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Autore: Francibella    08/06/2011    18 recensioni
«Ti ha detto che sei bella, che banalità.»
«Ted, è un complimento. A qualcuno fanno piacere, sai?!»
«No è una constatazione, tu sei bella, non ha detto che gli piaci, ma che sei bella. Come se qualcuno dicesse a me che sono un Metamorfomagus.»
«Stai dicendo che sono bella?»
«Lo sanno tutti che sei bella.»
«Sì, ma per te lo sono?»
«Certo che sì.»
«Per questo non ti piaccio.»
«Ovvio che mi piaci, sei praticamente la mia migliore amica!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Con te mi sento a casa!



«Ti ha detto che sei bella, che banalità.»
«Ted, è un complimento. A qualcuno fanno piacere, sai?!»
«No è una constatazione, tu sei bella, non ha detto che gli piaci, ma che sei bella. Come se qualcuno dicesse a me che sono un Metamorfomagus.»
«Stai dicendo che sono bella?»
«Lo sanno tutti che sei bella.»
«Sì, ma per te lo sono?»
«Certo che sì.»
«Per questo non ti piaccio.»
«Ovvio che mi piaci, sei praticamente la mia migliore amica!» Victoire Weasley si lasciò cadere sul letto del suo migliore amico Ted Remus Lupin esausta da quella discussione senza capo né coda che non li avrebbe portati da nessuna parte. A volte le sembrava che Ted stesse per dichiararle i suoi sentimenti, ma poi finiva sempre con un nulla di fatto. Come questa stupida discussione! Perché si fossero inalberati in una sciocca lite sulla sua bellezza era un mistero … Ah già! Solo perché un ragazzo le aveva detto che era bella e successivamente le aveva chiesto di uscire insieme. Ted riteneva che fosse un modo stupido per approcciarla.
«Se “sei bella” è qualcosa di troppo scontato, che cosa avrebbe dovuto dire? Sentiamo l’esperto corteggiatore Ted Remus Lupin.»
«Non sono un esperto corteggiatore, sono un esperto di Victoire Weasley.» Un’altra enigmatica risposta, degna di lui.
«Si certo, dai dimmi cosa avresti detto tu!»
«Io non potrei mai avere le stesse intenzioni di quel tizio!»
«Chiaro noi siamo amici blabla»
«No, perché io non penserei certo di portarmi a letto una ragazza così, tanto per …»
«Ted, lui non voleva …»
«Certo che voleva! Per questo l’ho affatturato!» la giovane girò la testa verso Ted. Erano estremamente vicini, entrambi sdraiati sul letto di lui. Il fianco destro di lei a contatto con il sinistro di lui.
«Tu hai fatto cosa? Ted Lupin il perfetto Caposcuola, amato da tutti, ha affatturato un ragazzo?»
«Ha detto una brutta cosa su di te. Ho dovuto farlo.»
«Grazie Ted.»
«Prego Vic.» Rimasero in silenzio per un po’, perdendosi l’uno negli occhi dell’altra.
«Non hai risposto. Cosa diresti tu?»
