Olivia: Franco… - ha le lacrime agli occhi, si sente male,
molto male: lui
è così buono con lei, premuroso, amorevole, le da
tutto l’amore possibile, le
compra anche l’anello per il matrimonio; mentre lei si
è innamorata
profondamente di un altro e non lo vde più con gli stessi
occhi –
Franco: Amore, mi basta un sì, o un no – inizia a
dubitare tantissimo della
risposta di Olivia, non sa davvero che cosa le stia passando per la
testa –
Olivia: Io…mi dispiace, non lo so – guarda davanti
a sé, e vede il conte,
molto dispiaciuto, con sguardo severo, portamento proprio
dell’omonimo titolo
che porta e una delusione, che davvero non riusciva a tenere nascosta.
Vedendo
tutto questo, Olivia non resiste e scappa via, passa per la cucina e
esce per
la porta posteriore, lasciando, durante il suo cammino, una Greta
piuttosto
preoccupata –
Franco: Non posso crederci, mi ha lasciato – si mette le mani
nei capelli,
lasciando cadere a terra quel bell’anello con un diamante
davvero bellissimo –
Nella torre più bella del palazzo reale:
Flor: Freezer, accetta l’idea: io me ne vado da questa casa!
– poi, si
rivolge ai bambini con meno durezza di quella riservata per il Freezer
–
Bambini, per favore, cercate di capire: vedere ogni giorno mia sorella
Delfina intorno a Federico, mentre i baciano e si coccolano, per me,
è un
grande, grandissimo dolore – si morde il labbro –
Tomas: Noi lo sappiamo che tu soffri, ma questo è il tuo
posto, questa è
casa tua, qui, con tutti noi, con la tua famiglia! –
abbraccia Flor, mentre
Roberta ha le lacrime agli occhi –
Flor: Bambini miei… - non dice assolutamente niente, si
limita solo ad
abbracciarli –
Federico: Flor, guarda come stanno i piccoli! Prova solo ad immaginare
come
sarebbe questa casa, senza la tua presenza – Fatine,
per favore, aiutatemi a far capire a Flor che non può
andarsene
da questa casa – la richiesta di Federico, la
risposta delle fatine: cade
una foglia dal ramo dell’alberello –
Flor: Alberello, no, per favore, non farmi questo anche tu! –
prende quella
foglia in mano, mentre una lacrima le scivola dal viso e finisce sulla
foglia,
che diventa argentata –
Federico: Vedi, fatina, che tu sei molto importante per noi!
– le si
avvicina –
Roberta: Sì, Federico ha ragione: sei davvero importante per
noi! Sai che
ti abbiamo voluto bene dal primo momento in cui ti abbiamo visto!
Flor: Ah, tesori miei – abbraccia Tomas e Roberta, mentre
Federico rimane a
guardarli con un sorriso da ebete sulle labbra –
Federico: Allora, rimani con noi? – chiede Federico tutto
romantico –
Flor: Be’, sì, rimango! – i bambini
saltano di gioia, mentre Federico da un
bacio alla sua fidanzata –
Nel salotto infernale:
Franco: Non posso crederci – è ancora
inginocchiato per terra,
completamente abbandonato su quel pavimento, mentre giocherella con
l’anello –
Max: Ehi, vuoi sfogarti? – dopotutto, anche se suo rivale,
Max non
permetterebbe mai che una persona rimanga senza appoggio, tutto triste,
dopo
una botta al cuore così pensante –
Franco: E tu chi sei?! – quando si tratta di dar a vedere il
lato più
sensibile di sé stesso, si mette sulla difensiva, il piccolo
angelo biondo –
Max: Sono Maximo Augusto Calderòn De La Hoya, conte di
Kricoragan – gli
porge la mano –
Franco: Piacere, Franco Fritzenwalden, fratello di Federico
Fritzenwalden –
accetta il suo saluto –
Max: Ti senti bene? – gli mette una mano sulla spalla
–
Franco: No, per niente, e tu, che hai assistito a tutta la scena, lo
sai
bene – molto giù di morale –
In camera delle arpie:
Delfina: Mamma, hai visto la faccia della cardo?! E’ stato
troppo
divertente – si mette a ridere maleficamente –
Malala: Sì, veramente divina la sua faccia triste!
– batte il cinque alla
figlia –
Delfina: Bene, ora, smettiamola di parlare della cardo, e passiamo alle
cose serie: come conquistiamo la parte d’eredità,
che ci appartiene?
