Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Hanatamago    04/06/2011    9 recensioni
E se Chris McLean permettesse al Giappone di realizzare una sua versione di “A tutto reality” con i personaggi di Inuyasha?
20 concorrenti.
3 cinici presentatori.
1 lauto premio in palio: la Sfera dei 4 spiriti!
1 unico obiettivo: vincere!
1 unico vincitore: chi sarà?
Scopritelo su … A tutto … Reality … Inuyasha!
***
Tratto dal capitolo 11:
Un acuto urlo di dolore scosse le assi di legno della casetta delle ragazze.
Kagura – armata di servizio da ceretta – guardò Kikyo con aria risentita.
La sacerdotessa era sdraiata per terra, con addosso solo una canottiera e le mutande. Non sembrava affatto felice del servizio che l’altra le stava facendo.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Rules

 
Dove eravamo rimasti?
Ah sì!
… Da qualche parte nel cielo …
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! -.
L’aereo precipitava portando con sé gli sfortunati concorrenti.
- Sto per vomitare! – gemette Ayame.
- Ayame! Che schifo! – Koga guardò disgustato i suoi pantaloni sporchi di vomito.
- Scusaaa! – urlò mortificata mentre veniva sballottata da una parte all’altra dell’aereo come tutti gli altri.
Dalla sala comandi risuonò la stessa voce che fino a due secondi fa diceva “State tranquilli, va tutto bene”: - Allacciate le cinture di sicurezza! -.
- Ma dove?! – urlò Kagura. Li prendeva per idioti? Se le sarebbero messe se soltanto ci fossero state!
- Nulla, scusate, è che ho sempre sognato di dire una frase del genere su un aereo in caduta libera! -.
“Siamo proprio in buone mani!” pensò la donna, anche lei ormai in preda ai conati di vomito.
Pezzi d’aereo avevano iniziato a staccarsi e forti raffiche di vento entravano, rischiando di trascinare con loro i concorrenti, tenacemente aggrappati alle fragili panchine.
- Jakotsu? – mormorò Bankotsu afferrandolo per un braccio mentre stava per cadere.
“Ora o mai più!” pensò.
E no, non importava che fossero in un aereo affollato, considerato che il suddetto aereo stava precipitando.
- Che c’è? – rispose quello un po’ sorpreso.
- C’è una cosa che devo dirti …-.
- E me lo devi dire adesso?! – gridò, stizzito a causa della situazione assurda.
- Si tratta di una questione di vita o di morte – Bankotsu deglutì – Jakotsu, io ti …-.
Si bloccò accorgendosi che improvvisamente le raffiche di vento erano terminate.
Tutti sentivano di non andare più a una velocità supersonica, ma stavano scendendo piano piano …
Finché non toccarono terra.
- Qui è il capitano Manten che vi parla, vi comunico che siamo giunti a destinazione sani e salvi. Grazie per aver viaggiato con la compagnia “Fratelli del Fulmine”. Vi auguriamo un sereno soggiorno! -.
Il portellone mezzo rotto si spalancò da solo e uscirono, ancora pallidi e barcollanti, i concorrenti, i piloti, Chef e altri due tizi in più.
- Ohi, ohi, ohi – Totosai gemeva tenendosi lo stomaco, mentre sulla sua testa Myoga faceva lo stesso.
- Ma cos’è?! Il Congresso degli Sfigati?! Cosa ci fate qui anche voi? – sbottò Inuyasha.
- Soldato, secondo te, io i massaggi ai piedi e le maschere di bellezza me li faccio da solo?! – s’intromise Chef.
- Ma come diavolo ci siamo salvati? – chiese Sara incredula.
- Einstein, girati e troverai la risposta! – rispose Renkotsu divertito, prima che Yura gli mollasse una sberla.
Sul dorso dell’aereo c’era un enorme paracadute.
- Ho fatto bene a installarlo prima della partenza – gongolò Manten – Io ve l’avevo detto che non c’era nulla di cui preoccuparsi ma voi … ahio! – fu messo a tacere da Kikyo che gli sbatté la faretra sulla zucca.
- Bene, bene, bene! – una vocetta rauca ma entusiasta interruppe quei piccoli battibecchi e Mukotsu si fece largo, seguito da Kyokotsu e Ginkotsu – Benvenuti! Avete fatto un buon viaggio? – chiese con un sorriso sornione.
Chi li conosceva, quattro di loro in particolare, era rimasto senza parole.
- E menomale che non si sapeva che fine avevano fatto! – disse Miroku lanciando uno sguardo d’accusa verso un quartetto scioccato.
- Non ne sapevamo niente! – sbottò Bankotsu mentre si scambiava occhiate preoccupate con Jakotsu, Renkotsu e Suikotsu.
