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Autore: Junie    02/06/2011    9 recensioni
Prima si chiamava: verso una nuova avventura.
Allora, ho sempre avuto la voglia di scrivere un fan fiction sui pokemon e ora, che ho preso coraggio, ce l'ho fatta.
ho inventato questo storia dove Ash viaggia in una nuova regione: Piumia dove vorrà conquistare tutte le medaglie.
anche se di Ash non si parlerà molto, al contrario si parlerà di un personaggio da noi molto amato Barry.
ma la cosa più bella è che ci sarà anche un po' di amore tra due personaggi.
ovviamente come non potevo prendervi parte a questa storia, quindi ci sarà un nuovo personaggio di mia invenzione, il suo nome è Viola.
vi prego leggete e recensite.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Era da circa un’ora che i nostri amici stavano camminando quando decisero di riposarsi un po’ sulla riva di un lago.
- parliamo un po’? – chiese Barry.
- e di che cosa vuoi parlare? –
- come mai c’era un dipinto di te e King da piccoli alla villa? –
- da piccoli noi eravamo molto amici, lui apparteneva alla Piumia oscura, ma non ci importava, volevamo pure per partire in viaggio insieme, quando saremo stati più grandi –
- ma tuo padre era il re della Luce! Non te lo avrebbe mai permesso –
- no, a lui face molto piacere, diceva che era un piccolo passo per l’unità dei nostri due regni, ma poi il padre di King divenne re e così ci fu una guerra poiché suo padre odiava noi della Piumia della luce, Temis evocò Chibisitu e il resto lo sai già  -
- e George chi sarebbe? –
- dopo la “scomparsa” dei miei genitori e di mio fratello, lui si è preso cura di me –
- e come mai era così stizzito? –
- beh, doveva insegnarmi come si diventa una regina e così non ammette nessuna eccezione –
- tipo saltellare? –
- tipo saltellare – rispose ridendo.
- allora chissà che noia –
- un po’ ma col tempo ci si fa l’abitudine –

