CAPITOLO TRE.
BERLIN
Avevamo deciso.Saremo andati a Berlino.
Perché?
Forse perchè lì non ci avrebbero trovato facilmente.
Non volevamo perderci, non di nuovo.
Il nostro amore non doveva essere diviso.
Loro non potevano decidere cosa fosse giusto per noi due, loro non possono sapere quanto ci amiamo.
Loro pensano di sapere tutto.
Dicono che degli adolescenti non possono amarsi, non possono trovare il vero amore.
E invece io dico che è l'esatto contrario.
Ne sono sicuro.
I miei sentimenti me lo dicono.
Anche il mio cuore.
Nei miei pensieri c'è solo lei, lei è il mio pensiero fisso, lei è la mia felicità.
In lei ho trovato quello che cercavo.
Quella felicità che non ho mai trovato prima di incontrare lei.
Perchè lei è il mio sole, la mia stella polare.
Ora mi ritrovo seduto, guardando fuori dal finestrino il paesaggio che mi si presenta davanti, con lei tra le braccia.
Ha gli occhi socchiusi ed è appoggiata al mio petto.
"Chissà cosa sogna" penso.
Spero di esserci nei suoi sogni, perchè lei, nei miei c'è sempre.
Guardo il cellulare, sono le 7.10.
Chissà quando arriveremo.
A me basta stare con lei, il resto non conta.
il resto è solo un dettaglio.