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Autore: Lady Numb    08/06/2011    7 recensioni
"Un gradino.
Due gradini.
Tre gradini.
Arrivata al quarto gradino, Natalie aveva la sensazione di aver scalato una montagna, ma finalmente era finita.
Ora c’era solo la porta, bastava suonare il campanello.
Come se fosse facile.
Cosa avrebbe detto una volta che si fosse aperta? “Ehy, ciao fratellone, cosa hai fatto negli ultimi quattro anni?”."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unholy Confessions Series'
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Maggio 2010:

Zack andò a sedersi di fianco a Nat sul divano, facendola accoccolare fra le sue braccia.

La ragazza era finalmente ritornata nel suo appartamento dopo aver passato due settimane a casa di Brian, inizialmente l’idea era di restare là solo una settimana dopo essere stata dimessa, ma Michelle aveva insistito e alla fine l’aveva avuta vinta, non che la cosa fosse dispiaciuta a Zack, che non si sentiva affatto tranquillo sapendola da sola con Jess.

‘Dorme?’ chiese Nat a Zack, il ragazzo aveva infatti appena messo a letto il bambino.

‘Come un ghiro’ rispose lui, dandole un bacio sulla fronte ‘E dovresti farlo anche tu’

‘Non mi va’ protestò lei, in quelle due settimane non aveva fatto altro che dormire, stare sul divano, stare in giardino, tornare a dormire, quella routine era un tantino noiosa ‘Guarda che sto bene adesso’

‘Lo so... ma riguardarti un po’ non ti può fare che bene’ ribatté lui.

‘Uff!’ si lamentò lei, mentre lui sorrideva davanti alla sua espressione imbronciata.

‘Se vado a dormire tu te ne vai’ disse poi Natalie, mettendo il broncio e facendolo sorridere, sembrava una bambina.

‘Credimi, ne farei a meno’ le rispose lui, accarezzandole la guancia col dito.

‘Ehy, guarda che non c’è più nessun pericolo...’ disse lei, notando che il ragazzo era preoccupato.

‘Lo so... ma non mi piace comunque lasciarvi qui da soli’

‘Non succederà nulla, ok?’ lo rassicurò lei, voltandosi verso di lui ‘Giuro che non ho altri stalkers in giro!’ scherzò poi, riuscendo a far ridere anche Zack.

‘Vorrei ben vedere...’ commentò lui, sporgendosi per sfiorarle le labbra con le proprie.

‘Ti propongo un accordo: ci guardiamo la fine del film...’ disse, facendo cenno alla televisione, dove il film che stavano guardando fino a mezz’ora prima era in pausa ‘E poi io vado a dormire e tu vai a casa tranquillo, ok?’

‘Affare fatto’ rispose Zack, prendendo il telecomando e facendo ripartire il film.

 

Quando Zack si svegliò notò due cose: primo, il suo letto era molto più scomodo di quello che ricordasse, secondo, si era dimenticato di chiudere le finestre perché c’era decisamente troppa luce.

Fece per alzarsi, non ne aveva voglia, ma se non avesse almeno tirato le tende non si sarebbe mai riaddormentato, tuttavia mentre lo faceva sentì qualcosa che gli impediva di muoversi.

Fu a dir poco sbalordito quando vide che si trattava di Natalie, ma dopo essersi guardato attorno rapidamente capì cosa doveva essere successo: il film era noioso, si erano addormentati entrambi e nessuno dei due si era accorto che era finito.

Notò che mettendosi a sedere aveva svegliato Nat, che ora lo fissava altrettanto stupita.

‘E tu che ci fai ancora qui?’ chiese lei, notando che era mattina.

‘Credo di essermi addormentato durante quello splendido film’ commentò divertito lui, dandole un bacio sulla guancia.

‘Già... non ascolterò mai più i consigli del nanetto...era terribile...’

‘Meglio che scappi prima che Jess si svegli’ disse Zack, per quanto avrebbe preferito restare lì era meglio che Jess non lo vedesse, non volevano che si facesse idee strane, non ancora per lo meno.

‘Già...’ concordò lei, nonostante fosse chiaro che non le andava minimamente.

‘Passo dopo pranzo, ok?’ le disse lui, alzandosi in piedi e recuperando le sue scarpe.

‘Benissimo...ehy, mi porti al centro commerciale?’ chiese la ragazza, sorridendo all’idea.

‘Perché pensi allo shopping già di mattina?’ ribatté Zack, sorridendo rassegnato, non provò nemmeno a combattere per opporsi, sapeva che alla fine avrebbe ceduto comunque.

‘Perché sono tre settimane che non ci vado, ecco perchè’ rispose lei, aprendogli la porta.

‘Donne...’ commentò Zack, scuotendo la testa.

‘Che fareste senza di noi?’ finì lei per lui, baciandolo prima che avesse tempo di ribattere.

‘No comment... a più tardi’ rispose divertito lui, aspettando che Nat avesse chiuso la porta a chiave prima di scendere le scale.

 

3 Agosto 2010:

Natalie andò ad aprire la porta, chiedendosi chi potesse essere alle otto di sera, Zack era dai suoi quindi era escluso, Brian e Michelle erano fuori a cena, Viki e Kev erano sicuramente di sotto perché li aveva sentiti per telefono pochi secondi prima, quindi non sapeva cosa pensare.

