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Autore: Brida    11/06/2011    3 recensioni
One-shot nata mentre giocavo ad Awakening, basata su un rituale dell'Unione compiuto dal nuovo Comandante dei Custodi Grigi (umano nobile donna) insediatosi da poco ad Amaranthine.
"Unitevi a noi, fratelli e sorelle" affermò la mia voce in maniera chiara e decisa mentre però continuavo a tremare.
"Unitevi a noi nelle ombre in cui ci ergiamo vigili" gli occhi che non guardavano in basso, no, perchè dovevo mostrarmi forte, ma che non potevano guardare il viso di quei guerrieri speranzosi..."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Unitevi a noi, fratelli e sorelle" affermò la mia voce in maniera chiara e decisa mentre però continuavo a tremare.

"Unitevi a noi nelle ombre in cui ci ergiamo vigili" gli occhi che non guardavano in basso, no, perchè dovevo mostrarmi forte, ma che non potevano guardare il viso di quei guerrieri speranzosi.

"Unitevi a noi, che portiamo a termine il dovere che non può essere rinnegato" puntavano verso la fiamma che scintillava dietro le reclute. Tutte giovani, troppo giovani. 'Sciocca' mi disse una voce nella mente 'E tu invece? Non avevi forse solo 23 anni quando salvasti il Ferelden e diventasti un'eroina?'

Per molti secondi il silenzio regnò nella sala della Fortezza della Veglia.

Avevo pronunciato già molte volte queste parole, ma ogni volta che giungevo a questo punto non potevo fare a meno di bloccarmi chiedendomi se davvero ne valesse la pena. Ma dopo aver ripreso aria nei polmoni con un profondo respiro, ripresi a parlare, come sempre "E se perite, sappiate che il vostro sacrificio non verrà dimenticato e che un giorno vi raggiungeremo."

'Un giorno vi raggiungeremo..' ripensai dentro a me.

Gli sguardi di quei tre ragazzi si spostarono sul grande calice che tenevo tra le mani, contenente sangue nero, della prole oscura.

Mi rivolsi verso il primo di loro, che non avevo mai visto prima. Alto, muscolatura possente, perfetto come custode grigio. Aveva un aspetto fiero e sicuro di sè, somigliava molto a Jory fisicamente ma nel suo atteggiamento riconobbi quell'orgoglio che aveva illuminato gli occhi di Sir Gilmore il giorno in cui gli avevo detto che presto sarebbe stato reclutato tra i Custodi Grigi.

'Ancora? Ma non capisci che cercare di riconoscere nelle reclute persone ormai morte non può certo aiutarti!?' mi punzecchiava di nuovo la stessa voce nella testa. E aveva ragione.

Non poteva che essere Paul, l'uomo più forte di tutto il corpo di guardia di Amaranthine, così dicevano. In molti gli avevano detto che sarebbe stato adatto come Custode Grigio e infine lui aveva deciso di affrontare l'Unione. Ma era stato informato di tutti i rischi che avrebbe potuto correre? Non capiva che essere la guardia di una città non è la stessa cosa che essere un Custode Grigio? "Uccidere Prole Oscura sarà sicuramente più divertente che perlustrare una città" aveva risposto lui a quelli che gli avevano chiesto cosa lo spingeva a fare questa scelta.

'No, sicuramente non ha neanche la metà del cervello di Sir Gilmore o di Jory' pensai tra me e me.

Ma perlomeno la sua abilità nelle armi sarebbe stata più che utile tra le linee dei Custodi Grigi.

"Paul, tu sei il primo" lo invitai a farsi avanti. Con passi sicuri si avvicinò.

"Grazie Comandante" disse con una voce profonda e graffiante mentre prendeva il calice tra le mani.

'Sciocco, non sono ancora la tua comandante' riflettei mentre il grosso omone beveva poco più di un sorso del liquido nel calice. Me lo riconsegnò mentre le altre reclute lo osservavano di pietra. Si, probabilmente erano stati avvertiti dei rischi che avrebbero potuto correre durante il rituale dell'Unione, ma troppo tardi.

