MIDORIKAWA X HIROTO

 

NARRATORE: JORDAN

 

Era il 1 giugno, stavo tornando a casa da scuola con i miei amici...

MARK:si, domani si sta a casa...che vi va di fare?

NATHAN: se ti va, mark....

MARK: si nacchan...*occhi dolci*

NATHAN: emh...emh...non so, potremmo andare al cinema, se ti...

MARK: *prende le mani di nathan*SI certo!

HIROTO: tu, jordan che fai domani?

JORDAN: ah si, scusa non stavo ascoltando eheh

HIROTO: ultimamente, sei molto distratto ^^

JORDAN: si scusa, comunque domani sto a casa, devo studiare per gli esami

MARK: possibile che studi sempre...

NATHAN/HIROTO: possibile che tu non studi per niente

MARK: si, in effetti ^^

 

Portammo a casa nathan, e dopo di lui accompagnarono mark...

HIROTO: ciao mark, ci sentiamo ok

MARK: certo ^^

HIROTO: buona fortuna con nathan xD

MARK: ah, il mio nacchan XD

Hiroto saluto mark con il solito bacino a stampo sulla bocca, lui ora mai ci era abituato, guardai storto hiroto, ma lui non capiva, era troppo stupido ed insensibile per capire, o semplicemente innamorato.

Mi portò a casa, io lo salutai, poi entrai in casa sbattendo la porta di vetro, che si era crepata, lasciai cadere la cartella e mi lancia sul letto.

Guardai per alcuni minuti il soffitto, poi come ogni giorno mi misi a piangere, guardando sul cellulare una foto del mio compleanno, dove hiroto mi dava un bacino sulla guancia...

Mi alzai, e andai a preparare qualcosa da mangiare, ma pochi minuti dopo mi squillo il cellulare, mi era appena arrivato un messaggio.

MESSAGGIO: ciao jojo, sono hiroto, mi sono accorto di non aver fatto la spesa ieri sera ^^, potrei pranzare con te? Ciao

JORDAN: che seccatura...

Risposi al messaggio, poi lancia il cellulare ancora aperto sul letto, ci mancava poco che i staccasse lo schermo.

Avevo già apparecchiato la tavola, e il pranzo era già pronto, era passata già mezz'ora dall'arrivo del messaggio di hiroto, perché non era ancora qui.

Guardai fuori dalla finestra, pioveva a dirotto, e nel cielo si intravedevano alcuni fulmini...io ho paura dei temporali.

Suono il campanello di casa...andai ad aprire, con in mano un padella (non si sa mai), era quello scemo, inzuppato dalla punta dei capelli a quella dei piedi

HIROTO: *starnuto* ciao jojo ^^

JORDAN: ciao hiroto, vieni!

HIROTO: G-grazie, posso togliermi i vestiti bagnati?

JORDAN: emh...s-si vieni in camera mia, ti do qualcosa da metterti addosso

Gli appoggiai sul letto un paio di pantaloni, una camicia e un paio di calze

HIROTO: grazie jojo

JORDAN: figurati, vado di sotto, ti aspetto a tavola

Dopo cinque minuti arrivò hiroto, con addosso la mia camicia preferita

JORDAN: p-perchè hai addosso la mia camicia?

HIROTO: perchè mi piace molto ^^

JORDAN: -.-

HIROTO: e poi... *annusando la camicia*...profuma di te...

JORDAN: >///< emh...s-si, va bene tienila pure addosso

Ci sedemmo a tavola, uno di fronte all'altro, quell'ingordo stava mangiando di gusto, a differenza mia che ultimamente mangiavo pochissimo, quasi niente

HIROTO: jo, sei un cuoco straordinario :)

JORDAN: g-grazie...come mai, non hai chiesto a mark, abita vicino a te, e...e non ti saresti bagnato

HIROTO: perché...lui è un pessimo cuoco xD

JORDAN: ah...

