Ed è finita anche questa, non ho più una long, che tristezza ç_ç coooooomunque prima
di lasciarvi al capitolo finale volevo ricordare, anzi ribadire, che un commento fà sempre
piacere. Detto questo buona lettura  :D



4. Epilogo.

Marshall guarda accigliato Ian, pensieroso.
"Credo potresti aver sbagliato i calcoli. Volevi attirare l'attenzione di Brendon, non
apparire il solito piccolo e tenero Ian e invece ora pensa solo che sei strano forte.
Avremo bisogno di pensare a una strategia diversa la prossima volta. "
"Avremo? La prossima volta?" Ian è terrorizzato, perchè lui non diventerà una
marionetta di Alex, lui è un danno, un disastro sociale. Peggio di Deleon e quel
suo dannato cappello, peggio di Travis strafatto insieme a Alex Greenwald, fidarsi,
di nuovo, di lui equivale a un suicidio. Per quanto lo ritenesse il suo migliore amico
doveva stare lontano dalle sue questioni amorose, l'ultima volta si era ritrovato a
spiegare a Gerard Way che lui non amava seriamente Frank, che era solo uno
scherzo. Aveva seriamente temuto per la sua vita.
"Non ci sarà una prossima volta! Brendon, ovviamente, non è interessato a me e
sai una cosa? Forse è una buona cosa! Forse non mi importa! Ha già dimostrato
di non avere alcun gusto nel suo partner sessuali, comunque. "
"Uh huh. Giusto. "
"Sono serio, Marshall."
"Va bene, certo. Guarda, capisco che hai bisogno di fingere di avere  almeno una
certa quantità di dignità, ma cerchiamo di non esagerare, va bene? Cosa ne pensi
di andare alla festa di William e Siska ? Sò per certo che ci sarà anche Brendon,
forse è la volta buona che gli dici tutto."

Ian cerca di ricordare tutto quello che aveva pianificato in quel breve lasso di tempo
che precedeva la festa. Non l'aveva fatto da solo, Marshall si era offerto di aiutarlo
(E Ian era terrorizzato da questo) ma non poteva rifiutarsi di andare.
Ma tutti i suoi preparativi vanno a farsi fottere proprio quando ne ha bisogno, Ian decide
che forse è meglio che lui non è preparato. I migliori momenti sono quasi sempre
quelli imprevisti.  Eppure non trovava il coraggio di uscire dalla cucina per andare nel
salotto, dove c'erano tutti (e probabilmente, Brendon era appiccicato alla vittima
designata per quella notte). Il suo flusso paranoico, fù interotto solo quando sentì
una mano accarezzare i capelli, delicatamente. Voltò la testa verso destra per trovarci
Brendon con un sorriso dolce.
"Ehi tu ... Tutto bene? Marshall mi ha detto che non stavi al massimo"
Ian avrebbe voluto afferrare Brendon per le spalle e urlare: ''Guardami, dannazione!
Sono stato qui per tutto questo tempo e tu non te ne sei accorto, ti sembra che và bene?''
Invece risponde tirando Brendon verso lui, prendendolo per il cravattino, lasciando che
le loro labbra si incontrino grossolanamente.  Brendon è scioccato, ma non vi si oppone
(ma non c'erano molti dubbi su questo). Passa il braccio libero intorno al collo, tirandolo
più vicino. Non riesce a credere che stia succedendo, ma maledizione, ama questo.
Non hai idea", ha detto Ian attraverso baci," di come sono felice che non mi hai dato uno
schiaffo dicendomi di andare a fanculo."
"C'è ancora tempo" Brendon ha scherzato.

[...]
"Allora, io sono tipo  pazzo di te" Ian ammette, Brendon  sorride compiaciuto.
 "Lo so, Ryan mel'ha detto come sei  mesi fa, e Ian, tu pensi troppo"
Ian stava per protestare, ma quando le labbra di Brendon tornarono su di lui, non riusciva
a pensare, se non a  quella fastidiosa sensazione allo stomaco che si rivelarono essere farfalle.

Fine.