Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Cleppy_Ds    03/06/2011    13 recensioni
Roma, Italia. Alessia, diciassettenne come tante, con un bell' aspetto e un carattere deciso e forte all'apparenza ma in fondo fragile.Federico è il classico ragazzo desiderato in tutta la scuola con un carattere da don giovanni che non si preoccupa altro che per se stesso. Caratteri diversi che si scontreranno....perchè come dice quel detto "gli opposti si attraggono"
Dal prologo: "Il dolore ha cambiato forma….. è finito tutto, lottare ormai non ha più senso,ho perso,ho perso in partenza, ormai mi sono resa conto di quanto in tutto questo tempo io sia stata una perfetta idiota"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Image and video
hosting by TinyPic






Capitolo 19 : Il Romeo sbagliato

 

 

Me ne stavo sdraiata sul mio letto a sentire le canzoni sull’i-pod……ogni canzone che iniziava mi faceva ripensare a Federico, ripensavo a ciò che era successo il pomeriggio prima…………

Ci stavamo baciando da almeno cinque minuti, quando avvertii qualcosa di freddo scorrermi lungo le guancie……mi accorsi che si trattava di una lacrima
-Che c’è?- Mi chiese lui quando sciolsi il bacio indietreggiando
-Non posso……- Riuscii solamente a dire
-Andiamo Ale, lo so che ti piaccio- Disse avvicinandosi di nuovo
-E io? Io ti piaccio?- Chiesi allontanandomi
-Mi sembra di averti già detto che…-
-Lo so che sei attratto da me, ma lo sai che c’è anche altro oltre l’aspetto fisico?- Dissi interrompendolo
-Lo credevo….ma ho imparato a mie spese che non è così-
-A proposito di questo…..credo che dovresti sapere una cosa- Dissi alludendo a Giorgia (La stronza)
-Cosa?-
-Il giorno dell’autogestione ho sentito due ragazze parlare- Mi interruppi
-E allora? Le ragazze non fanno altro che parlare, sarebbe una novità se non lo facessero- Disse con il suo solito sguardo da menefreghista
-Tu ci riesci a smetterla di fare l’idiota per cinque minuti?-
-Non lo so, però ci posso provare-
-Bene, ad ogni modo ti stavo dicendo…..le ragazze parlavano di Giorgia- A quel nome scattò e mi rivolse un’occhiata confusa
-E allora?- Mi chiese
-Hanno detto che…..verrà a Roma a far visita a dei parenti-
-Hanno detto quando?- Mi chiese impaziente…..che stupida, ma perché glielo avevo detto? Si vedeva lontano un miglio che stava morendo dalla voglia di rivederla
-Allora? Lo hanno detto o no?- Continuò facendomi riprendere dai miei pensieri
-No…non lo hanno detto- Risposi
-Be, io devo andare…..ci vediamo domani- Disse aprendo la porta
-Ma se hai detto che vieni anche tu stasera con me e…-
-Si, ma mi ero dimenticato di evere già un impegno- Continuò richiudendosi la porta alle spalle.

La stupida ero io, ma perché glielo avevo detto? Tanto anche se non lo avessi fatto sarebbe stato uguale….avevano ragione quelle due pettegole, io ero solo un passatempo,lui era ancora innamorato di Giorgia e quando lei sarebbe tornata loro………Non riuscivo neanche a dirlo…….Ma come cavolo avevo fatto a finire in questa situazione? Come avevo potuto innamorarmi di lui? Io non so ancora rispondere a questa domanda ma so per certo che ormai non la penso più come prima…..adesso penso che quando una persona si innamora è solo masochismo perchè nel momento in cui sceglie di innamorarsi……automaticamente sceglie anche di soffrire.

Il giorno dopo, quando entrai in classe lo trovai già seduto che faceva i compiti. Che novità!!!!
-Ciao- Dissi sedendomi al mio posto
-Ciao- Mi rispose lui freddamente, Dovevo ignorarlo, non dovevo dargli importanza, così presi il libro e feci finta di leggere l’esercizio
-Ciao fiorellino- Mi sussurrò una voce all’orecchio
-Francesco!!! Ma che ci fai qui?- Chiesi sorpresa
-Dato che per qualche mese saremmo uniti dobbiamo smistarci nelle classi ed io ho richiesto questa- Mi disse sedendosi accanto a me
-Che novità- Disse Federico senza alzare gli occhi dal libro
-Scusa, hai detto qualcosa?- Chiese francesco
-No, parlavo tra me e me, perché hai qualche problema?-
-Va bene, non ricominciate…..vieni Francesco andiamo a parlare fuori- Li interruppi io afferrando Francesco per un braccio
-Se volevate un po’ di intimità potevate chiedermelo- Continuò Federico
-Tranquillo, va bene anche se usciamo noi- Risposi sorridendo
-Bene- Mi disse alzando gli occhi e incatenandoli nei miei
-Bene- Risposi io distogliendo lo sguardo.

-Allora starai in classe con noi?- Chiesi a Francesco, eravamo seduti sulla cattedra della bidella
-Si, ti fa piacere?-
-Ma si certo- Risposi cercando di mostrare entusiasmo
-Ale, ma perché glielo permetti?- Mi chiese
-Scusa?-
-A quell’idiota, perché gli permetti di trattarti così-
-Io non gli permetto proprio niente-
-Alessia, tu lo ami vero?- Accidenti, ora cosa rispondevo
-No….non proprio- Dissi senza guardarlo in faccia
-Puoi dirmelo, giuro che non lo dico a nessuno-
-Si……ma sono una stupida- Risposi alle strette
-No, è lui lo stupido……magari ci fossi io ne suoi panni- Cosa? Avevo capito bene? Lui voleva essere amato da me?
-Ma dai, non scherzare-
-Non scherzo, Alessia io…-
-Scusate se vi interrompo ma è arrivata la professoressa e vorrerbbe che la degnassi della tua presenza- Disse Federico interrompendo Francesco
-Arrivo- Dissi dopodiche rientrai in classe seguita da Francesco sotto gli occhi di Federico.

