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Autore: 365feelings    06/06/2011    5 recensioni
Prima però di ritornare al castello lanciò un’ultima occhiata al lago: c’era qualcosa nell’acqua, era l’immagine di due giovani che si tenevano per mano, era l’immagine di qualcosa di bello, era l’immagine di un sentimento genuino e puro, limpido e dolce. Un po’ come la sciarpa che portava al collo: calda, nonostante la ruvidezza della lana.
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Viktor Krum | Coppie: Vicktor/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'No line on the horizon'
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Titolo: Something in the water
Autrice: KumaCla

Pairing: Viktory - Viktor/Hermione
Genere: Fluff
Warning: One shot
Prompts: sciarpa, torneo Tremaghi, libro
Note: Una fluff! Una Vicktory! Oh mio dio, Ale che mi fai scrivere?! XD Temo che Hermione sia un po' OC, ditemi voi se è il caso metterlo tra gli avvertimenti. Il titolo è preso da una canzone che ho avuto modo di conoscere grazie a radio CoS: Something in the water, di Brooke Fraser. E' una canzone davvero carina, spumeggiante.



Something in the water
 


Nonostante fosse ancora inverno, nell’aria c’era già l’odore della primavera.
Le nuvole che velavano il cielo non erano più basse, scure e minacciose, anzi, lasciavano trasparire qualche flebile raggio di sole: quanto bastava perché Hermione decidesse di uscire dal castello.
Sentiva quel familiare formicolio sotto la pelle che la invitava ad andare all’aria aperta, che le diceva di mollare tutto per qualche ora e godersi la bella giornata.
Il prato verde che si specchiava nel Lago Nero, le era sembrato perfetto: così soffice, così tranquillo. Un sottile strato di brina imperlava l’erba, ma non ci fece minimamente caso e si sedette portando le ginocchia al petto.
L’acqua del lago era placida, assolutamente immobile, indolente; stava lì da un tempo non ben definito - da sempre, sicuramente - e osservava senza troppo interesse il succedersi delle vicende umane. Si perse a fantasticare: sicuramente aveva assistito alla fondazione di Hogwarts e a chissà quanti altri eventi. Chissà quali segreti custodiva.
Il peso del libro che si era portata la fece tornare al presente, con i piedi per terra, senza però turbare la sua serenità.
Aprì il tomo e si immerse nella lettura di quel pezzo unico sulla storia dell’Artimanzia, isolandosi dal resto del mondo.
Non che ci fossero molte anime vive lì intorno: la vita fluiva frenetica nel castello e con una smorfia pensò a tutti quei ragazzi - compreso Ron - che letteralmente sbavavano dietro a Fleur e a tutte quelle ragazze che schiamazzavano al passaggio di Viktor.
Il solo pensiero del giovane bulgaro, però, bastava a farle tornare il sorriso.
Se non fosse stato per quel torneo non avrebbe mai avuto modo di incontrarlo e rendersi conto di quale meravigliosa persona fosse: prima era solo un avvenente giocatore di Quidditch, ora invece era quanto di più simile a un fidanzato avesse mai avuto.
Fidanzato. Scandì quella parola mentalmente, lentamente e con dolcezza.
Il torneo Tremaghi era stata una vera e propria manna, non solo per la sua situazione sentimentale, ma anche per il suo spirito. Certo, le dispiaceva per Harry: tutte quelle prove, tutti quei pericoli, si rendeva perfettamente conto della situazione tutt’altro che serena del suo amico, ma non poteva impedirsi di essere felice.
Ritornò alle sue pagine, scomparendo in un mondo di inchiostro e pergamene, salvo poi riemergervi con uno starnuto.
Un brivido le percorse la colonna vertebrale, ma non fece neanche in tempo a pensare di rientrare, che una grossa e ruvida sciarpa di lana le pizzicò il collo, infondendole immediatamente una piacevole sensazione di calore.
Nell’acqua del lago ora era riflessa la figura ben piazzata di Viktor e con un leggero rossore sulle gote alzò lo sguardo, incontrando quello del ragazzo.
«Non dofresti stare qua fuori. È ancora inverno, fa freddo e hai un corpo delicato.»
La cattiva pronuncia del giovane bulgaro - non sarebbe mai riuscita a farlo parlare in corretto inglese - la fece sorridere, invece di spazientirla.
«Grazie Viktor.», rispose affondando il volto nella sciarpa, nascondendo la felicità che le aveva procurato la sua affermazione: si era preoccupato per lei, era andata a cercarla, le aveva portato quel caldo indumento.
Nessuno l’aveva mai fatta sentire così importate - oltre ai suoi genitori, ovvio -, almeno per una volta speciale: non sapeva che cosa avesse visto Viktor in lei, ma tacitamente ringraziava il fatto che lui si fosse interessato a quell’orgogliosa Grifondoro, sempre con il naso tra i libri, che era.
Era andato oltre all’apparenza, aveva guardato dentro di lei, l’aveva scoperta.
Proprio come si dovrebbe fare con un libro, Viktor non si era limitato alla copertina, aveva anzi avuto il coraggio di leggere la prima pagina. E questo la faceva sentire bene.
Con un movimento fluido si alzò in piedi, unendo le loro due ombre e prendendogli una mano - era così grande, mentre la sua così piccola!
«Dai, rientriamo.»
Prima però di ritornare al castello lanciò un’ultima occhiata al lago: c’era qualcosa nell’acqua, era l’immagine di due giovani che si tenevano per mano, era l’immagine di qualcosa di bello, era l’immagine di un sentimento genuino e puro, limpido e dolce. Un po’ come la sciarpa che portava al collo: calda, nonostante la ruvidezza della lana.

  


 

  Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 
     

   
 
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