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Autore: madoka94    01/06/2011    5 recensioni
Ok,ho voluto rimettere questa storia per capire dove io stia sbagliando e non per puro masochismo da parte mia ne sadicismo da parte vostra(opure sì -.- ?)comunque sia voglia subito mettere in chiaro che se non vi piace non cliccatela nemmeno e non è copiata da nessuna parte.
Ovviamente accetto qualsiasi critica.Abbiate pazienza è la priuma fic su dmc che scrivo.
leggete e commentate!
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dante
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce del sole batteva molto forte contro la finestra,che di conseguenza batteva sugli occhi del nostro mezzo demone albino che era sdraiato beatamente sul letto intento di cercare di dormire ancora un pò.
La sera scorsa aveva proprio esagerato,non doveva mischiare lo Strawberriesunders con del Rhum in quell' unico bar in cui finalmente aveva trovato il suo gelato preferito,era veramente da idioti!Ma per una notte a dare la caccia a demoni una sbronzata non gliela poteva togliere nessuno,se lo meritava.
Unico problema era solo che quella notte non aveva dormito niente e pareva anche che fosse un pò esausto e allo stesso tempo rilassato.
Non gli era mai capitato di sentirsi così,cioè non si stancava mai di uccidere demoni,visto che era il suo pane quotidiano da anni ormai,e mai si era sentito rilassato,soprattutto in quel modo appagato.
Aprì gli occhi rassegnato con un dolore lucinante alla testa imprecando dolorosamente massaggiandosi la tempia,fece un lungo sbadiglio,strabuzzò gli occhi per riprendere lucidità e si stiracchiò un pò grattandosi la nuca.
Si guardò in giro per la stanza,sembrava un pò scompigliata,più di quanto non fosse già di suo,strano.Ma probabilmente avrà barcollato un pò,sicuramente.
Voleva scendere dal letto ma quando si tolse un pò le lenzuola rimase colpito,era senza mutande,completamente nudo!Eppure non era mai andato a dormire senza mutande,molto strano.
Poi sentì un mugolio provenire dal lato destro del suo enorme letto a materasso maxi grande e la cosa lo turbò non  poco.Si girò e vide coricata accanto a lui una fanciulla molto graziosa,dai lunghi capelli castani scuri che al riflesso della luce sembravano diventare di colore rosso ramato,nuda ovviamente anche lei e dormiva beata tenendo la sua bocca rosea socchiusa,al vederla sembrava una bambina tenera.
-"Che carina.."-pensò sorridendo un pò,ma poi ristabilendo la ragione subito dopo-"..aspetta un attimo!Che ci faccio io con questa qui?!"-si chiese esterrefatto.
Si fece un piccolo calcolo mentale e non ci volle un genio per fare 1+1 .

                                                             IO NUDO + RAGAZZA SCONOSCIUTA(NUDA) = FATTO "QUELLO"!

