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Autore: Le Streghe    08/06/2011    7 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino Inevitabile - Connessioni
Capitolo 44
Un caro prezzo da pagare

Quel nuovo giorno lo accolse con l'eco delle parole sussurrategli in sogno da suo nonno.
L'idea di dover avvicinare Watanuki per chiedergli di una promessa che ignorava del tutto era imbarazzante e frustrante, ciò nonostante sapeva bene che non era il caso sottovalutare i consigli di Haruka.
Ormai incapace di riprendere sonno quindi, Shizuka si decise ad alzarsi, preparandosi per la scuola e raggiungendo la camera dove fino alla notte prima aveva ospitato Seishirou.
Aveva ancora del tempo prima dell'inizio delle lezioni e decise di sfruttarlo per dare nuova aria alla stanza. Fu quindi con sorpresa che, una volta entrato, osservò lo strano oggetto posto ad un angolo del fouton ordinatamente ripiegato.
Di certo non si trattava di una dimenticanza, pensò, avvicinandosi per prenderlo tra le mani, riconoscendo immediatamente il pugnale con il quale Seishirou aveva ucciso l'uomo di Fei Wong proprio due giorni prima. Con esso, avvolto in un panno nero, vi era un messaggio conciso quanto esausitvo in cui l'uomo lo invitava ad accettare quel pugnale come ringraziamento per la gentile ospitalità.
Un uomo strano fino all'ultimo istante, pensò l'arciere, aprendo le grandi finestre per poi allontanarsi dalla stanza.

Recarsi a scuola, consapevole di rivedere Watanuki, aveva un che di piacevole e spiacevole insieme.
Nonostante le parole di Haruka, infatti, Doumeki non si sentiva affatto sicuro di quanto avrebbe detto al compagno, specie considerata la scelta di stargli lontano.
Così, quando durante la pausa pranzo si recò in terrazza nel tentativo di liberare la mente, trovarvi proprio l'oggetto dei suoi pensieri gli parve quasi un segno da cogliere. Peccato che Watanuki sembrasse di tutt'altro avviso.
Al solo vederlo aveva mutato espressione, alzandosi nel tentativo di raggiungere la porta per allontanarsi al più presto.
Com'era potuta finire a quel modo?
Certo, tra loro i rapporti erano sempre stati in qualche modo tesi, ma una simile reazione era davvero troppo. Persino per lui.
«Aspetta.» Esordì l'arciere, bloccandogli l'unica via d'uscita.
«Spostati.» Fu la fredda replica del più piccolo. «Devo tornare in classe.»
«C'è ancora tempo.» Commentò Doumeki, rivolgendogli un'occhiata affatto conciliante. «Mio nonno mi ha detto di chiederti di una promessa.»
Quelle parole sembrarono scuotere il più piccolo.
«Non so di cosa parli.»
«Ha detto che è importante e ha insistito perchè sapessi che è lui a volere che me ne parli.» Continuò l'arciere, affatto contento di dover insistere tanto per qualcosa che neppure conosceva.
Sorprendentemente, però, le sue parole sembrarono convincere Watanuki.
«Immagino che Haruka-san abbia i suoi motivi…» Sospirò, affacciandosi per guardare oltre la rete. «È successo al ciliegio…» Iniziò dopo un attimo di silenzio, quasi cercasse le parole più adatte. «Dopo che eri stato colpito per colpa mia…  promisi di fare in modo che non ti accadesse più nulla di simile.» Continuò puntando lo sguardo altrove. «Ho promesso di non essere più la causa delle tue sofferenze.» Sorrise amaramente a quel ricordo. «Non ho idea del perchè tuo nonno ti abbia detto di chiedermelo ma… è tutto qui.»
Quelle parole espresse con particolare tristezza furono seguite da un silenzio teso, interrotto poco dopo dalla voce dell'arciere. «Sei un idiota. Pensi di esserci riuscito, forse?»
Watanuki scosse leggermente la testa. «No… ma ho fatto del mio meglio.»
Doumeki sembrò irritarsi maggiormente a quella risposta, stringendo i pugni e guardandolo con una durezza tale da stupire persino Watanuki.
«La prossima volta evita allora..» Dichiarò, voltandosi per allontanarsi.
Probabilmente Haruka desiderava fargli sapere qualcosa. Forse Watanuki temeva per la sua incolumità, forse stava solo cercando di proteggerlo da qualcosa. Eppure… nonostante quella possibilità, il dolore che provava era accecante. Sentirsi allontanare da lui per una simile idiozia, sentirgli dire che così non avrebbe sofferto…
Era tanto difficile capire che era quella distanza la cosa più dolorosa?
Fu in quel momento, proprio mentre rientrava in classe, che le parole di Haruka gli tornarono in mente...
"Tu sai che certe verità vanno dette, vero?"
Avrebbe dovuto spiegargli come si sentiva? Dirgli che lo amava al punto da preferire la morte piuttosto che saperlo lontano da lui?

