Era da tutta le settimana che stavo pensando a cosa avrei regalato ad Harry per il suo compleanno. Sarebbe partito per un viaggio con Hermione e mio fratello Ron, e non sarebbe tornato ad Hogwarts. Nulla di impegnativo, qualcosa di dolce, ma allo stesso tempo importante. Dovevo solo trovare un momento in cui saremmo potuti rimanere da soli. Mentre pensavo tutto questo ero sdraiata sul mio letto. Improvvisamente sentii le voci di Ron, Hermione ed Harry che venivano in su, forse verso la camera di Ron, dove da giorni confabulavano sul loro compito, sconfiggere Io-so-chi. D’istinto aprii la porta ed udii Hermione dire: “.. dalla lavatrice, Ron..” Mio fratello iniziò a balbettare ed io intanto dissi, prendendo coraggio: “Harry, vieni dentro un momento?” Ron si era stranamente bloccato ma Hermione lo trascinò via. Tornai in camera mia e sentii i passi di Harry dietro di me. Si stava guardando intorno. Mi ricordai che lui non era mai entrato nella mia stanza. Lo guardai negli occhi, feci un gran respiro e dissi: “Buon compleanno” Lui mi rispose con un: “Sì... grazie” Lo stavo guardando negli occhi. Lui però non lo faceva, continuava a distogliere lo sguardo. “Bella vista” mormorò. Io non ci badai, iniziai a parlare: “Non sapevo cosa regalarti” “Non dovevi regalarmi niente” non ci badai di nuovo. Ero decisa a fare quello che avevo pensato. Quindi continuai a parlare: “Non sapevo cosa ti sarebbe servito. Niente di troppo grande, perché non puoi portarlo con te” Lui mi guardò appena. Continuai, facendo un passo verso di lui: “Quindi ho scelto qualcosa che ti faccia pensare a me, sai, nel caso incontrassi qualche Veela mentre sei in giro a fare quello che fai” “Le possibilità di uscire con delle ragazze saranno abbastanza scarse, a essere sincero” Mi avvicinai ancora. “ È proprio quello che speravo” e lo baciai. Fu un bacio intenso. Non credevo di avere mai baciato Harry in quel modo prima di allora. Lui rispose al bacio; lo sentii mettere una mano sulla mia schiena, e l’altra tra i miei capelli. Mi sentivo felice. Amavo tanto Harry. Poi la porta si spalancò ed io e Harry ci separammo. “Oh, scusate” Era Ron. Non credo di averlo mai odiato di più. Perché era entrato, aprendo la porta per fare uscire quell’atmosfera magica. “Ron!” Hermione era dietro di lui. In un istante un silenzio teso calò nella stanza. “Be’, comunque buon compleanno Harry” Harry aveva un’espressione un po’ arrabbiata. E lo ero anch’io, ma soprattutto triste. Perché Ron doveva rovinare sempre tutto? Harry mi guardò. Io però voltai le spalle. I miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime. Pensai con tutto il cuore: “Ti odio, Ron” Sentii Harry dirmi: “Ci vediamo dopo”. Mi asciugai le lacrime che erano scese sulle mie guancie, ancora calde. Non piangevo quasi mai. Non avevo pianto quando Harry mi aveva lasciata, a fine giugno, non avevo pianto alla notizia della morte di Malocchio, e nemmeno quando era morto Silente, e piangevo adesso? Erano lacrime d’odio. E forse di tristezza. Perché mio fratello non riusciva, per una buona volta a farsi gli affari suoi? Non doveva controllarmi, come se fossi una bambinetta immatura. Anzi, per certi aspetti ero più grande di lui. Che c’è di male in un bacio? E poi pensai a quando avevo undici anni, ed ero innamorata di Harry. Adesso il mio sogno si era realizzato, ma quello stupido di mio fratello me lo stava portando via, fregandosene dei miei sentimenti, e di quelli del mio caro Harry. Ma io l’avrei aspettato. Quando avrebbe sconfitto Io-so-chi saremmo stati felici, e, soprattutto, saremmo stati insieme.