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Autore: jasmine88    03/06/2011    7 recensioni
- Eric, posso farti una domanda un pò…personale? – dissi rigirandomi tra le opulente lenzuola color avorio di quello spendido letto king size. Diavolo, erano proprio le lenzuola più belle che avessi mai visto, e quel letto, quella stanza, tutto era straordinariamente perfetto. Ed io ero lì, seminuda, a pochi centimetri da Eric Northman... (Waiting Sucks!Ispirata dai promo degli ultimi giorni ho scritto una mia versione della Season 4.)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eric Northman, Sookie Stackhouse
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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twist in the tale

CAPITOLO IV: A Twist in the Tale.

 

 

Mi svegliai di soprassalto.

Impiegai qualche minuto a capire dove mi trovavo.  Notai che la sveglia segnava le 6 del pomeriggio.

Bene, avevo dormito per quasi tutta la giornata!

Solo in quel momento mi ricordai del biondo vichingo che si trovava alle mie spalle.

Il suo braccio cingeva ancora il mio fianco. Cercai di sollevarlo con tutte le mie forze. Eric sarebbe stato morto per il mondo ancora per almeno un’ora, ed il suo braccio pesava come un macigno.

Mi voltai a guardarlo.

Se non fosse stato per l’assenza di un battito cardiaco sarebbe potuto sembrare un angelo addormentato.eric

Dio, quant’era bello! 

I suoi capelli biondi ricadevano dolcemente ai lati della fronte, incorniciando il suo viso perfetto. Le lenzuola lasciavano scoperta la parte superiore del suo corpo: le spalle imponenti, gli addominali scolpiti da un millennio di lotte e combattimenti…

Eric Northman, il vampiro vichingo, sceriffo dell’Area 5 della Louisiana, bastardo manipolatore, bello come un dio nordico.

Accidenti a me! Odiavo che mi facesse quest’effetto!

Rimasi a guardarlo per diversi minuti, poi mi avvicinai ancora un po’ al suo corpo e appoggiai la testa sul suo petto.

Non so perché…mi faceva sentire…al sicuro.

Ed Eric era morto per mondo, non avrebbe mai saputo cosa stavo facendo.

Ripensai alle parole di Claudine, alle scoperte che avevo fatto a Fae. Una lacrima scese sul mio volto.

In un istante, tutto fu chiaro, evidente.

Ricordai il sogno che avevo fatto il giorno precedente.

Eric.

“Sei nata per essere mia”, aveva detto. Le stesse, identiche parole che aveva usato Claudine.

Non era possibile. Mi stavo di certo sbagliando…voglio dire…lui…lui è…Eric Northman!

Era stato solo uno stupido sogno. Solo il blood bond. Scoppiai in lacrime pochi secondi dopo.

All’improvviso, sentii le sue labbra sfiorarmi la fronte…

- Buongiorno tesoro – sussurrò Eric mentre io ancora cercavo di riprendermi dallo shock e dall’imbarazzo.

- Eric, io… -

- Shh… Non parlare. – mi fermò. Il cuore mi batteva all’impazzata.

– Sapevo che prima o poi mi saresti saltata addosso, solo non pensavo mi avresti assalito durante il sonno – aggiunse schioccandomi quel suo sorrisetto malizioso, sollevando il mio mento cosicché potessi guardarlo negli occhi.

- Eric! – gridai cercando di sottrarmi alla sua stretta, asciugando in fretta e furia le lacrime.

- Hey! Va tutto bene? –

- Io…io non lo so…essere in quel luogo…a Fae…era tutto così strano…-

Non so perché ma gli raccontai tutto ciò che mi era accaduto a Fae.

Di come ero arrivata lì, di come avevo incontrato nonno Earl, della conversazione tra Claudine e Lloyd che avevo origliato, del mio assurdo “viaggio” nella mente di Claudine, di Niall.

Gli raccontai anche tutto ciò che riuscivo a ricordare della profezia, ad eccezione delle ultime parole di Claudine.

Quel “Sei nata per essere sua” che mi risuonava costantemente nella mente…

Di quello non potevo ancora parlare… Prima avrei dovuto capire davvero cosa significasse.

- Io…non so perché ti sto raccontando tutto questo –

- Tranquilla Sookie. Forse avevi solo bisogno di parlare con qualcuno per schiarirti le idee. –

Forse aveva ragione. Senza aggiungere altre parole, accennai un sorriso e mi incamminai verso il bagno.

Feci una lunghissima doccia, pensando e ripensando alle parole di Claudine, alla profezia.

A Eric.