- Se pensate che abbiamo intenzione di barare, non è così – rincarò Renkotsu.
- Oh no, hanno ragione, non lo sapeva nessuno – ridacchiò Ginkotsu. La sua voce metallica fece rabbrividire le ragazze, a eccezione di Kikyo e Kagura che erano in allerta.
- Noi siamo …- iniziò Kyokotsu.
- … i presentatori …- continuò Ginkotsu.
- … del reality! – concluse Mukotsu.
- È assurdo! – si lamentò Inuyasha – Io me ne torno a casa! -.
 E stava per fare dietro-front, ma un nuovo terribile rumore proveniente dall’aereo costrinse tutti ad allontanarsi, spaventati.
Qualche secondo dopo l’aereo ripartì.
Chef  li aveva abbandonati sull’isola.
- Beh, a quanto pare non andrai da nessuna parte – sghignazzò Mukotsu – Quindi voi concorrenti siete pregati di seguirci. Quanto a voi – guardò Hiten, Manten, Totosai e Myoga – conoscete i vostri doveri -.
I quattro ridacchiarono sommessamente mentre si avviarono per un sentiero che conduceva a una foresta.
I presentatori condussero i concorrenti davanti a due casette di legno.
- Qui è dove dormirete - annunciò Mukotsu – Ah, se avete bisogno di noi il nostro alloggio è proprio dietro il vostro – e alluse a un enorme castello medievale che s’ergeva oltre le catapecchie.
- Ce l’hanno costruita i fratelli Elric …- spiegò Kyokotsu commosso, asciugandosi una lacrimuccia.
I venti ammiravano a bocca aperta.
Non c’era nessunissimo confronto!
- Beh – mormorò Yura mentre entrò in una delle due casette – togliendo il fatto che è piccola, spoglia, puzza e dormiremo in misere cuccette … potrei anche considerarla abitabile  -.
- Questo è lo spirito giusto! – si congratulò Mukotsu – A proposito … inutile dire che i maschi dormiranno con i maschi e le femmine con le femmine, no? -.
- Cosa?! – si disperò Miroku mettendosi le mani fra i capelli – Ho scelto di iscrivermi quasi esclusivamente per … Ahio! -.
- MIROKU! – esclamò Sango colpendolo con il suo gigantesco boomerang.
- Per me va benissimo! – Jakotsu ridacchiò alle spalle di Suikotsu, facendolo trasalire.
Bankotsu semplicemente sospirò.
- Ops … ci stavamo dimenticando … - disse Ginkotsu – io non lo dico! -.
- Nemmeno io! – quasi urlò Kyokotsu,  misteriosamente agitato.
Lo sguardo di entrambi si posò su Mukotsu.
- E va bene…- sospirò il nanetto, rassegnato – Jakotsu … tu dormirai con le ragazze -.
- CHEEEE COOOOOSAAAAAA?! – il prevedibile e acutissimo grido da parte di Jakotsu fece sobbalzare tutti, fece indietreggiare i presentatori dalla paura e causò l’estinzione di alcuni poveri volatili.
- ehm … - Mukotsu deglutì affannosamente sotto lo sguardo assatanato di Jakotsu … altro che gli occhi rossi di Naraku!
- IO NON DORMO CON QUEGLI ESSERI INFERIORI DAI PALLONI SGONFI, CHIARO?! -.
- Cerca di capire … ci sono dieci cuccette per casetta: ci sono undici ragazzi e nove ragazze … da un lato manca un posto e dall’altro avanza …-.
- E perché devo andarci io?! -.
Miroku saltò su tutto eccitato: - Mi offro volontario a prendere il suo posto! -.
- MIROKU! –
SBAM!
Inutile specificare che cosa è successo.
- Ascoltatemi! – sbottò Mukotsu – Non mi va di essere denunciato per molestie sessuali, McLean si è lavato e si laverà le mani da qualsiasi responsabilità, pertanto sarei felice che nessuno venisse stuprato o morisse! Quindi Jakotsu con le femmine e Miroku con i maschi! -.
Il secondo sospirò, al contrario del primo che sbuffò pesantemente.
- Fidati – s’intromise acida Abi – la “gioia” è reciproca -.
- Sistemato il piccolo problema – continuò Mukotsu – buttate a caso i vostri bagagli, devo ancora mostrarvi qualcosa d’importante -.
I venti lanciarono contemporaneamente i loro bagagli.
- Ahio! – mugolò Akitoki per colpa di due valigie che gli erano cadute addosso.
- Ops, scusa, colpa mia! – si scusò mortificato Suikotsu, aiutando l’altro ragazzo ad alzarsi.
- Muovetevi! – intimò Kyokotsu.
Rin fece qualche passo indietro: non sarebbe stato difficile entrare in quella bocca …
- Guardate qui! – Mukotsu li condusse davanti a una cabina poco più in là e aprì la porta.
Era un luogo stretto, scuro e umido.
C’erano solo un piccolo sgabello, decine di giornalini hentai dalle pagine consumate e qualche mosca che volava pigramente.
- Questo è il Confessionale, dove racconterete i vostri pensieri! -.
 