‘Zack?’ chiese perplessa Natalie, trovandosi davanti il ragazzo, poi la sua espressione si fece ancora più stupita ‘Signora Baker?’ domandò la ragazza, notando la donna.

‘Hai un quarto d’ora, preparati, io e te dobbiamo uscire, mia madre resta con Jess, domani mattina lo porta da lei e andiamo a prenderlo domani sera’ disse il ragazzo

‘Non che non mi fidi di te... ma una spiegazione un po’ più elaborata non guasterebbe’ rispose Nat.

‘Invece sì, guasterebbe la sorpresa’ ribatté Zack, mentre la madre di fianco a lui ridacchiava a quello scambio di battute.

‘Papà!’ urlò Jess non appena vide Zacky, correndo verso di lui.

‘Cucciolo!’ lo salutò lui, prendendolo in braccio ‘Stasera stai con la nonna, ok?’ gli spiegò lui, sapendo prima ancora di iniziare che non sarebbe stato così semplice, Jess aveva ancora qualche problema quando si trattava di stare senza lui e Nat, soprattutto dopo la sparizione di Natalie qualche mese prima.

‘Perché?’ chiese il bambino, guardando prima lui, poi Nat, che gli sorrise.

‘Mamma e papà hanno un impegno... ma domani sera torniamo a prenderti dalla nonna, ok?’

‘Perché domani sera?’ domandò di nuovo Jess, stavolta mettendo il broncio.

‘Ehy, piccolino... sai chi c’è domani dalla nonna?’ intervenne la madre di Zack, prendendolo dalle braccia del figlio.

Jess sembrò pensarci per un attimo, poi sorrise, facendo tirare un sospiro di sollievo a Zack e Nat, quello era un buon segno.

‘Gavin?’ chiese Jess, che adorava il suo cuginetto più grande.

‘E anche Gianna’ gli disse la nonna, dandogli un bacio sulla guancia.

‘Sì!’ esultò Jess, improvvisamente molto più felice alla prospettiva di stare con lei.

‘E domani sera se la mamma vuole fermarsi a mangiare facciamo la pizza, ok? E puoi anche aiutarmi!’ gli propose lei, ridendo quando il bambino cominciò a dimenarsi dalla gioia.

‘Volentieri, grazie’ le rispose Natalie, sorridendole: era ancora meravigliata di come la madre di Zack non la odiasse a morte per averle tenuto nascosto Jess per anni, ma a quanto pareva se mai c’era stato del rancore ormai era del tutto scomparso.

‘Nat, fossi in te mi darei una mossa, non sei famosa per la tua velocità...’ intervenne Zack, facendo cenno all’orologio.

‘Oddio, sì!’ esclamò lei, correndo verso la sua stanza mentre Zack e sua madre scoppiavano a ridere.

‘Zack?’ lo chiamò lei, facendo capolino dalla sua camera.

‘Sì?’

‘Mi puoi dare almeno un’idea del dove stiamo andando, giusto per sapere cosa mettermi?’

‘Mmh... fai conto che sia una serata al bar di Johnny’ rispose lui.

‘Ok! Dieci minuti e ci sono!’ rispose lei, mentre Zack scuoteva la testa divertito, se ci avesse messo davvero solo dieci minuti avrebbe urlato al miracolo.

 

Venti minuti più tardi, Zack e Natalie uscirono di casa e il ragazzo continuò a mantenere il mutismo più assoluto, nonostante lei lo stesse pressando con le sue domande.

‘Mi piace la scelta dell’abbigliamento...’ commentò Zack, lanciando l’ennesima occhiata agli shorts di jeans e al top verde che Nat aveva scelto.

‘Non sviare il discorso... dai, sono curiosa!’ si lamentò lei, saltellando sul sedile.

‘Ancora un attimo di pazienza... eccoci!’

‘Zack... ma siamo da Johnny’ commentò lei, confusa: tutto quel mistero per una serata al solito bar?

‘Ok, adesso suppongo sia arrivato il momento di svelarti perché siamo qui’ disse lui, tirando fuori dalla tasca il cellulare e passandolo alla ragazza.

Natalie stava per chiedergli cosa dovesse farci, ma vide che sullo schermo Zack aveva aperto un messaggio, di Larry secondo quanto recitava il mittente.

“Gira voce che i prossimi numeri uno della Billboard siate voi...CE L’AVETE FATTA!”.

Natalie fissò lo schermo per qualche istante, poi appoggiò il cellulare sul cruscotto e un secondo dopo saltò letteralmente addosso a Zack.

‘OH MIO DIO!’ urlò la ragazza, abbracciandolo ‘Oh mio Dio, oh mio Dio!’

‘Oh mio Dio, dici?’ scherzò lui, abbracciandola a sua volta, se non altro per tenerla ferma prima che gli facesse sbattere di nuovo la testa contro il finestrino.

