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Autore: Francibella    09/06/2011    7 recensioni
«Prima stavo parlando con Al.» Era davvero difficile per Scorpius parlare con gli occhi di lei puntati dritti nei suoi. «Di una ragazza. E forse lei mi piace. E lui dice che forse, in fondo, potrei piacerle anch’io. Perché dopotutto ha degli strani atteggiamenti quando ci sono io. Però non so, non riesco a capire.»
Rose/Scorpius
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Rose è un nome da vecchia!


«Devi sempre lanciarmi quelle occhiate di disprezzo? Ogni santa volta?»
«Solo perché abbiamo un amico in comune, non dobbiamo essere amici.»
«Sai come si dice? Gli amici dei miei amici, sono anche miei amici.»
«Palle, Malfoy. Tu non mi piaci e non mi piacerai mai.»
«Sei l’unica a pensarla così, sai?»



«Meglio soli che mal accompagnati!» *
 
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«Malfoy, porta la tua squadra lontana dal campo. Oggi l’abbiamo prenotato noi!»
«Possiamo dividerlo, no?»
«No, gli amici si spartiscono le cose, e noi non lo siamo.»
«Andiamo Weasley, il nostro capitano è stato male e si è dimenticato di prenotarlo.»
«Malfoy, devo già spartire il mio migliore amico con te, non ho intenzione di dividere anche il campo.»
«Peccato ti perdi l’occasione di vedermi in azione.»
«Ti vedo in azione tutte le volte che giochi. Se te lo fossi dimenticato, anch’io gioco a Quidditch.»
«E ancora non senti il desiderio di saltarmi addosso?»
«Strano, ma vero, eh Malfoy?!»
«No, per il momento non mi preoccupo, ma prima o poi le cose cambieranno.»



«Spero che non cambi nulla. O forse sì.»
 


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«No Malfoy, scordatelo.»
«Ma giovedì sera non posso fare la ronda! Al la farebbe al mio posto, a lui non cambia niente.»
«E cosa vorresti da me? Non sono il Caposcuola, chiedilo a lui.»
«Ha detto di no, ma è il tuo ragazzo, se glielo chiedi tu accetterà.»
«No»
«Capisco che mi odi, ma cosa vi cambia? Già non capisco quel pallone gonfiato di Baston, che non vuole farmi cambiare il turno, ma perché tu non vuoi nemmeno chiederglielo?»
«Il fatto che sia la sua ragazza non vuol dire che debba discutere delle sue scelte con me.»



«Io lo farei! Io discuterei delle mie scelte con te.»

 
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«Matt, non è che potresti togliermi il turno con Malfoy di giovedì sera? Non lo sopporto! Potrei farlo con Al, magari.»
«Rose, me lo ha chiesto anche lui,  ma non posso farlo, ormai ho preso la mia decisione e non cambio idea.»
«Ma cosa ti costa?»
«Sinceramente, solo perché stiamo insieme questo non vuol dire che tu abbia il diritto di impicciarti nelle mie decisioni di Caposcuola. E te l’ho già detto, non ho intenzione di cambiare idea. Ora scusa ma devo andare.»


«Solo gli stupidi non cambiano idea.»

 
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«Come va con Matt?»
«Al, non è una domanda giusta.»
«Quando pensi di lasciarlo? Perché diventerà insopportabile quando lo farai, ci farà fare dei turni impossibili.»
«Me li fa fare comunque. Cosa deve fare Malfoy giovedì?»
«Rose …»
«Deve solo vedersi con una ragazza, lo sapevo io! E allora la smetta di metterla giù dura come se dovesse operarsi o salutare il nonno prima che muoia!»
«Rose …»
«È solo un dongiovanni del cavolo! Per colpa sua ho litigato con il mio ragazzo!»
«Rose …»
«No Al, non cercare di difenderlo. Non è che mi interessi con chi si vede, però credevo che fosse per un motivo serio, invece è solo per un’ochetta da strapazzo!»
«Rose …»
«Smettila Al, non è che io sia gelosa o chissà che, è lui che si comporta in maniera scorretta.»
«Rose, credi che riuscirò a parlare o hai intenzione di monologare ancora per molto? Non deve uscire con nessuna ragazza. È solo il compleanno di suo cugino.»
«Ha un cugino?»
«Astoria Greengrass, madre di Scorpius, ha una sorella, Daphne Greengrass, che ha sposato un uomo, Blaise Zabini e hanno avuto un figlio, Richard “Ricky” Zabini.»
«Tu e la tua pessima abitudine di imparare tutti questi nomi. Comunque mi dispiace per Richard Ricky Zabini, ma può sopravvivere.»
«Diamine Rose, ha undici anni ed è il suo primo compleanno lontano da casa. A volte non ti riconosco. Ciao!»


«Quando si parla di Malfoy, a volte, non mi riconosco nemmeno io.»
 

