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Autore: Payton_    03/06/2011    8 recensioni
«Mi hai baciato. Baciato non è ‘niente’» scandì, incrociando le braccia al petto. Elena sospirò, scrutando quegli occhi incredibilmente azzurri.
«Stavi morendo» disse con decisione.
«E avrei tenuto il segreto?» ironizzò Damon, trattenendo la rabbia.
«No, mi dispiaceva per te, e non potevo perdere qualcun altro» spiegò Elena, continuando a sfidare quello sguardo gelido.
A Linda, per il suo compleanno. ♥
[Spoiler puntata 2x22]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A Linda, per il suo compleanno.

Tanti, tanti auguri. ♥


 

Baciato non è niente

 

«Quindi vuoi fingere che non sia successo niente?» chiese Damon, stringendo i pugni.

«Damon… Stefan è con Klaus,  non sappiamo dove siano diretti, non sappiano niente!» esclamò Elena, voltandosi e tornando a camminare verso l’ingresso di casa Salvatore. In un attimo, Damon le fu davanti, deciso a bloccarle il passaggio.

«Mi hai baciato. Baciato non è ‘niente’» scandì, incrociando le braccia al petto. Elena sospirò, scrutando quegli occhi incredibilmente azzurri.

«Stavi morendo» disse con decisione.

«E avrei tenuto il segreto?» ironizzò Damon, trattenendo la rabbia.

«No, mi dispiaceva per te, e non potevo perdere qualcun altro» spiegò Elena, continuando a sfidare quello sguardo gelido. Damon non disse nulla, quindi fu lei a spezzare quel breve silenzio: «Stefan si è sacrificato per te, si è offerto come merce di scambio, non credi che dovremmo salvarlo? Che venga prima di questa discussione?»

«Sì e no»

«Cosa vogliono dire sì e no?» sbottò Elena. Voleva sapere qualcosa riguardo Stefan, capire cosa comportasse il patto che aveva fatto con Klaus, se Katherine aveva mentito.

« vuol dire che salverò Stefan, e no vuol dire che questa conversazione non è rimandabile» spiegò Damon, un tono di voce secco che non ammetteva repliche.

«Prima di tutto, salveremo Stefan, poi… non c’è nulla da dire»

«No, tu resterai qui mentre io andrò a riprenderlo, ma prima devo sapere»

«Sapere cosa, Damon?» chiese Elena, sempre più esasperata. Voleva andare via da quella casa, dal bacio che aveva dato a Damon, dalle verità che c’erano dietro. Quelle verità che anche Damon conosceva e voleva sentire.

«Voglio sapere se provi qualcosa per me» scandì, «anzi, voglio che tu ammetta di provare qualcosa per me, Elena, e devo sentirlo prima che torni Stefan, prima che tu lo riveda e continui a fingere che io sia solo un amico» spuntò d’un fiato, poggiano le mani sulle spalle della ragazza, in attesa. Rimasero in silenzio per alcuni istanti che puzzarono di infinità, fino a quando Elena non si decise a parlare.

«Io ti voglio bene, Damon» gli disse, annuendo come se tentasse di convincere anche se stessa. Damon rise, scotendo la testa a allontanandosi qualche passo da lei.

«Trovo incredibile come tu riesca a mentire così bene, Elena, sai? Non dovresti essere la brava ragazza, la fidanzata del fratello buono, quella perfetta e giusta?» ironizzò, incrociando nuovamente le braccia al petto.

«Stefan si è sacrificato per te, mentre tu perdi tempo…»

«Io non sto perdendo tempo!» la interruppe Damon, «Sto cercando di aggrapparmi all’umanità che tanto ha cercato di scovare in me» ringhiò, afferrando nuovamente Elena per le spalle.

«Abbi il coraggio di dire che mi ami! Perfino Katherine ha avuto la decenza di dire ciò che prova» la provocò, riuscendo solo a farla infuriare.

«Sai cosa ti dico, Damon» esclamò divincolandosi dalla presa del vampiro. «Per un istante, per il tempo che ti ho abbracciato quando credevo che morissi, ero convinta di provare qualcosa per te. Qualcosa di grande. Per questo ti ho baciato. Ora, però, mi rendo conto che volevo solo renderti felice» sentenziò, gelando anche l’aria.

Rimasero ancora in silenzio, poi Elena si diresse verso la porta d’ingresso, verso la fuga. Prima che potesse aprirla, la voce di Damon la fece bloccare: «Nemmeno tu sei così caritatevole, Elena» disse voltandosi a osservare le spalle ricurve della ragazza, che sospirò ancora.

«Non è il momento, Damon» sussurrò prima di girare la maniglia e andare via. Non era davvero il momento, per lei. Era troppo confusa per quello che era successo e spaventata per ciò che sarebbe potuto accadere. Per Stefan, che era con Klaus, diretto chissà dove. Troppi pensieri le affollavano la mente, ed il bacio che c’era stato tra loro non era il più importante. Non ancora.

Damon sfogò la rabbia contro una sedia, maledicendo se stesso per non essere capace a parlare con lei senza farla arrabbiare. Ora doveva salvare Stefan, ma quella conversazione non era nemmeno iniziata. Elena stava iniziando ad amarlo, e non si sarebbe fatto sfuggire quell’amore per niente al mondo.

 


Ipotetica scena della prima puntata della terza stagione.

 Io sono una Stelena convinta. Io adoro Stefan, e nella seconda stagione ho più odiato che amato Damon. Questo è il massimo di Delena che sarò mai in grado di fare. Mi ci sono cimentata solo per Linda, quindi, se fa schifo come sembra a me, chiedo venia e voi e, soprattutto, a Linda.

 

   
 
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