Film > La Bella e la Bestia
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Autore: Iwasbornthiswaybaby    09/06/2011    2 recensioni
Questa FF è una What if.. se Belle avesse deciso di sposare Gaston, dopo essere stata per mesi nel castello...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-No ti prego non lasciarmi, io ti amo....- sussurrò Belle, triste e sconsolata. Aveva perso il suo amore. Improvvisamente una pioggia di luci cadde dal cielo.. la bestia si alzò in aria, come sollevata per magia. La magia. Ormai c’era abituata. All’improvviso sentì un getto d’aria calda e la bestia si trasformò in un principe. – Belle, sono io- lei lo scrutò con attenzione, e riconobbe i suoi occhi azzurri, l’incantesimo s’era spezzato. Un bacio. Il più bel bacio, Belle si sentì felice. Ma la sua felicità non era destinata a durare. Gaston raggiunse il principe e ricominciò a lottare. Il giovane del villaggio sembrava avere la meglio. Ad un certo punto Gaston prese il principe per il collo. – No Gaston, no, ti prego- ma Gaston non diede retta alla ragazza e buttò il principe dal grande burrone. - no!- un urlo lacerante uscì dalla bocca di Belle. – Gaston, cosa hai fatto!? Io lo amavo! No! No!- Gaston diede uno spintone a Belle, che cadde all’indietro e sbatté la testa su un piedistallo, nel quale c’era un tempo un gargoyle. Chiuse gli occhi, per poi riaprirli qualche minuto dopo. Dov’era? Che posto era quel castello oscuro? Si guardò intorno e vide Gaston. Corse verso di lui. Lo conosceva da quando si era trasferita al villaggio. Lui l’aveva sempre amata, almeno così ricordava. Lo abbracciò e gli sussurrò- portami via di qui Gaston, io ho paura.-

-------Quattordici anni dopo---------
 
Mamma, posso andare a fare una passeggiata con Philippe nel bosco? – esclamò un ragazzino molto bello. La madre rispose- ok, Luis puoi andare, ma vedi di tornare prima del tramonto-  il ragazzo così uscì con il vecchio cavallo Philippe, che era appartenuto al nonno e alla madre, che era uscita di casa per salutarlo.
Era un pomeriggio d’ottobre, le foglie stavano iniziando ad ingiallirsi sugli alberi e nel prato stavano iniziando a spuntare delle erbacce..  ma perché toglierle se lei le amava. Poteva soffiarci sopra e i semi se ne andavano liberi con il vento, per non ritornare più da dove erano partiti, al contrario di lei, che era sposata da quasi quindici anni da quando era una bella sedicenne. Suo marito Gaston però era morto tre anni prima, durante una battuta di caccia, attaccato dai lupi, che popolavano la foresta. Lei non li aveva mai visti ma in tutto il regno si raccontava che qualche anno prima avevano ucciso un orso, e i lupi erano solo in due. Non avrebbero avuto problemi ad uccidere un essere umano.
Ma adesso che era una donna, ed era sola, era più propensa a viaggiare. Non voleva però lasciare il villaggio, dove viveva il vecchio padre.  Nonostante avesse trent’anni il nome le rendeva giustizia. Belle. E ora come quindici anni prima era la più bella del villaggio. Amava ancora leggere ma con la nascita dei suoi tre bambini, Luis, Charlotte e Henri, la sua passione era scesa, soprattutto per la mancanza di tempo. Ma adesso che i gemelli avevano dieci anni, e quindi abbastanza grandi, lei poteva leggere in santa pace. Aveva preso in biblioteca un libro su una ragazza che incontrava il suo vero amore in un principe. Forse anche a lei sarebbe piaciuto sposare un principe. Non come Gaston, che era innamorato più dall’idea di loro che formavano una bella coppia, che di lei.
Voleva bene ai suoi figli, questo era certo, ma lei non si sentiva così felice. Voleva cambiare la sua vita, voleva vivere di avventure e lo voleva sempre di più, ma non c’era nessuno che, ahimè, capiva perché lei voleva questo per sé.  Suo marito, i primi anni di matrimonio non trovava giusto che lei leggesse, diceva che le venivano in mente strane idee, ma lei lo calmava, dicendo che nei libri sono scritte storie finte, che non avrebbero mai potuto essere vere. Diceva sempre a Gaston che sarebbe stato impossibile che degli oggetti comuni come una teiera, o peggio un orologio, parlassero ed interagissero come umani. Belle amava distendersi sul prato e pensare a come sarebbe stata la sua vita se fosse nata principessa.
Si immaginava con un bel vestito dorato, a ballare col suo principe in una bellissima sala da ballo. L’immagine non le era nuova, un dejà-vu? No, forse in uno dei suoi libri, forse in quelli che leggeva quando era una ragazzina, era presente una scena così bella che lei se l’era subito immaginata adatta a lei. Per tutto il pomeriggio lei continuò a fantasticare, distesa sul prato.
Solo quando si rese conto che il tramonto era vicino ritornò sulla terra e s’incamminò in cucina.
 
  
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