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Autore: lalla86    25/02/2006    12 recensioni
"..le mani strette a pugno. Le labbra schiuse in una smorfia di dolore. Non riusciva ad ottenere una risposta.
Un fragile ramoscello nel mezzo di una bufera.
Un ombra dallo sguardo spento e triste, tra i mille volti sorridenti della folla..."
"..miscugli di sentimenti indefiniti avevano preso ad agitarsi dentro di lui susseguendosi l'un l'altro, cosi' rapidamente da impedirgli di riconoscerne anche uno soltanto. E cosi' rapidamente scomparivano.
Numerosi echi lontani, ricordi, frammenti sfocati.
C'era qualcosa di familiare in quella citta', in quel vento, che ancora agitava le cime degli alberi..."

Le strade di due persone alla ricerca di se' stesse si incrociano, in un'incontro forse voluto dal destino stesso, lungo un viaggio oltre le barriere del tempo.
Genere: Triste, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagome, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questi personaggi (a parte il personaggio di Haru) non mi appartengono ma sono proprietà di Rumiko Takahashi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.








I'm with you.












Prologo - Felicità












- Sei felice?
Una domanda rieccheggiava inascoltata nell'aria circostante, in un continuo eco, incessante. Parole trasportate dal vento, intappolate nella sua infima spirale senza fine. Suonavano come lievi sussurri alle sue orecchie, cosi delicati all'apparenza da infonderle un senso di dolcezza ma, si rivelavano poi nel finale, dolorose qual'erano realmente.
Sembrava persino che quest'ultimo volesse prendersi gioco di lei, riproponendogliele all'infinito. Quasi desiderasse a tutti i costi una risposta. E per ottenerla giocava crudele tutte le sue carte, tentando, con improvvise raffiche di vento, di porre un'ulteriore ostacolo alla sua gia titubante avanzata.
Un fragile ramoscello nel mezzo di una bufera.
Un ombra dallo sguardo spento e triste, tra i mille volti sorridenti della folla.




I'm Standing on a bridge / Sono in piedi su un ponte




Le prime goccie di pioggia bagnavano la strada che stava percorrendo, creatrici di una lenta melodia, simile all'inizio di un pianto. Battevano il tempo, saltuarie, accompagnando i suoi passi felpati, percorritori di un cammino senza fine.
Andava a caso, senza sapere dove, come aveva sempre fatto nella vita. Come una palla di vetro distrutta, in frantumi, incapace di ricomporsi. Dietro di se' le sue impronte leggere, unica traccia del suo passaggio, gia' scomparivano, cancellate da queste ultime quasi non fossero mai state tracciate. Ma anche se questo non fosse avvenuto, non sarebbero mai state notate.
Orme invisibili. Come solo quelle dei fantasmi possono essere.
Plic.
Plic.

Il ritmo si faceva piu' incalzante, frenetico, come lo era la vita in citta'. I suoi piedi non riuscivano piu' a stargli dietro. La pioggia scendeva dal cielo ormai incessante, bagnandola fino al midollo. Fredda, pungente come il ghiaccio, le appiccicava al viso le lunghe ciocche color ebano, impedendole la visuale.
Non la sentiva.
Non le importava.
Cosi' come la pioggia, anche il suo dolore si era intensificato. Ma a differenza del cielo, che lo esternava sotto forma di temporale, lo custodiva gelosamente dentro di se', incapace di sfogarsi. Artefice di un pianto silenzioso, senza spettatori.




I'm waiting in the dark / Sto aspettando nel buio




L'inverno era alle porte. Gli alberi circostanti, accortosi prima di ogni altro del cambiamento, si muovevano in una danza malinconica, dolorosa, accompagnati dagli ultimi voli delle foglie. Nel mentre, il vento, proseguiva fiero nel portare il suo messaggio. Rapido. Imprevedibile. Ne era senza dubbio l'incontrastato segnale. Il suo annunciatore per eccellenza. Nonostante la pioggia, il sole splendeva alto nel cielo, illudendo di poter trasmettere ancora il suo calore, via via sempre più flebile.
Infimo.
Traditore.
Beffardo continuava con la sua messa in scena, lasciando a ogni essere vivente un freddo dentro.
Incancellabile.
Inscaldabile.
Come quello che avvolgeva interamente la sua anima.

Una domanda. Era bastata. Il precario equilibrio che si era costruita giorno dopo giorno era crollato. Sopraffatto, come lo e' un castello di sabbia sotto la forza prorompente di un'onda.
Si era ritrovata impreparata. Stordita. Come se si fosse svegliata dopo un sonno infinito. In bilico, nel sottile confine tra il buio e la luce,faccia a faccia con la realta', fino ad allora volutamente rimossa, ignorata.
Non aveva voluto vedere. Non aveva voluto pensare. Solo negare, mentendo a se stessa.

- Sei felice?

Felice.. lei era..felice?
Aveva esitato, per un attimo, prima di rispondere. Si era voltata verso la luce, ma terrorizzata si era ritratta, come accecata.
Non ce l'aveva fatta. Come una persona rinchiusa per troppo tempo al buio, era rimasta nell' ombra, adattandosi ad essa. Non piu' in grado di abituarsi ad altro.
- Si’
Di nuovo. Non era riuscita ad ammettere come si sentiva veramente.
Di nuovo. Non era riuscita a liberarsi della sua "maschera".
Diventava sempre piu' difficile farlo.




Oh why is everything so confusing? / Oh, perché è tutto così confuso?


Fingere. Ne era assuefatta. Completamente. Quasi fosse stata una droga.
Non riusciva nemmeno a ricordare quando avesse cominciato a farlo.
Incapace di smettere, di farne a meno. Non poteva impedirsi di domandarselo..
Perche'?




Cause nothings going right? / Perché sta andando tutto storto?



Le mani strette a pugno. Le labbra schiuse in una smorfia di dolore.
Non riusciva ad ottenere una risposta.
Il tempio scintoista si ergeva imponente davanti a lei, ormai completamente svuotato. I fedeli che lo visitavano puntualmente,in cerca di fortuna, avevano fatto ritorno gia da tempo nelle loro case.




Theres nothing but the rain.. / Non c’è nulla tranne la pioggia..
..no footsteps on the ground.. ..nessun’impronta per terra..



Un passo. Poi un'altro.
Si era abbandonata alle spalle il caos della città. Il silenzio, padrone incontrastato di quel luogo, la avvolgeva completamente.
Giaceva immobile. Al centro del nulla. Ogni fibra del suo essere, tesa, in allerta. In una ricerca disperata. Inutile..




..i'm listening but theres no sound.. / ..sto ascoltando ma non c’è nessun suono..



Un breve attimo.
Un battito di ciglia.
Dall'albero vicino, un gruppo di foglie era stato staccato con violenza dal vento, ma tra le tante, soltanto una piccola foglia di acero era stata sospinta verso un'altra direzione.
Una smorfia.
Un sorriso di scherno.
La consapevolezza.
Era sola. Proprio come lei.



..and no one likes to be alone / ..e a nessuno piace stare solo



Puntuale come sempre, la goccia aveva fatto traboccare il vaso
Di dolore.
Insopportabile.
Acuto.
Incontrastabile.
Il Suo.

Un fiebile sussulto, trattenuto a stento
Un grido soffocato, tra gli ululati del vento
Una lacrima solitaria, tra le gocce di pioggia
Un'eco lontano..

- Sei felice?

- No.




..It's a damn cold night .. / .. E’ una notte maledettamente fredda..






  
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