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Jakotsu sedeva corrucciato.
- È … è … scandaloso! IO costretto a dormire con QUELLE?! –
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Suikotsu tremava.
- A essere sinceri, sono felice … almeno potrò dormire tranquillamente senza il timore di essere stuprato …-
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
 
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Miroku leggeva i giornalini e ridacchiava.
- Eheheh … niente male … niente male davvero … -
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- E laggiù ci sono i bagni in comune – continuò l’uomo dal volto di rospo – Koga, vuoi forse essere il primo a usufruire dei servizi? – chiese guardando divertito i suoi vestiti sporchi di vomito.
Koga sbuffò prima di sparire in bagno.
 
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Koga sbraitava.
- Ma che schifo! Ad Ayame conviene proprio smetterla di starmi appiccicata come al suo solito, se proprio non vuole che io la ferisca una volta per tutte! -.
Si fermò un attimo a riflettere.
- Non la voglio far soffrire … però voglio solo un po’ di spazio! E quando capirà che per me c’è SEMPRE E SOLTANTO la mia dolce Kagome? -.
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Il gruppo raggiunse una radura vicina alla spiaggia.
- E adesso?! – chiese Kikyo scocciata.
- E adesso sedetevi, bellezza! – le rispose Mukotsu con un sorriso che intendeva essere seducente.
C’erano dei ceppi di querce sparsi e capirono che quelle erano le “sedie”.
- Conoscete questo posto? – domandò il nanetto.
- Oh ma è il luogo dove si riuniva la squadra perdente nella prima stagione quando veniva buttato fuori l’eliminato della puntata! – esclamò allegra Rin, venendo zittita subito dopo dallo sguardo accigliato di Mukotsu.
- Guarda che non pretendevo nessuna risposta. E comunque, come stava dicendo la nostra Ching …-.
- … mi chiamo Rin …-.
- È uguale! Come diceva la nostra Rin, quando una squadra perderà la sfida del giorno voterà per l’eliminazione di un concorrente. Dopodiché  verrà in questo posto, dove noi annunceremo i risultati. Il concorrente più nominato ovviamente dovrà abbandonare l’isola. Per prima cosa toccherà il Death Note della Vergogna e lo Shinigami del Perdente lo porterà all’Isola dei Perdenti, dove attenderà fino alla sfida finale! -.
- Attendere? – chiese Renkotsu con un sorrisetto speranzoso.
- Speravo che lo notassi, mio caro Renkotsu! Esatto! I concorrenti eliminati saranno i giudici della sfida finale … insieme a tutti gli altri concorrenti della serie originale di Total Drama! Pertanto state attenti a come vi comportate, puntata per puntata, perché la decisione che determinerà il vincitore è nelle mani dei perdenti! -.
 
