E’ mattina, il sole splende e gli uccellini cinguettano, ottima giornata per andare a dar fastidio agli studenti del primo anno, soprattutto se sono dei Grifondoro. Questo è un pensiero comune alla maggior parte dei Serpeverde che seguono le “gesta” di Draco Malfoy, Pansy compresa, ma quella volta, quella volta aveva deciso di non andare con loro, era troppo occupata a struggersi la vita per Draco, che sicuramente non sa neanche il suo nome dato che la chiama “Ehi”.
“Faccio tutto per lui, lo seguo ovunque e lui che fa? Niente. Non si trovano tutti i giorni delle Pansy Parkinson” continuava a ripetersi la ragazza che non sapeva neanche dove guardare, dato che la sala comune era chiusa da quattro mura, neanche tante pulite.
“Non posso vivere così, io muoio per lui e lui che fa? Mi snobba” ci credeva fermamente nelle sue parole, anche se dentro di sé sperava che se le dicesse, lui poteva cambiare idea su di lei e iniziare a pensare che era la ragazza più bella che avesse mai visto e tante altre cose simili.
Si buttò sul divanetto e il suo volto s’illuminò di un verde strano, la faceva apparire quasi bella, forse perché non si vedeva realmente bene in faccia, stava quasi per piangere, quando il muro si aprì e qualcuno entrò. Quei passi li riconosceva ovunque andasse,
“Draco” urlò di gioia, contenta di sapere che lui era tornato.
“Ah, ma sei te” rispose lui, con tono secco, guardandola poi in faccia, dato che non aveva riconosciuto la voce.
Quelle parole distrussero Pansy che buttò, neanche tanto dolcemente, il cuscino color argento, che teneva stretto a sé, sulla poltrona nera lì a fianco, e corse nella sua camera a piangere disperata.

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Ringrazio Med per avermi fatto notare gli errori ^^