“…e
insomma tra le ultime coppie
di Hogwarts ci sono Lavanda Brown e Lenticchia. Ma dico io come
è possibile? La
Brown è proprio una vera Grifondoro, su questo non ci
piove.” Alzo la testa dal
mio librone e inarco un sopracciglio?
“Io
invece credo proprio che il
cappello abbia sbagliato lo smistamento con lei. Di Grifondoro non ha
nulla,
tanto meno il coraggio.”
“Ed
è qui che ti sbagli. Ci vuole
un immenso coraggio a stare insieme a Lenticchia. Che poi mi chiedo
come tu
abbia creduto di avere un cotta per lui. Per fortuna sono arrivato io
che ti ho
fatta rinsavire. Altrimenti sai che enorme sbaglio avresti
fatto?” Alzo gli occhi
al cielo e sbuffo esasperata. L’intera Hogwarts, annessa di
passaggi segreti e
cunicoli vari, non riuscirebbe mai a contenere il suo ego spropositato.
“Si
per fortuna sei arrivato tu,
altrimenti credo che mi sarei suicidata. Avrei preso una lametta
e…”
“Ehi
ehi ehi piano con le parole
mezzosangue. Tu e i tuoi arnesi oscuri, di che diavolo stai
parlando?” Giusto,
la lametta è un arnese oscuro per lui.
“Furetto,
è un aggeggio babbano
non un arnese oscuro. Faresti bene a capire e conoscere alcuni oggetti
babbani.
Non vorrai farmi sfigurare con i miei genitori durante le vacanza di
Natale?”
Eh si, colui che mi ha salvato dal suicidio è niente poco di
meno che Draco
Lucius Malfoy. Giuro che se solo pochi mesi fa mi avessero detto che
sarei
finita ad esser follemente innamorata del platinato, mi sarei fatta
uccidere da
Bellatrix durante la battaglia.
“Io
non faccio sfigurare nessuno.
Sono gli altri che sfigurano dinanzi a me. Io sono un Malfoy, anzi sono
IL
Malfoy. Però tranquilla amore, tu non sfiguri mai con
me.” Forse dovrei
includere anche Hogsmeade per il suo ego.
“Certo,
certo e ti ringrazio
della concessione.” Mi avvolge la vita con un braccio e mi
scocca un dolce
bacio sulla guancia. Lo amo quando fa così.
“Ma
figurati amore.” Ecco ora lo
amo ancora di più.
Torno
con il naso sul libro
mentre lui continua con i pettegolezzi, che a me ovviamente non
interessano, però
ogni tanto annuisco, giusto per fargli credere che sia interessata. Ma
dopo un’ora
sbotto.
“Ma
dico io Draco, sei un uomo,
per la miseria. Perché sei così pettegolo? In
teoria dovrei essere io la
pettegola, non tu.”
Mi
scocca un’occhiataccia come se
gli avessi appena recato un’enorme offesa. Gonfia le guance
come un bambino. Mi
fa quasi tenerezza. Quasi.
“Non
sono pettegolo,
semplicemente mi piace tenermi informato di tutto ciò che
accade intorno a me. È
a te che non interessa ciò che ti accade intorno. Ma
tranquilla amore, per
questo ci sono sempre io. Lo so, lo so, non ringraziarmi. Lo faccio
perché ti
amo e non voglio che se qualcuno venga da te, tu mi faccia fare brutta
figura. Non
vorrei che il mio nome ne risenta per colpa della tua non curanza per
queste
cose.” Sono senza parole.
“Draco,
amore, - inizio
dolcemente – ma ti sei rincretinito? Secondo te spettegolare
è sinonimo di
tenersi informato? Se vuoi tenerti informato leggi la Gazzetta del
Profeta,
leggi qualche libro, quello è tenersi informato,
ciò che fai tu è in pratica
impicciarti dei fatti di tutti per poi usarli a tuo
piacimento.”
“Altrimenti
dove sta il
divertimento? Dai continuiamo a passeggiare. Ancora non
finisco.” Alzo gli
occhi al cielo, con lui è una battaglia persa in precedenza.
Ma sono una
Grifondoro e non mi arrenderò mai, in qualche modo gli
farò entrare un po’ di
sale in quella zucca vuota che si ritrova.
