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Autore: La_Ari    10/06/2011    7 recensioni
Una nuova collaborazione Tem_93+La_Ari ;)
Una one-shot per ogni lettera dell’alfabeto inglese, inoltre se ne alterneranno due Brittana a due Faberry (Sì, il nostro shippare Faberry è degenerato u.u)
Enjoy it!
A.Absurdities
B.Basketball
C.Changes
D.Dresses
E.Espionage
F.Fox
G.Games
H.Heaven
I.Idea
J.Jedi
K.Killer
L.Laugh
M.Moles
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Basketball



Santana sedeva sulle gradinate, persa a rimirarsi le unghie annoiata. Accanto a lei sedeva Puck, il quale sbuffava impaziente, iniziando ad innervosirsi seriamente. Mike continuava a palleggiare in campo in attesa, guardando sconsolato Tina annoiata, aspettare seduta sugli spalti poco lontano dagli altri. Tutti era in attesa di Brittany, la quale era in ritardo di almeno 10 minuti. Nulla rispetto al solito, pensò Santana. A volte ci metteva anche un'ora prima di ricordarsi un appuntamento ed uscire di casa. E poi finalmente si fece vedere.


Indossava larghi pantaloni da basket blu, che le arrivavano sotto al ginocchio, una canottiera di una qualche squadra sconosciuta, di un giallo acceso; enormi scarpe ai piedi e i capelli raccolti in una stretta coda di cavallo: un perfetto abbigliamento sportivo.


“Finalmente! Credevo avessi abbandonato la gara!” esultò Mike alzando le braccia al cielo.

“Oh, perdonami, la mia fatina segretaria si è presa un giorno di ferie oggi!” alzò le spalle l'altra dirigendosi verso Santana.

“Beh, vieni in campo!” la invitò facendole un cenno con la mano.

“Un attimo...” prese tempo, mentre la mora, scuotendo il capo, si calò per allacciarle le scarpe.

“Ciao anche a te!” sbottò scontrosa.

“Oh, ciao San, grazie!” cinguettò calandosi a baciarle la guancia.


Scappò poi in campo, saltando la staccionata di metallo che lo divideva con gli spalti. La ragazza si voltò e vide Tina: sventolò la manina con un sorriso per salutarla. Dopodiché si girò verso Mike, puntandogli uno sguardo di sfida. Ed era quella che stava per prendere il via.


Infatti quel mattino non avevano fatto altro che parlare di basket, in ogni momento. Anche a mensa, si erano persino costruiti un mini campo con cui spiegare e mimare le varie tattiche e azioni. Santana si annoiava a morte ad ascoltarli, Tina ancora di più. Ad un certo punto, stremate, si scambiarono uno sguardo pieno di reciproca comprensione.

“Visto che non fate che parlare di partite ed esaltare le vostre capacità atletiche, perché non vi sfidate e non ci date un taglio?” sbottò infine la latina.

I due si guardarono illuminandosi, stringendosi la mano a mo' di giuramento e dandosi poi appuntamento per il dopo lezioni.


Ed eccoli su quel campo, pronti a darsi battaglia. Puck diede il via lanciando la palla in aria e l'elevazione maggiore di Mike gli permise di prendere la palla. Giocavano su metà campo e nel giro di una decina di minuti il ragazzo era in vantaggio di cinque punti. Brittany si fermò sudata, col fiatone a riposare con le mani sulle proprie ginocchia. Lo guardò con particolare rabbia, decisa a non demordere.


La partita si scaldò e la foga agonistica invase entrambi i partecipanti, che ben presto si ritrovarono a scambiarsi spinte e manate gratuite, prontamente fischiate dall'arbitro Puckerman. Santana iniziava ad agitarsi, sentendo montarle una rabbia assassina ogni qualvolta il corpo di Mike attorniava minaccioso quello di Brittany ed ancora di più quando v'erano scontri non delicati fra loro.


L'asiatico ad un certo punto diede una spallata a Brittany involata a canestro, la quale cadde di botto a terra. Prima ancora che Puck avesse il riflesso per chiamare il fallo, Santana scattò in piedi, lanciandosi verso il campo urlando.

“E' fallo, e pure grave! Mandalo fuori!” gridò cercando di scavalcare la barriera, ma l'agitazione la metteva in difficoltà nell'operazione.

