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Autore: _Calypso_    07/06/2011    12 recensioni
Ad Anna piacciono i biscotti, ma a volte possono fare male.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Questa storia nasce da un bisogno disperato di buttare qualcosa fuori. Ho chiesto alla mia sorellina Mizar19 di darmi un prompt e lei mi ha detto biscotto integrale. La tematica che sto per affrontare è molto forte, spero di non turbare nessuno e soprattutto di non essere indelicata, non voglio assolutamente mancare di rispetto a chi ha subito abusi di questo genere.

Non ho nient’altro da dire, se non una citazione da una canzone di Robbie Williams:
“When a heart is broken, there’s nothing to break”


Biscotto




Anna era sempre stata una brava bambina. Glielo diceva suo padre quando portava a casa un dieci in pagella, lo confermava sua madre quando otteneva il primo posto nelle gare di ginnastica artistica.

Persino quella vecchia un po’ rimbambita che incontrava tutti i giorni quando andava a comprarsi la focaccia per l’intervallo non poteva fare a meno di ripeterglielo.

Sei una brava bambina.

Sei una brava bambina, ripeteva l’uomo con la barba lunga mentre le schiacciava il viso contro il cofano di quella Panda rossa. Era così vicino all’auto da sentire l’odore acre e fastidioso che proveniva dall'olio del motore.

Le persone buone non puzzano, le aveva spiegato un giorno sua madre, poiché Anna si rifiutava di fare il bagno facendo i capricci. Avrebbe dovuto capirlo subito che non c’era da fidarsi di quel signore che l’aveva fermata dopo la scuola, assicurandole che la sua mamma sarebbe venuta presto a prenderla, ma che prima doveva andare con lui in un posto. Dove?, aveva chiesto lei, guardandolo con una smorfia di disgusto. In un posto bello, le aveva risposto lui. Ti darò poi un biscotto, aveva aggiunto.

Anna aveva mangiato un biscotto la mattina stessa. Non era al cioccolato, come quelli che amava e che la mamma le comprava di solito. Erano finiti, non ce n’erano più. La mamma le aveva dato un biscotto integrale, come quelli delle pubblicità per le signore grasse.

Magari lui ce li ha, i biscotti buoni, aveva pensato. Anna pensava ai biscotti anche mentre veniva violata, la sua innocenza distrutta definitivamente. Aveva chiaramente sentito un suono, il rumore di qualcosa che si rompeva. Le faceva male ma non poteva gridare, lui le aveva messo una mano davanti alla bocca. Sei una brava bambina, se continui così ti darò un biscotto, così la rassicurava.

Alla fine gliel’aveva dato davvero, quel biscotto. Era rotto a metà, e sapeva di sangue e di dolore.
   
 
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