Salve
gente!
Alla
fine la fic-mania ha conquistato anche me e quindi
eccomi qui con il mio primo obrobrio^^’’
L’ho
scritto tutto d’un fiato e diciamo che
l’ispirazione
mi è venuta in un momento di buia riflessione su me stessa e
la mia vita ed è
per questo che mi è venuta un vero schifo…
Ma
questo non ci interessa ^O^ (Appunto meno male che lo
hai capito -.- ND Tsurugi|| E tu che ci fai qui? ^__^ ND Me con un
sorriso
tirato|| Beh io sono…ND Tsurugi|| Si non ci interessa!
è__è ND Me che spinge
via Tsurugi)
Detto
questo buona lettura e conservate le armi per dopo
please!
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Hidden
Darkness~
Quella
notte era più oscura delle altre.
La
Luna era perennemente nascosta dalle nubi grigie come il fumo e le
stelle non
erano altro che miseri puntini sparsi qua e là nel
cielo,nero e offuscato,senza
uno scopo preciso. Il vento ululava furioso per affermare il suo
dominio su
tutto ciò che riempiva quella sciocca
città,mentre le ombre inghiottivano ogni
strada celando ogni cosa.
Uno
spettacolo deprimente e tetro,direste.
Beh,per
me non è così. Io sono cresciuto nelle tenebre e
sono stato allevato dalle
ombre. Per anni e anni ho covato dentro di me nient’altro che
odio,rancore,rabbia e violenza. Ma per che cosa?
Per
odiare il calcio?
Per
annientare gli altri?
Per
sentirmi un gradino
al di sopra degli altri?
Tsurugi
Kyosuke ha distrutto il
calcio.
Tsurugi
Kyosuke ha estirpato ogni flebile
speranza nel cuore di qualsiasi giocatore di calcio.
Tsurugi
Kyosuke ha rovinato se
stesso.
Sono
sempre le stesse. Ormai era diventata una cantilena ascoltare sempre le
stesse
parole sputate dalla bocca di gente stolta che non sa nulla delle vita
vera. Ci
sono persone sfrontate ed egoiste – tipo quel piagnucolone
del ‘’Capitano
Faccio Tutto Io’’ – che osano pararmisi
davanti per commentare con disprezzo
tutto ciò che faccio e che dico.
Ma
loro non sanno nulla di me.
Ho
distrutto il calcio,soprattutto quello della Raimon. Embè?
L’ho
distrutto perché ci provavo gusto nel farlo. E posso anche
dimostrarlo.
Ne
è una prova il ghigno che
solca il mio volto,sempre.
Ne
è una prova il grande
mantello d’ombra che mi porto dietro,dovunque.
Ne
è una prova il modo in
cui tratto la gente,sprezzante e arrogante.
“Eppure
una persona così
brava a calcio non può odiare uno sport come
questo!”
Mi
fermo di scatto,come se mi fossi appena svegliato da un incubo.
Perché
tutto d’un tratto quelle parole si sono fatte strada nella
mia testa
rimbombando come un eco troppo vicino?
Perché
proprio le parole prive di senso di quell’insignificante di Matsukaze Tenma?
Non
c’è fondamento in quello che dice. Le sue sono
solo parole che sono state messe
insieme in un momento di struggente agonia e,per la cronaca,non hanno
né capo e
né coda. Quelle parole pronunciate dal suono della sua
vocetta dal finale acuto
mi istigano ancora più del normale,rendendomi rabbioso e
violento
all’istante,che non fanno altro che alimentare
l’odio annidato dentro di me.
Dentro la mia anima nera.
Eppure
io sto qui,e ci penso. Penso a quelle insulse parole e al loro
mistico...fascino?
Io
Tsurugi Kyosuke do
peso a quelle
parole non perché le rinnego,oh no. Do peso a quelle parole
perché non fanno
altro che scavare dentro di me.
Alzo
lo sguardo,senza accorgermene devo aver camminato al lungo
perché mi ritrovo di
fronte ad un parco giochi. Anche se le giostre sono nuove di zecca
– puzzano di
vernice in una maniera orribile – questo posto ha
l’aria vissuta.
