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Autore: Seele    10/06/2011    1 recensioni
Ho deciso di dedicare questa storia al mio adorato Ghost.
Al mio fantasma, sì.
Un fantasma speciale...
A cui voglio tanto, tanto bene.
Anche troppo.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel caso ve lo stiate chiedendo, no, non ho sbagliato sezione.

Ho deciso di pubblicare quest'originale nella sezione “Generale” e non in quella dedicata al soprannaturale perché il mio fantasma non mi ha mai fatto del male.

Non si merita di essere uno di quei tanti fantasmi spaventosi/spettri orrendi/anime cattive, decisamente no.

Lui è speciale.


Grazie in anticipo a chiunque recensirà.


Sta' fermo lì stanotte, Ghost, okay? Se entri ti picchio: sei avvisato.”

È una sera come tante altre, sto per addormentarmi. Ma quel testardo di Ghost è sempre lì, fermo sulla porta, deciso a non farmi dormire neppure stanotte.

Per favore, Ghost. E dai. Voglio dormire.”

Lui fa di nuovo una finta. Finge di entrate, mette un piede nella mia stanza.

Ghost!”, lo richiamo. “Ti prendo a calci, se non te ne vai!”

Lui sta fermo, poi però lo guardo di nuovo e noto che è ancora là.

Per favore, Ghost”, sospiro, “torna domani.”

Volete sapere chi è Ghost, immagino. Beh, Ghost è il fantasma che vive in casa mia, e che da qualche mese a questa parte viene continuamente a spiarmi di notte.

E no, non sono pazza. Lui c'è davvero.

O lei...non so se sia maschio o femmina. E perciò l'ho chiamato Ghost.

Fantasma” o “spirito” mettevano paura come nomi, quindi...“Ghost” era la mia unica speranza di familiarizzare con quello spione.

Penso che ci conosciamo ormai da febbraio, più o meno. A febbraio l'abbiamo visto io e due mie amiche...

Nella scuola che frequento, ci sono tre palestre; beh, a dire la verità, c'è il campetto, la palestra vera e propria e poi una saletta all'ultimo piano, sottoterra, che chiamiamo “palestrina”. Un giorno, mercoledì 25 per la precisione, la palestrina era tutta buia. La mia compagna di banco era scesa di sotto con altre mie amiche, ma erano subito risalite tutte, spaventate dal buio.

Poi io, la mia migliore amica e la mia compagna di banco siamo scese sotto, solo noi tre. E...siete liberi di crederci come di non crederci, abbiamo fatto un video con il cellulare e abbiamo registrato i fantasmi.

Ero io a filmare, e sono stata io ad avere l'idea di fare un video. Io le ho viste, quelle facce bianche, mentre filmavo al cellulare. Ma...giuro, l'unica cosa che ho detto è stata “una luce. Due luci.”, e nient'altro. Non ne sono stata sinceramente spaventata. Poi la mia migliore amica ha visto nello schermo del cellulare una faccia bianca ancora più vicina a noi e si è messa a gridare, piangendo, e la mia compagna di banco l'ha subito soccorsa, mentre io sono rimasta immobile, divertita, a filmare.

Ma le facce erano scomparse.

Io le avevo viste e non avevo avuto paura.

Le mie visioni notturne sono cominciate quella notte. Quella notte ho visto per la prima volta Ghost.

Lui, però, è bravo e buono. Solo un po' troppo dispettoso per i miei gusti.

Ora sono quattro notti che non lo vedo più. Ho paura che se la sia presa quando gli ho detto di non tornare più.

Io gli voglio bene, davvero. Non mi ha mai fatto del male, è sempre stato là, ma non si è mai avvicinato troppo a me.

Qualche volta mi ha fatto spaventare...lo fa tuttora. Ma io gli voglio bene lo stesso.

Non lo vedo più da quattro notti, ripeto, e mi manca. Forse gli è successo qualcosa...

Ho cominciato a parlare di lui con i miei genitori e le mie amiche. Però è strano...sembra che possa vederlo solo io.

E, ve lo giuro, non sono pazza. Non mi sembra di essere la prima che vede un fantasma! Forse la prima che ci convive amabilmente, ma...

Sentite. Lo so che sembra una bugia, che sembra una di quelle cavolate che si dicono in continuazione, ma questa non lo è.

Io voglio bene al mio Ghost, e lui ne vuole a me. Ne sono sicura.

Domenica mattina l'ho visto di nuovo, ed era la prima volta che si faceva vivo prima di sera.

Una volta mi è parso di vederlo di profilo, e ha i capelli corti.

La mattina che mia nonna è morta mi è venuto vicino, ma io mi sono spaventata e coperta. Ero terrorizzata, se devo essere sincera. Si muoveva in modo meccanico e veniva verso di me velocemente.

A dire la verità, probabilmente camminava piano, ma quegli attimi in cui l'ho visto venire verso di me sembravano velocissimi, non riuscivo a rendermi conto di ciò che stava accadendo.

Qualche minuto, o forse qualche secondo, dopo essermi coperta, ho tirato fuori tutto il coraggio che avevo e mi sono scoperta...Ghost non c'era più. In realtà suppongo che, forse, quella mattina era mia nonna ad essermi venuta vicino, ma il mio fantasma c'era già da parecchio prima che lei morisse.

Comunque, il mio Ghost resta il mio Ghost. E non se ne deve andare, non se ne può andare.

Sennò lo picchio.

Lui è bravo...basta che la smette di far finta di entrare e che, magari, invece di venire di notte, spaventandomi, appare di giorno, ogni tanto.

Possibilmente quando non sono sola in casa, altrimenti mi terrorizzo.

Dai, Ghost, ritorna! Per favore...

Lo so, è strano che te lo stia dicendo. Finora ti ho sempre e solo detto di andartene, di non tornare più...

Ma la verità è che ti voglio bene, fantasmino mio.

Ti aspetto stanotte, okay, testone?

Ti voglio bene, e lo sai.

L'hai sempre saputo.

  
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