“Così
quelli di Corvonero…bla bla
bla…e poi Blaise…bla bla bla…bla bla
bla…” Con uno scatto mi chiude il libro e
si ferma davanti a me. Incrocia le braccia al petto e batte un piede a
terra.
“Io,
il tuo ragazzo, il ragazzo
che tutte sognano, il bellissimo, intelligentissimo, sexy,
affascinante,
sensuale, unico ed inimitabile, ricchissimo,principe delle Serpi, Draco
Lucius
Malfoy, vengo messo da parte per un misero e noioso libro?”
Inarco un
sopracciglio.
“Hai
dimenticato spocchioso,
odioso, egocentrico, viziato, permaloso, modesto, umile, vanitoso,
arrogante,
presuntuoso…”
“Ma
no, amore basta, con tutti i
tuoi complimenti rischi veramente di farmi diventare più
rosso di un pomodoro,
e si anche io ti amo da morire, eh.” Ridacchio e gli
accarezzo una guancia,
subito si rilassa, prende la mano e mi posa un delicato bacio sul palmo.
“Se
non fossi anche come ti ho
descritto io, probabilmente non ti amerei così
profondamente, anzi credo
proprio che non ti amerei affatto.” Mi sorride e mi bacia
dolcemente.
“Allora
la prossima volta non
dire tutte quelle cose, e si, si lo so che le pensi però
potresti dire una
bugia per compiacermi, e no, non mi arrabbio se mi dici una piccola
bugia, anzi
se mi dicessi che sono bellissimo in continuazione, cosa vera tra
l’altro, non
mi offenderei affatto.” Sospiro rassegnata, forse dovrei
arrendermi.
“Dai
vuoi sapere l’ultima
notiziona che ho in giro?” Perché prevedo guai?
Enormi, spropositati guai? Ah si,
perché la notiziona è uscita dalle labbra di quel
decerebrato del mio ragazzo,
una viscida serpe.
“Si
dai, spero solo che non
finirai nei casini, come al solito.”
“Ehi,
io non finisco nei casini.”
Inarco un sopracciglio.
“Voglio
ricordarti come è andata
l’ultima volta? Sei stato nei sotterranei con Piton per due
settimane a pulire
calderoni senza usare la bacchetta.”
“Ma
solo perché tu mi fai degli
strani sortilegi che mi creano enormi sensi di colpa così da
farmi scoprire. Cosa
mi stai facendo donna?” Lo guardo sconvolta, è un
caso perso. Anche Harry e Ron
sono migliori di lui in questi casi, ma forse è meglio non
farglielo notare. Diciamo
che il mio ragazzo e i miei migliori amici non sono proprio culo e
camicia,
anzi se non fosse per me si schianterebbe continuamente.
“Comunque
hai sentito degli strani
mormorii su Piton e la McGranitt?” Mi chiede con quel ghigno
made in Malfoy che
mi ha contagiata. Pensandoci bene, è da un paio di giorni
che ogni volta che si
parla di questi due professori tutti scoppiano a ridere o
impallidiscono.
“Si
ho visto cose strane, ma non
ho saputo nulla. Credo che tu potrai illuminarmi, non è
vero?”
“Ovvio,
dato che ho messo io in
giro la voce.” Lo guardo allucinata, ma poi qualcosa mi fa
riprendere e sono
veramente felice, almeno questa volta non mi incolperà di
avergli fatto dei
sortilegi.
“Sono
tutta orecchi, ti ascolto.”
Con uno strano luccichio, alquanto inquietante inizia il suo racconto.
“Allora
in pratica ho detto di
aver visto i due che se la facevano.” Probabilmente la mia
mandibola arriva a
terra. Forse, e dico forse, dovrei portarlo lontano da lì
per evitargli una
morte prematura, in fondo lo amo, però mi riprendo subito,
nessuno mi toglierà
questo divertimento. Credo che la mia serpe mi stia facendo diventare
sadica
come lui.
“Continua
amore.”
“Ma
certo, allora ho anche detto
che hanno un figlio segreto che ha il volto della McGranitt e i capelli
di
Piton. Ed anche che è un animagus. Ma te lo immagini un
gatto con i capelli di
Piton? Dai cosa mi dici? Sei senza parole? Sono stato un vero genio
questa
volta, non è vero?” Gli accarezzo una guancia e lo
bacio con passione. Chissà quando
lo rivedrò e se sarà tutto intero. Lui ricambia
con altrettanta passione.
