Indispensabili ed inevitabili Note dell'Autrice:
questa raccolta di sei flash è stata scritta per il "Canon!Pairing Contest" di Taminia, e si è incredibilmente classificata terza. La coppia assegnatami era Percy/Audrey, e ciò farà la gioia dei seguitori della mia longfic (che vi troveranno non pochi spoilers sul futuro dei loro beniamini ^^) e la disperazione di chi non sopporta il terzogenito di Molly e Arthur Weasley. Sono i casi della vita, mi spiace.
Le sei flashfic qui raccolte rappresentano momenti di vita quotidiana dei due personaggi della coppia; troverete quindi vette di romanticismo e abissi di litigiosità, passando per le consuete riflessioni personali dei protagonisti (e non dimentichiamo i camei delle loro figlie Rowlinghiane, Molly e Lucy).
Essendo state tutte scritte sotto l'influenza di varie canzoni (per il tema o semplicemente per l'atmosfera) prima di ogni flash ho riportato il titolo della canzone/musica che ne ha accompagnato la stesura. Inoltre, sotto al titolo di ogni flash è riportato un anno: indica quello in cui, secondo la mia personale cronologia, è ambientata la scena che andate a leggere. (Ci saranno un po' di sfasamenti temporali, quindi non saranno in ordine cronologico.)
La cronologia in questione è molto semplice, ed è direttamente ripresa dalla mia long (che NON DOVETE PER FORZA LEGGERE prima di questa raccolta, anzi, NON lo fate). Percy e Audrey si conoscono nel settembre 1996; la prima figlia, Molly, nasce nel 1998 (sic! E non fate domande!); la seconda, Lucy, nel 2005.
Altri chiarimenti ne darò prima di ogni flash; già vedo che le pupille vi si abbassano e la mano collegata al mouse sposta il cursore, quindi non mi dilungo ancora. Per ora sappiate solo che Nini è il soprannome di Molly jr.
Iniziamo col più fluff del fluff, mi spiace :D
Buona lettura.
Nostalgia
(2002)
(Modena City Ramblers - La fòla ed la sira)
- Papi?
Si svegliò, sentendo la vocina di Molly che lo chiamava piano.
- Papi?
- Mmh… Arrivo, tesoro...
Percy si alzò dal letto, a fatica, e si avvicinò un po’ incerto alla soglia della camera. Molly era lì, scalza e in piedi, minuscola in quel pigiama che sembrava enorme addosso a lei.
- Che succede, Nini?
- Papi, non riesco a dormire. Ho mal di pancia.
L’uomo si strofinò gli occhi, assonnato. - Hai mangiato troppo?
La piccola scosse la testolina rossa. - No. Credo di avere… nostalgia.
Percy trattenne una risata, sentendo quel parolone difficile pronunciato a stento dalla sua piccina.
Nostalgia. Ma tu pensa.
- E di cosa avresti nostalgia?
Molly ci pensò su, seria, una mano sotto al mento. - Credo… Di te e mamma.
Il padre sorrise, intenerito. Era raro che Molly – suo ritratto in miniatura sotto molti punti di vista – dicesse cose così dolci.
- Senti, - bisbigliò, inginocchiandosi all’altezza della figlia, - che ne dici se adesso andiamo in camera tua e ti faccio compagnia finché non ti addormenti? Così non avrai nostalgia.
Molly fece un gran sorriso e annuì, convinta. Il papà la prese in braccio e la portò nel lettino, dove, a poco a poco, la piccola si addormentò respirando piano.
Senza far rumore, tornò in camera da sua moglie. Appena Percy si appoggiò sul letto Audrey si svegliò.
- Ehi…
- Ehi…
- Ma dov'eri?
- A far addormentare Nini.
- Mmm... ho avuto nostalgia di te...
Percy non poté impedirsi di sorridere di nuovo.