Osservai con attenzione ogni mossa del ragazzo, non gli avrei permesso di baciarmi con così tanta facilità. Sentì dietro di me un movimento brusco e sorrisi divertita, la prof ci aveva visti e con molte probabilità ci avrebbe cacciati fuori, ma non fu così. Vari scambi di battutine e la prof lo mandò dal preside, inclinai il viso curiosa, nella mia scuola non accadevano fatti del genere.
Eravamo troppo perfetti, troppo.
«Chiamami»
Mi sussurrò Blade mentre infilava un biglietto nella mia scollatura. Sorrisi divertita tamburellando il banco con le dita mentre posavo il mio sguardo sulla professoressa, le labbra della donna erano percorse da un sorriso sadico mentre mi guardava. L’ora di Storia si stava rivelando per lei, un piacevole passatempo nel torturare la nuova arrivata che aveva avuto la sfortuna d’incontrare il suo acerrimo nemico, non che me ne importasse molto. Mi tolsi il biglietto sotto lo sguardo dei presunti amici di Blade e lo strappai senza neanche degnarlo di uno sguardo, ogni pezzo veniva strappato simmetricamente dalle mie mani mentre continuavo a sostenere lo sguardo della donna. Alla fine, decise di chiamarmi mentre poggiavo i frammenti del biglietto sul banco di Blade.
« Signorina Maiky, sa dirmi il periodo e il luogo dove fu combattuta la battaglia di Culloden? »
La guardai mentre anche sulle mie labbra si formava un ghigno, giocai con una ciocca dei miei capelli mentre inclinavo il viso. Con la coda nell’occhio vidi tutti gli studenti che sfogliavano rumorosamente il libro per cercare la pagina, stolti, pensate che sia lezione di questo anno? E’ dell’anno passato e già l’avete studiato, sospirai mentre rivolsi la mia attenzione alla professoressa che aveva aperto il registro pronta a mettere un voto al di sotto del cinque.
« La battaglia di Culloden fu combattuta il 16 Aprile nel 1746. Guidata da Bonnie Prince Charlie nelle Highlands scozzesi.»
La professoressa mi guardò spalancando appena gli occhi, ero certa che stesse pensando che fossi ignorante a causa del mio aspetto. Da quando era entrata mi fissava con superiorità, come a sottolineare che io fossi la stupida bionda e lei la figlia di Einstein. Passò un quarto d’ora a farmi domande di ogni tipo, arrivò persino a chiedermi di parlarle della Preistoria di quanto fosse disperata, ma almeno era onesta, sapeva che non poteva mettermi un brutto voto. O ne aveva paura? Non c’ho mai pensato, ma forse sarà stato così.
Blade rientrò in classe lanciando l’ennesima frecciatina alla professoressa per poi sedersi. Vidi il suo sopracciglio alzarsi mentre riconosceva il biglietto che mi aveva scritto, poi io ritornai a dialogare con la professoressa continuando la sua ricerca del mio punto debole. Se avesse saputo quale fosse davvero il mio punto debole, ci sarebbe stato da divertirsi guardando le sfumature del suo volto prendere vita, ma non ero in questa città per nulla. Continuai a rispondere ogni domanda aggiungendo più dettagli in modo che non potesse farmi altre domande, ero sicura di me stessa mentre alla fine presi il mio primo nove per niente regalato. Mi abbottonai la camicia fino al collo e presi un nastro dalla mia cartella allacciandolo attorno al colletto della camicia creando un fiocco vaporoso, sorrisi divertita osservando il sospiro di alcuni ragazzi.


RikaScorpion