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Naraku sbuffava.
- Questo è il colmo! Come si fa a eliminare qualcuno ed essere gentili al tempo stesso?! Questo proprio non lo capisco …-.
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Ma qualcuno aveva un’altra domanda.
- Spiegami una cosa – s’intromise Byakuya – Perché invece di scegliere nomi come il Molo della Vergogna e la Barca del Perdente avete scelto Death Note e Shinigami? -.
- Semplicemente perché si accorda con il tema delle sfide di questa edizione! Indovinate qual è il tema? -.
Silenzio tombale.
- … Cadaveri? – chiese timidamente Akitoki, facendo scoppiare poi tutti a ridere.
- No, no e no! – sbuffò Mukotsu – Non ci arrivate proprio? Anime e manga, gente, anime e manga! -.
 
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Sango guardava disgustata i giornalini sparsi nel Confessionale.
- Adesso capisco il perché di questi …-.
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- Ogni sfida prenderà spunto da una famosa storia  anime/manga che ogni squadra dovrà affrontare! -.
- Quali squadre?! – sbottò Abi.
- Calma, adesso lo dico! – il conduttore estrasse un foglietto dal vestito – Allora … in ordine alfabetico … Prima squadra!
Abi, Akitoki, Ayame, Bankotsu, Byakuya, Inuyasha, Jakotsu, Kagome, Naraku e  Sango! Voi siete … i Funboy urlanti! -.
La rivelazione causò un’ondata di mormorii.
Subito Kagome guardò Kikyo con un sorrisetto pieno di perfidia, che l’altra ragazza preferì saggiamente ignorare.
Jakotsu invece si girò verso Suikotsu con aria dispiaciuta. L’altro semplicemente alzò le spalle e sorrise amichevolmente.
Sango e Miroku si scambiarono un breve sguardo carico di malinconia. Si sarebbero mancati a vicenda …
 
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Ayame si strappava i capelli.
- No … io … io non sono nella squadra di Koga! – scoppiò a piangere.
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Inuyasha rimuginava.
- E allora sono in squadra con Kagome e non con Kikyo … meglio così forse, di sicuro se entrambe fossero state nella stessa squadra … Brr, ho i brividi solo a pensarci! -.
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- Basta perdere tempo! State zitti! Seconda squadra: Kagura, Kikyo, Koga, Miroku, Renkotsu, Rin, Sara, Sesshomaru, Suikotsu e Yura! Voi siete … gli Otaku Assassini! -.
 
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Renkotsu rifletteva sulla situazione.
- È già tanto se sono capitato con una persona di cui posso fidarmi … anche se Suikotsu non può essere certamente definito una persona sana! -.
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Koga esultava.
- Evviva! Quella stalker di Ayame non potrà rompermi i cocomeri! Anche se così sono lontano anche da Kagome …-.
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- E adesso, vi prego di seguirmi in mensa, dove consumerete il primo pasto sull’isola – s’interruppe per ridacchiare, pensando forse di aver detto qualcosa di divertente – Dopo vi attende la prima sfida! Quindi vi conviene mangiare …- e ridacchiò ancora, in compagnia dei suoi complici.
Quelle risatine incuriosirono i concorrenti più svegli, come Renkotsu e Kikyo, mentre i più sciocchi, come Inuyasha, pensarono semplicemente che i tre fossero pazzi.
Quindi si alzarono tutti per seguire i presentatori.
- Aspetta un attimo, Oaniki – disse Jakotsu al suo capitano afferrandolo per una manica.
Il ragazzo con la treccia fece un cenno a Renkotsu e Suikotsu, rimasti fermi, come a dire “Andate avanti” e i due obbedirono.
Rimasero da soli.
- Cosa mi volevi dire prima? – chiese Jakotsu.
- Prima … dove? – aveva capito cosa intendesse ma …
- Sull’aereo. Avevi detto che è una questione di vita o di morte. Di che cosa si tratta? -.
- … ecco … - arrossì e non gli usciva più nessuna parola. Aspettava da tanto, troppo tempo quell’occasione e allora perché taceva?
- Andiamo, siamo amici, giusto? – gli appoggiò una mano sulla spalla - Migliori amici. Non ci sono segreti tra di noi, possiamo fidarci l’uno dell’altro, ricordi? -.
- Sì, ma … -.
- Oh su, ti comporti come se fossi il grande lupo cattivo che vuole mangiarti in un sol boccone. Mica mordo, sai? O almeno non morderei te! – aggiunse dopo un attimo ridendo.
- Beh … - Bankotsu torturava indeciso la fine della sua treccia. Doveva pur dire qualcosa, doveva, DOVEVA!
- Mi puoi dire come riesci …
 
