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Autore: lovelyhead    03/06/2011    3 recensioni
Sei persone, sei caratteri, sei storie diverse, ma tutto è accomunato da sentimenti, lotte, confusioni ed un cuore, che non vive senza amore; anche se, alcune volte, riesce a sopravvivere senza quella meravigliosa scintilla. Spero che leggiate e commentiate in tanti!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Franco: Amore, vuoi sposarmi, passare tutta la vita con me? – ha degli occhi così speranzosi, così belli, chiari come il cielo e che emanano davvero una gran voglia di voler sentire il “sì” dell’eternità –
Olivia: Franco… - ha le lacrime agli occhi, si sente male, molto male: lui è così buono con lei, premuroso, amorevole, le da tutto l’amore possibile, le compra anche l’anello per il matrimonio; mentre lei si è innamorata profondamente di un altro e non lo vde più con gli stessi occhi –
Franco: Amore, mi basta un sì, o un no – inizia a dubitare tantissimo della risposta di Olivia, non sa davvero che cosa le stia passando per la testa –
Olivia: Io…mi dispiace, non lo so – guarda davanti a sé, e vede il conte, molto dispiaciuto, con sguardo severo, portamento proprio dell’omonimo titolo che porta e una delusione, che davvero non riusciva a tenere nascosta. Vedendo tutto questo, Olivia non resiste e scappa via, passa per la cucina e esce per la porta posteriore, lasciando, durante il suo cammino, una Greta piuttosto preoccupata –
Franco: Non posso crederci, mi ha lasciato – si mette le mani nei capelli, lasciando cadere a terra quel bell’anello con un diamante davvero bellissimo –
Nella torre più bella del palazzo reale:
Flor: Freezer, accetta l’idea: io me ne vado da questa casa! – poi, si rivolge ai bambini con meno durezza di quella riservata per il Freezer –
Bambini, per favore, cercate di capire: vedere ogni giorno mia sorella Delfina intorno a Federico, mentre i baciano e si coccolano, per me, è un grande, grandissimo dolore – si morde il labbro –
Tomas: Noi lo sappiamo che tu soffri, ma questo è il tuo posto, questa è casa tua, qui, con tutti noi, con la tua famiglia! – abbraccia Flor, mentre Roberta ha le lacrime agli occhi –
Flor: Bambini miei… - non dice assolutamente niente, si limita solo ad abbracciarli –
Federico: Flor, guarda come stanno i piccoli! Prova solo ad immaginare come sarebbe questa casa, senza la tua presenza – Fatine, per favore, aiutatemi a far capire a Flor che non può andarsene da questa casa – la richiesta di Federico, la risposta delle fatine: cade una foglia dal ramo dell’alberello –
Flor: Alberello, no, per favore, non farmi questo anche tu! – prende quella foglia in mano, mentre una lacrima le scivola dal viso e finisce sulla foglia, che diventa argentata –
Federico: Vedi, fatina, che tu sei molto importante per noi! – le si avvicina –
Roberta: Sì, Federico ha ragione: sei davvero importante per noi! Sai che ti abbiamo voluto bene dal primo momento in cui ti abbiamo visto!
Flor: Ah, tesori miei – abbraccia Tomas e Roberta, mentre Federico rimane a guardarli con un sorriso da ebete sulle labbra –
Federico: Allora, rimani con noi? – chiede Federico tutto romantico –
Flor: Be’, sì, rimango! – i bambini saltano di gioia, mentre Federico da un bacio alla sua fidanzata –
Nel salotto infernale:
Franco: Non posso crederci – è ancora inginocchiato per terra, completamente abbandonato su quel pavimento, mentre giocherella con l’anello –
Max: Ehi, vuoi sfogarti? – dopotutto, anche se suo rivale, Max non permetterebbe mai che una persona rimanga senza appoggio, tutto triste, dopo una botta al cuore così pensante –
Franco: E tu chi sei?! – quando si tratta di dar a vedere il lato più sensibile di sé stesso, si mette sulla difensiva, il piccolo angelo biondo –
Max: Sono Maximo Augusto Calderòn De La Hoya, conte di Kricoragan – gli porge la mano –
Franco: Piacere, Franco Fritzenwalden, fratello di Federico Fritzenwalden – accetta il suo saluto –
Max: Ti senti bene? – gli mette una mano sulla spalla –
Franco: No, per niente, e tu, che hai assistito a tutta la scena, lo sai bene – molto giù di morale –
In camera delle arpie:
Delfina: Mamma, hai visto la faccia della cardo?! E’ stato troppo divertente – si mette a ridere maleficamente –
Malala: Sì, veramente divina la sua faccia triste! – batte il cinque alla figlia –
Delfina: Bene, ora, smettiamola di parlare della cardo, e passiamo alle cose serie: come conquistiamo la parte d’eredità, che ci appartiene?
