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Autore: WhoKilledBambi    07/06/2011    10 recensioni
«P…passami una sigaretta, B… Bill» «Jeff, non puoi fumare» «Posso… Posso fare qu…quello che voglio»
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ragazzo aveva gli occhi socchiusi, le ciglia lunghe e quasi femminili erano imperlate di lacrime argentate. Stringeva ancora quella mano, ferma, fredda, con quelle dita lunghe e aggraziate che così tante volte aveva sognato di veder suonare. E improvvisamente erano arrivate, carezze dolci sul suo corpo, labbra che cercavano le labbra, mani che, finalmente, stringevano le mani. 

E ora era tutto finito. Per sempre, diceva quella vocina che il più delle volte cercava di non ascoltare e che proprio Jeff gli aveva insegnato a chiamare "ragione". 

 

«Bill, però promettimi che non lo farai mai più»

«Nossignore. Mai più»

«Pensavo che sarei morto, senza di te»

 

Già. Sarebbe morto, senza di lui, quel pomeriggio d'inverno. Eppure lui gli era stato vicino fino all'ultimo secondo, fino all'ultimo, doloroso istante; eppure lui aveva continuato ad accarezzargli la testa finché non aveva chiuso definitivamente gli occhi, quegli occhi così scuri e dolcissimi, di basalto nero che sembravano catturare e riflettere ogni raggio del sole.

Rimaneva disteso immobile, sorrideva ancora. Gli aveva sorriso, quando se n'era andato «Grazie, Bill», aveva mormorato, con una voce perfetta ma malata. 

Il suo ultimo desiderio era stata una sigaretta. 

Una sigaretta e un bacio.

 

«P…passami una sigaretta, B… Bill»

«Jeff, non puoi fumare»

«Posso… Posso fare qu…quello che voglio» Bill aveva sentito le lacrime iniziare inesorabili la loro discesa lungo le guance. Le braccia del ragazzo erano immobili. Non sarebbe riuscito a fumare neanche se il rosso gliel'avesse concesso. 

«Jeff, non ti puoi muovere»

«E allora fuma tu per me» Rose aveva preso l'ultima sigaretta rimasta nel pacchetto e se l'era accesa. Non voleva piangere, non davanti a lui. Doveva essere forte. Per tutti e due. 

Aveva aspirato la prima, grossa boccata di fumo e aveva socchiuso le labbra, senza lasciarne uscire neanche uno sbuffo. Poi si era chinato sul moro e aveva poggiato le labbra sulle sue, soffiando il fumo sulla lingua di Stradlin. Le sue labbra erano secche e screpolate come roccia desertica. Jeff aveva ingoiato il fumo sorridendo. 

L'aveva guardato un'ultima volta.

E quel suo ultimo sorriso era stato tutto per il piccolo William.

«Grazie, Bill» e i suoi occhi si erano chiusi

 

Era riuscito a farsi lasciare solo con la bara bianca. Sembrava ancora lì per lui, come se potesse svegliarsi da un momento all'altro, aprire di nuovo i suoi due occhioni scuri e baciarlo di nuovo. Un'ultima volta, chiedeva solo quello. 

Si chinò sulla bara e passò una mano tra i capelli del ragazzo. Erano morbidi, glieli aveva lavati lui stesso, l'aveva vestito, gli aveva messo i suoi pantaloni giallo senape  su cui scherzavano così spesso, e anche quella camicia blu cobalto che gli sagomava perfettamente il petto magro. 

Gli accarezzò una guancia e asciugò dalla fronte del moro l'unica lacrima che si era lasciato scivolare. Dalla fronte del suo Jeff.

Di quello che era stato il suo Jeff.

Di quello che non sarebbe stato mai più il suo Jeff.

Lo baciò, il bacio più puro che avesse mai dato ad un essere umano. Le sue lacrime caddero sulle ciglia scure dell'altro, che rimase immobile. Lo sarebbe rimasto per sempre.

Si alzò, non voleva toccarlo più: quelle labbra non gli avrebbero più restituito quel sapore di Jack Daniel's e fumo che era abituato ad assaporare. Se n'era andato. L'aveva lasciato solo. Per sempre. Nonostante tutte le promesse. 

Se n'era andato. 

Era difficile da accettare.

Lo guardò ancora per un attimo e si beò della perfezione di quel profilo pallido. Fermo. Immobile. 

Qualcuno bussò alla porta, e una mano calda gli si posò sulla spalla. 

"Jeff".

Era tornato. Era tornato per lui. Era tornato a prenderlo. 

"Jeff!"

Sarebbero rimasti insieme per sempre, e quando anche fossero morti, sarebbero morti insieme. 

"Jeff!"

Avrebbe visto quegli occhi scuri e quella pelle profumata, avrebbe assaporato ancora quei baci alla lavanda.

"Jeff!"

Si girò verso la mano che ancora stringeva la sua spalla. Quando vide il ciuffo biondo e il lucchetto che pendeva pigro ad un collo troppo magro non riuscì più a controllare le lacrime. 

Duff lo abbracciò stretto, senza piangere; le lacrime di Bill sarebbero bastate per entrambi. 

«Vuoi che ti lasci solo ancora per un po'?» 

Il rosso scosse la testa e si asciugò il viso. Accarezzò con lo sguardo un'ultima volta il corpo di Jeffrey. Non voleva dirgli addio: sentire quelle parole sarebbe stato come ammettere la sua scomparsa. E Bill non voleva, no, non voleva credere che fosse… morto. Prese un grosso respiro.

Si asciugò anche l'ultima lacrima.

E, inaspettatamente, sorrise. 

«Grazie a te, Jeff»



Pizzimenti, ma sai scrivere solo roba deprimente? Ultimamente sì, e me ne scuso v.v Spero che comunque non vi abbia fatto tanto schifo xD O anche se ve l'ha fatto ditemelo, che la tolgo xD
Baaaaaci *W*
   
 
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