[E’ per te
questo fiore che ho scelto,
te lo lascerò lì
sotto un cielo coperto.
Mentre guardo lassù,
sta passando novembre
e tu hai vent’anni per sempre]
Ti sto venendo a trovare, James. Sono davanti alla tua, alla vostra, lapide. Sono qui per la prima volta. Ti ho portato un fiore, sai? Un giglio. Tu amavi i gigli. Lo so, li amavi perché erano i fiori preferiti di Lily, quindi colgo l’occasione per prendere due piccioni con una fava. È Novembre. Il cielo è coperto. Perché ti nascondi? Esci da quelle nuvole, James. Sei sempre stato il mio sole, la mia ancora di salvezza. Non oscurarti adesso che ho più bisogno di te. Ieri stavo pensando. Si Prongs, anche a me capita di pensare. Comunque dicevo: ieri stavo pensando che tra poco avresti compiuto gli anni. Saresti invecchiato, io mi sarei presentato a casa tua e avremmo passato la serata a bere Wischy Incendiario. E invece no. A te è stata negata la possibilità di crescere, di invecchiare. Avrai per sempre vent’anni. Solo venti insulsi anni.
[Puoi
prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che
non doveva andar così,
solo che
tutti ora siamo un po’ più soli qui.]
Ti immagino Prongs. Chissà dove sei adesso. Sicuramente là, nel cielo. È passato poco tempo da quando sei salito lassù, ma so che avrai già fatto amicizia con decine di persone. Sei fatto così, amico. Complice. Fratello. E poi ti vedo prendere la tua scopa e iniziare a scorrazzare libero, come non avevi potuto fare qui sotto. Da oggi quando vedrò una stella cometa penserò che sei tu che te ne vai gironzolando inseguendo il tuo boccino. Ora vivi in un mondo pieno di pace abbracciato alla tua Lily. Quel mondo che volevi quaggiù, ma che non sei riuscito a conquistare. Quel mondo per il quale sei morto. Avevamo giurato di invecchiare insieme. Solo qualche settimana fa mi avevi detto che avevi paura di non riuscire a vedere Harry crescere, imparare a camminare, a parlare… lo sappiamo entrambi, Prongs, non doveva andare così. I Malandrini non esistono più per colpa Sua. Ora siamo solo quattro persone sole. Tu, sotto terra, rinchiuso in quella bara. Minus, lo sporco traditore, a squittire in qualche fogna. Remus, a ululare da qualche parte il suo dolore. C’è la luna piena stasera. E poi ci sono io, rinchiuso come te. Ma io sono vivo e tu No.
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che
non doveva andar così,
solo che
tutti ora siamo un po’ più soli qui.]
Ti immagino Prongs. Chissà dove sei adesso. Sicuramente là, nel cielo. È passato poco tempo da quando sei salito lassù, ma so che avrai già fatto amicizia con decine di persone. Sei fatto così, amico. Complice. Fratello. E poi ti vedo prendere la tua scopa e iniziare a scorrazzare libero, come non avevi potuto fare qui sotto. Da oggi quando vedrò una stella cometa penserò che sei tu che te ne vai gironzolando inseguendo il tuo boccino. Ora vivi in un mondo pieno di pace abbracciato alla tua Lily. Quel mondo che volevi quaggiù, ma che non sei riuscito a conquistare. Quel mondo per il quale sei morto. Avevamo giurato di invecchiare insieme. Solo qualche settimana fa mi avevi detto che avevi paura di non riuscire a vedere Harry crescere, imparare a camminare, a parlare… lo sappiamo entrambi, Prongs, non doveva andare così. I Malandrini non esistono più per colpa Sua. Ora siamo solo quattro persone sole. Tu, sotto terra, rinchiuso in quella bara. Minus, lo sporco traditore, a squittire in qualche fogna. Remus, a ululare da qualche parte il suo dolore. C’è la luna piena stasera. E poi ci sono io, rinchiuso come te. Ma io sono vivo e tu No.