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Autore: Breakass123    10/06/2011    2 recensioni
In un universo parallelo, dove il pokémon Mewtwo ha conquistato il mondo grazie al suo imponente esercito e l'ha così riunito tutto all'interno di un unico grande impero denominato Mewtwo Empire Perfect (chiamato anche con l'acronimo MEP) con lo scopo primario di portare la terra al perfezionamento e al raggiungimento dell'illuminazione eterna, un gruppo segreto chiamato La Resistenza ha deciso di boicottare il piano di Mewtwo e di riportare il mondo alla libertà e all'indipendenza, sicuri che il vero piano di Mewtwo è un governo dittatoriale. Vediamo così il protagonista, Gabriel, un giovane ragazzo della regione di Sinnoh, deciso ad arruolarsi nella Resistenza assieme al suo migliore amico Barry per riportare la terra alla normalità. Ma non sarà semplice come si aspettava!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Luce. Fortissima luce. Un bagliore accecante. Non riesco a vedere niente. C'è una strana figura in lontananza. Non vedo nulla. Ero confuso, non sapevo dov'ero, non sapevo che fare. Rimasi lì, a capire chi era quella figura in lontananza che mi fissava. Ma non riuscivo a vedere niente. Allora decisi di parlare:
"Chi sei?" domandai a voce bassa, non so perché. Una voce possente mi rispose:
"Io sono l'Ultimo Pokémon.". Allora quell'essere è un pokémon! pensai.
"Che cosa vuoi da me?" dissi, leggermente incuriosito.
"Tu sei la leggenda." disse quella voce. Ma io non capii.
Il bagliore sparì, La luce se ne andò...


Riuscì ad aprire gli occhi. Ero in camera mia, la camera della mia casa a Duefoglie. Che razza di nome per una città! ho sempre detto. Mi alzai dal letto con la coperta di Piplup, che ho da quand'ero bambino. Scesi di sotto. Mia madre non c'era, ovviamente. Come al solito doveva andare via presto perché lavorava. Feci una veloce colazione, poi tornai di sopra a lavarmi e vestirmi. Il mio abbigliamento era il solito: jeans blu, scarpe blu, t-shirt bianca con in basso strisce azzurre, sotto ad una camicia a giromaniche blu scura. E come tocco di classe, il mio solito cappello, tipo Michael Jackson, azzurro e bianco.
Prima di andare, mi guardai allo specchio. Vidi un bel ragazzo, alto un metro e ottanta, capelli folti azzurri e occhi celesti. Tutti dicevano che avevo preso da mio zio, e in effetti gli assomigliavo molto. Mi sono sempre chiesto, però, chi era mio padre. Mia madre non me lo voleva dire, non sapevo il perché.
I miei pensieri si spezzarono a causa del rumore della televisione, che era rimasta accesa tutta la notte. In quel momento trasmettevano lo stesso messaggio che Mewtwo aveva lasciato ieri sera. Quello sui terroristi.
"Compagni della terra! È il vostro presidente che vi parla. Ho deciso di dare questo comunicato per annunciarvi che ci sono stati degli attacchi terroristici nelle regioni di Hoenn e di Jotho. C'è da pensare che possano raggiungere anche Kanto e Sinnoh. Gli attacchi sono stati eseguiti da un'associazione terroristica, che si fa chiamare 'la Resistenza'. Questi individui sono molto pericolosi. Se per caso avete il sospetto che qualcuno che conoscete sia un membro di questa organizzazione, saremo lieti di accogliere la vostra denuncia. Potete farla nelle rispettive basi dell'MEP. Detto questo, vi pregherei di fare attenzione.
Il vostro presidente e signore della terra, Mewtwo."
Sinceramente, io non l'ho mai definito il mio signore. Non se si è preso la nostra terra con la forza. Diceva sempre che era per il nostro bene, o che grazie a lui il mondo avrebbe raggiunto il suo scopo.
Tutte balle. Non abbiamo bisogno di lui!
Mentre uscivo dalla stanza, sentii il rumore di passi che salivano le scale velocemente e che si avvicinava alla stanza in tutta fretta. Avevo già capito chi era.
"Allora?? Sei pronto?? Cavolo, quanto sei lento!"