«Non ti dirò che sei bella, perché quello lo vedrebbe anche un ceco, sarebbe come dirti che sei bionda. Inutile dire che mi piaci, perché a nessuno non piace Victoire Weasley. Scontato anche solo pensare di farti presente quanto tu sia perfetta in ogni centimetro del tuo corpo. Superfluo rilevare come ogni essere maschile dai dieci ai novanta anni si giri a guardarti quando entri in una stanza. Sono tutte cose che non ti dirò, perché non sono importanti. Non mi piaci perché sei bella, mi piaci perché sei intelligente, divertente, simpatica e sagace. Adoro quando non capisci che ti prendo in giro e ti offendi. Quando metti il muso, vorrei abbracciarti. Sei interessante e attraente per quello che hai dentro, non per quello che tutti gli altri vedono. Ma probabilmente anche queste cose le sai già. Allora voglio dirti qualcosa che proprio non sai. La cosa migliore di te è come rendi me quando ti sono di fianco. So che è banale e scontato anche questo, ma è il meglio che possa fare. Tu non te ne accorgi, ma tutte le volte che stiamo insieme, sono sempre un po’ agitato, ho paura che tu scorga i miei veri sentimenti e che, impaurita, te ne vada. Quando però mi sorridi e so che non hai capito nulla, mi rilasso e posso godermi con tranquillità ogni singolo momento che passiamo insieme. Hai detto che ti dava fastidio come continuassi a cambiare il colore dei miei capelli all’inizio. Credevi lo facessi per fare colpo, ma in realtà avevo appena capito quanto mi piacevi e non riuscivo a controllarli, cercavo un colore che ti piacesse di più degli altri, fino a quando ho capito che non volevo che ti importasse di come sono fuori, perché avrei voluto piacerti per come sono io. Ted Lupin, con i suoi pregi e difetti. Soprattutto difetti. Un po’ mediocre, certo non all’altezza di Victoire Weasley. In conclusione Vic, se dovessi davvero conquistarti dichiarandomi, ti direi che ti amo perché mi sento a casa quando sono con te.»  Nemmeno Victoire avrebbe saputo dire con esattezza quando aveva cominciato a piangere. Anzi a dirla tutta non sapeva nemmeno perché piangesse. Sapeva solo che aveva un’incredibile voglia di baciare Ted. Non sapeva se le sue fossero solo parole o se davvero la amasse, ma in fondo non le importava, per il momento. Prima che lui potesse ritirare quello che aveva appena detto, con una spinta di reni Victoire si posizionò esattamente sopra di lui. si concesse ancora un secondo per guardarlo dritto negli occhi, che oggi erano nocciola, proprio come piaceva a lei e poi si abbassò lentamente e sfiorò le sue labbra con le proprie.
«Vic, non sei obbligata, solo perché io …»
«Ti sembra che mi senta obbligata?» Si riabbassò e questa volta aspettò che fosse lui a baciarla. Lui non si decideva e il desiderio era pressante. Allora Victoire alzò la testa e rimase seduta sopra di lui, appoggiata sulla sua pancia, con le gambe strette intorno ai suoi fianchi.
«Mi fai impazzire, Victoire Weasley.» Detto questo ribaltò le posizioni e le diede quel bacio che aveva desiderato darle da quando aveva capito di essere innamorato di lei. Erano perfetti anche in questo momento, combaciavano alla perfezione. Doveva controllarsi, doveva fermarsi in tempo, Vic aveva quasi sedici anni, lui quasi diciotto. Troppo grande, troppo presto, troppo sbagliato. «Vic, è sbagliato.»
«No, non lo è. Non siamo davvero cugini.» Detto questo lo baciò di nuovo, con più passione di prima. Era la cosa migliore del mondo. Vic era lì, sotto di lui, poteva sentire ogni centimetro del suo corpo, ogni suo respiro. Si prese ancora un momento per assaporarlo, per poi staccarsi di nuovo. Lei resse il suo sguardo e all’improvviso un sorrisetto furbo le illuminò il viso.
«Non sei mediocre, Ted. Sei fantastico, molto più di me. Le persone quando mi vedono pensano che io sia bella e basta, ma di te vedono tutti, oltre a quanto sei figo, anche che ottima persona tu sia, si capisce da come tutti ti chiedono pareri o consigli.» Victoire andava avanti, ma Ted era rimasto fermo ad una parola e non aveva più sentito nulla.
«Pensi davvero che io sia figo?» Leggermente in imbarazzo, Vic annuì. «Wow! Bello! Grazie!»
«Adesso ti esalterai come un bambino, vero?»
«Sono già esaltato! Mi hai appena baciato!»
«Ted.» Lei sussurrò piano il suo nome e avvicinò i loro visi. «Ti amo, sul serio.»
«Ti amo anch’io, Vic.»
«Allora baciami! E smettila di pensare a quanto sia sbagliato, perché non lo è nemmeno un po’! Non ho undici anni. Ne ho sedici!»