HIROTO: e poi, volevo stare un po con te...il mio migliore amico :)

JORDAN: >///<...Emh si...senti io sparecchio, tu vai pure sul divano a guardarti la TV

HIROTO: ti aspetto ^^

Cominciai a pulire, intanto mi perdevo, come al solito, nei miei pensieri. Ogni volta che guardo hiroto, il cuore mi esplode...ma quando, lui e mark si scambiano quel fatidico bacio per salutarsi, mi sento sempre malissimo...chissà se capitava anche a nathan...

Mi ero distratto troppo, l'acqua aveva riempito il lavandino, bagnando anche il pavimento, mi mossi per sbaglio, nel vedere il disastro, scivolai...ma hiroto era già lì, pronto ad afferrarmi, e mi prese in braccio.

HIROTO: jo, va tutto bene?

JORDAN: s-si...credo di si..e tu?

HIROTO: che razza di domande xD, io sto bene ^^

Mi appoggiò sul divano, e in meno di dieci minuti aveva già trovato una soluzione al mio disastro.

Io mi tolsi i calzini fradici, i piedi erano ghiacciati, mi accovacciai sul divano...

HIROTO: qualcosa non va jordan?

JORDAN: no tranquillo, va tutto bene...

HIROTO: non mi sembra...

Hiroto si era seduto accanto a me...

HIROTO: *Bacino sulla fronte di jordan*...no, non hai la febbre...

JORDAN:n-no, ti h-ho detto che sto bene, non preoccuparti

Hiroto prese una copertina di pile dalla mia camera, poi mise nel lettore DVD un film, spense la luce e...

HIROTO: j-jo, ti v-va di...

JORDAN: cosa hiroto?

HIROTO: di appoggiarti alla mia spalla...

Esitai per un po, ma poi accettai, una volta appoggiato alla sua spalla hiroto coprì entrambi con la copertina di pile.

Ci addormentammo entrambi, uno accanto all'altro...

Al mio risveglio, mi trovai disteso sul divano, da solo, si sentiva solo un lieve calore e profumo di hiroto

JORDAN: hiroto, dove sei...

Forse era già andato a casa, mi aveva lasciato senza dirmi niente...

Andai in cucina, sul tavolo c'era un bigliettino...

Lo presi per buttarlo via, ma poi mi accorsi che c'era la firma di hiroto...

Non avevo fame, decisi di andare a fare la doccia, e mi infilai sotto le coperte a leggermi un libro, poi però mi ricordai del biglietto e decisi di leggerlo

BIGLIETTO:Ciao jordan, ne approfitto per andare a casa siccome ha smesso di piovere, grazie per l'ospitalità, ti voglio bene <3...sei un amico speciale!

JORDAN: amico...

Lasciai cadere il foglio, poi affondai il viso in lacrime sul cuscino...continuando a piangere per tutta la notte.

Il giorno seguente rimasi in coma tutto il giorno.

La mattina del 3 giugno come al solito ricevetti un SMS di hiroto, con scritto che sarebbe passato a prendermi...ma io mi sentivo uno straccio, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, e la voglia era 0...mandai un messaggio ad hiroto, dicendogli che non sarei andato a scuola per quella mattina...ma non solo quella...

Rimasi a casa 3 giorni di fila, sotto le lenzuola, con porta e finestre serrate, non toccai cibo e acqua per tutto il tempo...

All'1:15 sentivo degli strani rumori venire dal mio giardino, provai ad alzarmi per andare a controllare, ma non ce la feci.

Quel tizio era entrato in casa mia, stava salendo le scale fino in camera mia...chiusi gli occhi per non guardare...

HIROTO: jordan...va tutto bene?

JORDAN: chi...chi 6?

HIROTO: come sarebbe a dire...sono hiroto

Hiroto aprì le finestre, erano 3 maledettissimi giorni che non vedevo un po di luce, se non quella del mio cellulare

HIROTO: jordan...ma che cosa fai, sembri un fantasma...

JORDAN: sembro...ma non lo sono ancora...

HIROTO: dai alzati, vieni a mangiare qualcosa

JORDAN: o-ok

Mi alzai con le poche forze che avevo, ma non riuscivo a reggermi in piedi e caddi  terra facendomi male al ginocchio...

