Twilight, 'CAMBIO DEI GIOCHI' di bambola_e_bibola (Cap 1) su EFP Fanfiction

Ciao a tutti! Questa è una nuova storia nata in un momento qualsiasi che non ho potuto fare a meno di scrivere perchè l'idea tornava sempre :D spero che vi piaccia e che recensiate :D la storia è di 2 capitoli. Ringrazio come sempre maryc per le correzioni :D
Ciaooooo

Eby - bambola_e_bibola

Pov EDWARD

La mia vita è sempre stata questa. Una ragazza al giorno e una alla notte. Tutti mi conoscono. Vivo a Jacksonville una piccola cittadina dello stato dell'Arizona. Mi chiamo Edward Cullen, sono alto, ben piazzato, occhi verdi e capelli ramati ed indomabili. Sono bello. Lo so, perché non ammetterlo?
Non mi è mai interessato molto degli altri, ammetto anche questo, ma perché comportarsi ''bene'' agli occhi degli altri quando in realtà io non sono quello? Quindi almeno non sono ipocrita! Sono abbastanza bravo a scuola, sono capitano della quadra di pallacanestro e presidente del corpo studentesco. Non sono qui per raccontarvi i miei pregi e difetti ma per parlarvi di qualcosa o meglio qualcuno di molto importante.
Vi ho già detto che non mi interesso molto del mio prossimo sopratutto per quanto riguarda le ragazze. Io voglio loro, loro vogliono me. Nulla di più. Lo ammetto anche io ho fatto le mie bastardate ma ho diciannove anni, sono giustificato no? L'unica donna che posso dire di trattare veramente bene è mia madre ma lei è l'unica donna che amo. A proposito, ovviamente non mi sono mai innamorato … l'amore, il donarsi a qualcun altro in modo totalitario, lo trovo impossibile. Non esiste, perché alla fine tutti pensiamo alla stessa cosa! Così io non mi coinvolgo mai sentimentalmente, con nessuna. Beh fino a che purtroppo non ho incontrato lei ovviamente.
Tutto accadde un giorno di dicembre a scuola. Doveva arrivare una nuova alunna, la figliastra di Phil Dwaier, Isabella Swan e ovviamente io ero pronto per conoscere questa nuova ragazza. Sapevo di lei, oltre al suo nome, che era la cugina di Alice Brandon, bella ragazza senz'altro ma non ha mai capito il concetto ''ragazza da una sola notte'' beh che ci posso fare.
Quando arrivò rimasi folgorato dalla sua bellezza. Lunghi capelli castani incorniciavano un viso color perla, gli occhi color nocciola erano contornati da lunghe e folte ciglia e il suo corpo … era stupenda!
Subito entrò nella mia lista personale. Ma una cosa non avevo calcolato … che lei non mi volesse. Mi additava come un approfittatore, porco e come persona inaffidabile. Perfino quando dopo aver quasi schiacciato sotto i piedi il mio orgoglio ed ero andato da lei a chiederle di uscire con me lei mi aveva risposto:

- Perché mai dovrei uscire con te? Dovrei fare la fine di Alice, sedotta e abbandonata? No grazie Cullen, io non sono come le galline che normalmente ti porti a letto e sopratutto non amo essere una delle tante …