Quegli interrogativi lo accompagnorno per il resto della giornata, lasciandogli uno spiacevole senso di amarezza.
Fu quindi nel tentativo di trovare un po' di pace che, al rientro da scuola, si ritirò in una stanza del tempio per meditare. Tentativo che andò a vuoto nel momento stesso in cui, seppur ad occhi chiusi, gli giunsero alcune immagini.
«Dannazione!» Esclamò alzandosi per afferrare il proprio arco e correre fuori, sforzandosi di raggiungere il luogo appena visto.
Non doveva essere lontano ed era fin troppo ovvio che l'immagine era giunta da Watanuki. Per quanto si sforzassero di restare distanti, il loro era un legame che superava ogni difesa.
I suoi pensieri si fermarono nell'istante in cui, giunto a destinazione, vide due degli uomini di Fei Wong bloccare un Kimihiro urlante.
«Bastardi..» Sibilò, prendendo al contempo la mira e scagliando la prima freccia contro un terzo uomo, apparso da chissà dove e pronto a colpire il ragazzo alle spalle.
Al tonfo prodotto da quel corpo senza vita gli altri due uomini si voltarono e con essi anche Watanuki che, scorto Doumeki, spalancò gli occhi terrorizzato.
«Shizuka, scappa!» Gli urlò mentre uno dei due uomini si staccava da lui per muoversi minacciosamente verso l'arciere.
Deciso a proteggere il compagno, Doumeki lasciò cadere arco e freccie, andando lentamente verso l'uomo le cui lame affilate erano già in bella vista, pronte a colpirlo.
A quella vista Watanuki riprese ad urlare il suo nome, liberandosi dalla presa dell'altro uomo per andargli incontro. Così, deciso a non mettere in pericolo il più piccolo, Doumeki strinse la presa sul pugnale lasciatogli da Seishirou e giunto ormai a pochi passi dall'uomo di Fei Wong lo colpì in pieno petto, proprio mentre l'altro lo colpiva allo stomaco provocandogli un dolore lancinante.
Ci mise qualche istante a capire quanto stava accadendo, il dolore che si mescolava al calore del sangue, la voce sempre più stridula di Watanuki ed infine l'uomo che estraeva la lama dal suo corpo, muovendosi per allontanarsi, probabilmente deciso a terminare il suo compito.
Quell'ultimo pensiero lo aiutò a trovare la forza per infliggergli un nuovo colpo, questa volta letale. Fu solo allora che stremato per via del dolore pulsante si lasciò cadere sulle gambe.
Un'immagine che sconvolse ulteriormente Kimihiro per quanto era simile ai suoi peggiori incubi:
La consapevolezza di essere sveglio che di certo non lo aiutava a sentirsi meglio.
«Shizuka!!» Urlò correndogli accanto, odiandosi per averlo indotto a raggiungerlo, per non essere riuscito a proteggerlo come avrebbe voluto.
«Shizuka… apri gli occhi… non lasciarmi…» Sussurrò ormai tra le lacrime, sollevando lo sguardo proprio mentre il terzo uomo si apprestava a colpire entrambi.
Sarebbe finita a quel modo? Sarebbero morti entrambi?
Aveva fallito miseramente, senza salvare Doumeki, riuscendo a ferirlo per tenerlo lontano al solo scopo di proteggerlo, invano…
Fu con quei pensieri che Watanuki strinse a se l'arciere, chiudendo gli occhi e trattenendo il fiato, sperando solo di potergli fare da scudo, di poterlo salvare, nonostante tutto.
In quel frangente, la disperazione fu tale che quasi non si rese conto del vento improvviso, del bagliore che sembrò avvolgere entrambi. Quasi non vi badò, fin quando una voce a lui familiare non lo costrinse a riaprire gli occhi, incontrando la figura della strega.
«Yuuko-san..?» Sussurrò, senza lasciare la presa attorno a Doumeki.
La donna non sembrò neppure notarlo. Il suo sguardo insolitamente glaciale era fermo sull'uomo di Fei Wong al quale si rivolse con una freddezza che provocò un brivido in Watanuki.
«Noi non resteremo a guardare.» Dichiarò la strega aprendo un cerchio attorno all'aggressore. «Dillo pure al tuo capo.» Continuò osservandolo sparire in un vortice.
Un attimo dopo il vento sembrò placarsi e, dopo aver rivolto uno sguardo ai due ragazzi, andò loro vicino e tracciato l'ennesimo cerchio proiettò tutti al negozio.