-Ma che cazzo ho combinato!-si chiese rimproverando se stesso.
Non si accorse però che l' aveva detto un pò forte e quindi svegliò la ragazza.Dopo che aprì e riaprì gli occhi si guardò intorno rendendosi conto che era in una stanza estranea e questo la spaventò,girandosi lo vide,quel ragazzo dai capelli albini come la neve,con quel bel fisico palestrato,nudo oltretutto,gli occhi violacei quasi sul grigio che sembravano di ghiaccio si rispecchiavano nei suoi castani color cioccolato.Restò a bocca aperta a quella visione,sembrava di essere di fronte a una divinità,arrossì vistosamente prendendosi per l' agitazione e la paura quasi tutta la lenzuola per coprirsi.
-Ehm..so che come inizio della giornata è un pò strana,però..ciao.-le disse sorridendole un pò ma lei per tutta risposta gli lanciò dietro i cuscini urlandogli contro.
-WAAAAH!!MANIACO!PERVERTITO!VIOLENTATORE BASTARDO!STUPRATORE!...-cominciò a dirlgiene di tutto e di più lanciandogli qualsiasi cosa:il lampadario,l' orologio,pure le pistole di Dante che prontamente le prese al volo.
-Ehi,stai attenta!Non sono dei giocattoli questi,soprattutto quella..-non finì in tempo che la ragazza gli aveva tirato contro la spada che evitò all' ultimo per poi conficcarsi alla parete.
-Bene!Ci mancava solo questo.-si lamentò infuriato non accorgendosi che gli aveva appena tirato una scarpa sulla fronte e lui cadde giù dal letto quasi tramortito.
-...Auch!...-l' unica cosa che disse prima di rialzarsi ed andare verso la porta.
-Ghh...prima che tu mi tira dell' altra roba,vado a preparare la colazione così hai tutto il tempo per calmarti e rivestirti,mentre io vado a prendere una borsa del ghiaccio per me.-chiuse la porta senza sbatterla,cercando di trattenere la rabbia,altrimenti oltre alla parete avrebbe dovuto prendere una porta nuova.
La ragazza fissò la porta per molto tempo non capendo perchè quell' uomo fosse stato così palese nonostante gli avesse tirato contro qualsiasi cosa e che era anche gentile nei suoi confronti.
-Che tipo strano!-si disse cercando di riprendere la calma,anche se era difficile per lei vista la situazione in cui si trovava.
Nel frattempo Dante si rivestì mettendosi i suoi soliti pantaloni neri e una canottiera nera per poi avviarsi a prendere una borsa del ghiaccio,oltre a preparare la colazione in cucina.
Mentre metteva su il caffè e si sedette coi piedi sulla scrivania con la borsa del ghiaccio sulla fronte ed insieme bestemmiava dal dolore,la ragazza scese giù dalle scale piano piano e l' albino non potè fare a meno di osservarla.
Portava una canottierina bianca che faceva scoprire un pò il seno e sporgere l' ombelico,una minigonna a jeans,delle scarpe nere con tacco basso e al collo una catenina argentea che teneva su una croce nera con un diadema verdeacqua incastonato al centro. Era semplicemente stupenda.
-Ti sei calmata un pò adesso?-le chiese quasi rimproverandola.
-..Sai,non mi capita tutti i giorni di ritrovarmi in una stanza estranea con un tipo sconosciuto che ha anche così tanta pazienza con una come me.- rispose lei chinando la testa.
-Ehe,non hai tutti i torti.Però potevi risparmiarti di lanciare le mie pistole,la mia spada e ,come tocco finale,anche la tua scarpa.-si lamentò riferendosì al colpo sulla fronte.
-Tsk!Quello era legittimo farlo.-mise il broncio guardando in basso.
Dante si limitò a sorridere di sottecchi anche se malediva ancora il fatto che gli aveva lanciato contro tutte quelle cose,che poi si era anche chiesto dove le aveva trovate,ma non ci rimurginò a lungo e subito si alzò dalla sedia.
-Ti va un caffè?-le propose e la ragazza accettò sedendosi sulla poltrona.
Mentre versava il caffè nelle tazze l' albino continuava imperterrito a guardare la collana di lei,si ricordava di averla già vista da qualche parte,eppure non si ricordava dove,però sapeva che quella collana aveva qualcosa di strano,qualcosa che ai suoi occhi  appariva più di un semplice gioiello.Sì,era qualcosa di più e intanto che ci pensava uno strano freddo gli attraversò le ossa.
Posò la tazza sul comodino che stava davanti a lei e si risedette sulla sua sedia,sempre con quello sguardo attento e scrupoloso a quella croce,naturalmente lei se ne accorse e questo le diede fastidio.
-Si può sapere che cosa stai guardando?-lo riprese come una madre con il proprio figlio.
-Per caso sei cattolica,di un convento o qualcosa del genere?-
-Se fosse così perchè me lo chiedi?-
-Mi riferisco a quella croce.-
-Ah,questa!è da quando sono nata che cel' ho,quindi non sono niente di quello che hai detto,apparte il fatto che sono stata cresciuta in un orfanotrofio dove insegnavano delle suore.-disse prendendo a guardare il pendaglio come un oggetto raro.
Lui prese a guardare il suo viso,aveva una traccia di malinconia in quei occhi.Non aveva passato un' infanzia felice,lo vedeva benissimo.
-Mi dispiace...-si era dimenticato che non sapeva ancora il suo nome.
-Hope.Il mio nome è Hope.-disse sorridendogli.
-...Hope..-ripetè il suo nome anche nella mente,non sapeva il perchè ma quel nome gli piaceva e anche molto.
Forse miscelare il Strawberriesunders con il Rhum non è stata una cattiva idea infondo.
-E il tuo?-
-Mi chiamo Dante.-
-è un piacere conoscerti Dante.-
Era strano.Non aveva mai colloquiato in un modo così piacevole,infatti erano poche le volte in cui ci riusciva a meno che per discorso piacevole si intendeva tra pistole e spada,ma sta volta era diverso.Sta volta era strano.
-Senti Hope,per quanto riguarda ieri notte..-cominciò a dire ritornando in sè ma fu bruscamente interrotto da lei,di nuovo.
-Sì,lo so,è stato solamente l' alcool,non ti preoccupare.Pensa,non mi ricordo niente,tranne per il fatto che prima di diventare sbronza mi avevi fatto ridere.-disse ridendosela sotto i baffi.
-Ridere..io?-disse sbalordito.
-Sì.Forse è stato per una battuta o per qualcos' altro,però mi hai fatto ridere.E questo io lo apprezzo molto in una persona.-
"Già,in una persona.Peccato solo che non sono una persona,almeno,lo sono per metà."
-Ti va se ti accompagno fino a casa?-
-Come?!-
-Non credo tu abbia una macchina.-
-Mmh....e va bene ma non farti venire strane idee.-lo minacciò ma non ci fece caso.
Quella ragazza era impertinente se voleva,ma anche interessante.

 

 

Intanto,in un enorme castello sospeso nell' aria,in una stanza enorme,con finestre grandi come quelle di una cattedrale,su un grande trono risiedeva un uomo incappucciato che parlava con un' ombra che era davanti a lui,con un lungo manto nero.
-Mio signore,ho sentito che qualcuno non ha rispettato le regole.-disse con voce lugubre.
-Sai chi è?-chiese mentre accarezzava un' enorme pantera nera.
-Credo sia "lei",signore.Negli ultimi giorni avevo sentito la sua energia,ma pensavo che con i secoli fosse diventata polvere.-
-Lo sai che gli angeli non potranno mai scomparire del tutto.-smise di accarezzare l' animale,si alzò e andò verso alla finestra ad osservare il cielo scuro.Segno che ci sarebbe stata una tempesta.
-Manda i tuoi emissari e portala da me..sistemerò la faccenda personalmente.-
Subito dopo aver annuito l' ombra scomparì,lasciando il suo padrone da solo,ad assistere a quel gioco di fulmini e tuoni.
-Bisogna sempre rispettare i propri doveri,lo sapevi no?-un enorme luce lo illuminò e solo la pantera sapeva che oltre all' ombra del suo padrone si vedeva un' altra cosa,delle grandi ali nere che spuntavano dalla sua schiena.

  
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