«Ci si aspetterebbe che io sia maturo per entrambi!»
«No ci si aspetterebbe che fossimo felici insieme. Felici, conosci questo termine? Vuoi essere felice? Vuoi che io sia felice?»
«Certo che lo voglio!»
«Allora baciami e amami come solo tu sai fare. Gentile, deciso, simpatico, divertente e passionale. Tu sei tutte queste cose e molte altre e io non potrei desiderare nulla di più!»
Ricominciarono a baciarsi, con meno foga, ma con lo stesso pressante desiderio. Piano piano le mani di Ted finirono sui fianchi di lei e poi sotto la maglietta. Un brivido attraversò la piccola Weasley, ma prima che Ted si staccasse, di nuovo, da lei gli strinse le gambe intorno ai fianchi. Ted esplorava ogni singolo centimetro di lei, tutto quello che come amico gli era stato precluso, ora gli si mostrava nella luce del tramonto.
«Ted.»
Era solo un sussurro, ma ancora una volta il suo nome detto dalla voce di lei lo fece sussultare. Così perfetta, come lei. Victoire gli sfilò in fretta la maglietta, così in fretta che qualcosa lo fece pensare che avesse più esperienza di quanta credesse, questo pensiero gli raggelò il sangue nelle vene. Ma quando lui rimase a torso nudo e lei arrossì violentemente, capì che non si era mai spinta così in là con un ragazzo. E pensò che se fosse stato un altro, lui stesso l’avrebbe picchiato. Vic era così perfetta, pura, candida, gli sembrava di sporcarla.
«Vic, dovremmo fermarci. Ora.» Ma lei pareva non sentirlo. Le sue mani erano troppo impegnate a saggiare il torso di Ted e con un ennesimo bacio lo stordì completamente, tanto che le mani di lui si avventurarono sotto la sua maglietta, sempre più su. Fino a quando lei alzò per la braccia, invitandolo a sfilargliela. Arrossì di nuovo quando si rese conto di essere in reggiseno davanti a Ted. Si sentiva inadatta, non abbastanza bella. Ma lo sguardo adorante di lui, la fece ricredere.
«TED!!! Sono tornata!!! C’è anche Victoire lì sopra? Si ferma a cena?» Con un ultimo bacio , Ted si scostò da Victoire e con un colpo di bacchetta appellò le loro magliette. Guardando la ragazza non poté trattenere un sorriso. Aveva i capelli arruffati e la guance rosse. Con un altro colpo di bacchetta le raccolse i capelli in una coda. Lei lo guardò interrogativa e lui la invitò a guardarsi allo specchio.
«Diamine Ted, potevi dirmelo che sono conciata così!»
«Sei bellissima lo stesso.» Per un momento lei parve raddolcirsi, ma al rumore di Andromeda che saliva le scale si agitò di nuovo. Ted, incurante dell’ansia della ragazza, si appoggiò alla testata del letto e tirò a sé anche Victoire.
«Ted, non mi sentivi? Oh ciao Vic!»
«Salve Andromeda!»
«Scusa nonna, ma sai che Vic è un po’ logorroica, mi si otturano le orecchie dopo un po’!» Victoire era sconvolta. No, certo non perché lui l’avesse appena definita “logorroica” ci era abituata ormai, ma per la tranquillità ostentata da Ted.
«Ma che logorroica! Sei tu che ti estranei dal mondo ogni tanto. Comunque Vic, ti piacerebbe restare per cena?» Victoire annuì incapace di parlare. Appena Andromeda uscì dalla stanza, Ted prese il viso della ragazza tra le mani e la guardò intensamente.
«Vic, ti piacerebbe restare per sempre?»










Nda. La mia primissima Vic/Teddy, coppia che sinceramente ho iniziato a "considerare" recentemente. Spero sia di vostro gradimento!
P.s. La frase finale, se vi interessa, è anche l'ultima frase di Mulan!

   
 
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