Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Argorit    08/06/2011    4 recensioni
Poche settimane dopo gli eventi di Edoras, Fairy Tail è costretta a combattere una nuova minaccia. Heaven, una gilda oscura che sino a quel momento si era limitata ad agire nell'ombra, esce finalmente allo scoperto, ed in suo possesso vi è un'antica anfora dai poteri sconosciuti appartenuta a Zeref.
Per sconfiggere il nemico e riportare l'artefatto al sicuro, Makarov invia i suoi maghi con l'appoggio dell'alleanza tra gilde. Questa volta, però, un altro membro si unirà alla squadra, perchè il master di Fairy Tail ha chiesto l'aiuto della temutissima Dark Phoenix, la più potente organizzazione mercenaria di Fiore.
E loro hanno mandato il migliore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                    Nel cuore del territorio nemico

 

Ripresasi Erza, il gruppo aveva ricominciato la propria marcia, stavolta con una strada ben precisa da seguire, grazie a Shin. Il biondo, infatti, aveva avuto buona cura di interrogare alcuni dei maghi nemici che aveva sconfitto, riuscendo così a scoprire dove Heaven aveva posto il suo quartier generale.

Per questo avevano fatto armi e bagagli ed erano partiti, giungendo a destinazione in meno di sei ore.

Sh:«Ora dobbiamo cercare di attirare l’attenzione il meno possibile. Una volta all’interno è probabile che saremo costretti a dividerci, e non sappiamo cosa troveremo, quindi voglio che ognuno di voi prenda una manciata di queste»

Gettò a terra la sacca che conteneva gli Oushitsu, la quale si aprì, rivelando il proprio contenuto.

Na:«Che roba è? Foglie?»

Sh:«NO, o meglio, non più. Sono degli Oushitsu no Desutorakuta (Distruzione dell’autorità regia)»

Lu:«Cosa sono?»

Sh:«All’interno dell’insieme di tecniche che compongono il Genso Doki ne esistono alcune definite “di accumulo”. Permettono, in pratica, di accumulare l’energia naturale in alcuni tipi di oggetti, creando così degli “artefatti naturali”»

Gr:«Questo non risponde alla domanda di Lucy. Cos’è questa roba?»

Sh:«Ci stavo arrivando. Questi “artefatti”, trattati con il giusto elemento nella giusta quantità, acquisiscono le proprietà dell’elemento stesso. Questi in particolare funzionano come degli antidoti: se ingeriti neutralizzano per dieci minuti esatti l’effetto di qualunque sigillo o maledizione»

Il biondo si beò per un istante delle espressioni basite dei propri commilitoni, resistendo a stento all’impulso di saltare addosso ad Erza, tanto era carino il suo visino stupefatto.

Ll:«S-stai dicendo sul serio? Dieci minuti di assoluta immunità?»

Sh:«Già»

Er:«Sei una sorpresa dopo l’altra, lo sai Shin?»

Sh:«Ora non osannatemi troppo. Questa roba è utile, ma ha delle controindicazioni fastidiose»

Ga:«Stitichezza?»

Ghignò il drago d’acciaio prima di beccarsi un pugno simultaneo dalla quasi totalità dei presenti, che non avevano gradito la battuta.

Er:«Scusalo. Dicevi?»

Sh:«Il Genso Doki può essere usato da chiunque ma è stato studiato appositamente per i non-maghi che vogliono affrontare persone dotate di poteri magici. Per tale motivo, se prima non si segue il giusto allenamento usare gli “artefatti naturali” crea dei problemi. In primis, dato che il corpo umano ha un limite all’energia che può contenere al suo interno, se ingerite gli Oushitsu perderete tanto potere magico quanta è l’energia naturale contenuta nell’Oushitsu stesso»

La:«Quindi perderemo potere magico ad ogni dose?»

Il ragazzo si strinse nelle spalle.

Sh:«Solo all’inizio. Con l’avanzare dello scontro le vostre riserve di magia si svuoteranno, pertanto l’energia naturale avrà tutto lo spazio che le occorre»

Na:«Mi sembra un po’ una fregatura»

Lu:«Sempre meglio che non poter usare la magia»

Tutti si trovarono concordi con l’affermazione della bionda: meglio perdere le forze che non poter lottare affatto.

Pa:«Altre cose che dovremmo sapere?»

Sh:«Solo una cosa: che non vi venga in mente di prendere più dosi assieme. Non morireste ma passereste sicuramente le pene dell’inferno»

W:«Perché?»