 

Quando le lezioni finirono, io e Francesco andammo a bere qualcosa al bar poi presi l’autobus per tornare a casa, ma quando arrivai sotto il portone ebbi una sorpresa
-Finalmente sei tornata-
-Mi hai fatto prendere un colpo- Dissi spaventata nel sentire la SUA voce
-Dove sei stata?-
-Non sono affari tuoi- Risposi cercando le chiavi per entrare nel portone
-Mi spieghi dopo quello che ti ho raccontato come fai anche solo a rivolgere la parola a Ricciardi?-
-Ma certo che hai una faccia tosta!!! A me Francesco non ha fatto niente, capisco che tu ce l’abbia con lui ma io…non c’entro niente in questa situazione-
-Mi da fastidio- Disse
-Cosa?- Chiesi
-Che tu esca con lui-
-Cosa??? E perché ti da fastidio scusa?-
-Non lo so, però mi da fastidio-
-Affari tuoi- Dissi aprendo il portone
-Alessia perfavore- Ma che cavolo mi prendeva, sussultare così solamente perché aveva pronunciato il mio nome
-No, io te lo chiedo perfavore, lasciami in pace- Feci per chiudere il portone
-Non ci riesco- Disse bloccando il portone con un piede
-Ma che cosa vuoi? Hai ottenuto ciò che volevi no? Abbiamo fatto sesso quindi ora perché non ti trovi un nuovo….passatempo-
-Fosse facile-
-Ma ti senti? Senti vattene perfavore, e stai lontano da me-
-Alessia perfavore, aspetta-
-Perché? Tanto con te è tutto inutile-
-Io….- Si bloccò
-Senti, basta voglio tornare a casa-
-Allora finisce così?- Mi chiese, secondo me questo ragazzo era fuori di testa
-Ma cosa finisce? Per finire qualcosa prima deve iniziare e tra me e te…..non è mai iniziato niente- Dissi dopodiche entrai e richiusi il portone lasciando Federico fuori.

 

Il mattino seguente tentennai ad andare a scuola, non volevo incotrarlo, non volevo vederlo…..ma poi mi resi conto che se fossi stata a casa sarebbe stato anche peggio perché gli avrei dato soddisfazione così presi un bel respiro mi vestii (Qui) e mi diressi a scuola
-Ale, finalmente- Disse Francesco abbracciandomi
-Che succede?- Chiesi vedendo che rideva
-Indovina chi sarà Romeo?-
-Chi?-
-Io, non sei contenta- Disse abbgracciandomi nuovamente, ma porprio in quel momento mi accorsi che quando Francesco mi aveva dato la notizia in classe era entrato Federico.

Quando finirono le lezioni come mio solito mi dimenticai la cartella in classe così tornai indietro per prenderla ma quando stavo per uscire due mani mi afferrarono
-Federico ma sei impazzito?- Dissi vedendo che si trattava di lui
-Rifiuta la parte di Giulietta- Mi disse
-Cosa?-
-Non puoi recitare Romeo e Giulietta insieme a quel cretino-
-Senti non ricominciare-
-Mi dispiace se l’altra sera quando mi hai detto di Giorgia me ne sono andato ma…-
-Non mi interessa, per me puoi fare quello che vuoi- Dissi
-Davvero?- Mi chiese lui
-Certo- Risposi
-Va bene- Aggiunse dopodiche mi baciò, accidenti ma io non intendevo quello!!!!!!! Uffa ma perché finiva sempre così. Provai ad allontanarlo ma senza risultati, accidenti come era forte, mi fece indietreggiare fino a farmi sedere su un banco, dopodiche continuò a baciarmi, poi iniziò a baciarmi sul collo facendomi quasi svenire, poi all’improvviso riacquistai lucidità
-No lasciami- Gridai spostandomi
-Ma che ti prende?-
-Niente, però non ne posso più dico davvero, perfavore lasciami in pace, trovatene un’altra perché io non sono più disponibile-
-E’ davvero questo che vuoi?- Mi chiese. Accidenti lo volevo no? Ma si certo che lo volevo
-Si, voglio che tu la smetta di saltarmi addosso ogni volta che ti capita l’occasione, perché io anche se ti sembrerà strano non ti vengo dietro come il resto della scuola- Certo io sono anche peggio!!!!!
-Va bene, allora…..ti accontento, da oggi non sarò più un porblema, da oggi non dovrai più sforzarti di baciarmi….- Mi rispose poi andò verso la porta ed uscii, lasciando  me seduta sul banco. Ma cosa avevo fatto?????

 

 
*Note dell’autrice*

Questo è il 19° capitolo spero vi sia piaciuto

Ringrazio come sempre   _Renesmee Cullen_ saketta   loveis4ever   In_my_heart   DontJumpMelanie

 

E poi un grazie speciale va a chiunque abbia inserito la mia storia tra le seguite, preferite e ricordate :)

 

Grazie ancora

 

 

Baci :)

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Cleppy_Ds