Le
casette di legno affiancate le une alle altre sembrano un gigantesco
mostro
dalle milioni di bocche. La sabbia è sparsa anche dove non
dovrebbe
esserci,mischiata alla ghiaia fa il solletico ai piedi. Un lontano
cigolio
cattura la mia attenzione. L’altalena dondolava spettrale
sospinta dal vento e
quel cigolio proveniva proprio dalle catene che iniziavano ad
arrugginirsi.
Fu
solo un attimo,ma a Tsurugi sembrò che il tempo si fosse
fermato. Un fascio
pallido di luce lunare colpì un vecchio pallone a scacchi
bianco e nero sul cui
dorso di stoffa sbiadita erano state incise due lettere.
T.K.
-Un
bambino sedeva da
solo,rannicchiato con la testa tra le ginocchia,soffocando quello che
doveva
essere un pianto asciutto,senza lacrime. Un pallone da calcio logorato
dal tempo
stava abbandonato a pochi centimetri dai piedi dal bambino,implorando
il suo
padrone di giocare con lui.
“Perché
piangi?” un altro
bambino dai profondi occhi blu e dai ricci castano chiaro che gli
incorniciavano il volto ribelli si era chinato su di lui sfoderando la
più
curiosa delle espressioni da cucciolo.
Il
primo alzò lo sguardo
timidamente,tirando su col naso.
“Io
non sto piangendo.” affermò
osservando il viso del suo coetaneo ancora chino su di lui.
Su
quest’ultimo nacque un
broncio irresistibile. Divenne rosso come una fragola e
gonfiò le guance.
Sembrava tanto uno di quei palloncini che si vendono in spiaggia.
“Lo
sai che le bugie non
si dicono? Allora perché hai i capelli appiccicato al viso?
E perché hai gli
occhi rossi rossi? E poi perché stai qui da solo? Eh?
Eh?”
“Perché
nessuno vuole
giocare con me. Dicono che sono troppo bravo e che devo stare da
solo.” Sentenziò
il bambino ancora rannicchiato su se stesso,scostandosi una ciocca di
capelli
mori dal volto creando un capriccioso riccioletto
all’insù.
Si
sentì afferrare
saldamente la mano e poi una grossa spinta lo fece alzare con tanta
forza che
per poco fu sicuro di capitombolare a faccia per terra. Ma
ciò che si trovò
davanti non era del terreno ruvido e scontroso bensì un
sorriso talmente
luminoso che si sentì sciogliere il cuore.
“Allora
giocherò io con
te! Magari potresti insegnarmi qualcosa a calcio,no? Io sono Tenma e
tu?”
“Io
sono Kyosuke.” disse prendendo
in grembo il suo amato pallone coccolandolo come un uccellino ferito.
“Bene
Kyosuke! In qualche modo ce la faremo!
Io
e te insieme!”
Il
bambino venne
trascinato in quell’impresa,l’impresa di trovare
una felicità persa da tempo.
Calciò il pallone verso Tenma,che lo incitava gridando come
un forsennato. Il
pallone si librò elegantemente in aria venendo illuminato
dal Sole che fece
splendere di una nuova luce due semplici letterine scritte a caratteri
elementari.
T.K.
-
Tsurugi
sorrise,uno dei primi sorrisi sinceri che da tanto tempo non abitavano
più il
suo volto pallido. Prese il pallone e lasciò il parco giochi
allontanandosi
lentamente.
-“Matsukaze
Tenma. Un giorno splenderò più di te. In qualche modo
ci riuscirò.”-
La
Luna si liberò delle nubi,che abbandonarono quella
notte,lasciando libera la
grande sfera bianca come il latte di risplendere lungo la via.
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ANGOLO
DELLE SPIEGAZIONI:
Allora
per chi non lo sapesse il protagonista di questa
One-Shot è Tsurugi Kyosuke ovvero il primo “forse
antagonista” delle serie
Inazuma Eleven GO!
(Era
quello che volevo spiegare ai lettori prima >__>
ND Tsurugi)
Sinceramente
non so perché ho scritto su di lui,sarà che
lo reputo misterioso,boh *me alza le spalle*
(Dillo
che sono figo tanto è vero V.V ND Tsurugi)
Detto
questo vi ringrazio se lascerete un segno del
vostro passaggio commentando e ovviamente si accettano consigli visto
che sono
alle prime armi e vorrei migliorare^^
Grazie
mille a chi vorrà leggere =3
Con
affetto,
The
Raindrop