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Autore: LisaAngius    04/06/2011    4 recensioni
Inghilterra del 12° secolo: Noah figlio del signore del feudo di Seabrook è abituato alla prassi dello ius primae noctis, ma quando suo padre pretende di esercitarlo su Christabel,la sua amica d'infanzia.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Convalescenza

 

Autrice:  ragaaa vogliate gradire la scenetta XDDD spero vi piaccia

 

Christabel chiuse gli occhi. Era un incubo, ora si sarebbe svegliata. Ma quando, pochi minuti dopo, il “sogno” non svanì si rassegnò alla triste prospettiva di affrontare quella che era evidentemente la realtà

“Che hai detto Noah?”.

Si voltò lentamente guardandolo con un’aria ingenua quasi perfetta

Noah ridacchiò divertito. Naturalmente non aveva veramente intenzione di pretendere che lei lo facesse, voleva solo  giocare per metterla imbarazzo

“Hai capito benissimo Cry”

Certo che era veramente adorabile quando arrossiva di imbarazzo quasi quasi avrebbe dovuto fare in modo che accadesse più spesso

“No davvero Noah non so di cosa parli…”.

Si avvicinò con un’aria confusa molto convincente e gli toccò la fronte.

“Mmh  deve averti confuso la  febbre Noah”

Beh poteva anche farsi una piccola concessione ripensandoci no?

Le accarezza la mano con tenerezza

“Mmh sai benissimo che non sono confuso!”

Lo era stato in quel momento, a dire il vero non ricordava granché solo che  aveva un gran bisogno di avere Cry vicina e che le aveva fatto quella richiesta assurda che sicuramente non avrebbe mai fatto da lucido

“Massì che lo sei!”. Sbuffò la ragazza col suo broncio caparbio

Noah rise divertito

“Facciamo così mi accontento di un bacio”

Christabell arrossì ulteriormente

“Ma Noah…”

Lui tirò leggermente il suo braccio attirandola a se. Sapeva che era una pazzia, avrebbe potuto arrivare chiunque e la reputazione di Cry, già messa a dure prova dalla sua permanenza in camera sua per assisterlo, sarebbe stata rovinata irreparabilmente e lui non lo voleva.

Però era così maledettamente facile mettere a tacere almeno per qualche minuto quella vocina antipatica..

Avvicina delicatamente le sue labbra a quelle di Cry sfiorandola appena. Solo che appena sente il loro sapore si ritrova a baciarla con passione, passa dolcemente la lingua sulle sue labbra chiedendo permesso. Fa una piccola intrusione nella sua bocca, è dolce sa di fragole…chissà come mai..

La piccola vocina fastidiosa che sentiva nella sua mente comincia a chiedere vendetta e ormai è diventata un urlo così è costretto a lasciare Cry

Si stacca da lei osservandola un attimo. È così dolce, con lo sguardo smarrito e le guance rosse. E lui ha appena rischiato di rovinarle la vita

“Scusami peste, non lo faccio più prometto”

Aveva un’aria talmente contrita che se anche lei avesse avuto voglia di sgridarlo le sarebbe passata subito

“Ma non saresti tu quello responsabile Noah?”

Noah sospirò scuotendo la testa. Già non era lui quello responsabile? Quello che doveva vigilare su quella “peste irresponsabile”? Dove era finito il suo senso di responsabilità?

“Non fidarti della mia responsabilità, Cry, se n’è andata da un pezzo”

Lei sorrise divertita e gli accarezzò la guancia

“Sai Noah forse sei stato troppo responsabile ed è ora che ti concedi di non essere sempre impeccabile”

Il giovane Lord si ritrovò a ricambiare il suo sorriso

“Forse..”

Christabel si alzò senza smettere di sorridere e si avviò alla porta.

“Ora non te la scampi più comunque ti chiamo il guaritore devi farti visitare”

Fece appena in tempo a toccare la porta che questa si spalancò e Lady Elisabeth si fiondò nella stanza

“Oh Noah che terribile cosa, come stai?”

Christabel, alle sue spalle fece una smorfia che rischiò di fare scoppiare a ridere Noah

“Ehm molto meglio Elisabeth grazie mille…”

Christabel lo guardò severa

“Aspetta a dirlo lo deve confermare il guaritore!”

Elisabeth si voltò di scatto accorgendosi solo ora che lei era là

“E lei che ci fa qui?”

“E’rimasta ad assistermi mentre avevo la febbre”. Si affrettò a chiarire Noah

“Molto nobile…”. Sputò Elisabeth con un’aria che diceva l’opposto

“Si e ora vado a chiamare il guaritore perché lo deve vedere…”

“Oh che cosa ne sai tu? A me sembra in perfetta forma!”

Christabel assunse la sua espressione più testarda e incrociò le braccia sul petto.

“Lo confermerà il guaritore!”

“Oh che razza di contadinella ignorante se non lo dice un guaritore..”

“Lui non si muove di qui prima che lo abbia detto un guaritore!”. Ribadì Christabel alzando la voce

Noah occhieggiò la sua spada poggiata contro il muro e per un minuto prese in seria considerazione l’idea di tuffarsi a prenderla per assicurarsi che Cry non ci arrivasse prima di lui. Non era sicuro di cosa sarebbe successo se fosse arrivata a quella spada avendo Elisabeth a portata di mano. Intendiamoci se fosse stata solo quella strega il problema avrebbe persino suggerito a Cry di usare la spada ma il problema era che uno del popolo che uccideva un nobile veniva impiccato e lui non voleva vedere una corda attorno a quel bel collo.

Perciò fu un sollievo per i suoi nervi quando Cry uscì dalla stanza dopo avergli lanciato uno sguardo in stile “se quando torno ti sei mosso di mezzo millimetro ti uccido con le mie mani”

Christabel era talmente irritata che la sua camminata aveva la foga di una corsa. Quella specie di oca! Se n’era guardata bene dal venire a trovare Noah finchè stava veramente male e ora giudicava e faceva domande…

Come osava!

Nel giro di trenta secondi aveva trovato il guaritore e lo aveva portato da Noah. In effetti il medico si dichiarò pienamente soddisfatto di come il suo paziente sembrava riprendersi e che con un pochino di riposo, almeno una settimana, sarebbe stato come nuovo

Christabel ne fu ovviamente felice.

Solo che dopo tre giorni…

“Noah dove cavolo vuoi andare??”

Noah, intento a mettersi l’armatura,  si voltò con aria ovvia

“Ad allenare i soldati no?”

Lei si mise davanti alla porta a braccia conserte

“No! Il guaritore ha detto una settimana, sono passati solo tre giorni!”

Noah sbuffò irritato

“Oh quel vecchio scemo!”

“Noah tu non esci di qui! Dovrai passare sul mio corpo!”. Ringhiò christabel mettendosi davanti alla porta

Noah si avvicinò con un ghignò inchiodandola fra lui e la porta imprigionandola con le braccia ai lati del suo viso

“Non tentarmi è un bel corpo su cui passare anche qui contro la porta..”

Approfittando del momento di confusione della ragazza aprì la porta e corse fuori ghignando, inseguito dalle sue urla furibonde

 

  
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