Sh:«Il corpo umano, se non allenato,  mal sopporta una dose troppo elevata di energia naturale»

Er:«Vale per tutti?»

Sh:«Per me no, e anche tu, visto che hai seguito i miei allenamenti, hai sviluppato una soglia di resistenza più alta del normale. Il problema degli altri deriva dal fatto che l’energia naturale è più pura, dal punto di vista spirituale, della magia, e gli esseri umani non riescono a tollerarla»

La:«Ora basta ciarlare. Prendete sta roba e muoviamoci ad entrare»

Il gruppo annuì, raccolse una buona manciata di Oushitsu e si avviò verso l’ingresso della base di Heaven.

Ga:«Niente sentinelle? Strano. Lily, da un’occhiata in giro»

Pa:«Perché io?»

Ga:«Perché un gatto non suscita sospetti»

Il felino sbuffò infastidito e scavalcò il tronco di quercia dietro al quale si erano nascosti, per andare in avanscoperta.

Dopo meno di un quarto d’ora l’ex comandante magico tornò ad annunciare ai maghi che la via era libera.

Lu:«Sicuro che non hanno tracciato un altro sigillo per imprigionarci?»

Sh:«No, ho già controllato con il Doki Besu (Sincronia di base). Se ci sono sigilli, non sono all’esterno della base»

Er:«Ma dov’è l’ingresso? Qui non ci sono altro che macigni e macigni più grandi»

Sh:«Così mi deludi Erza. Non fermarti alle apparenze, guarda con altri occhi»

La rossa eseguì, entrando nello stato di percezione mentale assoluta che aveva imparato da Shin, e capì cosa intendeva dire il ragazzo: l’ingresso era mimetizzato tra le rocce, nascosto dietro una spessa parete di pietra e protetto da una potente barriera illusoria che lo celava alla vista.

Er:«Capisco. Ingegnoso»

Sh:«Già, ma entrare non sarà un gran problema»

Na:«Ah si? E come facciamo? Sfondiamo tutto?»

Sh:«No Salamander, in questo modo non sopravvivremmo due minuti. Erza, osserva e impara»

Il biondo si avvicinò alla roccia e vi poggiò sopra il palmo della mano destra, trasmettendovi attraverso l’energia.

Sh:«Questo procedimento, Erza, e simile a quello usato per la creazione degli “artefatti”. L’unica differenza è che, mentre nel primo caso si comprime l’energia e la si stabilizza, in modo che l’oggetto usato acquisisca un dato potere, in questo la si espande, lasciando che circoli liberamente e applichi gradualmente il proprio effetto. Chiaro?»

Nessuno dei presenti capì una sola parola della sua spiegazione, e quando Erza annuì con convinzione, come se Shin le avesse appena spiegato come aprire una porta, i ragazzi la fissarono sbalorditi.

Sapevano tutti che Erza prendeva lezioni dal ragazzo già da un po’, ma non si erano mai effettivamente chiesti “cosa” le stesse insegnando né il livello che la ragazza aveva raggiunto.

Sh:«Genso Doki. Sora. Torikeshi no Nagare – Breaking (Sincronia elementale. Vuoto. Flusso dell’annullamento. Sfondamento)»

La solida pietra cominciò a tremolare, come se fosse fatta d’acqua. Lentamente, partendo dal centro, il gigantesco minerale cominciò a dissolversi mentre, silente e inarrestabile, l’effetto della tecnica di Shin erodeva con discrezione l’illusione che ostruiva loro il cammino.

L’intera operazione durò dieci minuti, suscitando il malumore di Natsu e Gazille, che fremevano per iniziare a combattere.

Na:«Non puoi fare più in fretta?»

Sh:«Potrei. In effetti se lo volessi potrei distruggerla in due secondi, ma se lo facessi si accorgerebbero che ho infranto la loro protezione. Così invece posso aprire un varco lasciando intatto l’incantesimo, in modo che non capiscano che abbiamo fatto irruzione nel loro covo»

Lu:«Saggio da parte tua. Natsu, dovresti imparare da lui»

Na:«COME?»

Lu:«Dovresti imparare ad essere più paziente. Non puoi sempre entrare distruggendo ogni cosa. Non ti andrà bene ogni volta»

Il mago del fuoco si ammosciò come una candela davanti al fuoco, cosa che Shin non poté fare a meno di notare.

Sorrise: Natsu s’infervorava come una belva per le parole di chiunque ma si abbatteva se a criticarlo era Lucy?

Sh:”Qui gatta ci cova. È cotto?”