Tutti in città sapevano che Barry era un ragazzo alquanto irrequieto. Non stava fermo un momento, andava sempre di fretta, come se stesse perdendo l'autobus. Eppure, alla Scuola per Allenatori, era il primo della classe. Ma non per la sua bravura; tanto il fatto che non si arrendeva mai. Se perdeva, continuava ad allenarsi, a migliorarsi, e così faceva se continuava a perdere. Quando vinceva, però, non si fermava, ma continuava ad allenarsi, perché voleva essere imbattibile. E anche se diventerà imbattibile, probabilmente non smetterà mai di allenarsi. Il Diploma dell'Allenatore se lo meritava.
"Forza, Gabe! Faremo tardi!" disse in modo molto frettoloso, come sempre.
"Uno, mi chiamo Gabriel, e lo sai che non mi piace essere chiamato Gabe perché mi ricorda il gabinetto:" gli dissi. "e due, faremo tardi per cosa?"
"Ma come 'per cosa'? Ora abbiamo il Diploma! Quindi siamo allenatori a tutti gli effeti!" disse Barry entusiasta. Il suo più grande sogno era diventare l'allenatore più forte di tutti i tempi. Quel Diploma per lui significava l'inizio di quel sogno.
"Quindi" continuò "ora che siamo allenatori ci spettano di diritto dei pokémon! E so che a Sabbiafine c'è un tizio, che chiamano prof. Rowan, che dà gratuitamente pokémon ai giovani allenatori! Non dobbiamo fare altro che andare al suo laboratorio di Sabbiafine!"
La sua idea non era del tutto sbagliata. Alla Scuola per Allenatori ci hanno detto che esistono quattro grandi scienziati di pokémon: il prof. Oak, il più bravo e l'inventore del PokéDex,, che sta a Kanto; poi c'è il prof. Elm, che abita a Jotho; il prof. Birch invece sta a Hoenn; e qui, a Sinnoh, abbiamo il prof. Rowan. Visto che studiano pokémon, per eseguire i loro studi spesso catturano alcuni esemplari che utilizzano come cavie, e qualche volta capitava che alcuni esemplari li regalavano a giovani allenatori.
Io e Barry scendemmo da casa mia, per avviare sulla strada che chiamano Percorso 201. A bloccarci la strada c'era ciò che alla Scuola ci avevano insegnato di stare alla larga se non si possiede un pokémon: l'erba alta.
Mi sono sempre chiesto perché dovevamo stare lontani dall'erba alta. Alcuni pokémon vivono anche al di fuori di essa. Ma alla Scuola ci hanno detto che i più pericolosi e aggressivi preferiscono vivere nell'erba alta, perché c'è più possibilità di sopravvivenza, visto che c'è della selvaggina più abbondante. Quelli che vivono al di fuori, invece, sono meno aggressivi e non hanno bisogno di vivere nell'erba perché riescono a trovarsi il nutrimento autonomamente.
"Barry, lo sai che non possiamo passare nell'erba alta." gli dissi, cercando di fermarlo poiché era pericoloso. Le persone che vengono attaccate dai pokémon selvatici nell'erba alta sono incredibilmente aumentate, da quando Mewtwo è il presidente.
"Andiamo, Gabe!" mi disse, sapendo che non sopportavo il nome Gabe, ma lo usava comunque per stuzzicarmi: "Non correremo nessun rischio! Ho un piano: se per ogni passo rischieremo di incontrare un pokémon, allora ad ogni passo dobbiamo cambiare direzione, così non ne incontreremo nessuno!"
"Lo sai che questa tua teoria non ha nessuna logica?"
Barry sbuffò: "Devi sempre fare il sapientone! Sta a guardare..."
Barry si allontanò di molto: "Pronti? Partenza..."
Iniziò una corsa sfrenata: "VIAAA!!!!"
"FEEEEERMI!" urlò una voce sconosciuta. Sembrava la voce di un vecchio. Barry si fermò di colpo. Ci girammo in direzione della voce.
A noi si avvicinò un uomo abbastanza anziano, a vista avrei detto sessant'anni, con un camice da dottore, una folta barba e dei capelli bianchi.
Il prof. Rowan?
  
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