‘Zack è... aiuto, non capisco più niente’

‘Lo dici a me?’ rispose lui, che da quando aveva letto quel messaggio aveva dei serissimi problemi nel connettere il cervello: era a casa di sua madre quando gli era arrivato ed era certo che per un attimo i suoi avessero pensato che fosse impazzito, dal momento che aveva iniziato a saltellare per il salotto urlando.

‘Ve lo siete meritato’ gli disse Natalie, sporgendosi per baciarlo.

Furono interrotti da qualcuno che bussava al finestrino, che si rivelò essere Brian.

Nat notò come il fratello non sembrasse per nulla disturbato dalla scena che si era trovato davanti, segno che era già tendente all’ubriaco.

‘Ehy, Bri!’ esclamò Natalie, scendendo dalla macchina e saltando in braccio al fratello ‘Siete grandi!’ gli disse lei, stampandogli un bacio sulla guancia.

‘Lo so!’ le rispose lui, mettendola giù, era ancora abbastanza lucido da capire che non era in grado di tenere in braccio qualcuno a lungo senza perdere l’equilibrio.

‘Ehy, gli altri?’ chiese Zack.

‘Peggio di me!’ rispose Brian, dirigendosi di nuovo verso il bar ‘Io ero venuto a cercare voi!’ spiegò poi, facendo ridere Zack e Nat che lo stavano seguendo.

 

‘E adesso come la apriamo la porta?’.

Zack si voltò verso Natalie, osservandola come se avesse appena fatto la domanda del secolo: erano appena scesi dal taxi e ora fissavano la porta di casa di Zack come se fosse un ostacolo insormontabile, cosa che, considerato il loro scarso livello di lucidità in quel momento, probabilmente era vera.

‘Non ne ho idea’ rispose lui, scoppiando a ridere.

‘Oh, dammi le chiavi, io non ci dormo fuori’ disse lei, ridendo a sua volta.

Dopo dieci minuti buoni di tentativi andati a vuoto, finalmente Natalie riuscì ad aprire la porta e i due entrarono in casa, Zack richiuse la porta e un attimo dopo aveva spinto la ragazza contro il muro, cominciando a baciarla.

Nat gli circondò il collo con le braccia, lasciandosi prendere in braccio da Zack, che si diresse verso le scale.

Tuttavia, una volta arrivato davanti al primo gradino si fermò, osservandolo per qualche istante.

‘Zack?’ chiese Natalie.

‘Non credo di farcela a salire’ disse, indicando le scale.

Natalie le fissò a sua volta, decidendo che aveva ragione, non era nelle condizioni di fare tutti quei gradini, era certa che avrebbe finito per rotolare di sotto.

‘Beh, hai o non hai il divano con la penisola?’ chiese infine lei, mentre lui la fissava estasiato.

‘Ma quanto sei geniale?’ rispose lui, tornando con lei in braccio verso il salotto finché non ebbero raggiunto la loro meta.

 

Quando si svegliò, Natalie notò come prima cosa che si trovava nel salotto di Zack.

Le ci volle un attimo per ricordare perché era lì e non in camera, ma sorrise quando i fatti della sera prima cominciarono a riaffiorare, erano entrambi troppo ubriachi per salire le scale.

Tirò verso di sé la coperta, non perché facesse davvero freddo, ma solo perché le era sempre piaciuta la sensazione, per quanto stupido le aveva sempre dato un certo senso di protezione.

Vide Zack strizzare gli occhi senza però aprirli, evidentemente doveva essersi svegliato.

‘Aspirina’ fu la prima cosa che il ragazzo disse, sempre con gli occhi chiusi.

‘Ma buongiorno anche a te...’ rispose ironicamente lei, mettendosi sul fianco e pentendosi immediatamente del movimento ‘Uh... aspirina’ disse a sua volta.

Zack aprì un occhio, sorridendole divertito.

‘Visto?’ commentò il ragazzo.

‘E cosa stai aspettando? Aspirina!’ ripeté lei, affondando il viso nel cuscino.

‘E perché ci devo andare io?’ protestò lui, l’ultima cosa che voleva fare in quel momento era muoversi, figurarsi alzarsi in piedi.

‘Perché sei l’uomo, perché è casa tua, perché te lo sto chiedendo... devo continuare?’ rispose lei.

‘La seconda mia aveva quasi convinto, sei caduta sulla terza’ commentò Zack.

Per tutta risposta, Natalie alzò la testa dal cuscino e ignorando il dolore lancinante si sporse verso il ragazzo.

‘Per favore?’ lo implorò lei, dandogli un bacio sul collo e passandogli contemporaneamente una mano fra i capelli.

‘Dio, quanto sei sleale’ commentò Zack, alzandosi in piedi sconfitto, non prima però di aver rubato un bacio alla ragazza.

‘Lo so...’ rispose angelica lei, mentre lui si infilava i boxer e si dirigeva poi verso la cucina.

‘E non dimenticarti l’acqua!’ gli disse lei dal divano.

‘Altro signorinAAH!’.

Natalie scattò a sedere vedendo Zack volare a terra e le servì qualche istante per mettere a fuoco la scena, un movimento così brusco con un mal di testa come il suo non era stato affatto una buona idea.

‘Zack, stai bene?’.