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«Faccio la ronda da sola, stasera, Malfoy»
«Non puoi!»
«A volte le regole si possono infrangere.»
«Se si ha un valido motivo e l’ultima volta che abbiamo parlato, non parevi avercelo.»
«Ora ce l’ho, non rompere, non ringraziarmi e non sentirti in debito.»
«E il tuo bello?»
«Matt? Non lo sa, ma dopotutto solo perché stiamo insieme questo non vuol dire che lui abbia il diritto di impicciarsi nelle mie decisioni da prefetto. Vai ora! Alla prossima!»


«Grazie Rose.»
 
 
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«Sei uno schifoso.»
«Cosa … ma chi … Malfoy?»
«Baston! Sei senza un minimo di rispetto! Se devi tradire la tua ragazza, almeno potresti evitare di farlo davanti a tutti!»
«Non siamo davanti a tutti, siamo in biblioteca, in una zona decentrata. E non sto tradendo Rose, mi ha lasciato.»
«Ha fatto bene! Non ti meritava! E tu credi che la ingelosirai solo facendo beccare con una … cretina del genere?»
«A lei piace un altro, Malfoy. Tanto vale che mi consoli!»
«Bel premio di consolazione che ti sei trovato.»
«Cerco qualcuno meglio di Rose, è lei che non mi meritava. Vattene Malfoy!»


«Non troverai mai nessuno meglio di Rose.»
 
 
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«Così ora non sei più raccomandata dal Caposcuola, eh?»
«Non lo sono mai stata.»
«Stai tranquilla, Weasley, volevo scherzare un po’.»
«Non sono dell’umore, Malfoy.»
«Ho saputo che hai conosciuto mio cugino.»
«Penso che tu ti stia sbagliando.»
«Io penso di no. Sarà anche piccolo, ma riconosce la famosa Rose Weasley.»
«Quando l’avrei conosciuto?»
«L’hai difeso l’altro giorno da quattro invasati Tassorosso o sbaglio?»
«Sono un prefetto, devo farlo.»
«Anche consolarlo, abbracciarlo, portarlo in cucina e offrirgli un po’ di budino fanno parte dei tuoi compiti?»
«Malfoy, cosa vuoi?»
«Perché hai lasciato Baston? Lui dice che è perché ti piace un altro.»
«Mi tradiva.»
«Davvero?»
«No, per finta. Sì Malfoy, mi tradiva, con una mia compagna di squadra. Ma non importa e comunque  … ma dove vai?»
«Devo andare, Weasley, alla prossima.»


«E comunque mi piace davvero un altro, ma dubito che lo saprà mai.»
 

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«Hai fatto a pugni, Scorpius? Perché? Tu non fai a pugni!»
«Questa volta era necessario!»
«Fare a pugni con il Caposcuola?»
«Avrò avuto i miei motivi!»
«Che non centrano con mia cugina Rose, vero?»
«In che modo dovrebbero centrare?»
«Oh in nessuno. Scusa, ora devo proprio andare.»
«Potresti almeno stare qui a curarmi le ferite.»
«Posso darti una mano io, se vuoi, Malfoy.»
«Weasley?»
«Perché hai picchiato Baston? Non l’hai fatto per quello che ti ho detto io, vero?»
«Sì, quelli come lui rovinano la nostra reputazione.»
«La nostra di chi?»
«Di individui di sesso maschile, che domande.»
«Detto da Scorpius Malfoy sembra un po’ paradossale, no?»
«Weasley, ti sei fatta un’idea sbagliata di me. Io non vado con tutte quelle che pensi tu.»
«Io non penso nulla.»
«Come mai sei così gentile con me?»
«So che non l’hai fatto per me, però ti sono comunque riconoscente. Ecco, ho finito di medicare. Devo andare a lezione, ciao Malfoy.»


«Tu non sai niente. Io l’ho fatto solo per te.»
 

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Scorpius Malfoy correva senza fermarsi un attimo per tutti i corridoi. Era già andato addosso a più di uno studente, ma non se ne curava affatto. Correva, quasi impazzito, finché la vide. Parlava con due ragazze insopportabili, che le chiedevano informazioni o ripetizioni, ma che probabilmente parlavano male di lei; eppure lei stava rispondendo con il sorriso sulle labbra. Attesa pazientemente che avessero finito e poi si avvicinò a lei.
«Rose» Lei si girò, piacevolmente sorpresa nel sentire il suo nome pronunciato da lui.
«Scorpius» Stette al gioco, voleva vedere dove lui avesse intenzione di andare a parare. Si guardarono per un po’ e se avessero potuto leggere l’uno nella mente dell’altra avrebbe visto come i loro pensieri fossero decisamente simili.


