01/03/2006
5 recensioniRingrazio molto la mia beta Nayma che è stata fondamentale per il mio lavoro.Buona lettura e se vi va di lasciare una recensione sarò lieta di riportarla all'autrice.
Titolo: Is that still you?
Autrice: Ashes of Stars
Traduttrice: fairy81
Beta: Nayma
Avvertimenti: Slash
CRUDO E GUSTOSO
“Sei tu?” chiesi per caso alla figura malferma, vestita in abiti una volta neri, ora grigi, che stava di fronte a me aspettando di prendere il mio ordine per un mazzo fresco di chiodi di garofano.
“Che vuoi dire Potter?” domandò l’uomo, “Certo che sono io, ora per favore potresti pagare e andartene al diavolo?”
Ripensai alla vecchia versione di Draco che avevo visto sulla cima della torre. Spalancai la bocca per dire qualcosa ma, prima di poter pronunciare una qualsiasi sillaba sentii una voce piuttosto sgradevole e acuminata sbottare da un angolo lontano, “Ora Draco, non essere così maleducato con i nostri clienti! O perderai il tuo misero lavoro!”
Mi bloccai. Come può qualcuno parlare in quel modo ad un altro essere umano? Era ingiusto e villano, specialmente davanti ad altre persone. Poi capii; Vernon, Petunia, Dudley, Voldemort, Tiger, Goyle, Blaise, Piton.
Come se avessi ricevuto un pugno in faccia realizzai; il principe dei Serpeverde era stato alla fine ripagato con la sua stessa moneta. Alla fine era stato ridotto ad essere ciò che io avevo forzatamene creduto di essere per tutta la mia vita.
Come era possibile tuttavia, mentre ero lì come un’ombra ad osservare questa discussione unilaterale tra Draco e il suo capo, che mi sentissi così nauseato dal trattamento a cui era sottoposto?
“Sono spiacente Signore, è solo che lui ed io, ci conosciamo!”
“Non mi interessano le tue storie passate,” L’uomo si alzò e si diresse verso il bancone. Mentre lo osservavo attentamente per la prima volta mi ricordò in pieno un viscido coleottero Indiano; gli occhi piccoli e lucenti di un blu scuro e la pelle grigiastra e sudata che si gonfiava e ondeggiava disgustosamente, “Perciò non portarle nel mio – Oh buongiorno Signor Potter!”
I suoi modi da viscido scomparvero, cambiando e trasformandosi in falsa gentilezza. Io, essendo un “tipico” Grifondoro increspai le labbra disgustato ma stetti al gioco, fino a quando la conversazione tra il padrone ed il suo schiavo fu dimenticata e tutto ciò rimase fui io che ero stato fin troppo gentile con quella bestia d’ uomo.
Non ci volle molto che uscii dal negozio, ma questo non voleva dire che non fossi ancora seccato col proprietario di “Crudo e gustoso”. O forse dipendeva dal fatto che in principio mi fossi preoccupato per Draco, e questo fatto mi aveva portato ad essere angosciato per quello che quel tipo avrebbe potuto fargli. Di certo, qualunque cosa fosse, non potei evitare di perdere il sonno, il cibo e la salute mentale pensando a quanto fosse accaduto a quel bastardo di un ragazzo che si era sempre fatto beffe di me.
Successe quando uscii da casa, per andare a visitare Diagon Alley, che i pensieri, i sogni e i ricordi di quei cinque minuti della mia vita in quel negozio, mi sommersero come l’acqua che scorre attraverso una diga rotta. Non riuscii a trattenermi ed i miei piedi si mossero da soli andando dritti verso quell’ oscuro negozio. Non riuscii ad evitare di osservare, squadrare ed infine fissare in direzione di Draco ridotto in schiavitù.
Il mio cuore si spezzò nel vederlo in quel modo. Dov’erano il suo fuoco? La sua furia? Il suo orgoglio?
Dovunque fossero, non potevano essere lontani. E io, conoscendomi, sapevo che li avrei trovati.