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Autore: Kat Logan    09/06/2011    13 recensioni
Un'amica da ritrovare, un matrimonio imminente, una coppia consolidata, un nuovo nemico. Per le Outer le avventure non finiscono mai. Seguito di "All we are"
Hotaru viene rapita e portata in una dimensione sconosciuta, ma quando uno degli alleati di Haruka e Michiru è la morte, chi potrebbe essere la nuova terribile minaccia?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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Setsuna respirò l'aria fresca del mattino.
Guardò il sole pallido risplendere nascosto solo da piccole nuvole bianche nel cielo terso.
Si sedette sugli scalini della veranda con un gesto lento e rilassato mentre con lo sguardo vagò per il giardino per poi seguire i movimenti di Haru.
Da quando Hotaru era andata via con la morte il cucciolo non sembrava darsi pace. Girava e annusava l'aria, girava e trovava un'altra pista da seguire per poi finire sfinito nel punto in cui la guardiana del tempo aveva aperto l'ultimo portale per far andare Hotaru nell'oltretomba.
Che segua le sue tracce incessantemente?
Sospirò godendosi la calma dovuta all'assenza momentanea di Haruka che era ancora a dormire nel letto, probabilmente avvinghiata a Michiru.
"Non mangi niente tesoro? Non è buono?" Michiru s'imbronciò fissando il piatto della compagna ancora pieno.
Haruka scosse la testa "No scommetto è buonissimo" la forchetta stretta in una presa ferrea che picchiettava sul tavolo fissando quello che doveva essere suo genero.
"E allora perchè non mangi?" La incalzò Michiru non comprendendo il punto del problema.
"Quell'individuo mi toglie l'appetito!"
"L'individuo suppongo sia io Miss!"
Hotaru rise alla voce di Jack che sfidava con lo sguardo Haruka.
"Ti controllo...non ti perdo di vista io!"
"E' tutto molto buono Michiru complimenti!" La evitò lui rivolgendosi alla madre della propria sposa.
"Ehi cos'era?"
"Cosa?"
"Quello sguardo da porco! Ti ho detto che ti osservo!"
"papà..." Hotaru girò gli occhi cercando di trattenere suo padre.
"Papà niente! fa il marpione con tua madre!"
"Su Haruka! Mangia non è vero!" Michiru lo disse in una risata limpida, risata che soffocò poco dopo con una mano sulla bocca nel vedere Haruka saltare sul tavolo per attaccare la morte.
Setsuna tornò alla realtà.
"E' ora di aprire il portale e goderci un altro pranzo in famiglia!" Disse tra sé e sé, disegnando col bastone del tempo un cerchio perfetto.
Meglio di quando Haruka mi fa i profili in internet per trovarmi un uomo!
Il cerchio s'illuminò di una luce bianca accecante e brillante, Haru si mise su due zampe scodinzolando felice.
Haruka comparve sulla soglia con faccia assonnata mentre Michiru era già vestita e pettinata di tutto punto pronta ad accogliere la figlia.
Il portale sprigionò energia facendo diventare l'aria elettrica per un breve istante.
Una figura elegante dai capelli neri lasciati sciolti sulle spalle comparve.
"Mh che belle visioni di prima mattina..." sbiascicò Haruka spettinandosi un pò i capelli biondi riferendosi alla comparsa della morte.
"Buongiorno Jack!" sorrise leggermente Michiru aspettando impaziente la comparsa di Hotaru.
La morte uscì dalla luce, chiudendo con un gesto il portale di Sailor Pluto. 
Lo sguardo basso e il viso trasformato in una maschera di dolore.
L'uomo si accasciò al suolo, sulle ginocchia, esausto.
"Dov'è Hotaru? Cos'è questa storia?" Haruka era irritata e subito prese a gridare.
"Buongiorno Michiru" disse in un soffio la morte aggiungendo a fatica un "buongiorno a voi bionda e..." deglutì "guardiana del tempo..."
Il silenzio calò nella stanza.
Haru abbassò le orecchie sdraiandosi a terra con gli occhietti tristi.
"Non è un buongiorno..." Jack si alzò. Lo sguardo vaquo.
"Che è successo ad Hotaru?" Michiru si portò una mano al cuore visibilmente preoccupata. Aveva paura della risposta, aveva paura di cosa la morte poteva pronunciare.
"Ti prendo a pugni se non parli..." la rabbia aveva assalito Haruka che stava stringendo le mani lungo i fianchi con le dita serrate pronta a colpire con un destro in caso di risposta non gradita.
"Hotaru è scomparsa!"
"Spiegati." Il tono di Sailor Pluto era piatto. Lo sguardo attento.
"Fino a ieri sera Hotaru è stata con me, poi ha deciso di andare nell'ufficio di Miyuki. Se l'è presa a cuore..." un lieve sorriso amaro gli piegò le labbra all'insù "dice la faccio lavorare troppo..." una fitta di dolore lo colpì ripensando al viso dell'amata.
Il fuoco era sempre in agguato. Pronto a divorarlo.
"L'ho lasciata fare e mi sono messo a controllare alcuni documenti relativi alla mia attività, volevo essere sicuro che il consiglio dei demoni non si potesse attaccare a nulla. I conti delle anime tornavano..."
"Non m'interessa del tuo sporco lavoro, voglio sapere di mia figlia!" Lo interruppe Haruka.
Michiru le posò una mano sulla spalla, al suo tocco la bionda si rilassò appena.
"Poco più tardi ho chiamato Miyuki. Quell'idiota non aveva firmato una carta importante...non mi ha risposto, il che è singolare. Sono andato nel suo ufficio e non era nemmeno lì, l'ho cercata senza risultato e non ho più trovato Hotaru"
Maledetta Miyuki, lei e il suo sguardo da cannibale! Lo sapevo che nascondeva qualcosa.
Haruka sentì una scarica attraversarla. I suoi occhi cobalto si puntarono sulla morte e gli si scagliò contro bloccandolo al muro.
"MALEDETTO! MA CHE COMPAGNO SEI?! IMBECILLE! IMBECILLE IO CHE HO MESSO LA VITA DI MIA FIGLIA NELLE TUE MANI!"
"Haruka lascialo!" Michiru la intimò di calmarsi.
"Diventa sorda quando si arrabbia..." Le disse Setsuna.
"Ce ne sono anche per te Setsuna, sta mattina gira male!" ringhiò Haruka accecata dalla rabbia che la stava mangiando viva.
La morte sembrò non reagire. Avrebbe potuto liberarsi in meno di un secondo da quella stretta, ma per la prima volta si trovò a capire quella che stava cercando con tutta la sua forza di schiacciarlo contro una parete.
"Ora me la riporti..." 
"Non so dove sia ma..." Lo sguardo di Jack si posò su Setsuna "Puoi aiutarci ad attraversare le varie dimensioni?"
"Per mia nipote mi gioco la vista e quant'altro!" 
"Allora si parte. La troveremo Haruka."
"Si Michiru, la troveremo...ma quando l'avremo fatto questo individuo dovrà sparire dalla mia vista!"
Setsuna guardò la morte e il suo sguardo s'incupì a causa della confusione che le colorò le iridi "Ma come ha fatto Miyuki a portarla via da li?"
"E' legata a me...e con questo legame, ha molte capacità."
"Fantastico" sbottò Haruka guardando il soffitto.
Le tre sailor Impugnarono i loro lip rod e con la benedizione dei loro pianeti assunsero l'aspetto di guerriere Sailor.
"Pronte per la missione?"
"Che domande, viviamo per questo!" Il sorriso beffardo di Haruka tornò ad illuminarle il viso per un breve istante.
"Prenderò a calci quella segretaria!" aggiunse prendendo per mano Michiru.
La ragazza del mare fece qualche passo avanti stringendo la mano della compagna "Andiamo!" 
Il portale venne aperto nuovamente dalla guardiana del tempo, questa volta era un buco nero da cui soffiava un vento forte e freddo "Destinazione sconosciuta!" disse grattandosi leggermente il mento.
"Uhm..prima le signore anziane e zittelle!" la invitò Haruka con una mano.
"Hai perso proprio coraggio! Gli anni passano anche per te!"
"Ma io non perdo fascino!"
Setsuna si portò le mani ai fianchi fissandola severa.
Haru fu il più svelto e si buttò all'interno dell'abisso scuro.
"Ha più fegato di te il cucciolo!" osservò Setsuna prima di concludere "credo ci sarà utile! Sente l'odore di Hotaru, ne sono certa!"
"Certo è un segugio infernale!" intervenne Jack come se fosse una cosa ovvia la frase appena espressa.
"Anche il cane poco normale doveva capitarci!"
L'uomo si strinse nelle spalle "Allora signore?!"
"Fai il gentiluomo e buttati!" 
Ammazzati!
Michiru sbuffò, si portò dietro l'orecchio una ciocca verde acqua e si buttò trascinando con sé Haruka.
 