«Meglio soli che mal accompagnati!» «Spero che non cambi nulla. O forse sì.» «Solo gli stupidi non cambiano idea.» «Quando si parla di Malfoy, a volte, non mi riconosco nemmeno io.» «E comunque mi piace davvero un altro, ma dubito che lo saprà mai.» Cavolo, Scorpius, cosa mi hai fatto? Guarda cosa mi hai fatto dire! E pensare! Guarda come mi hai ridotta! A sorridere come una sciocca solo perché hai pronunciato il mio nome!
 

«Io lo farei! Io discuterei delle mie scelte con te.» «Grazie Rose.» «Non troverai mai nessuno meglio di Rose.» «Tu non sai niente. Io l’ho fatto solo per te.» Ma chi sei? Non posso pensare che tu sia una ragazza normale! Non capisco perché tu mi faccia questo effetto! A me! Al ragazzo che non si fa coinvolgere da nulla! Dammi una spiegazione valida, Rose!
 
«Prima stavo parlando con Al.» Era davvero difficile per Scorpius parlare con gli occhi di lei puntati dritti nei suoi. «Di una ragazza. E forse lei mi piace. E lui dice che forse, in fondo, potrei piacerle anch’io. Perché dopotutto ha degli strani atteggiamenti quando ci sono io. Però non so, non riesco a capire.»
«Non sforzarti troppo, Scorpius.» Non voleva sembrare maleducata, però da quando era diventata la confidente amorosa di Scorpius Malfoy?
«Io volevo chiederti un parere. Femminile, sai no?»
«Già mi han detto che sono una ragazza…»
«Secondo te se lei si innervosisce quando le parlo di un’altra ragazza le piaccio? »
«Ehm … non so, lo fai spesso?»
«Mai. Era la prima volta.»
«Beh allora magari …»
«Quindi io dovrei provarci. Con lei, intendo.»
«Ma a te non piaceva quell’altra di cui le parli? O io non sto … »
«Al diavolo Rose!» In meno di mezzo secondo l’aveva presa tra le sue braccia e l’aveva stretta intorno a sé. «Sto per baciarti, non lanciarmi una maledizione senza perdono» Detto questo, senza nemmeno lasciarle il tempo di replicare, la baciò. Con una delicatezza che non pensava di avere, per la prima volta non era stato avventato con una ragazza. Per la prima volta aveva quasi l’impressione che lei potesse spezzarsi tra le sue braccia.
Ma Rose voleva di più, aprì le labbra e lasciò che la lingua di Scorpius saggiasse la sua bocca. Il bacio sembrava non finire più, ma questo non dava fastidio a nessuno dei due. Quando si staccarono – più per bisogno di aria che per volontà – Scorpius le disseminò il collo di piccoli baci. Fino al petto e poi su fin dietro le orecchie. Rose si lasciava baciare, beata da quelle attenzioni che nessuno le aveva dedicato. Non aveva idea di quanto – e se – Scorpius fosse preso da lei. Ma quel bacio avrebbe anche potuto bastarle.
«Scorpius»
«Ti dà fastidio? Hai paura che ci vedano?» fastidio? Come poteva darle fastidio la cosa più piacevole che avesse mai provato. Poi capì! Lui, in fondo, viveva ancora nella convinzione di essere figlio di ex – Mangiamorte, nemmeno troppo pentiti. Aveva paura che lei si vergognasse di lui.
«Perché dovrebbe darmi fastidio? Sei piuttosto … bravo.» Ammise diventando rossa come i suoi capelli, anzi forse di più. «Immagino che l’esperienza aiuti.»
«Immagini male, Rose. Non ho esperienza di queste cose.»
«Non hai esperienza di queste cose? Andiamo non prendermi per stupida.»
«Intendo dire, Rose, che non sono mai stato così preso da una ragazza. Non ho mai provato questi … sentimenti. E non sono sicuro che mi piaccia.»
«A me piace. Lo so perché li provo anche ora. Anzi soprattutto ora.»
«Rose»
«Smettila di pronunciare il mio nome! Non mi piace, è da vecchia.»
«Non smetterò, non ora che posso farlo a voce alta, finalmente! E non è da vecchia, è bello, come te.»
«Scorpius Malfoy che mi dice che sono bella? Devo annotarmelo sull’agenda.»
«Tu non hai un’agenda, ti ricordi tutto anche senza. E comunque potrei dirtelo ogni giorno. Anzi ogni ora, se sarai la mia ragazza.»
«E perché dovrei esserla?»
«Perché mi piaci da impazzire»
«Allora penso che prenderò in considerazione la tua proposta. Lasciami un po’ di tempo.» Rose sapeva di non essere seria. Era chiaro che voleva essere la ragazza di Scorpius, per questo lo baciò, a lungo, con intensità.
«Era tipo un si?»
«Era tipo un si.»
«Cosa mi hai fatto per rendermi così pazzo di te?»





























Nda. * Questa frase e tutte le altre - in corsivo o in grassetto - sono pronunciate senza essere udite dall'altro; spero che si capisca qualcosa in questa complicata Rose/Scorpius.

   
 
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