Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: clylar    08/06/2011    1 recensioni
bersaglio per più
di due ore aveva letteralmente bruciato i muscoli del suo braccio. Ci
sarebbero volute delle ore di assoluto riposo perché il
braccio potesse
tornare efficiente come lo era di solito.>
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4

La cosa che amo di più al mondo

E poi fu di nuovo su quel letto, sopra quell'uomo che stava guardando, incerto, alternativamente ora lei, ora la pistola.
«TU SEI IL COMANDANTE SUPREMO PIU' IMBECILLE CHE ESISTE SULLA FACCIA DELLA TERRA» gli urlò la ragazza.
«E dai Riza, siamo qui, è andato tutto bene, siamo nel nostro letto . . .».
«Tu hai idea di che cosa ho provato oggi? Tu sai cosa vuol dire vedere la persona che ami di più al mondo inerme, in mezzo ai pericoli come un bambino in mezzo ad un branco di lupi?

Poi Riza iniziò a parlare con un tono più sommesso come se parlasse a se stessa:
«Tu sai che lui non si può difendere, perché tutta la sua forza è annientata da una stupida pioggia.
E tu sei lì che lo guardi da un mirino di un fucile ad alta precisione, ad una distanza di 150 metri.
E sai di essere tu la sua unica difesa.
Sai di essere tu l'unica cosa che lo può salvare da un probabile attentato, da una vendetta, da un vecchio rancore . . . DALLA MORTE!»
La sua voce ora era più forte e la pistola in mano alla ragazza tremò, ma poi ritornò salda a due millimetri dalla fronte del giovane.
«Riza, io sapevo di poter contare su di te, sapevo che tu eri lì e che mi avresti salvato, ti ho visto all'opera, non ti sfugge niente: eri l'unico cecchino ad Ishval che riusciva ad avere il cento per cento di bersagli centrati. Sapevo di potermi fidare di te».
«E invece ti sbagli, SBAGLI ROY», alzò di nuovo la voce sulle ultime due parole. «E sai perché? No che non lo sai, allora te lo spiego». E riprese con voce più sommessa.
«Lì, al centro esatto del tuo mirino, c'è la persona che devi difendere, quella che per nessuna ragione al mondo sei disposta a perdere.
La guardi, la osservi, la controlli ma poi, un gesto improvviso attira il tuo sguardo e subito sposti il mirino, cerchi tra la folla l'attentatore, la bomba, la pistola e invece, alla fine, è stato solo un falso allarme: forse una bandierina colorata, forse un mazzo di fiori che veniva lanciato.
Allora sposti veloce il fucile per inquadrare di nuovo il suo volto e . . . invece . . . tu . . . tu invece vedi . . . Lui a terra colpito e in un lago di sangue, tanto sangue e carne MORTA!!!»
La pistola tra le mani della ragazza tremò nuovamente, poi tornò salda, con più fatica stavolta.
Poi lei riprese a  parlare.
«E pensi, non può essere, non ci sono stati spari, non possono averlo colpito. Chiudi le palpebre due volte e torni a guardare . . . lui è lì che sorride dentro al tuo mirino, che saluta la gente, riceve onori, ovazioni, stringe mani. Hai solo il tempo di un minuto, forse, nel quale il tuo cuore torna a battere ad un ritmo giusto, regolare, forse il tempo di un respiro, forse due e poi un altro gesto improvviso cattura la tua attenzione e tutto ricomincia. COSI'. PER DUE ORE.»
La ragazza alzò la voce:
«Ora dimmi, tu hai idea di cosa si prova a vedere la persona che ami morire davanti ai tuoi occhi senza poter far niente? Tu hai idea?»
Riza ora stava piangendo e Roy poté solamente pensare “L'ho fatta soffrire ancora”.
Il Comandante Supremo Roy Mustang la guardò dritto negli occhi:
«Si» disse e sentì una goccia di sudore scivolare lungo la tempia e tra i capelli. Sudore o lacrima?
«Si, ho visto solo una volta la donna che amo più della mia stessa vita, più di qualsiasi altra cosa al mondo, riversa al suolo, ferita che stava morendo, coperta dal suo stesso sangue e ti giuro che mai, MAI al mondo dovrà succedere di nuovo.
