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Autore: LisaAngius    11/06/2011    4 recensioni
Inghilterra del 12° secolo: Noah figlio del signore del feudo di Seabrook è abituato alla prassi dello ius primae noctis, ma quando suo padre pretende di esercitarlo su Christabel,la sua amica d'infanzia.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: allora spero che il capitolo non faccia schifo in ogni caso accontentatevi che lunedì martedi e mercoledì ho gli ultimi tre esami prima di laurearmi è già molto che ho aggiornato

Bacioni a tutti

Giuly

 

Noah corse a perdifiato giù per le scale facendo bruscamente spostare  i servitori che si trovava vicino. Non aveva molto tempo, non la sentiva per il momento ma era certo che Cry lo stesse seguendo e quando lo avesse raggiunto sarebbero stati cavoli suoi!

Arrivò alla foresta che circondava il castello e si appoggiò ansimando contro un albero con un sorriso vittorioso

“Ci sono riuscito!”. Esultò

“Ma che bravo! Vuoi un applauso?”. Fece una voce inviperita alle sue spalle

Noah chiuse gli occhi un secondo e dopo un respiro profondo si girò molto lentamente trovandosi a due centimetri dagli occhi azzurri di Cry. Occhi che lo avvertivano chiaramente che sarebbe stato molto saggio fuggire

Oh Oh ora che faceva?

“Ehm ciao Cry…”

Evidentemente la sua aria angelica non funzionava visto che la ragazza, sempre più inviperita, gli mollò un pizzico sul braccio talmente forte da rischiare di staccargli la carne

“Mi hai preso in giro brutto idiota!”

La sua espressione era assolutamente irresistibile e lui si ritrovò a sghignazzare  senza riuscire a trattenersi, pregando che Cry si fosse dimenticata il pugnale che normalmente si portava sotto le gonne

“Cry perdonami ma sai che era l’unico modo di uscire da quella stanza”            

 

Lei lo guardò imbronciata, pestando un piede

“E’ questo il punto Noah tu non dovevi uscire da questa stanza, il guaritore ha detto che non dovevi affaticarti!”

“Senti diciamo che ti ascolto…raggiungiamo un compromesso…diciamo che non alleno i soldati ma tu mi aiuti a sgranchire le ossa”

Christabel lo guardò un attimo indecisa. Accettando avrebbe rischiato di rovinargli la guarigione…ma se avesse rifiutato sapeva che era abbastanza testardo da andare ad allenare i soldati e quello era peggio. Beh non aveva molta scelta

“Ok testone facciamo così ora ci battiamo se vinco io a letto subito se vinci tu ti lascio fare quello che vuoi!”

Noah sorrise divertito.

“Mmh dai peste fatti avanti!”

Stavolta il suo orgoglio virile stava per essere fatto a pezzi dalla sua piccola peste. E infatti, nel giro di venti minuti si ritrovò a terra con la spada di Cry puntata alla gola

“Stavolta ho vinto!”. Esultò la giovane ridendo

Noah ghignò

“Ne sei certa Cry?”

La fanciulla si ritrovò con la schiena nella terra prima ancora di capire come Noah gli avesse spostato la spada

“Allora dicevi?”

Cry lo guardò arrabbiata

“Ma come cavolo hai fatto?”

“Sai tesoro l’esperienza serve…e io sono un soldato dopotutto”

“Uffa”. Sbuffò lei imbronciata

“Allora hai detto che avresti fatto tutto?”

Maledizione era mai possibile che con Cry non riuscisse proprio a evitare certe battute?

Davvero non riusciva a capire che cosa gli prendeva. O forse si? Dopotutto c’era stato qualcosa che avrebbe dovuto metterlo in guardia, riflettè, prima ancora che la sua amicizia con Cry fosse recuperata c’era già stato qualcosa che avrebbe dovuto metterlo sull’avviso

 

FLASH-BACK

 

Normalmente lui non toccava le fantesche, aveva visto troppe volte sua madre soffrire perché al marito non scappava nessuna ragazza anche solo appena passabile nei dintorni e lui si era ripromesso che mai e poi mai sua moglie sarebbe finita in quel modo.

Però al momento lui era libero e quella ragazza aveva qualcosa…qualcosa di indefinibile che lo attraeva come una calamita. Così aveva ceduto e si trovava sulla paglia con quella ragazza. Se la cavava bene, più che bene, ma qualcosa dentro di lui, ai margini della sua coscienza, sembrava non gradire quella situazione, affatto. Era come se una vocina sussurrasse che mancava qualcosa.

E poi quella risatina e mentre si alzava di scatto per controllare chi fosse l’elemento di disturbo quella vocina esultò come se finalmente quel qualcosa che mancava fosse comparso

Si voltò imbufalito e..Christabel era davanti a lui con il viso rosso per l’imbarazzo ma con gli occhi sfavillanti di divertimento

“Che cavolo fai Christabel?”

Lei ridacchiò di nuovo

“Beh serviva una cosa dalle scuderie, non sapevo che il posto fosse occupato”

La ragazza che era con lui lo oltrepassò scomparendo dopo aver fulminato con un occhiataccia Christabel

“Ecco sei contenta donna?”. Sbraitò il ragazzo infastidito

“Beh..si mio signore!”

Osservò la ragazza che rideva divertita e la sua rabbia svaporò. Quegli occhi…erano gli occhi di quella fantesca…ecco che cosa lo aveva attratto in lei!

Ma perché i suoi occhi lo avevano attirato?

Scosse la testa decidendo che probabilmente era il semplice fatto che gli piacevano gli occhi azzurri e che la questione non valeva la pena di pensarci troppo perciò se ne andò dopo un ultimo sguardo arrabbiato

 

 

FINE FLASH-BACK

L’attimo di distrazione perso in quei pensieri diede a Christabel l’opportunità di disarmarlo e buttarlo di nuovo a terra

“E ora?”

Osservò il suo sorriso vittorioso. Quanto gli piaceva avrebbe voluto vederla sorridere sempre. Oddio mica si era incapricciato di Cry? Oh si se ne era incapricciato e avrebbe dovuto capirlo da quando era andato con quella fantesca per il solo fatto che gli ricordava vagamente Cry, fatto che lui aveva volutamente ignorato. Non poteva fare altro ora che affrontare la cosa, lei doveva sapere e poi avrebbe deciso se frequentarlo ancora o se aveva paura

Si spostò da sotto di lei osservandola sulle spine

“Senti Cry…”

Lei sorrise incoraggiante

“Dimmi..”

“Ricordi la fantesca con cui mi hai trovato l’anno scorso?”

“Oh si che fine ha fatto?”

“Non ne ho la più pallida idea..senti.. tu mi hai mai visto con una fantesca?”

Lei scosse la testa confusa. Voleva dirle che era innamorato di quella?

“No…”

“E allora secondo te lei cosa aveva di speciale?”

“Non lo so Noah”

“I tuoi occhi..”

La confusione aumentò a livelli estremi

“Eh??”

“Quello che cerco di dirti..credo di provare qualcosa per te..sai qualcosa di quel tipo..”

“S-stai dicendo che mi desideri?”

Oh quanto era deliziosa con quell’aria imbarazzata

“Si e questo è un guaio dato che sai…”

“Tuo padre ti impiccherebbe prima di lasciare che mi sposi”

“Ecco appunto”

“E se io non fossi interessata al matrimonio?”

  
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