Per tutta risposta, il ragazzo prese qualcosa da terra, che si rivelarono essere gli shorts di Natalie.

‘Come diamine ci sono finiti qui? Hanno cercato di uccidermi!’.

Natalie scoppiò a ridere, tornando ad appoggiare la testa sul cuscino per alleviare il dolore.

‘Sul come ci siano finiti ho un paio di teorie...’

‘Bah...’ commentò il ragazzo, rialzandosi e andando in cucina.

Qualche minuto dopo Natalie lo vide tornare verso di lei con in mano un bicchiere d’acqua e la scatola di aspirine.

‘Ti adoro’ gli disse, prendendo un’aspirina dalla scatola e ingerendola immediatamente con l’acqua.

‘Basta poco per corromperti’ commentò divertito lui, tornando a sdraiarsi di fianco a lei e abbracciandola, tirandola verso di sé finché non ebbe la fronte premuta contro la sua.

‘Buongiorno numero uno’ gli sussurrò lei, abbracciandolo.

‘Mmh... mi piace, suona proprio bene’ commentò lui, facendola sorridere.

‘Sì, in effetti non è male... potrei cominciare a chiamarti così... ma poi Brian diventerebbe geloso...’ rispose Nat.

‘Brian se ne farà una ragione’ ribatté lui, annullando la distanza fra di loro e baciandola.

‘Credo di aver bisogno di dormire di nuovo’ disse dopo un po’ Natalie, il mal di testa andava già meglio, ma non così tanto da potersi alzare.

‘E secondo te per quale motivo ho chiesto a mia madre di tenere Jess fino a stasera?’ le rispose Zack.

‘Sei geniale, numero uno’ gli rispose lei, sorridendogli.

‘Lo so, grazie’ disse lui, lasciando che Nat appoggiasse la testa sulla sua spalla.

‘Zack?’ lo chiamò Natalie dopo qualche minuto con voce evidentemente assonnata.

‘Mmh?’ le rispose il ragazzo, che così come lei stava per riaddormentarsi.

‘Sono certa che Jimmy è fiero di voi’.

Zack non disse nulla, limitandosi a sorridere e a darle un bacio sulla fronte: in fondo era anche per quello che ci avevano messo l’anima in quell’album ed era assolutamente certo che dovunque fosse in quel momento, il suo amico stesse celebrando alla grande esattamente come loro.

 

21 Ottobre 2010:

Zack salutò i suoi amici e si diresse verso la sua camera, fortunatamente non dovevano partire per la tappa seguente del tour prima della sera successiva, per cui poteva godersi una lunga dormita dopo il concerto di quella sera e anche un bel giro per Milano nel pomeriggio.

Aprì la porta e non appena mise piede nella stanza rischiò di inciampare in un trolley che non era decisamente suo.

Sorpreso si guardò intorno e un sorriso enorme si fece strada sul suo volto quando vide Nat addormentata nel suo letto: adesso si spiegava perché un’ora prima Brian aveva fatto di tutto perché lui salisse in camera a recuperare il suo portatile per dare “un’occhiata ai primi feedback dei fans”, tentativo fra l’altro fallito miseramente, Zack si era categoricamente rifiutato di fare le scale se non quando fosse stato il momento di andare a dormire.

Andò a sdraiarsi di fianco alla ragazza e cominciò ad accarezzarle delicatamente la guancia col dito finché non la vide strizzare gli occhi prima di aprirli e sorridergli.

‘Non sei un buon soggetto per una sorpresa’ commentò assonnata Natalie, sporgendosi verso di lui quel che bastava per baciarlo.

‘Non è colpa mia, è tuo fratello che è un pessimo alleato’ rispose Zack, abbracciandola e facendole appoggiare la testa sulla propria spalla ‘Da quanto sei qui?’

‘Che ore sono?’ chiese lei.

‘Mezzanotte e mezzo’

‘Allora sono due ore’ rispose Natalie.

‘Oh, mi dispiace’ le disse lui, dandole un bacio sui capelli.

‘Fa niente, almeno mi sono ripresa dal viaggio...’

‘Jess?’

‘L’ho lasciato con i miei... non è stato facile, ma alla fine l’ho convinto che cinque giorni non sarebbero stati la fine del mondo’ spiegò lei.

‘Sei tutta mia per cinque giorni?’ chiese lui, sorridendole.

‘Ci puoi giurare... Milano, Parigi... pensavi veramente di non portarmici?’ rispose divertita lei, facendolo ridere.

‘Ecco, ed io che speravo che fossi qui per me...’ commentò lui, mettendo il broncio.

‘Scemo’ lo prese bonariamente in giro lei.

‘E mi insulta pure...’ continuò lui, mentre lei decideva di farlo tacere baciandolo.

‘Pensi di stare zitto, Vengeance?’ gli chiese lei, sedendosi sopra di lui.

‘Dipende... fammi cambiare idea’ la sfidò il ragazzo, con un sorriso stampato in volto che parlava da sé.

‘Mmh... non so...’ rispose lei fingendosi pensierosa, ma in realtà stava sorridendo a sua volta ‘Non che non abbia un paio di idee su come farti cambiare idea... ma mio fratello è nella stanza di fianco...’ disse lei, facendo cenno con la testa al muro dietro il letto.