Si Riza, so cosa si prova. Io ti chiedo scusa, mi dispiace, perdonami»
Nei suoi occhi c'era solo dolore, solo sofferenza e lei vide quegli occhi, vi lesse ogni cosa.
Si, lui ora capiva.
Riza tolse il colpo in canna, mise la sicura, appoggiò il sedere alle coscie dell'uomo e poggiò le mani sul materasso. Roy le mise le mani sui fianchi e le fece scendere giù fino a toccarle il sedere in una leggera carezza.
«Mi dispiace Riza, davvero»
Riza spinse avanti le braccia rimise la pistola sotto il cuscino e si trovò a gattoni sopra il corpo dell'uomo.
«Va bene» disse alzando l'indice e puntandoglielo in faccia, «ma tu mi devi promettere che la prossima volta che avrai una qualsiasi uscita pubblica ti informerai sulle condizioni meteo.» e mentre l'ascoltava il ragazzo continuava  a dire di si con la testa
«Anche se devi solo incontrare qualche politico importante o se deve assistere alle esercitazioni del tuo reggimento oppure . . . quando riunirai gli amici più cari e dirai loro che tra qualche mese diventerai papà!» concluse la ragazza guardandolo negli occhi.
A Roy mancò il fiato per qualche secondo, fece scivolare la mano sinistra fino a posarsi sul grembo della donna: «Dici davvero? Io sarò papà, sei incinta?»
Riza appoggiò una mano sulla sua e fece di si con il capo, e stavolta lui percepì chiaramente una lacrima rigargli la tempia, fino ai capelli.
«Oh Riza, io ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo» e tentò di abbracciare sua moglie quando una mano lo bloccò in pieno petto.
«Mi dispiace, ma per stasera io ho già deciso: io ti odio, TI ODIO CON TUTTO IL CUORE» e con un abile volteggio Riza si ritrovò nella stessa posizione iniziale, sul fianco destro e sull'orlo del letto.
Roy per circa cinque secondi rimase bloccato, poi ripartì alla carica. Cercò il corpo della donna con il suo, dopotutto sembrava che stesse nascendo una situazione piuttosto stimolante.
Appena Riza sentì il corpo dell'uomo su di sé tentò di allontanarlo, ma Roy fu più veloce e in un attimo si ritrovò distesa di schiena con il corpo di Roy sul suo, fianchi contro fianchi, l'eccitazione di Roy che premeva su di lei, le sue mani intrappolate tra quelle di lui sopra la testa.
«Lo sai che certe cose non sta bene dirle al Comandante Supremo?» Disse sfoderando un sorrisetto strafottente. «Adesso vediamo, capitano, quanto mi odi, voglio sentirtelo urlare tutto il tuo odio!»
Lasciò una mano a tenere in trappola quelle della donna e lui posò l'altra sul seno di sua moglie, sotto la canottiera.  La poteva sentire sospirare, avvicinò la bocca alla sua e, poi, improvvisamente si bloccò:
«Noi, cioè tu, voglio dire, il bambino, insomma possiamo farlo o .  . .»
Riza alzò gli occhi al soffitto e sospirò:
«Roy per l'amor del cielo, smettila di fare l'imbecille!» liberò una mano dalla stretta e la mise sul collo del suo uomo attirandolo in un caldo bacio.



Terminata la mia prima FanFiction! (Magari è anche l'ultima) Naturalmente tutto si è ispirato al manga FMA Brotherhood.
Tre cose da dire:
1.    Ho immaginato di ambientare la storia circa 4 o anche 5 anni dopo la fine di Brotherhood quindi in tutto questo tempo il rapporto tra Roy e Riza è evoluto e cambiato.
1.    Sono una sfegatata della coppia RoyxRiza tutte le altre combinazioni non sono neanche da tenere conto
2.    Scusate scusate scusate se finisce tutto in modo molto melenso ma sono una patita dei finali a lieto fine e zuccherosi!
3.    Grazie a tutti quelli che hanno apprezzato la mia storia o che l'hanno solo letta spero di non aver rovinato troppo la storia originale
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: clylar