Lo osservò meglio, facendo comunque attenzione a non perdere il controllo sul Genso Doki.

Nello stesso istante in cui Lucy si scusò, dicendogli che in fondo lui era fatto così e che bastava facesse un po’ più attenzione quando agiva, il rosato tornò in auge.

Sh:”Eh si, è proprio cotto”

Er:«Shin, manca ancora molto? È rischioso rimanere qui fuori troppo a lungo»

La voce di Erza lo riportò alla realtà, facendogli realizzare di star impiegando troppo tempo nell’operazione, così aumentò la forza e aprì il varco, lasciandolo aperto il tempo necessario affinché il gruppo entrasse, dopo di che lasciò che si richiudesse alle proprie spalle.

L’interno dava su una scalinata lugubre e poco invitante, che scendeva in profondità, perdendosi nelle tenebre.

Sh:«Natsu, Laxus, fate un po’ di luce per favore, ma se sentite un rumore spegnete»

Na&La:«Ok»

L’oscurità fu scacciata dal fuoco e dal fulmine, rivelando un quadrivio decisamente poco opportuno.

Gr:«Merda, che strada prendiamo?»

Sh:«Fammi controllare»

Si piegò su un ginocchio e diede un pugno al suolo.

Sh:«Ni-sho Genso Doki. Tsuchi to Sora. Sukyan Goukei. (Sincronia elementale doppia. Terra e Vuoto. Scansione Totale)»

Un violento impulso sonoro attraversò la terra e la pietra, invadendo e ispezionando ogni anfratto, ogni sala e ogni corridoio della base sotterranea, ritornando poi al punto di partenza e fornendo a Shin una dettagliata mappatura dei dintorni.

Sh:«Tutte le strade conducono allo stesso punto, ma non si incrociano mai. Ogni corridoio porta ad un magazzino in cui potenzialmente può essere custodito lo Zenit. È una pessima idea, ma non abbiamo altra scelta: dobbiamo dividerci e perlustrarli tutti»

Ll:«Ehm, non possiamo rimanere uniti? Se ci dividiamo saremo più vulnerabili»

Er:«No, Shin ha ragione. Più a lungo rimaniamo qui, maggiore è il rischio di essere scoperti. Correre il rischio e separarci è la scelta migliore»

Sh:«Muoviamoci. Cercherò di formare le squadre bilanciandovi meglio che posso. Nel gruppo uno, Erza per gli attacchi a corto raggio, Gazille per quelli dalla media distanza e Gray per il lungo raggio. Nel gruppo due, Panterlily, Lluvia e Laxus. Gruppo tre: io, Wendy ed Elfman. Infine nel gruppo quattro, Mirajane-san, Lucy e Salamander»

Er:«Sicuro?»

Il biondo sorrise e la baciò, trovando in Erza una dolce e piacevole risposta, sebbene velata da quell’ombra di incertezza che l’aveva spinto ad evitare di andare sino in fondo con lei.

Sh:«Anch’io vorrei rimanere con te, ma ho dovuto equilibrare le squadre in modo che ognuna, a parte la mia, avesse una forza pari a quella di un mago di classe SS. Se io e te stessimo nello stesso gruppo, c’è ne sarebbe un altro che si ritroverebbe pesantemente indebolito»

La rossa lo fissò, occhi castani in occhi cremisi.

Er:«Ci vediamo alla fine dei tunnel»

Sh:«Sicuro. Che nessuno di voi si azzardi a crepare»

Gr:«Per chi ci hai preso? Cerca di ricordartelo mercenario da strapazzo: quando i maghi di Fairy Tail combattono insieme non c’è nessuno che possa batterli»

Il viso del biondo si aprì in un enorme sorriso, poi si voltò e s’incamminò verso una delle quattro vie.

Sh:«Ci si vede gente»

 

 

 

 

Puuuuuh, lo so, ho fatto più tardi del solito ma avevo da studiare(Maledetto greco).

D’ora in poi le cose si fanno più incasinate, stiamo per entrare nel vivo dell’azione e le storie dei vari gruppi si svilupperanno in maniera autonoma.

Finalmente cominciano le mazzate, quelle vere.

Come al solito vi invito a lasciarmi un commentino per farmi sapere che ne pensate della storia e se dovrei cambiare qualcosa. Anche i suggerimenti per la trama sono bene accetti. Non vi garantisco che li userò ma fa sempre comodo avere delle idee di riserva. In fondo vi chiedo solo di perdere venti secondi a scrivere, mica tanto =).

Sayonara.

 

  
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