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Autore: Zomi    04/06/2011    2 recensioni
Arostico, arostimo… non mi ricordo come l’ha chiamata sta cavolata. Si, appunto perché è una cavolata...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 A Jess, che
battezzandomi
“Conta bale” e X^3
ha definito
 completamente
 il mio essere
 
 
 

NOMI

 
Un gioco per passare la serata, un passatempo per dimenticarci per un po’ del caldo infernale … così l’ha definito Robin quando ci ha proposto, a cena, di inventare delle frasi con le lettere che compongono i nostri nomi. Arostico, arostimo… non mi ricordo come l’ha chiamata sta cavolata. Si, appunto perché è una cavolata.
–SIIII!!! Che meravigliosa idea mia sirena mora…- l’ha appoggiata subito quel demente di un cuoco. Io, da sempre riluttante dal partecipare a ste menate, mi sono sdraiato pesantemente sul prato illuminato dalle lanterne costruite da Franky. È caldo, e si muore per l’afa, ma almeno qui fuori soffia un venticello leggero che mi allevia un po’ da sto clima desertico. Chiudo gli occhi per dormire. Non voglio partecipare a quell’ infantile gioco per pigrizia o per evitare noie, non saprei dire esattamente il perché…
-Non partecipi anche tu?-. una voce squillante e cristallina, mille soli che brillavano anche in questa notte nera. Alzo  l’occhio con la cicatrice e me la ritrovo inginocchiata vicino a me. Bella come non mai, i lunghi e mossi capelli rossi raccolti in uno scignon, un leggero vestitino color crema a rinfrescarla dalla calura. –No, non gioco a questi giochini da mocciosi…- l’ho punzecchiata. –Come vuoi…- mi ha risposto Nami, voltandomi le spalle e dirigendosi al tavolo dove tutta la famiglia l’aspettava per iniziare a divertirsi. Ho richiuso gli occhi cercando di appisolarmi, ma le loro voci mi tengono sveglio.
-Allora iniziamo con il nome di… di… di Robin!- aveva proposto Brooke. Un attimo di silenzio, poi l’esile voce di Chopper:-
                                                                                        Ricerca
                                                                                       Ossessiva del
                                                                                       Bene
                                                                                       In ognuno di
                                                                                       Noi
 
-Molto dolce…- l’aveva ringraziato lei. Si, carina in effetti ma troppo mielosa per i miei gusti.
- Ora provate con il mio nome, dai: Sanji. Sono così curioso di sapere cosa inventeranno per me le mie dee!!!-. Cretino, anzi no, Imbecille con la I maiuscola. Trattengo una risata che però è espressa da qualcun altro: Rufy.
-OK, allora:
                                                                                   Sicuramente
                                                                                   Abile
                                                                                   Nel preparare
                                                                                  Jelatina
                                                                                  Insuperabile
 
Ok non ha senso però ci sta con quel cuoco da quattro soldi. M’immagino la faccia da cretino che ha sotto quel ciuffo color polenta. Ridacchio un po’, coperto dalle urla di rabbia di quell’imbecille pervertito. –Calmi su… non litigate. Sanji caro calmati o con questo caldo farai un infarto…-, Nami lo riporta alla calma. Se fossi stato io lì invece mi avrebbe istigato a continuare il litigio. Mocciosa del cavolo. Alto nome: Usop. A rispondere è proprio quel mandarino con le gambe:
 
                                                                               Uomo
                                                                               Sorprendente
                                                                               Ora e
                                                                               Per sempre
 
Sento il cecchino singhiozzare, -Non credevo pensassi questo di me… Oh Nami…- e inizia a piangere come una fontana. A lui si uniscono pure Franky e Sanji. Patetici. Piangere per una cazzata del genere. Però a pensarci bene se mi dicesse una frase di quel tipo mi sorprenderei anch’io. Certo mi sorprendo ogni volta cha mi tratta con gentilezza e dolcezza, fatto che succede sempre più spesso da quando siamo ripartiti dall’Isola degli Uomini Pesce. Strano… mi muovo appena sul prato e mi perdo qualche altro nome, anzi me li perdo proprio tutti perché mi addormento. Sogno delle lettere arancioni che vorticano veloci e che, quando notano che le fisso, si fermano a formare un nome: Nami. Sussurro qualcosa che non comprendo neanche io e quelle riprendono a muoversi e da esse nasce un’intera frase:
                                                                           Non
                                                                           Amarti
                                                                           Mi è
                                                                           Impossibile
 
Sobbalzo nel leggerle e poco dopo mi accorgo che sono stato io per primo a dargli quella forma, sono stato io ad ordinargli di formare quella dichiarazione. Spalanco gli occhi e mi accorgo che il vociare di miei compagni non c’è più. Mi alzo dal prato e vedo solo la mia rossa a sistemare il tavolino dove hanno giocato per tutta la sera. Si volta verso di me e mi sorride. –Stavo per svegliarti…-.
Deglutisco ripensando al sogno. Mi alzo in piedi veloce e mi dirigo verso le scale che scendono verso la zona notte. Non la saluto nemmeno, troppa la paura di scoprirmi davvero innamorato di lei. Inizio a scendere le scale quando la sento vicino a me. Mi abbraccia da dietro, sfruttando l’annullarsi della differenza di altezza che c’è tra noi per il fatto che sono su qualche scalino più sotto di lei. Il suo profumo mi riempie la testa e il sonno sembra sostituito dalla sua allegra presenza. Mi stringe forte e mi sussurra sensuale all’orecchio: -Sai cosa mi viene in mente se penso a te? Sai che frase mi nasce dall’anima se mi ripeto anche una sola volta il tuo nome? Zoro:
                                                                          Zaffiro verde
                                                                          Oggetto che
                                                                          Risveglia in me
                                                                          Ossequio amore
 
Rimango senza parole per quella confessione. Perché è una confessione, no? Mi ha appena detto che risveglio in lei l’amore. Volto a fatica verso di lei il viso e la trovo con il visino nascosto dai lunghi capelli, infossato tra le braccia intorno al mio collo. Mi giro completamente e l’abbraccio anch’io. –Nami…- sussurro al suo profumato capo-… Non Amarti Mi è Impossibile-. Alza gli occhi verso di me e con un sorriso che mi fa morire ogni volta, mi bacia. Un bacio che sa di vero amore, di promesse che saranno mantenute per il resto dei nostri giorni, di sentimento puro e tangibile.
-Anche per me è impossibile non amarti, Zoro- mi dice tra un baio e l’altro, e piano raggiungiamo la mia stanza. Si, credo ancora che quello di Robin sia un gioco infantile e una cavolata ma non lo penso affatto degli effetti che ha prodotto in me e la mia Nami, si perché da quella notte è mia e mia soltanto, dalla punta dei suoi fiammanti e profumati capelli fino ai suoi esili piedi, passando per il suo lussurioso corpo e i suoi stupefacenti occhi. Tutta mia, compreso il suo nome.
 
   
 
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