Tina le si gettò alle spalle, per fermarla.

“Lasciami che lo uccido!” cercò di divincolarsi.


Mike intanto aveva teso la mano a Brittany per farla rialzare, scusandosi. Guardava nel frattempo la mora agitarsi e minacciarlo di morte.

“Mi sa che si conclude qui la partita!” proclamò Puck alzando le mani.

“Se non voglio morire mi sa che devo pure muovermi a scappare... e non farmi più vedere!” deglutì preoccupato l'altro.

“Tranquillo, le passa! Ci penso io!” alzò le spalle Brittany sorridendo. “Però voglio la rivincita!” pretese dandogli una pacca sul petto, prima di scappare via.

“Tanto perderai ancora!” rise Mike.

Intanto Puck gli aveva rubato la palla, invitandolo a giocare con lui.


La bionda raggiunse l'altra che, vedendo il termine della partita, si era tranquillizzata appena: almeno non serviva più l'intervento di Tina per fermarla.

“Ti ha fatto male?” domandò Santana sporgendosi oltre l'ostacolo davanti a lei.

“No, tranquilla, tutto apposto! Però ho perso...” si lamentò mettendo il broncio Brittany.

Salutò poi Tina, ringraziandola sottovoce per aver fermato Santana e scusandosi, dopodiché seguì l'ispanica all'auto.


“La prossima volta lo straccio.” proclamò la bionda appena si sedette in macchina.

“Non ci sarà una prossima volta!” ringhiò l'altra mettendo in moto.

“Ma...” cercò di protestare.

“No! Non m'importa, non capiterà più! Non so nemmeno perché vi ho proposto di farlo!”

“Ma San, non mi sono fatta nulla!” piagnucolò implorante l'altra.

“Se stasera ti trovo un livido addosso, giuro che ti punisco! E poi uccido quel coso.” la minacciò senza staccare lo sguardo dalla strada.

“Quindi mi stai invitando da te stasera?” le domandò l'altra con semplicità.


Santana sbarrò gli occhi di colpo, rendendosi conto di averlo dato per scontato.

“E se controlli i lividi, vuol dire che...” disse Brittany prima di gorgogliare una risatina maliziosa.

A quel punto la mora diventò rossa, sentendosi presa in contropiede da quel insolito ragionamento.

“Io non ho detto nulla!” brontolò facendo una smorfia infastidita.

“Oh, ma non mi dà fastidio...” le sussurrò l'altra all'orecchio, sporgendosi verso di lei.

“Brit!” urlò isterica. “Sto guidando e sei terribilmente sudata!”

L'altra riprese posto sul proprio sedile, guardando altrove e storcendo il viso in un sorrisetto divertito.

“Solitamente quando sono sudata e sto su di te, non ti lamenti...” commentò come stesse parlando fra sé e sé, gettando una veloce occhiata alla mora.


Quest'ultima per poco non finì fuori strada. Fortunatamente erano praticamente arrivate. Si prese il tempo di parcheggiare prima di rispondere.

“Mi vuoi fare morire con questi commentini mentre guido? Dimmelo!” sbottò.

L'altra sorrise, baciandole velocemente una guancia.

“Su, andiamo! Credo di avere un livido qui sul fianco...” disse vagamente, prima di aprire la portiera e scendere giù ridendo.

“Vorrà dire che dovrai avere una punizione!” scosse il capo sconsolata Santana, scendendo con calma per raggiungerla.




Angolo dell'Autrice


Ta- daaaan! Ce la fa!

Sì, ho finito il capitolo, sì, l'ho scritto, sì, ho trovato la lettera e sì, so qualche parola in inglese! u.u

A parte gli scherzi, la parola originariamente doveva essere un'altra, ma ho tralasciato l'idea e codesto pomeriggio mi è nata questa cosa! (che poi per metà ci stavo già pensato!)

Spero vi piaccia! <3 A me non convince ancora.......

Ora devo pensare alla Faberry. Io non ne ho mai scritte. Non le so scrivere. Ansia. Sacchetto per respirare... uff uff uff... ok, sono calma, ce la posso fare!

Ok, vi lascio, vado a farmi curare, lo giuro!

Grazie a tutti e in particolare alla mia capretta preferita! <3 Ti amo!!

Un bacio,

Miss Ari Shum- Morris

   
 
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