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Bankotsu inspirò forte prima di sparare tutto d’un fiato:
- Mi puoi dire come riesci a dare un senso anche alle mie giornate più grigie, a farmi battere il cuore anche se sei un ragazzo, a farmi ridere anche quando vorrei piangere, a farmi continuamente arrossire come nessuno ha mai fatto? -.
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
- Mi puoi dire come riesci …
- Sì …
- Mi puoi dire come riesci … a fare i panini con il prosciutto e la maionese?
- … con il pane, il prosciutto e la maionese …
- Aaaaaaaaaaaaaah …
 
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Bankotsu si grattava la testa perplesso.
- Che strano! Volevo dire un’altra cosa! -.
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
- … tutto qui? – chiese Jakotsu dopo una pausa imbarazzante.
- Beh … sì. Che cosa ti aspettavi? – chiese così genuinamente da lasciare spiazzato l’altro.
- Nulla. Da te non mi aspetto mai nulla! – esclamò mentre tentava di scacciare lacrime di dolore e di rabbia – È confortante che in punto di morte il mio migliore amico mi voglia chiedere come si fanno dei cazzo di panini! -.
Lo scansò immediatamente e se ne andò a passo svelto senza lasciargli il tempo di replicare.
Lui davvero pensava … sperava in qualcos’altro.
“Che cosa ti aspettavi?” gli aveva chiesto.
 
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Bankotsu si prendeva a schiaffi.
- Idiota, idiota, idiota! -.
Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
 
 

L’angolino di Hana
 
(sospira sorseggiando del tè)
Credevate di esservi liberate di me, eh? E no. Aspettate altri dieci anni e forse mi sarò tolta dalle scatole.
Mi scuso per il “piccolissimo” ritardo di quasi tre settimane … ehm, tanto piccolo forse non è …
Ah, “Bzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz” è il suono dello schermo che si oscura quando appare e scompare il Confessionale, proprio non saprei scrivere esattamente il rumore di quel suono!
Quanto agli “Urlanti” e agli “Assassini” mi sono rifatta alle prime due stagioni del reality, idem per il Death Note della Vergogna e lo Shinigami del Perdente, tanto per continuare la tradizione.
Oddio … La storia è ancora così lunga … riuscirò a non deludere nessuno?
Renkotsu: Sì che le deluderai.
Hana: Mi segui anche qua adesso? o.O
Renkotsu: Ti seguirò sempre muahahah! :D
Hana: Grazie per l’incoraggiamento, Ren … Ah e voi non fate caso a lui, semplicemente ho bisogno di qualcuno che mi dia un calcio nel sedere di tanto in tanto …
Renkotsu: Ne hai bisogno davvero! E adesso quando aggiornerai?
Hana: Boh …
Renkotsu: Patetico! Chiedi subito pietà alle anime pie che leggono le tue schifezze!
Hana: Lo faccio, ma prima le ringrazio per aver letto fino a qua e spero tanto che commentino *.*
Renkotsu: Aspetta e spera …
Hana: Grazie, ti amo tanto!
Renkotsu: Anch’io, tesoro.
Hana & Ren: Vabbuò, ciao ciao ^^
 

 

  
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