 
- uffa – sbuffò il biondo.
- che cos’hai? – chiese Vivì distogliendo lo sguardo dalla rivista che stava leggendo.
- mi sto annoiando –
- e la cosa dovrebbe interessarmi perché? –
- perché si –
Viola alzò gli occhi al cielo, in quel momento le venne un’idea, si avvicinò al laghetto e estrasse una Pokeball.
- vai Kingdra – sussurrò e il Pokemon uscì dalla sfera facendo meno schizzi possibili.
Barry ovviamente non  si accorse di nulla.
- tieniti pronta Kingdra –
- King…dra –
- senti Barry, hai già fatto la multa alle turbolenze? –
- no-
- meglio, perché non ti conviene, secondo me il cielo si arrabbierà –
- ma ti senti quando parli? Il cielo si arrabbierà, aiuto si salvi chi può, sta a vedere – e si alzò da dov’era - ehi turbolenze! Sono io Barry, colui che avete fatto arrabbiare ora vi faccio… –
- Kingdra Pioggiadanza indirizzata su Barry –
Il biondo non riuscì a finire la frase che un’ondata di pioggia scese su di lui inzuppandolo da capo a piedi –
- vi faccio… un sacco di complimenti o mio adorato cielo – concluse rifugiandosi sotto un albero.
- te lo avevo detto – e rise di gusto – forza Kingdra ritorna! –
- quindi sei stata tu –
- chi io?! Nooooo –
- Viola… di cognome come fai? –
- Viola Acquamarina Moon –
- Acquamarina!? –
- che c’è che non va in Acquamarina!? –
- è strano –
- ah, Barry però è normale –
- no ma il mio è strano forte, il tuo è strano e basta –
- il mio è strano carino e grazioso –
- se lo dici tu, però quante poche cose so di te –
- eh già, vuoi sapere qualcos’altro? –
- vuoi un panino? – disse addentandone uno.
- dipende da cosa c’è dentro –
- perché? –
- sono vegetariana –
Barry rimase a bocca aperta da cui si vide cosa stava masticando.
- salame?... no grazie – disse la ragazza.
Il biondo richiuse la bocca – wow, però ora che me lo fai notare non ti ho mai visto  mangiare carne, e da quando lo sei? –
- è una delle piccole cose che mi ha tramandato mio fratello -
- ueeee – si sentì in lontananza.
- c’è qualcuno che piange – disse Barry – andiamo a vedere chi è? –
I due ragazzi raccolsero le loro cose e andarono verso la persona.
Quando arrivarono videro un bambino di circa cinque anni che stava piangendo a dirotto poiché aveva un ginocchio sbucciato.
- ehi piccolino – disse Viola con dolcezza – cosa ti sei fatto? –
- io st-stavo cercando il mio Chi-Chikorita c-che era sc-scappato –
- ok, sai cosa facciamo? – disse prendendo un cerotto e una caramella dallo zainetto – ora tieni – e gli porse la caramella.
- non si accettano cose dagli sconosciuti, me lo dice sempre mia mamma –
- tua madre è molto saggia – ed estrasse la rivista che stava leggendo un attimo prima – vedi la ragazza sulla copertina? –
- si, quella è la mia regina ed è la ragazza che sposerò un giorno –
- non noti nessuna somiglianza? –
- tu sei lei? –
- si sono io, ora la vuoi la caramella? –
- è un pegno d’amore? –
- no piccolino ma sarei felice che tu l’accettassi –
- ok e il tipo strano vicino a te chi è? –
- io non son strano –
- che lo sei – contestò il bambino.
- ora basta, ti faccio una multa – e iniziò a guardare l’orologio.
- no sono io che la faccio a te – prese il braccio di Vivì per guardare l’orologio Poketouch – hai dieci secondi per pagarla –
- ma quello lo dico sempre io –
- no io –
- io –
- io –
- la finisci Barry? – disse in tono sempre dolce, quasi sembrava un’altra persona.
- si scusa –
- ecco fatto – e gli mise il cerotto.
- la mia maestra mi da sempre un bacio sulla bua –
- ah davvero? Beh allora lo farò anch’io – e gli diede un piccolo bacio su ginocchio.
- perché quando io mi faccio male non mi dai un bacio? –
- perché la maggior parte del tuo male  è causato da me e quindi a cosa servirebbe? –
- a niente – rispose deluso.
- bravo ragazzo, come ti chiami piccolino? –
- Michele e tu sei Viola, giusto? –
- giustissimo –
- e io sono Barry di Duefoglie –
- che ne diresti se ti aiutassimo a cercare il tuo Chikorita? –
- si, grazie –
I tre girarono dieci minuti buoni in cerca di quel piccolo Pokemon quando alla fine lo trovarono che stava prendendo il sole.
- Michele ce l’hai la sua Pokeball? –
- si è qui - è la tirò fuori – ma  lui è molto diffidente -
- mmmh Umbreon, che ne diresti di aiutare Michele? –
- um-um – disse annuendo.
- allora Michele, appenati sarai avvicinato un po’ di a Umbreon di usare Pallaombra e quando vedi che il tuo Chicorita sta attaccando digli di schivare il suo attacco, ok? –
- ok, ma non so se ne sono capace –
- sta tranquillo ti aiuterà Barry –
- io?! –
- si tu, forza tra maschi ci si intende no? –
- si, si –
- forza Umbreon usa Pallaombra – disse Barry.
Il Pokemon si girò verso il biondo e gli lanciò la palla di energia oscura.
- ahi! – urlò tanto da svegliare Chikorita – ma ti prende, Pokemon indica alberi per dare testate –
Umbreon si arrabbiò ancora di più e gliene lanciò un Neropulsar.
- ahi! –
Chikorita per lo spavento gli lanciò un Solarraggio.
- aaahi! Non ti ci mettere pure tu nanetto di un Pokemon –
- ehi non dire così al mio Pokemon, forza Chikorita ritorna –
Un fascio rosso avvolse il Pokemon che sparì dentro la pokeball.
- ben ti sta Barry – disse Viola – Michele doveva riprendere il suo Pokemon non tu –
- Michele doveva riprendere il suo Pokemon non tu – disse il ragazzo imitandola – uffa, Umbreon un giorno di questi ti prenderai una multa! –
- Umbr-um – ringhiò il Pokemon.
- Michele ora dove sono i tuoi genitori? –
- i miei genitori non ci sono, però c’è la mia maestra d’asilo, si chiama Katia –
- bene andiamo da Katia –
I due ritornarono al posto dive avevano conosciuto Michele e percorsero ancora un po’ di strada fino ad arrivare ad un piccolo edificio color verde acceso con una scritta “Asilo Pokemini”.
- ehi c’è qualcuno?- bussò il ragazzo.
Una ragazza dai capelli rossi uscì.
- oh, Michele ti stavamo cercando –
- scusami Katia –
- grazie ragazzi, oh mia regina – e fece un profondo inchino.
- piacere Katia – disse Vivì – lui è Barry un mio amico –
- piacere – disse la rossa sospirando – grazie ancora -
- c’è qualcosa che possiamo fare? – chiese la corvina.
- no mia regina –
- per me sarebbe un piacere –
- mia regina, di solito ci sono altre due persone con me che si prendono cura dei bambini, ma oggi stanno male e io non posso rimanere qui perché devo svolgere una commissione a Yuppapoli –
- stai tranquilla, baderemo noi ai bambini – disse Viola.
- calma Viola – disse Barry prendendo da parte – e le Cuorugiada e la missione? –
- non me ne sono dimenticata, ma sono solo dei bambini e sarà solo per oggi –
- e va bene ma se Mister Viola sarà mia moglie farà ancora il galleto con te allora non risponderò delle mie azioni –
- è solo un bambino!... per caso sei geloso? –
- no non lo sono - e divenne tutto rosso.
- si che lo sei –
- no invece e ora andiamo –
Così i nostri eroi faranno per un po’ i maestri d’asilo prima di continuare la loro avventura.
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
 
avete visto!? Ho aggiornato prima di domenica!!!!
Siiii!
Comunque ho voluto inserire un piccola avventura prima di cercare la Cuorugiada.
Spero che vi piaccia.
Ringrazio tutti coloro che mi recensiscono, che leggono, che hanno messo la storia tra le preferite e che mi seguono.
Mammamia siete diventati in tanti, grazie ancora.
Recensite in tanti!
Un bacio TB.
ah! vorrei consigliarvi di leggere le mie due one-shot che ho scritto due o tre giorni fa:
Ti guardo andare via... (Lightrockshipping).
Ti sto pensando...  (Palletshipping).
 
  
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