Malala: Tesoro, dobbiamo battere hippy rognoso, solo questo mi viene in
mente – Malala che non ha idee?! Sarà la fine
dell’era delle streghe?! –
Delfina: Mamma, certo che, ogni tanto, mi fai dubitare della tua
intelligenza! Lo so perfettamente che dobbiamo battere Lorenzo, ma ci
manca
come fare! – si sdraia sul letto –
Malala: Ti ho già detto che dobbiamo… - estrae
dalla tasca della sua maglia
un pezzo di carta, con scritto un numero di telefono, che, tutta
contenta e con
un sorriso a trentadue denti, mostra alla sua prediletta –
Chiamare questo numero
Delfina: Mammina, sei davvero un genio! – abbraccia e da
tanti mielosi
bacini alla sua mamma –
Malala: Sappi che quest’altro proviene da fuori Buenos Aires,
quindi non
penso che Lorenzo lo conosca – esce fuori dalla porta, lascia
sua figlia sola,
scende le scale, vede il conte di Kricoragan, lo riconosce, sale le
scale e,
con velocità, si reca in camera di sua figlia con il fiatone
–
Delfina: Mamma, hai fatto la maratona?!! – chiude la chiamata
–
Malala: Diciamo di sì – si siede sul letto, prende
fiato e racconta alla
figlia quello che ha visto – C’è il
conte di Kricoragan qui, di sotto! E’ un’ottima
opportunità per buttarti addosso a lui, diventare la sua
fidanzata, sposartelo
e diventare ancora più milionaria di adesso!
Delfina: Contessa, regina! – va davanti allo specchio,
immagina di avere
una corona in testa, un vestito da favola e tante persone al suo
servizio – Mamma, piano B: mi butto sul conte!
Nella play room, Martin è impegnato con una questione molto
importante per
sé stesso:
Martin: La chiamo o non la chiamo?
Che le dico? Che figura farò? Riuscirò a non
farmi prendere dal panico? – si
siede sui tanti cuscini della play room, prende in mano il telefono,
compone il
numero e aspetta con ansia che lei risponda –
Maria: Ciao, Martin! Che sorpresa!
Martin: Maria, come stai? – incrocia le dita –
Maria: Sono a casa e mi sto annoiando davvero moltissimo!
Martin: Be’, allora, visto che ti stai annoiando, possiamo
andare a
prendere qualcosa da bere, non ti pare? – Che
mi dica di sì! –
Maria: Certo, mi farebbe piacere! Ci vediamo tra mezz’ora al
passaggio dei
baci!
Martin: Va bene, ci sarò – chiude la chiamata,
poggia il telefono sul
petto, scarica la tensione accumulata, poi, si mette ad esultare come
solo un
bambino di quattordici anni sa fare –
Nella camera dei gemelli, troviamo Max e Franco come due amici:
Franco: Io e Olivia ci amiamo da quando eravamo piccoli, solo che ci ha
sempre impedito di stare insieme il fatto che siamo cugini; per circa
vent’anni
non l’ho più rivista, ma è tornata qui
a Buenos Aires, quella scintilla è
scattata di nuovo, ci siamo innamorati un’altra volta e,
questa volta, possiamo
stare insieme: io non sono un Fritzenwalden di sangue
Max: Ah, mi dispiace davvero tanto – capisce che Franco, da
rivale in
amore, sta diventando un amico - Ti capisco: io non conosco il mio vero
padre –
si pone triste –
Franco: Queste sì che sono cose davvero brutte
Max: Già, sono davvero brutte
Per la città di Buenos Aires, una Olivia piuttosto scioccata
sta
girovagando per le strade:
Olivia: Cosa staranno facendo Max e
Franco? Sono preoccupatissima per quello che potrebbe succedere, se il
conte
rivelasse la verità! Dio mio, speriamo che non succeda!
– si scontra con un
uomo alto, bellissimo, occhi chiari e un accenno di barba,
anch’essa bionda –
Scusi, non l’ho fatto a posta – lo stesso modo con
cui aveva conosciuto il conte:
un incidente –
XXX: Non preoccuparti, va tutto bene – si rende conto che la
ragazza è
molto bella, affascinante – Mi chiamo Gabriél,
piacere di conoscerti
Olivia: Io mi chiamo Olivia
Gabriel: Nome che non si sente molto da queste parti
Olivia: Sono tedesca, ma vivo qui – gli sorride. Una signora
chiama
Gabriel, lui si gira, le dice di venire – Mamma, ti presento
Olivia
Amanda: Piacere, sono Amanda – è una donna molto
attraente, dai capelli
rossicci e gli occhi verdi –
Al passaggio dei baci, Martin è con la sua nuova fiamma:
Maria: E’ stato un pomeriggio davvero molto speciale!
Martin: Sì, hai ragione – Paz è molto
vicino a loro, li guarda, molto
arrabbiata –
Paz: COSA FAI CON LEI?!!
A casa Fritzenwalden, nella camera dei gemelli:
Franco: Sei davvero simpatico… - viene interrotto –
Delfina: Sì, davvero simpatico – ripete la
streghetta con una minigonna, un
top e stivali a punta, facendo rimanere impressionati Franco e Max
–