Dopo queste parole è andata via lasciandomi in mezzo al corridoio nervoso come non mai. Ormai era marzo ed io non avevo concluso nulla e non so perché, ma i suoi continui rifiuti mi attiravano sempre più verso lei, la volevo in modo spasmodico. Non era la prima donna che mi diceva di no anche se mi era successo ben poche volte, ma lei, lei era diversa. Rispondeva alle mie battute, era forte, aggraziata ma quando voleva era anche maschiaccio. Era tutto ciò che in una donna non avevo mai visto o cercato. Eravamo nella stessa classe di letteratura e spagnolo. Sentirla parlare di letteratura era puro godimento. Parlava con amore di tutti quei libri che io avevo letto solo per obbligo scolastico, ma ancora meglio era quando parlava spagnolo. Era pura passione quella che scaturiva in me, anche al solo senti pronunciare da lei la parola ''Ola''.
Mi sono accorto che cominciava a piacermi un po’ troppo, infatti quando ero con un'altra donna pensavo a lei e poi il fatto che fossi con una donna, che non fosse lei,era diventato strano anche per me. Ormai pensavo troppo a lei ed hai modi per farmi volere ed accettare per trovare tempo di uscire con altre. Lei continuava a dirmi in continuazione di no, anche se era inspiegabilmente più gentile. In quello ci vidi un barlume di speranza, così continuai con regali e fiori. Non uscivo più con nessuno che non fosse uno dei miei fratelli, già ben più che accasati, quindi Isabella, era l’unica donna single con cui intavolavo delle, seppur brevi, conversazioni.
Giugno era alle porte e con la mia squadra ero pronto a giocare l'ultima partita della stagione, ormai io e Bella, soprannome che ho cominciato a darle da qualche mese a questa parte, ci conoscevamo da quasi sei mesi. Anche se da come si comportava nei miei confronti non sembrava proprio odiarmi ma sicuramente non mi amava. Quando ci salutammo a fine partita lei mi chiese con un sorriso:

- Oggi non mi chiedi di uscire con te? Strano … che succede Cullen ti sei arreso?

Subito dopo aver negato avvenne l'impossibile. Le chiesi di uscire e quando mi disse di si rimasi sinceramente scioccato. Lei che mi diceva di si? Questa si che non me l'aspettavo! Ancora in trance ci organizzammo per la serata. Ero al settimo cielo.
Dopo quella stupenda serata ce ne furono molte altre. La più bella però in assoluto è quella dove lei accettò di diventare la mia ragazza. Mi sentivo un po’ un bambino per averglielo chiesto, ma non potevo far a meno di volerla tutta per me. In quel momento ci scambiammo il nostro primo bacio, dolce come mai ne avevo dati e romantico come mai mi sarei aspettato.
L'unica condizione tra noi due era che non ci sarebbe stato nessun rapporto finché lei non sarebbe stata d'accordo e questo lo potevo accettare. Ero stato per tanto tempo uno che approfittava delle donne ed era normale, anche se mi dispiaceva, che lei non si fidasse di me.
Passarono così i mesi tra appuntamenti, pomeriggi di studio e partite in trasferta dove lei non mancava mai.
Mi ero reso conto di amarla solo a giugno quando, mentre cercavo di scrivere il discorso di commiato, pensavo solo a lei e a tutto quello che in quei mesi era stata capace di insegnarmi e di quanto ero cambiato, sempre grazie a lei.
Non glielo confidai mai, ma lei ormai l'aveva capito, dipendevo da lei, dove c'era lei arrivavo io, e dove c'ero io, lei doveva esserci. Era diventata il mio porta fortuna.
Ad agosto, precisamente ieri, si concesse a me. E' stata l'esperienza più bella della mia vita. L'amore che provavo già per lei si decuplicò. In quell'unione perfetta di corpi mi fece toccare il cielo con un dito, tanta è stata dalla felicità. L'amavo e non c'era modo migliore per dimostrarglielo se non quello di amarla al meglio, nel modo in cui si è sempre meritata.
Ma si sa che il passato ritorna sempre a bussare alla tua porta e non sempre puoi tenerla chiusa.
Dove sono ora? Sono sul letto della mia camera dove fino a poche ore prima ho fatto l'amore con la donna che amo ed ora sono con le mani tra i capelli, distrutto, mentre leggo il foglietto che era posizionato al mio risveglio al posto di Bella:

"Questo era per Alice, addio Cullen. B"

Ed ecco Edward Cullen il grande stronzo donnaiolo che viene sedotto ed abbandonato con il cuore spezzato, dall'unica donna che abbia mai amato.

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