Ritrovarsi sul pavimento del negozio gli provocò un sollievo tale da non sembrargli reale, sollievo che cessò quando si accorse dello stato in cui era Doumeki.
«Yuuko-san…» Sussurrò quindi sollevandosi appena, sforzandosi di non andare nel panico alla vista di tutto quel sangue.
Dopotutto erano salvi, la strega delle dimensioni li aveva ricondotti a casa, non potevano essere coincidenze, no?
«Yuuko-san…» ripetè attirando l'attenzione della donna. «Io ho… un desiderio.» sussurrò proprio mentre l'arciere riapriva gli occhi.
«Un desiderio, eh?» Commentò la strega, accennando un saluto all'ingresso di Eriol. «E sentiamo… cosa vorresti fare, salvarlo? Potrebbe costarti molto, sai..?»
Watanuki le rivolse uno sguardo più che determinato. «Non importa quanto, pagherò qualunque cosa. Lo salvi…»
«Non vuoi conoscere il prezzo, prima? Sai bene che non accetto disdette.» Replicò la donna.
«Si occupi di lui, prima…» Dichiarò il più piccolo, mentre la strega si avvicinava all'arciere per porre le mani in prossimità della sua ferita.
Watanuki restò ad osservare rapito la luce proiettata da quelle mani, conscio più che in qualsiasi altro momento dell'effettivo potere della donna.
Trascorsero così diversi minuti e quando l'incanto sembrò aver fine la strega strofinò tra se le mani tornando a guardarlo.
«Starà bene.» Dichiarò. «Quanto al pagamento… Da questo momento lavorerai per me.»
L'espressione confusa del più piccolo bastò a farle intuire quanto stava pensando. «Non come ora, ovviamente. Continuerai a lavorare per me ed in aggiunta studierai per diventare uno stregone.»
Watanuki la fissò sempre più confuso, le labbra che tremavano incerte tra il riso e lo sgomento.
«Non sarai uno stregone qualunque…» Proseguì la donna alzando una mano per prevenire qualsiasi replica. «Imparerai a gestire le dimensioni ed esaudire i desideri della gente. Kimihiro Watanuki, da questo momento sarai il nuovo stregone delle dimensioni...»



Ed eccoci qui ancora una volta, pronte a raccogliere i vostri pareri.
Come avrete intuito, anche questo secondo ciclo di Destino Inevitabile volge al suo termine e lo farà portandovi grandi sorprese. Per cui... non vi resta che continuare a seguirci. ;)

Ed ora una parentesi in questo angolo che, apparentemente, nulla ha a che vedere con quanto stiamo per dirvi.
Come saprete Domenica e Lunedì si terrà un referendum molto importante. L'invito è dunque quello di andare a votare, esprimere il vostro parere e sensibilizzare chi vi sta intorno perchè tutti si scriva SI in quelle schede al fine di sabotare un governo che ci vuole truffare. U_U (La rima non era voluta ma tant'è XD)
Siamo certe che chi segue ed ama gli anime giapponesi sappia bene come sia giusto combattere per ciò in cui si crede. Dopotutto è una lezione che i Giapponesi ci danno da sempre.
Buon voto a tutti/e, quindi....

Ed ora via... alle vostre recensioni! ^_^

Valerio93: Siamo felici che il capitolo ti sia piaciuto. Speriamo sia lo stesso anche per l'attuale in cui come avrai notato le novità arrivano eccome. E pensa, non sono ancora finite. XD
In bocca al lupo per gli esami, speriamo che nonostante lo studio tu riesca a trovare il tempo di passare a leggerci e a salurarci. ^_^

Naco: Non ci speravi più, ed invece un aggiornamento c'è stato!
Oltretutto, come vedi le cose si stanno muovendo ancora, e la direzione in cui vanno... beh, ormai manca poco e lo scoprirai!
Quanto alla tensione tra i due, ricordati che Watanuki ha un modo tutto suo di gestire le cose purtroppo.
Per il resto, come sempre indovini qualcosa... cosa, non è detto saperlo ancora!
Ci fa piacere averti ancora tra noi, comunque!

sailorYuko: Siamo onorate di averti commossa! E liete per i complimenti. XD
Sei riuscita a ricordarti della promessa poi? Come hai visto ci ha pensato Wata-baka a rinfrescarci la memoria. ;)

Witch of the Dimensions: Grazie come sempre dei consigli!
Si, Doumeki ha seguito quelli di suo nonno, almeno in parte... purtroppo non si è dichiarato, ma per quello c'è ancora tempo... e altro nel mezzo :P
Cosa? Continua a leggere e lo saprai...

WYWH: Eccoti accontentata. Cosa ten'è sembrato?

Ciccio85: Eh, Yuuko sa essere temibile su certe cose XD Comunque, vedi adesso? La storia è fin troppo movimentata...

xMoonyx: Bentornata tra noi! ^_^
Non sei molto lontana dal vero. Su quale punto? Lo scoprirai continuando a leggerci. ;)
Purtroppo non possiamo garantirti l'assenza di angst, anzi… Però… si, lo yaoi sta per arrivare in tutta la sua grandezza! XD

   
 
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