CAPITOLO
DICIASETTESIMO: Inquietudine!
ore 13.00
del 28/10/2004
Il
sole, che si è finalmente deciso ad uscire, ora splende pigramente alto nel
cielo mentre seguo in silenzio e del tutto imbarazzata, i ragazzi che mi
camminano davanti. Matteo e Lorenzo chiacchierano tra
di loro in modo amichevole, mentre Stefano è silenzioso, e ogni tanto si volta
a guardarmi senza però dire niente.
Ci
dirigiamo verso il parcheggio, o almeno penso dalle indicazioni e comincio a
sentirmi un po’ inquieta. Sono già stata sola con Matteo,
Lorenzo sul treno mi è sembrato un bravo ragazzo e Stefano, nonostante
tutto, credo sia “ok”. Ma mi accorgo solo ora di essere sola
con tre ragazzi, fondamentalmente, sconosciuti.
Mi
guardo intorno e fortunatamente sono in molti a girare per il parcheggio.
“
Finché restiamo in luoghi affollati! “ penso tra me e me cercando di
rilassarmi.
Camminiamo
ancora un po’ e ci fermiamo davanti alla macchina di Matteo. Lui apre il
portabagagli dell’auto e mi guarda sorridendo, mentre Lorenzo mi si avvicina
deciso.
-
Non.. andiamo in macchina… vero? – farfuglio agitata,
allontanandomi di scatto da Lorenzo e guardandomi intorno. Il
parcheggio che un attimo prima sembrava pieno ora è deserto, anche se
sento in lontananza rumori di macchine che partono e persone che parlano.
-
Non è un po’ tardi per avere paura di restare sola con tre ragazzi, che hai
ripetutamente provocato con battutine ambigue? – dice improvvisamente Stefano
guardandomi in modo beffardo.
Sento
le gambe tremarmi. “ Ok… ora indietreggio
lentamente e poi mi metto a correre urlando… al fuoco! “ penso mentre
faccio un impacciato passo indietro.
Matteo
scoppia a ridere. Lorenzo guarda prima lui, poi Stefano ed infine me con un sguardo incerto.
-
Dai ragazzi. – dice.
Anche
Stefano ride, la sua però è una risata inquietante. Con un gesto veloce si fionda su di me e mi toglie la borsa dalle mani.
-
Dai qui! – dice fissandomi divertito, i suoi occhi grigi sono
penetranti e pungenti. Sento dei brividi percorrermi e le mie gambe sembrano
non volermi obbedire. – E comunque scherzo… prima che
ti metti a correre urlando “al fuoco”! – aggiunge gettando la mia borsa dentro al portabagagli.
Rimango
immobile fissando il rosso del mio bagaglio scomparire dentro la macchina,
mentre i ragazzi intorno a me ridono di gusto. Dopo un po’ sento che cominciano
a muoversi.
-
Non vieni? – mi urla Lorenzo dopo aver fatto qualche passo. – Non andiamo in
macchina. – aggiunge sorridendomi.
Cercando
di costringere le mie gambe a muoversi, mi avvio verso di loro.
-
Ma dai che non ti sarebbe dispiaciuta una bella orgia!
– mi dice Stefano dandomi una leggera pacca sulle spalle.
Sento
le guance avvampare violentemente, ed evito di alzare lo sguardo perché so di
essere diventata rossa come un pomodoro. Penso, anche più spaventata di prima,
che Giglio sapeva “controbattere” alle battute “turpe” di The Punisher, ma che Martina non è pronta all’umorismo diretto di Stefano.
Usciamo
dalla stazione e mi sento rinascere sotto l’aria fresca. I ragazzi continuano a
parlare tra di loro, e ogni tanto mi rivolgono qualche
domanda “di circostanza”. L’atmosfera che si è creata non è intima come quella
che si era creata un mese fa con Matteo o allegra come
quella di poco prima con Lorenzo, ma leggermente tesa. Io non so che dire e
sembra che anche loro non hanno tanti argomenti.
Mentre
camminiamo però, Matteo rallenta leggermente, e mi guarda sorridendo, capisco
dal suo sguardo che vuole parlarmi. Anche io rallento
leggermente e guardo di sfuggita Lorenzo e Stefano, non voglio che notino niente
e guardandoli mi chiedo se Matteo ha raccontato cosa è successo.
-
Come va? – mi chiede con il suo sorriso dolce.
-
Bene! – rispondo un po’ impacciata.
Continuiamo
a camminare un po’ in silenzio, entrambi guardiamo Lorenzo e Stefano che camminano davanti a noi e parlano di un film coreano su un
uomo che viene rinchiuso in una stanza per quindici anni senza sapere il
motivo.
-
Senti… - comincia a dire Matteo, mi accorgo che è un po’ turbato.
-
Guarda che non… - inizio a dire.
-
No… ecco… volevo avvisarti che c’è anche Lucia. – mi
dice interrompendomi.
-
Ah! – mi sento dire e rimango di stucco, senza neanche preoccuparmi di cercare
qualcosa da dire.
Dopo
un po’ mi ritrovo a chiedere: - Dove? -.
Lui
mi guarda e sorride, mi chiedo perché, io non trovo affatto la cosa divertente.
-
Andiamo a pranzo adesso. E c’incontriamo con le
ragazze. – mi spiega con tono formale.
-
Chi? – domando un po’ stupita.
-
Lucia, Giulia, Serena e forse Eliana. – dice.
“
Kaori, Pollon, Lamù e Barbie ! “ penso mentre comincio a sentirmi ancora più
in ansia che al pensiero di conoscere lui e Stefano.
Mentre
cerco d’immaginarmi come sarà trovarmi faccia a faccia con queste ragazze che
nel forum non mi hanno prestato la stessa “attenzione”, riservatami da Hunter e
The Punisher, guardo di nuovo verso Lorenzo e Stefano e noto un gruppo di
ragazze dall’altra parte della strada, che gli saluta calorosamente.
Damynex sai che ci avrei scommesso che dalla descrizione non sarebbe piaciuto! Forse perché non fa impazzire neanche me ;o)! Comunque ecco il seguito spero ti piaccia…
Morna anche qui concordo… adoro Yukio ^_^ (ok, confesso… chi per un motivo chi per un altro gli adoro tutti)!!!
Londonlilyt giusta osservazione ^_^” (guai a te se anticipi di nuovo i miei capitoli… eheheh)! The Punisher squinternato? Ma noooo che dici eheheh… ok forse un pochino… speriamo almeno che sia innocuo;o)!
Franca… grazie per il tuo commento, anche se potevi spiegare un po’ meglio cosa non ti piace! Comunque ogni parere, positivo o negativo che sia, è ben accetto!
Credo però che la storia possa risultare noiosa (fatemi sapere anche voi se la pensate così), perché sto “presentando” un personaggio alla volta. Potrei far accadere “di tutto” ad ogni capitolo, ma dai commenti vedo che chi legge si affeziona ad uno o all’altro, e sono contenta così! Sono dell’idea, forse sbagliata, che una storia non è fatta solo di “colpi di scena”, ma anzi che questi se buttati là a caso non hanno alcun senso.
Detto ciò sarei contenta di tenere conto del tuo consiglio, ma non posso perché se vieni qui e mi scrivi “questa storia è noiosa”, non mi aiuti affatto. In quanto non so cosa risulta noioso! Quindi se vuoi venire a dirmi cosa non va ne sarei contenta ;o)!