HIROTO:j-jordan?

Mi prese in braccio, io avevo messo le mie braccia intorno al suo collo, per paura di cadere...

Mi appoggiò sul divano, poi si mise a preparare qualcosa da mangiare...

Dopo un po' arrivò lì con un piatto di pasta e una bibita, appoggiò entrambe le cose sul tavolo di cristallo che c'era di fronte al divano, si sedette vicino a me

HIROTO: mangia qualcosa jordan

JORDAN: non ho fame...

HIROTO: dai jojo, fallo per me...

JORDAN: no...non ne ho voglia...

Hiroto afferrò due o tre penne con la forchetta, cercando di sforzarmi a mangiare, come si fa con un bambino

JORDAN: basta hiroto...non ho appetito...

Hiroto aveva lasciato cadere la forchetta per terra, poi chinò la testa verso di me, piangendo...

HIROTO: ti prego jojo...ti prego...

JORDAN: hiroto...non...non piangere...

HIROTO: non posso farne a meno, non voglio...che tu...

JORDAN: *cominciando a singhiozzare*...s-se ti rende felice...mi sforzerò ok...

Cominciai a mangiare, anche contro la mia volontà...

JORDAN: Hai visto...c'è l'ho fatta...

HIROTO: Si...si...

Cominciai a piangere, poi mi lancia tra le braccia di hiroto che mi abbracciò

JORDAN: mi dispiace...scusa...

HIROTO: smettila di piangere jojo...è tutto ok

Non riuscivo a smettere...

HIROTO: posso chiederti perché l'hai fatto...ci sarà un motivo...me lo spieghi

JORDAN: io...io, non posso dirtelo

HIROTO:non voglio costringerti...

Andai a farmi una doccia, quando uscii stranamente hiroto era ancora lì ad aspettarmi

Ritornai a sedermi sul divano, lui mi porse un bicchiere di te ghiacciato, eravamo seduti vicini, non so perché ma ogni volta mi sentivo male...

HIROTO: sai jordan...

JORDAN: si hiroto...dimmi...

HIROTO: hai un buonissimo profumo...

Detto questo hiroto mi abbracciò da dietro, e cominciò a baciarmi sul collo...

JORDAN: hiroto...smettila dai...non è divertente...

HIROTO: scusa...ma è più forte di me...

JORDAN: ho detto di smetterla...

Mi alzai in piedi, mentre hiroto era rimasto seduto a guardarmi...

HIROTO:perché...ti dava fastidio?

JORDAN: smettila di far finta di niente, è solo uno stupido gioco per te...

HIROTO: no...per me...è MOLTO PIU' DI UN GIOCO

JORDAN: smettila di scherzare...tu...tu non sai niente...se ti diverti tanto a baciare qualcuno, perché non vai dal tuo caro mark

HIROTO: perché...perché...a me non piace più, amo un altro ok

JORDAN: non vedo quale sia la differenza...va da lui no!

Hiroto mi afferrò per la manica del pigiama, facendomi cadere e coricare sul divano, lui era sopra di me, sentivo il suo profumo, il suo respiro...

HIROTO: io...sono già dalla persona che amo

JORDAN:ma...ma io NON TI AMO

Hiroto si alzò, , rimase in ginocchio sul divano a fissarmi, io che ne avevo sparata una veramente grossa, tutto il contrario di quello che volevo dire

HIROTO:scusa...io, non pensavo che...

JORDAN: non è vero

HIROTO: cosa non è vero?

JORDAN: non è vero che non ti amo, in verità io ti amo da impazzire, ma per te sarà solo un'amore passeggero, e niente di più, io non voglio sia solo questo...

HIROTO: quando dicevo di amare mark, lo dicevo solo perchè...pensavo che a te...io non piacessi

JORDAN: come puoi dire una cosa del genere...io sono pazzo di te!

Hiroto mi spinse ancora facendomi coricare di nuovo sul divano, e cominciò a baciarmi sul collo come prima, fino ad arrivare alla bocca, continuammo a baciarci  fino a quando non ci addormentammo entrambi, uno vicino all'altro.