‘Beh...io direi...’ cominciò Zack,  mettendole le mani sui fianchi e avvicinandola a sé ‘Direi che almeno la prossima volta impara ad essere un po’ più convincente...’

‘Mmh... perché se lui fosse stato convincente tu saresti salito prima e lui non avrebbe dovuto sentire nulla...’ rifletté lei, usando contemporaneamente quella che sapeva essere la mossa decisiva, ossia mordere leggermente il labbro inferiore a Zack.

‘G-già...’ rispose lui, mente il cervello cominciava decisamente ad annebbiarsi.

‘Mi hai convinto’ disse lei, non riuscendo a dire altro prima che Zack tornasse a baciarla, sdraiandosi sul letto e portandola con sé.

 

Quando Zack si svegliò, la prima cosa che vide fu Nat addormentata di fianco a lui.

Sorrise, pensando che era una delle cose che più gli erano mancate durante quel tour.

Le diede un bacio sulla fronte e la ragazza a quel gesto si spostò ancora più vicino a lui fino ad appoggiare la testa sul suo braccio, mentre Zack le cingeva la vita con l’altro.

‘Buongiorno’ le disse lui.

‘Giorno’ rispose lei, aprendo appena gli occhi.

‘E dai, non venirmi a dire che hai ancora sonno!’ la prese in giro lui.

‘Se qualcuno mi avesse lasciato dormire stanotte non avrei sonno’ rispose lei, dandogli un bacio sulla spalla.

‘Ti stai lamentando?’

‘Certo che no’ rispose lei, alzando la testa per baciarlo ‘Scendiamo a fare colazione?’

‘Vista l’ora dovresti chiedermi se scendiamo a pranzo...’ commentò divertito lui, mentre Natalie spalancava gli occhi stupita.

‘Ma che ore sono?’

‘L’una di pomeriggio... in realtà dobbiamo uscire a pranzo, perché qui in hotel finisce ora’ spiegò lui.

‘Ok... mi preparo allora... vado a farmi una doccia’ disse lei, alzandosi in piedi ‘E stammi alla larga mentre mi lavo... ho fame e tu finiresti per distrarmi dall’obiettivo’ gli disse lei, facendolo scoppiare a ridere.

 

Mezz’ora più tardi, Zack e Nat stavano scendendo nella hall e notarono Johnny, Matt e Brian seduti sui divanetti che chiacchieravano.

Matt fu il primo a vederli, dal momento che era rivolto verso le scale.

‘Bentornati fra noi piccioncini!’ li salutò il cantante, facendo sì che anche gli altri due si girassero verso di loro e sia Zack che Nat ridacchiarono vedendo lo sguardo omicida di Brian.

‘Voi due non osate rivolgermi la parola’ disse il ragazzo, fulminandoli con un’occhiata.

‘Fratellone, è così che mi accogli dopo due mesi che non ci vediamo?’ chiese Nat mentre si sedeva di fianco a Matt, fingendosi offesa.

‘Io vi odio... per colpa vostra non ho dormito... io vi odio’ le disse Brian, mentre Johnny e Matt trattenevano a fatica le risate.

‘Guarda che noi non abbiamo fatto niente’ continuò Natalie con un sorriso angelico, mentre Zack di fianco a lei rideva sotto i baffi, se Nat avesse continuato a provocare il fratello in quel modo, tempo qualche minuto e avrebbero assistito alla fase isterica.

‘Non avete fatto niente?!’ esclamò Brian, mentre Zack pensava che era arrivata prima del previsto quella famosa fase ‘Fino alle quattro... fino alle fottutissime quattro di mattina!’ continuò il ragazzo, mentre tutti scoppiavano a ridere, alla voce acuta del ragazzo era impossibile resistere.

‘Non c’è niente da ridere’ bofonchiò Brian risentito, continuando a guardare estremamente male Zack e Natalie.

‘Beh, io e lui andiamo a mangiare... per qualche strano motivo ho più fame del solito’ disse Nat, alzandosi in piedi e tirandosi dietro Zack, mentre Brian le lanciava l’ennesima occhiata omicida.

‘Ti odio sorellina!’ gli urlò lui.

‘Ti adoro fratellone!’ rispose lei, dirigendosi verso l’uscita dell’albergo insieme a Zack.

 

8 Dicembre 2010:

‘Ragazze, tutte pronte per il lancio del bouquet!’ urlò Viki, portandosi al centro del giardino dove si stava tenendo il ricevimento del suo matrimonio con Kev.

‘Nat, tu non vai?’ le chiese Michelle.

‘No... perché rischiare di rovinarsi il vestito?’ rispose lei, facendo ridere Lacey, Mich e Val.

Le ragazze si trovavano poco distanti dal gruppo di aspiranti future spose con Matt, Brian, Johnny e Zack e osservavano la scena divertiti.

‘Beh, però avrebbe senso... voglio dire, noi ormai abbiamo quel che abbiamo...’ disse Val, ricevendo un’occhiataccia sia da Matt che da Brian.

‘E se poi prendo il bouquet e devo sposarmi entro l’anno? A questi gli prende un infarto’ si giustificò Nat, indicando Brian e Zack, che annuirono.

