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Autore: beatricecuddle    03/06/2011    3 recensioni
April Adams, cantante e ballerina, arriva alla McKinley.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5.

«Allora, che ne pensi di April? La trovo molto carina e dolce.» chiese Kurt mentre camminava mano nella mano con Blaine verso casa.
«Molto carina, sì.. Ma non mi convince fino in fondo.»
«Perché?» fece Kurt stupito.
«Mah -rispose distratto l'altro ponderando con attenzione le parole- un'impressione.»
I due si sedettero, silenziosi, sui gradini di fronte alla casa di Kurt. «Ti va una tisana? Papà e Carol sono via per un weekend romantico, almeno se rimani qui a dormire non rischierai la figuraccia dell'altra volta..»
«Mi stai corrompendo con una tisana?» scherzò il ricciolino.
«Ti sembro corrompibile?»
Kurt e le sue faccine.. Com'era possibile che qualcuno riuscisse a sembrare così dolce e tenero anche con un'enorme teiera in mano e un grembiule su cui troneggiava la scritta “Il miglior ristorante è quello della Mamma”?
Blaine si mise comodo sul divano e si guardò attorno: la casa di Kurt era accogliente, piccola, certo, ma rispecchiava in toto la tua famiglia: fotografie di Finn in tenuta di Football appese ai muri, fiori da tutte le parti su ordine di Carol, e se guardava bene riusciva a scorgere uno straccio di quelli che usava Burt in officina abilmente camuffato sotto la poltrona.
«È prontoo!» trillò Kurt facendo la sua comparsa con il vassoio e due tazze che fumavano. «Bevi, fa bene alla pelle!»
Blaine sorrise comprensivo, e si avvicinò per posare un delicatissimo bacio a stampo sulle labbra dell'altro. Leggermente imbarazzati, sorseggiarono la bevanda in silenzio, guardandosi di sfuggita ogni tanto.
L'affinità fra loro era tantissima ma riuscivano a non sentirsi a disagio negli approcci più intimi. Dato che ciò costituiva una delle principali fonti di tormento per Blaine, quest'ultimo decise che avrebbe affrontato la questione in maniera diretta.
Assecondò Kurt quando volle guardare per la centesima volta Wicked, gli stuzzicò dolcemente i capelli sperando che non si addormentasse nel bel mezzo dello spettacolo, mentre Glinda stava per cantare For Good e si sorbì Defying Gravity almeno 10 volte, con allegati commenti su quanto Rachel la cantasse peggio di lui.
Mezzanotte e un quarto, e i due decisero di spostarsi a letto. Adorava il letto di Kurt, morbidissimo e profumato di lui.
«Vuoi una maglia Blaine?»
«Si, grazie.» rispose questo afferrando l'indumento lanciatogli e levandosi istintivamente la camicia.
Un gridolino e Kurt si era girato, coprendosi gli occhi in un tentativo (vano) di nascondere la timidezza.
«Kurt, puoi anche..»
«NO! No, no, va bene così, anzi credo che andrò a mettermi il pigiama e poi la crema idratante e..»
Non riuscì però a terminare la frase che la stretta possente di Blaine gli bloccò il polso.
«Kurt, cosa succede? Hai.. Hai paura di me?»
«Paura? Oh no, cosa dici, è solo che.. Magari avevi bisogno di un po' di privacy e..»
«Dammi la mano.»
Il ricciolino condusse la mano tremante dell'altro al petto, incurante di non essere vestito. Le fece percorrere tutto lo spazio dello sterno, gli addominali, senza staccare un secondo gli occhi da quelli di Kurt.
Da parte sua quest'ultimo non sapeva cosa fare, era totalmente pietrificato e terrorizzato ma nello stesso tempo sentiva che il suo cuore sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro, esattamente mentre il suo palmo sinistro strisciava sulla pelle tonica di Blaine.
Kurt iniziò ad ansimare mano a mano che la sua mano scendeva pericolosamente.
L'altro lo capì, la racchiuse tra le sue e la portò alle labbra, poi si avvicinò prendendo Kurt per i fianchi.
«Blaine, tu vuoi farmi morire.»
«No, solo vorrei che capissi che non devi avere paura di me..»
«Ma io..»
«Sshh..»
In pochi istanti la distanza tra loro era stata pienamente colmata. Le loro labbra si intrecciavano perfettamente, come se fossero state create apposta per rimanere unite tra loro; e le mani di Kurt, scosse da un tremolio appena percettibile andarono a posarsi di nuovo sul torace di Blaine, il cui cuore galoppava. Poco ancora e si trovarono stretti e circondati dalle lenzuola color pesca del due piazze di Kurt.
Le dita di Blaine iniziarono a tormentare i jeans dell'altro, con estrema delicatezza e ansia: sapeva benissimo che avrebbe potuto tirarsi indietro da un momento all'altro.
Stranamente non fu così, anzi, Kurt ripeté le stesse identiche azioni su di lui, finendo con ben poco addosso.
Le labbra di Blaine, che si sentiva in dovere di tener in pugno la situazione, si spostarono progressivamente sul collo di Kurt, mordendo e baciando i punti giusti.
«Blaine?»
«Sì?»
«Credo.. Credo basti così..» sussurrò Kurt con una voce impercettibile a tratti.
«Scusa.. Io.. Mi sono lasciato prendere»
Pensieroso, Blaine si staccò e si sedette a gambe incrociate, lo sguardo fisso su Kurt, che teneva le mani sul viso, a coprirsi gli occhi. Appena le tolse, due gocce luccicanti fecero la loro apparizione negli angoli interni dei suoi occhi.
«Ehi ehi ehi.. Va tutto bene..» si affrettò a rassicurarlo.
«Ho rovinato tutto.»
«Kurt, non hai rovinato nulla -fece dolcemente il riccio, avvicinandosi e stringendo Kurt, che sembrava sempre più indifeso- va tutto bene..»
Il cuore di Kurt scoppiò in quell'istante. Come poteva esistere qualcuno di così buono, comprensivo e paziente a fronte della sua costante paura?
«Ti amo Blaine.» sussurrò.
«Cosa?»
«Ho detto, ti amo.»

  
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