L’aria danzava allegra facendo infrangere qua e la le foglie che si sfioravano a darsi un bacio.
Solo il pensar questo mi dipingeva un’espressione ebete sulla faccia. Chissà perché.
Tutta quella tranquillità portava a chiudere gli occhi e così feci. Pian piano abbassai le palpebre e restai così per non so quanto. C’era talmente tanto silenzio che riuscivo ad ascoltare il mio stesso respiro e intanto udivo le foglie scambiarsi tenerezze.