Non aveva alcun senso. Come si presumeva che io, un’umile cameriera mezza pazza di Bontemps, avrei dovuto salvare Fae? E insieme a Eric? Doveva essere tutto uno scherzo. Anche volendo non avrei mai potuto…amarlo…Lui è cosi…arrogante, presuntuoso, pieno di sé…ironico, intelligente, divertente, leale…bello come il sole…

Basta, sto divagando!

Quando uscii dal bagno Eric stava parlando al telefono, forse con Pam. Sembrava preoccupato.

- Si. Certo. Sarò al Fangtasia tra poco. Dì a Nan di aspettarmi. – disse, con tono infastidito.

- Nan? Flanagan? Che succede? Perché Nan Flanagan è al Fangtasia? – chiesi precipitosamente mentre cercavo qualcosa da indossare nella cabina.

- Devo andare. – rispose telegraficamente – Non. Uscire. Da. Questa. Casa. Capito? – e con questo si volatilizzò davanti ai miei occhi.

 

EPOV

 

Salii in macchina il più velocemente possibile. Dovrei proprio decidermi a licenziare quell’idiota di Ginger. Non era stata nemmeno in grado di intrattenere Nan e i suoi leccapiedi per un’ora.

russell  L’ultimo anno era stato piuttosto difficile. 

 Da quando Russell aveva fatto quella folle scenata in tv i problemi per i vampiri si erano moltiplicati a dismisura  e ora l’AVL faticava a rimettersi in sesto.

 Arrivai al Fangtasia, che ormai era chiuso al pubblico da un paio di mesi a causa dei continui attacchi da parte  della Compagnia del Sole.

 Cominciavo a stancarmi seriamente di quel Newlin eppure non potevo certo scatenare nuovamente un    pandemonio mediatico.

 Non ora che ero sotto gli occhi dell’Authority, comunque.

Giunsi davanti la porta del mio ufficio in un lampo, feci un cenno con il capo a Pam ed insieme entrammo nella stanza.

- Finalmente Northman, credevamo ti fossi dimenticato di noi. – chiosò Nan. Se ne stava seduta dietro la mia scrivania, frugando tra le mie carte.

- Nan, Billy Boy – salutai, facendo un lieve cenno con la testa. Non sopportavo di dover lavorare a fianco di quell’odioso Compton, gli avrei volentieri staccato la testa con le mie stesse mani.

- Era ora che ti facessi vivo. Possiamo iniziare adesso? – rispose Bill.

Come osava quel moscerino rivolgersi a me in quel modo? Godeva delle grazie dell’Authority, è vero, ma rimaneva il viscido campagnolo di sempre.

Ci spostammo nella sala principale, dove una troupe aveva già montato tutta l’attrezzatura necessaria a girare il nostro dannatissimo spot per l’AVL.eric avl

Per fortuna io fui il primo a registrare. Non avevo affatto voglia di tirarla per le lunghe.

- Sono un americano che paga le tasse…Nell'anno passato ci sono stati molti discorsi infamatori…che avvertono…di non fidarsi dei vampiri. La verità è che i vampiri sono differenti l'uno dall'altro proprio come gli umani... -

BLA BLA BLA… Era sempre la solita storia. Avrò ripetuto questi discorsi un migliaio di volte negli ultimi mesi ma non avevo altra scelta.

Da un anno a questa parte l’Authority costringeva me e Compton a fare da testimonial per l’AVL.

Una specie di punizione per aver lasciato vivo Russell.

Finii di registrare il mio promo in pochi minuti e rimasi ad aspettare Nan e Billy the Kid. Avevamo ancora una faccenda di cui discutere.

In breve i due mi raggiunsero al mio trono.

- Allora, Northman, adesso possiamo discutere di cose serie. – affermò Nan – Sembra proprio che Hallow sia tornata da queste parti. –

Hallow. Quella fottuta vecchia strega aveva proprio deciso di metterci i bastoni tra le ruote.

Aveva sempre avuto dei problemi con i vampiri e, adesso che la situazione volgeva a suo vantaggio, la sua congrega si era persino affiliata ai Newlin e alla loro ridicola Compagnia.

- Non sarà di certo una preoccupazione per noi –rispose Bill – non credo abbiano i mezzi necessari per sferrare un serio attacco contro di noi. –

Il solito idiota, pensai. Conoscevo Hallow da molti anni ormai. Se aveva deciso di attaccarci, potevamo essere certi che avrebbe trovato il modo di ferirci a dovere.