‘Così ti voglio sorellina’

‘Senza offesa, eh’ le sussurrò all’orecchio Zack, dandole un bacio sulla guancia.

‘Tranquillo...’ rispose lei sorridendogli.

‘E uno... e due... e tre!’ urlò Viki, lanciando il suo bouquet.

Un istante dopo, tutti fissavano sbalorditi Zack, che reggeva in mano il bouquet fissandolo altrettanto esterrefatto.

In realtà, i suoi amici lo fissavano estremamente divertiti, mentre il gruppo di aspiranti spose gli stava lanciando sguardi omicidi.

‘Ehy, non l’ho fatto apposta!’ si giustificò lui, leggermente spaventato da quel gruppo di ragazze che sembravano volerlo aggredire.

A quel punto tutti i suoi amici scoppiarono a ridere, soprattutto i ragazzi, che avevano le lacrime agli occhi.

‘Ehy, Nat, Zack, qualcosa che avete dimenticato di dirci?’ scherzò Johnny.

Brian a quelle parole smise immediatamente di ridere e lanciò un’occhiata omicida a Zack, che indietreggiò verso Natalie.

‘In realtà sì... mi dispiace Natalie, io amo lui!’ esclamò Zack, fingendo di voler abbracciare Johnny, che indietreggiò inorridito.

A quel punto anche Brian tornò a ridere, mentre gli altri risero ancora più forte.

‘Zack!’ esclamò Natalie, quando riuscì a smettere di ridere ‘Se devi piantarmi, almeno fallo per Matt!’ gli disse lei, mentre Johnny le rivolgeva un’occhiata indignata.

‘Giusto, così poi io e lei ci consoliamo a vicenda...’ scherzò Val, facendo l’occhiolino a Nat, che ricambiò sotto lo sguardo incredulo dei ragazzi.

‘Ok, questa conversazione rischia di diventare molto vietata ai minori... e noi ne abbiamo uno in arrivo’ disse Zack, indicando con un cenno della testa Jess, che stava correndo verso di loro seguito da Kevin.

‘Ehy Zack, non sapevo che ambissi al bouquet!’ scherzò Kev, ridacchiando.

‘Spiritoso... ehy, cucciolo!’ disse Zack, riponendo il famigerato bouquet su un tavolo e prendendo in braccio il bambino.

‘Papà, papà, io so un segreto!’ esclamò Jess.

‘Ah sì?’ chiese Zack divertito dall’entusiasmo del figlio.

‘Sì, me lo ha detto Viki, ha detto che lo sappiamo solo io e Kevin!’ spiegò il bambino e questa volta si fecero tutti molto curiosi.

‘E ce lo puoi dire questo segreto?’ chiese Natalie lanciando un’occhiata a Kev, che stava ridacchiando sotto i baffi.

Jess scosse la testa.

‘No, Viki ha detto... ha detto... che dovete...’ iniziò Jess, facendosi pensieroso.

‘Stare un po’ sulla graticola’ finì per lui Kev, guadagnando l’attenzione del gruppo.

‘Sì!’ concordò Jess, soddisfatto come se lo avesse detto lui stesso.

‘Kevin!’ protestò Natalie, curiosa.

‘Devo tornare da Viki, a dopo!’ disse il ragazzo, defilandosi prima che gli altri potessero fermarlo.

‘Amore, lo puoi dire alla mamma, dai...’ Nat cercò di convincere il bambino, prendendolo dalle braccia di Zack.

‘Non posso’ disse semplicemente Jess, con un sorriso smagliante in volto.

‘Victoria Elizabeth Kingston Riley!’ urlò Nat, attirando l’attenzione dell’amica, che si avvicinò al gruppo con un’espressione angelica in volto.

‘Ehy, ragazzi, vi state divertendo?’ chiese.

‘Non fare finta di nulla!’ esclamò Michelle, curiosa quanto Nat e gli altri.

‘Usare un bambino per torturarci è veramente crudele, Viki’ intervenne Zack e Brian annuì vigorosamente.

‘Oh, Jess, allora hai fatto quello che ti ho detto?’ chiese al bambino, che annuì ‘Sei bravissimo!’ gli sorrise lei.

‘Viki!!!’ esclamarono in coro le ragazze, frustrate.

‘Mmh...’ Viki si fece pensierosa, mentre otto paia di occhi la fissavano impazienti ‘Ok... allora... diciamo che...’

‘Diciamo che?’ chiese Brian, evidentemente impaziente ‘Andiamo Vik!’ la incitò, facendo ridacchiare la ragazza.

‘Ok, mettiamola così... dovrò rinunciare alla parte più divertente della festa...’

‘Sarebbe?’ chiese confuso Zack.

‘L’ubriacatura dopo che i miei genitori e quelli di Kev se ne saranno andati’.

Rimasero tutti perplessi per un attimo, poi le ragazze si guardarono fra di loro.

‘Zack, ti dispiace prendere Jess?’ disse Nat, passando il bambino a Zack, che così come gli altri ragazzi continuava a non capire.

‘OH MIO DIO!’ urlò Nat, lanciandosi addosso all’amica insieme alle altre ragazze.

