggiare, oggi?

 

Il visetto di Eos si corrugò, con voce lamentosa disse sommessamente:

“Non ti ricordi?”

“Ma certo che mi ricordo!” mentì spudoratamente Kidd, maledicendosi subito dopo. “Non posso dimenticarmi di un giorno così importante!”

 

Sei.un.idiota.

Adesso che cazzo gli racconti? Voglio proprio sentire.

 

La bruna sorrise, abbracciandolo.

Kidd ricambiò l’amplesso, alzando gli occhi al cielo.

Aveva poche ore per scoprire il perché di quel giorno tanto speciale.

 

Fece colazione assieme a lei in tutta fretta, prima di precipitarsi sul ponte.

Cercò disperatamente con lo sguardo il suo vice, trovandolo seduto in un angolo, mentre affilava le sue lame.

“Killer, ho bisogno di te”

Il biondo alzò la testa.

“Che c’è?”

“Che giorno è oggi?”

“Il primo del mese, Kidd”

Il rosso scattò come una serpe.

“Lo so che è il primo del mese, cretino!  Che cosa si festeggia oggi?”

Il massacratore sbuffò.

“Ma che ne so, Kidd! Ma perché mi fai queste domande, di mattina presto, per giunta!”

“Sono in mezzo ai casini, Killer” rispose Eustass “Se non scopro che giorno è oggi, tu domani sarai il capitano, perché Eos mi ammazza”

Il biondo rise sommessamente attraverso la maschera.

“E lo devo sapere io? Guarda che è la tua ragazza, mica la mia! Poi…i pirati di Killer…non suona mica male, eh?”

Dopo un secondo il massacratore sentì la grande mano del rosso circondare il suo collo, e stringere repentinamente.

“Sei anche un comico, Killer” sibilò Kidd “Vuoi finire a raccontare le barzellette a Gold D.Roger?”

“Va…bene, va…bene ti do una mano” annaspò il biondo.

Il rosso lo lasciò, e il massacratore respirò profondamente, prima di massaggiarsi il collo per qualche minuto.

“Allora” Kidd provò a fare mente locale “Non è San Valentino, né il nostro anniversario, né la prima volta che lo abbiamo fatto”

“Siamo a buon punto, allora” borbottò sarcasticamente Killer “Lo sai che Eos ha una memoria da elefante, ci saranno come minimo una ventina di ricorrenze”

Eustass si portò una mano alla fronte, sospirando.

“Il nostro primo bacio, è possibile?”

“No, me lo ricordo, quel giorno, avevo scommesso con Law 10.000 Berry”

Il rosso cominciò a camminare su e giù per il ponte.

“Forse la prima volta che le hai detto ti amo” azzardò Killer.

Kidd scosse la testa, mentre continuava a deambulare.

Poi ebbe un’illuminazione.

“La prima volta che mi ha cucinato il Sea King alla griglia!”

“Che cavolo di ricorrenza è?”

Il rosso affondò le dita tra i capelli, sbuffando sonoramente.

“Ma che ne so! Porca troia! Non riesco a ricordarmi una benamata sega!”

Così dicendo calciò violentemente un barile che si trovava nei paraggi.

“Senti, Kidd, ho un’idea” disse alla fine il biondo “Dato che non ti ricordi, la batti in velocità, ti presenti con un mazzo di fiori, le dici un sacco di carinerie ed è fatta!”

“Ma funzionerà?” chiese il capitano, scettico.

“Speriamo di si, non ho voglia ancora di fare il capitano, troppe responsabilità” ridacchiò ironico il massacratore, che chiamò con un fischio un gabbiano viaggiatore.

Il biondo prese un foglietto e prima di scrivere domandò:

“Quali sono i fiori preferiti di Eos?”

Il rosso sospirò.

 “I tulipani, quelli mezzi gialli e mezzi rossi”

“Ok…” poi cominciò a scrivere mormorando “Tulipani screziati gialli e rossi”

Poi legò l’ordine alla zampa del volatile e lo lasciò andare.

“Sai che non riesco a dirle cazzate, Killer” disse Kidd guardando il gabbiano volare via.

“O lo fai o muori, Kidd” rispose il biondo.

 

 

Dopo poche ore il gabbiano ritornò con un enorme mazzo di tulipani, legati insieme da un fiocco rosso.

“Spero proprio che funzioni, Killer, altrimenti ti mando a pelare le patate…e niente lame rotanti, porca miseria, che mi hai fatto fare la figura del deficiente l’altra volta!” esclamò Kidd mentre pagava.

Il rosso entrò in cucina guardandosi intorno, vide Eos intenta a sistemare le provviste appena arrivate nella dispensa.

“Costina!” la chiamò alzando leggermente la voce.

La bruna si voltò, appena vide il mazzo di tulipani sorrise radiosa.

“Allora è vero che ti sei ricordato” disse dolcemente avvicinandosi a lui.

Il rosso guardò attentamente la sua donna: era così bella e tenera, perdendosi nei suoi occhi neri non riusciva quasi a parlare, figurarsi a dirle una bugia, anche se quella ricorrenza forse era una stupidaggine, non se la sentiva di mentirle.

Respirò profondamente.

“Senti” mormorò porgendole i fiori “Io non ho la minima idea di che giorno sia oggi, ho provato a ricordarmi, te lo giuro, ma proprio non ci sono riuscito! Mi dispiace perché se te lo ricordi questo giorno per te è sicuramente importante, ma io non mi ricordo! L’unica cosa che posso dirti è che per me sei sempre speciale, non solo in alcuni giorni”

Eos rimase a rimirare i tulipani per qualche istante che a Kidd parve infinito, maledisse la sua memoria altalenante circa una ventina una volta prima di sentire di nuovo la voce di lei.

“Anche io devo dirti la verità” disse la giovane “Non c’era nessuna ricorrenza speciale, ti ho voluto fare solo uno scherzetto…non pensavo che l’avresti presa così sul serio…”

Poi posò il mazzo di tulipani sul tavolo, e abbracciò il suo uomo, posando la testa sul suo petto mentre il rosso, inizialmente confuso, posò una mano sulla testa di lei.

“Al diavolo” sussurrò Kidd stringendola forte “Mi hai fatto prendere un accidente, già mi credevo cibo per i vermi”

“Lo so che non ti ricordi nulla” rispose la bruna senza staccarsi da lui “Ma ti ricordi sempre di farmi sentire la donna più fortunata del mondo

  
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