Capitolo
22 : A far male è il cuore
Me
ne stavo seduta sul gradino ad ascoltare Federico
da circa dieci minuti
-….E questo è tutto- Concuse
-Quindi tu mi stai dicendo che hai detto a Valerio di amare Giorgia
perché volevi
che lui la smettesse con le domande?- Chiesi
-Si-
-Ok, però non capisco perché me lo stai
raccontando….tu non mi devi alcuna
spiegazione, io non….non sono la tua ragazza- Dissi a
malincuore
-Si però….sembrava tu ci fossi rimasta
male…- Mi rispose sedendosi accanto a me
-No, ti assicuro che…non ci sono rimasta male- Mi affrettai
a dire
-Ok, allor atorna tutto come prima ora che abbiamo chiarito-
-Cosa intendi per come prima?- Gli chiesi
-Bè si, tu non esci più con Ricciardi e se ci va,
quando ci annoiamo, noi due
possiamo….-
-Fermo fermo fermo, non continuare la frase- Lo interruppi, Non potevo
credere
alle mie orecchie, mi stava proponendo di fare sesso con lui qualora mi
fossi
annoiata e di non uscire più con Francesco? Ma questo
ragazzo era fuori di
testa!!!!!!!!
-Io….- “Gli uomini sono
come i bambini,
quando hanno il giocattolo non lo usano, ma appena lo prende un altro
bambino
si arrabbiano” Mi interruppi quando ripensai a
quelle parole
-Io continuerò ad uscire con Francesco perché che
tu ci creda o no….a me piace-
Dissi con un ghigno sulla faccia….che bello!!! Mi piaceva
vedergli quell’espressione
gelosa dipinta sulla faccia
-O ma andiamo….quel coglione non fa per te-
-E chi è che fa per me? Tu percaso?-
-No, figurati io sono fin troppo per te- LO UCCIDOOOOOOOOOOOOO
-Sei un narcisista, ma chi ti credi di essere?- Dissi colpendolo sul
braccio
-Bè ma non è colpa mia se mia madre mi ha fatto
così bello- Aggiunse con un
sorrisetto fastidioso
-Lo sai che a lungo andare la bellezza scompare…..
è il carattere quello che
resta- Dissi incrociando le braccia, ero orgogliosa di quella frase
così
profonda
-Quindi stai dicendo che sono bello?- Mi chiese soddisfatto
-N-no io non volevo dire questo- Risposi
-Si si come no…..tanto lo so che sei completamente e
incondizionatamente…pazza
di me- Mi sussurrò a tre centimetri dalle labbra, poi
sorrise e mi baciò
-Ciao ciao- Disse poi andandosene, io rimasi lì a sorridere
come una cretina,
ci mancava solo che mi mettessi a saltellare e a gridare “Che bello Federico non ama Giorgia!!!”
Per fortuna non lo feci o mi
avrebbero rinchiuso in qualche centro psichiatrico.
La
mattina seguente mi svegliai e dopo aver fatto
colazione mi preparai per andare a scuola (Qui)
-Ciao bellissima- Mi disse Francesco coprendomi gli occhi con le mani
-Ciao- Risposi sorridendo
-Allora che mi dici?- mi chiese poi mentre mi sedevo al mio banco
-Niente di nuovo e tu?-
-Anche io tutto uguale-
-Scusa ti sposti- Disse Federico a Francesco
-Perché non ci passi?-
-Evidentemente no, altrimenti non te lo avrei chiesto- Rispose,
Francesco si
sedette accanto a me lasciando libero il passaggio a Federico che si
andò a
sedere vicino a Valerio
-Che palle, quello non lo sopporto proprio, se non ci fossi tu qui
avrei già
laciato questa classe- Mi disse sorridendo, in quel momento
entrò Becky
-Becky scusa ti puoi sedere vicino a Sara, oggi vorrei stare vicino ad
Alessia,
se a lei non dispiace chiaramente- Mi sorrise
-N-no se per Becky non c’è problema-
-Ma figurati, state benissimo insieme…volevo dire vicini- Mi
disse Becky
facendomi l’occhietto, sicuramente quella traditrice di Mary
le aveva
raccontato del piano per far ingelosire Federico, vatti a fidare delle
amiche!!
Le ore passarono in fretta, quando venne ricreazione i maschi si
catapultarono
a giocare a calcio giù in giardino e io ne approfittai per
riposarmi un po’
visto che la sera prima ero tornata tardi, incrocia le braccia
poggiandole sul
banco e poi poggiai la testa su di esse e chiusi gli occhi, stavo quasi
per
addormentarmi quando sentii delle grida dal corridoio. Possibile che no
si
riuscisse a dormire in pace!!!!!!!!!!