‘Ehy, così mi soffocate!’ esclamò Viki, cercando di abbracciare tutte quante.

‘Oddio, sono così felice tesoro!’ esclamò Nat.

‘Qualcuno ci spiega che cosa ci siamo persi?’ chiese Matt, ricevendo in cambio un’occhiata divertita da ciascuna delle ragazze ‘E non mi guardate così, non sono l’unico a non averci capito nulla!’ protestò lui, indicando i suoi amici, confusi quanto lui.

‘Jess, tesoro, glielo dici tu?’ chiese Viki al bambino.

‘A luglio Kev e Viki hanno un bambino!’ spiegò il piccolo.

‘Congratulazioni!’ esclamò Brian, il primo a riprendersi dallo shock, abbracciando l’amica.

‘Grazie Bri!’ rispose lei, abbracciandolo a sua volta.

Dopo che anche gli altri si furono congratulati con Viki, la ragazza decise che era il momento di dare il via alle danze e trascinò un riluttante Kev, che aveva sempre odiato ballare, al centro della pista, mentre anche le altre ragazze recuperavano i rispettivi mariti e fidanzati prima che riuscissero a eclissarsi.

 

Più tardi, intorno alle nove, Natalie era in un angolo un po’ isolato del cortile con Jess, che aveva cominciato a mostrare segni di cedimento una decina di minuti prima e si era addormentato poco dopo in braccio a lei.

‘Nat?’

‘Shh!’ fece lei a Zack, indicando Jess che dormiva.

Il ragazzo annuì e si sedette di fianco a lei, sorridendo alla vista del piccolo pacificamente addormentato.

‘Non ce la faceva più, eh?’

‘Già, stava per crollare... ma nonostante questo non ne voleva sapere di smettere di ballare... temo che sia egocentrico tanto quanto lo zio’ commentò lei, riferendosi al fatto che fino a poco prima Jess era il centro dell’attenzione.

‘Non poteva essere perfetto...’ rispose Zack, facendola ridere.

‘Gli altri?’ si informò Natalie.

‘Li abbiamo persi... gli unici sobri siamo io, te, Viki e Lacey... e tua madre, anche tua madre’

‘Non so se sono felice di sapere che mio padre è andato...’ osservò Natalie.

‘Ah, tuo padre è un grande, può farlo... senti...’

‘Che c’è?’

‘Mi chiedevo... sì, insomma...’ cominciò lui, indeciso su come andare avanti.

‘Zack, che c’è? Il bouquet ti ha scombussolato?’ lo prese in giro lei, ricevendo un’occhiata divertita dal ragazzo.

‘In realtà potrebbe essere...no, scherzi a parte, è un po’ che ci sto pensando... so che abbiamo detto di andarci piano ed in una relazione normale non sarebbe il momento giusto, però la nostra non è una relazione propriamente normale, voglio dire, usciamo da otto mesi e abbiamo un figlio di quasi cinque anni...’

‘Zack... sono sinceramente molto confusa...’ gli disse Nat, che non capiva dove il ragazzo volesse andare a parare con quel discorso, poco chiaro fra l’altro.

‘Ecco, insomma...vuoi venire a vivere con me?’ disse lui, abbassando lo sguardo.

‘Io... noi... cioè, nella stessa casa, tutti insieme?’ chiese Nat, sentendosi vagamente stupida, ma era troppo sorpresa.

‘Beh, l’idea sarebbe quella... certo, se poi preferisci la cuccia di Ichabod, chi sono io per giudicare le tue scelte?’ scherzò lui, ricevendo in cambio una gomitata dal braccio libero di Natalie.

‘Scemo... è che non me lo aspettavo...’

‘Te l’ho detto, so che non è esattamente nell’ottica dell’andarci molto piano, ma più ci penso, più io, te e Jess nella stessa casa è un’idea che mi piace... sarà l’atmosfera di matrimonio nell’aria, non lo so... però niente mi è mai sembrato un’idea migliore’ spiegò lui.

‘Ok’ disse lei, dopo qualche istante di silenzio.

‘Ok?’ si sincerò lui, non potendo trattenere un sorriso.

‘Ok’ confermò lei, sorridendogli a sua volta.

‘Beh... non dirlo a Viki, ma ha appena perso il titolo di persona più felice della giornata’ disse Zack, sporgendosi verso la ragazza per baciarla.

‘Parlando di casa...’ disse Zack dopo qualche istante ‘Forse è il caso di portarci questo piccolino, che dici?’

‘Mi sembra un’ottima idea’ rispose lei, alzandosi in piedi dopo che Zack aveva preso Jess in braccio ‘E gli altri?’

‘Tua madre pensa a tuo padre, Mich e Brian, mentre Lacey pensa agli altri’

‘Avevi pianificato proprio tutto’ scherzò lei, seguendolo verso l’uscita.

‘Nei dettagli, aggiungerei’ ribatté lui.

‘Diabolico...’

‘Ho un’ottima insegnante’ ribatté lui, aprendo la portiera posteriore dell’auto, dal momento che nel frattempo erano arrivati al parcheggio, e stendendo Jess sul sedile.