- Bill, non credo sia come dici – lo fermò Nan, con il suo solito tono gelido – l’Authority pensa che la strega sia venuta a conoscenza di alcuni…”fatti”…particolarmente rilevanti per noi vampiri. Crediamo possano farsi vivi da un momento all’altro. –

- Mi secca ammetterlo, ma stavolta l’Authority ha ragione. – risposi repentinamente, con lo sguardo rivolto verso il basso – Hallow odia profondamente i vampiri e a dispetto delle apparenze è senza dubbio la strega più potente che abbia mai incontrato. Sono certo che abbia già un pian…-

Smisi di parlare. Un dolore lancinante mi colpì al petto. Caddi in avanti, contorcendomi su me stesso. Non sentivo una tale sofferenza da secoli.

- Che. Diavolo. Sta. Succedendo? – mormorai con un filo di voce. Attorno a me, Nan e Bill si guardavano intorno senza capire cosa stesse accadendo. Pam continuava ad urlare il mio nome. Poi ad un tratto, capii.

– Sookie! –

Mi sollevai a fatica dal pavimento e corsi all’esterno dell’edificio.

In un primo momento non notai nulla di insolito. Solo accostandomi alla mia Corvette mi resi finalmente conto di cosa stava accadendo.

- Hallow. – sussurrò Pam che nel frattempo mi aveva raggiunto nel parcheggio.

Ma io a questo punto non stavo più nemmeno ascoltando.sookie pain

 Davanti ai miei occhi giaceva inerme il corpo di Sookie. Il suo vestito era stato ridotto a brandelli e il sangue   continuava a colare dalle innumerevoli ferite sparse per tutta la sua figura. Un profondo squarcio le  percorreva l’intero ventre.

 Non sapevo spiegarmi il motivo, ma fu come se centinaia di coltelli mi avessero trafitto in quel preciso  momento. Caddi ricurvo a terra, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, adagiandomi quasi a ricoprire   il suo corpo ferito.

 - Som inte är alltför sent. (Fa che non sia troppo tardi, ndr.) – sibilai sommessamente.

 Il ricordo della morte di Godric era ancora insopportabile.

Non avrei potuto tollerare di perdere anche lei.

Era tutta colpa mia.

Nel frattempo, senza che me ne accorgessi, attorno a me si era creata una folla. L’intera troupe, seguita da Bill, Nan e i suoi leccapiedi, si era precipitata nel parcheggio.

- Sookeh! – urlò Bill, visibilmente turbato.

- Allontanati! – affermai voltandomi a guardarlo, senza nemmeno riflettere. Fortunatamente, almeno per quella volta, Compton fu abbastanza sveglio da non osare contraddirmi.

Sollevai il corpo immobile di Sookie e in silenzio mi alzai in volo.

Se davvero era la nipote di Niall Brigant, come diceva di avere scoperto a Fae, la sua casa era di certo il miglior posto in cui avrei potuto portarla. Il vecchio Niall sapeva bene come proteggere i suoi cari…

Entrai in casa e subito mi diressi  verso la sua camera.

Mi curvai per distendere il suo corpo sul letto. Riuscivo appena a sentire i battiti del suo cuore.

- Sookie, torna da me… – bisbigliai, avvicinando il polso che avevo perforato con i miei canini al suo volto. Speravo che il mio sangue sarebbe riuscito a tenerla in vita.

Kom tillbaka till mig. (Torna da me, torna da me, ndr.), continuavo a pensare in quegli interminabili minuti.

Poco dopo, lentamente, i battiti del suo cuore ripresero il loro ritmo regolare.

Mi avvicinai al suo splendido volto, accostando la mia fronte alla sua, finché Sookie non riaprì gli occhi.

- Sookie! Sono io, Eric! – le sussurrai flebilmente.

- Chi? -

 

 

A.d.a. : Innanzitutto grazie a tutti coloro che finora hanno letto la mia piccola ff. Un ringraziamento speciale va ovviamente a Dilettascrittrice, Graluc e Ely33 che hanno recensito la mia storia. Spero di non deludervi! XD

Cmq come avrete notato in questo capitolo ho voluto inserire due piccoliiiiissimi cambiamenti:

- l’introduzione del punto di vista di Eric. Spero di essere riuscita almeno in parte a rendergli giustizia! So che il nostro adorato vichingo è unico ed inimitabile, ma per una volta ho voluto provare a “calarmi nei suoi panni” (anche se avrei preferito farlo letteralmente, non so se mi spiego…eheheh)

- la minuscola, insignificante variazione nella trama. Sono certa che molti odieranno l’assenza dell’adorabile SmemorEric (chiedo umilmente perdono!) ma…parlando sinceramente…ho letto così tante ff sull’argomento che ormai mi sembrerebbe di scopiazzare qua e là… Spero che la mia Sookie-Fata-Smemorina sia abbastanza interessante da permettervi di perdonarmi! AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA…

Detto questo, cos’altro aggiungere? Vi ringrazio ancora una volta e…se ne avete voglia, fatemi sapere cosa ne pensate!

Jasmine

  
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