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Autore: Lily__Rose    02/06/2011    1 recensioni
I never said thank you for that.
I thought I might get one more chance.
Diciannove anni dopo, Harry Potter ricorda il suo preside Albus Silente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 "May angels lead you in" di Jimmy Eat World.

There's no one in town I know
You gave us some place to go.
I never said thank you for that.
I thought I might get one more chance.

Diciannove anni dopo.

Harry stava facendo ordine nei suoi armadi e cassetti quando trovò in un angolo il medaglione di R.A.B di cui era tornato in possesso cinque anni fa in seguito alla morte di Kreacher. Tremante, l'ormai adulto Harry, lo prese tra le mani. Una ridda di ricordi gli affollarono la mente. In particolare quell'oggetto gli rammentava una persona: Albus Silente.

Gli occhi dell'uomo lucciccarono.

La sua scomparsa gli faceva ancora male. Solo anni dopo si era reso conto di quanto fosse stato importante per lui. Una guida che gli aveva insegnato a muoversi nel mondo , che lo aveva consigliato, una spalla su cui piangere, un corpo su cui sfogarsi nei momenti di rabbia. Un oscillazione tra l'amarlo e l'odiarlo. Come un padre.

Uno specchio incorniciato rimandò lo sguardo di un uomo ormai con le prime rughe, i primi capelli bianchi, i lineamenti marcati e maturi. La cicatrice quasi un ricordo. Non era più un bambino sparuto.

What would you think of me now,
So lucky, so strong, so proud?

Cosa avrebbe pensato in quel momento di lui? Aveva una bellissima moglie, splendidi figli - dei quali uno col suo nome - un lavoro soddisfacente. In pace, finalmente, con se stesso. Felice. Orgoglioso dell'uomo che era diventato.

Gli avrebbe sorriso attraverso la barba argentea e gli occhi dietro gli occhiali a mezza luna. Gli avrebbe fatto l'occhiolino e ne sarebbe uscito con parole di orgoglio e qualche battuta stramba come era solito fare.

A Harry sfuggì un mezza risata, subito seguita da un singulto.

Se non fosse morto... Strinse spasmodicamente il medaglione. Per un attimo decise di gettarlo via, ma i ricordi che gli producevano per quanto belli o brutti che fossero erano ricordi.

I never said thank you for that,
Now I'll never have a chance.

Era stato come un padre. E come un padre che ogni figlio crede immortale anche Silente per lui era così: eterno, immutabile. Ci sarebbe sempre stato. Per questo non l'aveva mai ringraziato. Credeva di avere tempo. Tutto il tempo dell'eternità.

Non l'aveva ringraziato abbastanza. Per tutto... Per quello che era diventato.

May angels lead you in.
Hear you me my friends.
On sleepless roads the sleepless go.
May angels lead you in.

"Oh, Dio. Oh, come vorrei ricevere un suo segno ! Sapere che mi sta osservando dovunque lui sia in questo momento", pensò piangendo. "Non l'ho mai ringraziato abbastanza. Che gli arrivi il mio grazie."

Preso dalla tristezza, nascose il medaglione nell'angolo più remoto del cassetto come se volesse celare il ricordo della scomparsa nel angolo più buio del suo cuore. Chiuse lo sportello, la porta del cuore, mentre sussurrava per l'ultima volta: grazie.


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Ringrazio di cuore Lilith Edwige Atena e le sue critiche costruttive grazie alle quali ho modificato e migliorato la fanfiction. ^___^
 

  
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