‘Ti dispiace aspettarmi qui per due minuti? Almeno Viki la volevo salutare’ gli disse Nat.

‘Non mi muovo di qui’ rispose lui.

Nat gli diede un bacio a fior di labbra e si diresse di corsa verso l’interno del ristorante.

‘Oh, l’unica altra persona sobria oltre a me e quella santa!’ esclamò Viki, facendo riferimento a Lacey, che stava spiegando a un Johnny molto ubriaco perché non fosse una buona idea mettere la testa sotto la fontana di cioccolato.

‘Ehy, volevo salutarti’ le disse Nat, lanciando un’occhiata solidale a Lacey, che a giudicare dallo sguardo disperato che stava lanciando al suo ragazzo stava meditando se non fosse una buona idea affogarcelo in quella maledetta fontana.

‘No, mi abbandoni?!’ chiese Viki, sconvolta.

‘Jess è crollato...e sinceramente, sto per crollare anch’io, è stata una giornata stancante... ma complimenti tesoro, è stato un matrimonio epocale’ le disse Nat ed era sincera, era stato tutto assolutamente meraviglioso ‘E tu... beh, tu sei meravigliosa, tesoro’ aggiunse Nat.

‘Oh, grazie!’ esclamò Viki, abbracciandola ‘Ecco, vedi? Sono già emotiva, troppo emotiva!’ si lamentò lei, asciugandosi una lacrimuccia.

‘Oh, il peggio arriva ai cinque mesi, lì ti metterai a piangere anche se per sbaglio pesti una formica’ la prese in giro Natalie ‘Scappo, c’è Zack che mi aspetta fuori...oh, a proposito...’

‘Cosa?’

‘Potrei avere una novità... ma mi devi giurare di non dirlo a nessuno, ok?’

‘Spara’ la incitò Viki.

‘Potrebbe avermi chiesto di andare a vivere insieme...’ spiegò Nat, osservando divertita l’amica strabuzzare gli occhi.

‘COSA?!’ esclamò lei, fortunatamente non attirando troppo l’attenzione, dal momento che la musica era abbastanza alta in quel momento ‘Ma è fantastico tesoro! Aspetta... gli hai detto di sì, vero?’ si sincerò lei.

‘Certo che gli ho detto di sì, Viki!’ rispose Nat come se fosse ovvio, e in fondo lo era, a quel punto.

‘Sono così felice...oh, allora vai, su, non farlo aspettare, vai!’ disse Viki, spingendola verso l’uscita e facendo ridere Nat.

‘Ok, ok... oh, e buon viaggio, mandami una cartolina dalle Hawaii!’ le disse Natalie.

‘Contaci!’ esclamò allegra Viki.

Nat la salutò di nuovo e tornò alla macchina, dove Zack la stava aspettando.

‘Lo hai detto a Viki per caso?’ chiese lui divertito.

‘E tu come lo sai?’ chiese sorpresa lei.

Per tutta risposta, Zack le passò il proprio cellulare, su cui campeggiava un messaggio di Viki.

Pensavo di doverti mandare i segnali di fumo, go Vengeance!’.

Nat si trattenne dallo scoppiare a ridere solo per non svegliare Jess ‘Viki è incorreggibile... oddio, spero non le venga in mente di dirlo a Bri’

‘Premettendo che non credo lo farebbe mai...’ iniziò Zack, mettendo in moto ‘Tu credi davvero che conciato com’è Brian domani mattina se ne ricorderebbe?’ finì lui, facendola di nuovo ridere.

‘In effetti no...’ dovette convenire lei ‘Ehy, ho una certa confusione... a che casa andiamo?’ chiese poi la ragazza.

‘La tua... così domani mattina sarà mia premura aiutarti a fare le valigie’ spiegò lui.

‘E chi ti ha detto che puoi fermarti da me?’ lo stuzzicò Natalie.

‘Credo di avere degli argomenti molto convincenti’ rispose sicuro lui.

‘Mmh... forse...’ ribatté lei.

‘...Natalie, tu e i tuoi forse mi manderete al manicomio’ commentò lui, mentre lei rideva divertita.

 

 

Buonasera!!

Allora… dietro suppliche di Amor vincit omnia ho aggiornato un po’ prima del previsto...

Ho un paio di news gaiose fra l’altro...se a qualcuno interessano...

Punto primo: MI LAUREO!!!!! È ufficiale... il 30 Giugno sarà il mio giorno ;)

Punto secondo: vado a vedere il concerto di Avril... non insultatemi... a me piace :P

Beh, che altro dire... questo è il penultimo capitolo e come avete visto, sono una serie di momenti di Zack e Nat insieme... il prossimo capitolo sarà l’epilogo... non vi anticipo nulla, vedrete!

Grazie a tutti per le recensioni... sono diventata pigra, non ho risposto di nuovo, sappiate solo che VI ADORO! E devo citare Arimi_chan e Amor vincit omnia, che con le loro recensioni mi hanno accompagnato fin dall’inizio e mi hanno sempre lusingato un sacco... siete fantastiche!!

Che dire... al prossimo (ultimo L) capitolo!!!

xxx

Lady Numb

   
 
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