Buonasera a tutti o meglio dire buongiorno ( essendo l'una e venti circa XD) vi presento il primo capitolo del seguito di Love, changes and battles. Spero che vi piaverà come la storia precedente e ditemi che ne pensate, con affetto, ZoeyeJames :)

Capitolo 1.

Strinsi piú forte la sua camicia, come per fargli sentire la mia presenza.
-Soul ti amo.- dissi piangendo.
-Non mi basta piú Maka.- disse orgoglioso come sempre.
Non riuscí a rispondere, scoppiai semplicemente in un pianto silenzioso.

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Ancora ora non riesco a crederci, come è potuto cambiare tutto cosi velocemente? Quasi come il battito d'ali di una farfalla, cosi breve, eppure cosi intenso, ma allo stesso tempo cosi vuoto, cosi spoglio di vita, di amore.
Era davvero successo questo, avevamo perso tutto, in un sbatter di ciglia, cosi veloce che ancora oggi, non riesco a capire come sia potuto accaddare.
Eravamo il bene e il male, il bianco e il nero, il dolce e il salato, eppure eravamo cosi simili, avevamo gli stessi ideali, le stesse passioni, lo stesso sogno. Andavamo di pari passo, ci aiutavamo come meglio potevamo perché lui senza me era niente e lo stesso valeva per me.
Era la mia luce nelle tenebre e io il suo punto di riferimento.
Lo amavo, e lui amava me.
Ma allora com'era potuto finire tutto?
La risposta era semplice, non gli bastavo piú, il mio amore non era piú sufficiente, il nostro legame era troppo scontatto, dopo quel giorno tutto per lui era cambiato.
Tranne per me, perchè io credevo ancora in lui e nonostante tutto ancora oggi gli credo, spero in suo ritorno.
Cosa peró alquanto improbabile, penasi scettica.
-Ma chi voglio prendere in giro.- mi dissi deridendomi.
Lui aveva scelto e io non ero stata la scelta che aveva preso, un pó come mia madre, anche lei non era stata la prima scelta, ma solo una delle tante che mio padre aveva, ed ha tutt'ora.
Eppure pensai con le lacrime agli occhi, eravamo perfetti assieme, era il miglior legame che si era visto, andava oltre il ruolo di artigiano e arma, oltre alla semplice amicizia, noi eravamo uniti da un'amore unico e profondo.
Si, io e Soul Eater Evans, l'uomo che aveva illuminato la mia adolescenza, che all'età di diciassette anni era diventato il mio mondo, il mio unico motivo per continuare a vivere, ma ora tre anni dopo non era piú cosi.
Mi aveva portato in una posizione tale da non poterlo considerare piú il centro del mio mondo, da non riuscire quasi piú a guardarlo.
Da non riuscire piú a suonare o a toccare un maledetto pianoforte, per il dolore che mi aveva procurato.
Ma a pensarci bene, mi dissi stringendo forte il fazolettino, tutti i maschi sono cosi, tutti loro hanno bisogno di altro oltre la propria donna, chi come mio padre ne cerca altre, chi come Black Star ha bisogno dell'attenzione di altre e chi come Soul invece, non cercava donne, ma solo un motivo per allontanarsi, per aumentare quel solco che si era creato fra noi.
E senza prendersi nemmeno le proprie responsabilità.
-Odio gli uomini.- sussurai.
Li odiavo con tutta me stessa, sapevano rovinare solo le cose belle, non ero mai riusciti e mai ci riusciranno ad apprezzare le cose importanti, sapevano solo criticare, noi donne che per loro facevamo anche troppo.
Mi toccai leggermente la pancia, ma la lasciai stare riprendendo il mio discorso mentale, che sembrava proprio non voler finire, se poi si aggiungeva il fatto che Lord Shinigami aveva chiesto espressamente di me.
Dopo che ero riuscita nonostante tutto ad andare via, che dopo mille tentavi falliti ero riuscita a prendere il primo aereo, dovevo anche essere richiamata là, a Death City, da lui.
Dal mio incubo peggiore.
Strinsi i denti e presi la borsa, non sarebbe stato facile, non sarebbe stato bello, ma Lord Shinigami aveva comandato e bisognava obbedire, anche ora che avevo vent'anni e che non ero piú un'artigiana da due.