-Allora Ricciardi, vuoi dirmi cosa è successo?- Quando uscii
in corridoio vidi
Valerio e Francesco parlare con la professoressa Moro vale a dire la
vicepreside
-Io no ne ho idea- Rispose Francesco
-Non è vero….sei tu che gli hai fatto lo
sgambetto- Replicò Valerio
-Ora basta, venite tutti e due in presidenza- Disse lei guidandoli
verso le
scale. Ma che cavolo stava succedendo???
-Sara, ma che succede?- Chiesi ad una mia compagna di classe
-A quanto pare Federico e Francesco hanno iniziato a tirarsi
frecciatine e
Valerio sostiene che Francesco abbia fatto lo sgambetto a Federico-
-E ora Federico dov’è?- Chiesi allarmata
-In infermeria- Mi rispose, la ringraziai per le informzioni e poi mi
diressi
in infermeria.
Non appena entrai un forte odore di disinfettante mischiato a
qualcos’altro mi
invase, mi guardai in torno e vidi Federico seduto sul lettino che si
massaggiava la caviglia
-Che è successo?- Chiesi
-E tu che cavolo ci fai qui?- Mi chiese sorpreso di vedermi
lì
-Bè ecco….per caso ho saputo che ti eri fatto
male e quindi…-
-Non mi sono fatto male, è stato quell’idiota del
tuo amichetto a farmi lo
sgambetto.
-Andiamo, non ci credo che è stato Francesco- Dissi
sedendomi accanto a lui
-Chiedi a Valerio lui ha visto tutto-
-Capirai è tuo amico…chissà a chi
darà ragione, se a te o a Francesco- Scherzai
-Senti pensala come ti pare, resta comunque il fatto che è
stato lui-
-Va bene, mettiamo anche il fatto che sia stato lui, tu cosa hai fatto
per
farlo reagire così?- Chiesi
-Affari miei- Mi rispose senza guardarmi
-Certo che sei davvero impossibile, io vengo qui per vedere come stai e
questa
è la tua gratitudine- Dissi alzandomi in piedi ma
prontamente le sue mani mi
afferrarono per i polsi e mi fecero sedere nuovamente vicino a lui
-Ma che…- Mi interruppe baciandomi, poi mi fece adagiare su
lettino e inziò a
toccarmi sotto la maglietta, io chiaramente non cercai di fermarlo,
più che
altro non ne avevo la forza, quando mi baciava perdevo ogni
capacità, perdevo
del tutto la ragione
-Allora come….- La voce dell’infermiera ci
interruppe
-Vedo che ti senti meglio, quindi ora puoi anche tornare in classe-
Continuò lei
scherzando, io mi alzai in piedi sistemandomi la maglietta
-M-mi scusi- Riuscii solamente a dire prima di dileguarmi da li.
Rientrai in classe scusandomi con la professoressa per il ritardo e
tornai a
sedermi accanto a Francesco
-Ma che ti è successo?- Mi chiese guardandomi i capelli
scompigliati
-Questo dovrei chiederlo a te- Risposi arrabbiata
-Perché?-
-Hai fatto lo sgambetto a Federico?-
-Anche tu con questa storia, ti ripeto che è stato
un’incidente, ci stavamo
stuzzicando come sempre e mentre stavo corredno l’ho urtato
per sbaglio, tutto
qui, te lo giuro-
-Davvero- Gli chiesi
-Davvero- Mi rispose lui sistemandomi una ciocca di capelli, in quel
momento si
apri la porta ed entrò Federico zoppicando
-Marchetti come ti senti?- Gli chiese la professoressa, ma lui non
rispose anzi
sembrò non accorgersi neanche della domanda, continuava a
guardare me e Francesco,
in particolare la mano di Francesco sui miei capelli
-Marchetti…..vorrei la risposta entro domani-
Continuò la professoressa
-Mi scusi, credevo di stare meglio….ma mi sbagliavo, se non
le dispiace me ne
torno in infermeria- Dissi richiudendo la porta. Uffa ma
perché? perché faceva
così? Non faceva altro che confondermi.
Federico
P.O.V
Io prima o poi a quel coglione lo avrei ucciso!!!!! Non solo mi aveva
quasi
fatto slogare una caviglia, adesso si metteva anche ad accarezzarla in
classe,
e poi quella deficiente della professoressa non dice niente? Insomma
non sono
cose da fare durante la lezione, chissà quale lezione poi,
non avevo neanche
notato che professoressa fosse, mi ero limitato semplicemente a
guardare i due
piccioncini scambiarsi effusioni. Rientrai in infermeria dando un
calcio al
cestino dell’immondizia da cui uscì del cotone
imbevuto di disinfettante
-Ehi, guarda cos’hai fatto- Mi disse l’infermiera
risistemando
-Mi scusi- Risposi serio risedendomi sul lettino
-Si può sapere come mai sei tornato?- Mi chiese lei
-Affari miei-
-E’ non mio caro, questa è la mia infermeria-
-Lei non mi ha curato bene, mi fa ancora male la caviglia, come minimo
avrebbe
dovuto farmi una lastra e…-
-Quello che ti fa male è il cuore- Mi interruppe lei
-Come scusi?- Chiesi confuso
-Mi riferisco alla ragazza di prima- Quando pronunciò quelle
parole quasi
svenni
-Tu la ami vero?- Ero a dir poco sconvolto da quelle parole, come
cavolo gli
era saltata in mente una simile sciocchezza?