“Ehi
amore, andiamo in camera
mia.” Mi stacco da lui a malincuore, come vorrei che fosse
possibile.
“Vuoi
sapere cosa ti dico del tuo
pettegolezzo?” Mi guarda male.
“Ok
della tua informazione?”
“Ecco
così va meglio.”
“Innanzitutto
ricordati che ti
amo immensamente.” Mi guarda confuso.
“Anche
io ti amo immensamente.”
“Lo
so. Mentre il mio occhio
interiore…”
“Ma
non farmi ridere, dai. La Cooman
ha detto che non hai nessun occhio interiore, non devi prendertela se
non
riesci in divinazione.” Lo guardo trucemente.
“Invece
questa volta il mio
occhio interiore funziona benissimo e ho una profezia per te. Prevedo
che avrai
una bella punizione dal professo Piton e dalla professoressa
McGranitt.” Sposto
lo sguardo alle sue spalle, mentre lui deglutisce e impallidisce ancora
di più.
“So-sono
dietro di me?” Prima mi
ha chiesto di mentire, perciò lo accontento subito.
“No,
amore.” Gli dico sorridendo
candidamente.
“Sai
che non sei capace di
mentire.”
“Tu
prima mi hai detto di farlo.”
“Ma
non dovevi iniziare proprio
ora.” Esclama piccato.
“Va
bene, però ora ti lascio con
i professori, credo che avrete molto di cui discutere. Ah amore, un
po’ di
coraggio, in fondo stai con una Grifondoro, non farmi sfigurare, mi
raccomando.”
“Ahahah
Signorina Granger, la sua
ironia è impeccabile.”
“La
ringrazio professor Silente.
Ah, le volevo mostrare questo nuovo libro di rune antiche. Nuovo nel
senso che
non è presente nella biblioteca della scuola, l’ho
trovato da un rigattiere a
Diagon Alley questa estate, sembra molto antico.”
“Oh
ma certo andiamo nel mio
ufficio, vediamo di scoprire cose nuove. Signor Malfoy, devo dire che
lei ha
molta fantasia. Convenite con me professori? Mi raccomando non siate
molto
cattivi.”
“Ma
certo che no professore.”
Dice mellifluamente Piton. Rabbrividisco. Secondo me non lo
tratterà molto
male, è il suo pupillo, ma la McGranitt non gli
darà pace.
“Bene,
Malfoy, innanzitutto 100
punti in meno per lei. Sono così divisi, 50 punti per la sua
bugia, 30 per
averla divulgata e 20 per andarne fiero. Ah signorina Granger tolgo 50
punti
anche a lei.” Lo guardo incredula, mentre Draco ridacchia, ma
uno scappellotto
di Piton lo zittisce.
“Perché?”
“Per
stare insieme ad uno come
Malfoy.” Guardo il mio ragazzo trucemente.
“Io
invece le assegno 100 punti
signorina.” Sorrido verso Silente.
“Perché?”
Questa volta è il mio
ragazzo ad esser indignato.
“Per
la sua perfetta profezia.” Ridiamo
e lasciamo i due professori a decidere cosa ne sarà del mio
ragazzo.
1
mese dopo
Solo
ieri è finita la punizione
del mio ragazzo. Sinceramente mi è mancato molto stare da
sola con lui. I nostri
tempi erano sempre limitati, e pur dormendo insieme, ci siamo visti
pochissimo perché
lasciava Piton o la McGranitt intorno l’1 di notte e alle 6
del mattino usciva
dalla camera per terminare la punizione. Poverino è
distrutto. Ma diciamo che, nella
notte passata, l’ho ripagato per bene. Ci siamo rotolati tra
le lenzuola tutta
la notte, non so se mi capite.
Ora
passeggiamo allegramente in
giardino. Tra qualche giorno partiremo per le vacanze di Natale e lui
verrà a
conoscere i miei genitori. È molto nervoso anche se non lo
mostra, ma io lo
conosco. Resteremo a casa mia, per pochi giorni, il 27 torniamo a
scuola, così
avremo la possibilità di stare sempre insieme. Eh eh eh, che
ci posso fare se
non riusciamo a fare a meno l’uno dell’altro.
“Allora
amore vuoi sapere l’ultima
informazione che ho fatto girare?”
Ci
risiamo,
non capirà mai.