Fuoco

"Strega, la tua anima sarà per sempre nel fuoco"
Mi sono spinta troppo oltre, forse è proprio questo il punto.
La musica che riesco ad udire è forse suonata da una cornamusa, o da un tamburo irlandese; che importa se a bruciare siano le mie mani, i miei capelli o la mia anima?
La cenere mi circonda, lo ha sempre fatto; i miei occhi, sempre che esistano ancora, non sono più in grado di vedere niente. Non sono più in grado di vedere neanche te.
"Mia bella, i tuoi capelli sono il fuoco"
Mi guardavi con occhi di brace, occhi selvatici di cinghiale in catene; mi guardavi con occhi spietati, e non riuscivo a dormire mai. Ti pensavo spesso, e forse non mi rendevo neanche conto del perchè; stregavi le mie notti con baci insonni che mi beavano nelle tenebre e tormentavano di giorno. Mille volte mi hai dimenticata, e mille volte ho dovuto disperatamente ricordarti la mia presenza, graffiando e ringhiando per conquistarmi una manciata ancora di quelle tue carezze ardenti. A te non importava.
Le mie mani vanno a fuoco.
E anche adesso, nel dolore immenso che l'abbraccio del rogo mi procura, non ho potuto evitare di cercarti tra la folla. E nella breve durata di un istante, mi sei apparso: gli stessi capelli selvaggi, la stessa bocca di viandante , le stesse mani esperte di foreste. Solo una cosa ho notato di diverso: i  tuoi occhi, ciò che più in passato mi ha ferito, con il loro errare vagabondi, con la loro violenza incurante.
Mi guardavi con occhi disperati.
Che importa se a bruciare siano le mie mani, i miei capelli o la mia anima?
Tu hai già distrutto tutto il resto.