-N-no- Risposi tentennando, quando pronunciai quel
“no” sentii una fitta allo
stomaco
-E invece si mio caro- Continuò la donna sorridendo
-Le dico di no- Ci risiamo ennesima fitta
-Perché non vuoi ammetterlo?-
-Io….no…non posso essere innamorato di lei,
è fuori discussione- Dissi
alzandomi dal lettino
-E perché mai? È una così bella
ragazza- Be si in effetti era davvero….ma che
cavolo stavo dicendo????
-Senta, io e lei ci detestiamo….-
-No, non è vero….possibile che non te ne sei
accorto-
-Ma di cosa?-
-Lei ti ama…….- O MIO DIO!!!!!
-Ma lei come fa a…-
-A saperlo? O mio caro, io ho tre figlie femmine ormai di queste cose
ne capirò
qualcosa no? Senza contare che lavoro in questa infermeria da cinque
anni, e
che qualche giorno fa ho sentito quella ragazza parlare con un suo
amico e lei
ha confessato di amarti- Ma cavolo stava dicendo questa pazza???
-Come fa a sapere che parlava di me-
-Tu sei Federico no?-
-Bè si…..- Risposi
-Allora parlava proprio di te….-
-Senta avrà capito male, e poi anche se fosse
io…io non….-
-Ma guardati, non riesci neanche a dirlo, anche mio marito alla tua
età era
come te……devi parlarle, altrimenti quello te la
porterà via-
-Ma chi Ricciardi? Ma si figuri se quell’idiota
può portarmela…..ma cosa
accidenti mi fa dire io non…io non la amo affatto-
-Di pure quello che ti pare, ma prima o poi dovrai fare i conti con i
tuoi
sentimenti…….ricorda se perdi tempo potrebbe
essere troppo tardi poi- Continuò
dopodiche uscì
dall’infermeria……la gente era proprio
fuori di testa “devi parlarle,
altrimenti quello te la
porterà via” Al
diavolo….dovevo smetterla di ripensare a quella frase,
anche perché Ricciardi non aveva la minima speranza di
portarmela….volevo dire
di portarsela via, NESSUNA!!!!!
Alessia
P.O.V
Per quel pomeriggio avevo preso appuntamento con Francesco,
così andai a casa e
mi cambiai (Qui).
Verso le quattro ci incontrammo al luna park
-Wow, sei bellissima-
-Grazie-
-Ascolta vogliamo andare sulle montagne russe?-
-No, andiamo sulla ruota panoramica- Risposi io indicandogliela
-Mi dispiace ma non posso, soffro di vertigini, però tu vai,
ti aspetterò lì
sotto-
-No, non mi va di andare da sola- Risposi
-Su, non fare la bambina, vai coraggio-
-Va bene…però mi aspetti qui sotto?-
-Ma certo-
-Un biglietto per la ruota- Chiese Francesco al responsabile
-Tenga, dovrà dividerla con un’altra persona, vada
alla numero cinque- Mi rispose
indicandomi la cabina numero cinque, quella era una ruota panoramica
con le
cabinette chiuse
-Ok, la ringrazio- Risposi salendo
-Finalmente ce l’hai fatta- Mi disse una voce
-E tu che diavolo ci fai qui?????- Chiesi quando vidi Federico
-Mi devi dare delle risposte-
-Non ti azzardare a chiudere quella porta- Dissi afferrandolo per un
braccio,
ma purtroppo lui era dieci volte più forte di me
-Di che cosa cavolo dobbiamo parlare?- Dissi sedendomi rassegnata
-Tu sei innamorata di me?- Mi chiese senza mezzi termini, senza neanche
preoccuparsi dell’infarto che mi stava per venire. E ora che
diavolo
rispondevo???????
*Note
dell’autrice
Ecco
il 22° capitolo, spero vi piaccia :)
Ringrazio come sempre _Renesmee Cullen_ saketta loveis4ever In_my_heart DontJumpMelanie
E
poi un grazie speciale va a chiunque abbia
inserito la mia storia tra le seguite, preferite e ricordate :)
Grazie
ancora
Baci
:)