 
In un luogo fuori da tempo e spazio il consiglio dei demoni si era riunito nuovamente.
A fianco del giudice che aveva inflitto la maledizione alla morte c'era un posto vuoto.
Vendetta non era in compagnia di Gelosia.
Qualcuno mormorò qualcosa d'incomprensibile.
"Ci siamo tutti?"
"Gelosia no." Comunicò una voce proveniente dalla folla.
"Gelosia ha un incarico." Precisò Vendetta come a difenderlo.
La folla si zittì.
Il capo del consiglio prese un lungo respiro dell'aria intrisa dall'odore di zolfo.
"L' oltretomba è stata lasciata a se stessa. Non possiamo più fidarci della morte."
Una pausa lunga.
Pesante.
Un silenzio che annunciava una decisione indiscutibile. A cui nessun demone poteva opporsi.
"Bisogna ristabile l'ordine!"
Tre parole che significavano una cosa sola.
Il consiglio dei demoni era pronto a partire per una spedizione punitiva.
 
 
Note dell'autrice:
Eccomi qui! Puntuale sulla tabella di marcia! Ormai siamo agli sgoccioli, tre, massimo quattro capitoli e anche quest'avventura giungerà al termine. 
I prossimi capitoli saranno pieni d'azione come avete potuto intuire!
Vi auguro in anticipo un buon weekend :D Da sabato sarò occupata ai seggi per il referendum perciò non so bene quando aggiornerò, ma sicuro la prossima settimana non mancherò con "il nostro appuntamento" u__u
Ricordo a chi seguiva il blog di forumfree che non è più aggiornato e mi sono spostata a questo qui!
Un bacio.
Kat
   
 
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