Malala: Tesoro, dobbiamo battere hippy rognoso, solo questo mi viene in mente – Malala che non ha idee?! Sarà la fine dell’era delle streghe?! –
Delfina: Mamma, certo che, ogni tanto, mi fai dubitare della tua intelligenza! Lo so perfettamente che dobbiamo battere Lorenzo, ma ci manca come fare! – si sdraia sul letto –
Malala: Ti ho già detto che dobbiamo… - estrae dalla tasca della sua maglia un pezzo di carta, con scritto un numero di telefono, che, tutta contenta e con un sorriso a trentadue denti, mostra alla sua prediletta –
Chiamare questo numero
Delfina: Mammina, sei davvero un genio! – abbraccia e da tanti mielosi bacini alla sua mamma –
Malala: Sappi che quest’altro proviene da fuori Buenos Aires, quindi non penso che Lorenzo lo conosca – esce fuori dalla porta, lascia sua figlia sola, scende le scale, vede il conte di Kricoragan, lo riconosce, sale le scale e, con velocità, si reca in camera di sua figlia con il fiatone –
Delfina: Mamma, hai fatto la maratona?!! – chiude la chiamata –
Malala: Diciamo di sì – si siede sul letto, prende fiato e racconta alla figlia quello che ha visto – C’è il conte di Kricoragan qui, di sotto! E’ un’ottima opportunità per buttarti addosso a lui, diventare la sua fidanzata, sposartelo e diventare ancora più milionaria di adesso!
Delfina: Contessa, regina! – va davanti allo specchio, immagina di avere una corona in testa, un vestito da favola e tante persone al suo servizio – Mamma, piano B: mi butto sul conte!
Nella play room, Martin è impegnato con una questione molto importante per sé stesso:
Martin: La chiamo o non la chiamo? Che le dico? Che figura farò? Riuscirò a non farmi prendere dal panico? – si siede sui tanti cuscini della play room, prende in mano il telefono, compone il numero e aspetta con ansia che lei risponda –
Maria: Ciao, Martin! Che sorpresa!
Martin: Maria, come stai? – incrocia le dita –
Maria: Sono a casa e mi sto annoiando davvero moltissimo!
Martin: Be’, allora, visto che ti stai annoiando, possiamo andare a prendere qualcosa da bere, non ti pare? – Che mi dica di sì! –
Maria: Certo, mi farebbe piacere! Ci vediamo tra mezz’ora al passaggio dei baci!
Martin: Va bene, ci sarò – chiude la chiamata, poggia il telefono sul petto, scarica la tensione accumulata, poi, si mette ad esultare come solo un bambino di quattordici anni sa fare –
Nella camera dei gemelli, troviamo Max e Franco come due amici:
Franco: Io e Olivia ci amiamo da quando eravamo piccoli, solo che ci ha sempre impedito di stare insieme il fatto che siamo cugini; per circa vent’anni non l’ho più rivista, ma è tornata qui a Buenos Aires, quella scintilla è scattata di nuovo, ci siamo innamorati un’altra volta e, questa volta, possiamo stare insieme: io non sono un Fritzenwalden di sangue
Max: Ah, mi dispiace davvero tanto – capisce che Franco, da rivale in amore, sta diventando un amico - Ti capisco: io non conosco il mio vero padre – si pone triste –
Franco: Queste sì che sono cose davvero brutte
Max: Già, sono davvero brutte
Per la città di Buenos Aires, una Olivia piuttosto scioccata sta girovagando per le strade:
Olivia: Cosa staranno facendo Max e Franco? Sono preoccupatissima per quello che potrebbe succedere, se il conte rivelasse la verità! Dio mio, speriamo che non succeda! – si scontra con un uomo alto, bellissimo, occhi chiari e un accenno di barba, anch’essa bionda – Scusi, non l’ho fatto a posta – lo stesso modo con cui aveva conosciuto il conte: un incidente –
XXX: Non preoccuparti, va tutto bene – si rende conto che la ragazza è molto bella, affascinante – Mi chiamo Gabriél, piacere di conoscerti
Olivia: Io mi chiamo Olivia
Gabriel: Nome che non si sente molto da queste parti
Olivia: Sono tedesca, ma vivo qui – gli sorride. Una signora chiama
Gabriel, lui si gira, le dice di venire – Mamma, ti presento Olivia
Amanda: Piacere, sono Amanda – è una donna molto attraente, dai capelli rossicci e gli occhi verdi –
Al passaggio dei baci, Martin è con la sua nuova fiamma:
Maria: E’ stato un pomeriggio davvero molto speciale!
Martin: Sì, hai ragione – Paz è molto vicino a loro, li guarda,  molto arrabbiata –
Paz: COSA FAI CON LEI?!!
A casa Fritzenwalden, nella camera dei gemelli:
Franco: Sei davvero simpatico… - viene interrotto –
Delfina: Sì, davvero simpatico – ripete la streghetta con una minigonna, un top e stivali a punta, facendo rimanere impressionati Franco e Max –

 Nuovo capitolo! Flor non se ne va di casa, Franco e Max fanno amicizia, Martin è alle prese con la gelosia di Paz e Delfina sceglie il conte! Vi mando un bacio!

   
 
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