E poi, com'era già successo al mio rituale e a quello di centinaia di altri Custodi Grigi, lui cadde.

"Mi dispiace" sussurrai chiudendo per un attimo gli occhi. 'Perchè?'

Un sussulto vibrò tra gli altri giovani che avevo davanti.

"Questi sono i rischi che coloro che vogliono far parte delle fila dei Custodi devono affrontare. E non c'è modo di tirarsi indietro" mi rivolsi verso gli altri giovani quasi con un sussurro.

Mi voltai verso un uomo dai capelli lunghi, bruni. Slanciato, accattivante, il tipico ragazzo che nelle strade se la sa cavare, allungando la mano verso i borselli e non facendosi troppi scupoli.

Doveva aver combinato qualcosa di grosso, qualcosa che avrebbe potuto costargli la testa, qualcosa di difficile a farsi, anche se non ricordavo bene che cosa. O forse era stato quel suo bel sorriso ad avergli permesso questa seconda chance. Il tempo in cui solo gli uomini migliori venivano reclutati era ormai passato. Ora chiunque fosse in grado di brandire un'arma poteva considerarsi utile come Custode Grigio e, inoltre, a consegnare quel ladruncolo era stata una delle bann più importanti del territorio. Volente o nolente doveva sottoporsi al rituale e lo stesso valeva per me, che non potevo rifiutarmi di reclutarlo.

Gli feci solo un cenno, non ricordando bene il suo nome, ma lui si avvicinò lo stesso, sempre con quegli occhi brillanti di chi pensa di essersela davvero cavata alla grande, grazie alle sue abilità.

"Prendi" dissi allungandogli il calice.

"E così dovrò essere un custode grigio" disse tra sé e sé prendendo la coppa tra le mani.

Diede un'occhiata all'uomo che ancora giaceva a terra.

"Spero soltanto di non fare la sua fine."

"Prima o poi tutti dobbiamo morire" conclusi abbastanza freddamente.

'Molto consolatoria, davvero' mi rimproverai nella mente.

"Beh, meglio il più tardi possibile" concluse con un ghigno ironico.

'Daveth' affermai nella mente. Forse non nell'aspetto, ma aveva la sua stessa parlantina e quel suo modo un po' sarcastico di esprimersi. 'Condividerai la sua sorte o sopravviverai?' mi chiesi senza riuscire a darmi una risposta.

"Alla vostra salute, comandante" disse alzando il calice nella mia direzione.

'Cadrà' alla fine decretai mentre il giovane deglutiva il liquido nero. Subito dopo aver ripreso la coppa tra le mani vidi il giovane cominciare a barcollare come un ubriaco mentre gli occhi gli giravano all'interno delle orbite. "Che gli succede?" disse il terzo ragazzo, forse davvero impreparato nel vedere un'altra recluta accasciarsi al suolo davanti a lui.

Il ladro infine cadde in ginocchio, azione che forse non aveva mai compiuto in vita sua, e in quel momento aprì gli occhi improvvisamente.

"Wow" lo sentii dire ancora un po' confuso.

Si rialzò in piedi ridacchiando "Mica male.. dunque ora sarei un Custode Grigio?"

'Esatto, l'hai scampata anche questa volta' pensai tra me e me.

"Si, sei un custode grigio" dissi senza lasciar trasparire emozione: non era di sicuro il migliore tra le reclute lì presenti, ma avrei dovuto accontentarmi.

"Ora lascia spazio all'ultima recluta, che potrebbe diventare tuo compagno di sangue, nel caso superasse il rituale" cercai di affermare nella maniera più solenne che conoscevo.

"Ehm.. si si, certo. In realtà io avrei un certo mal di testa, non è che potrei andare a riposarmi un attimo?" mi domandò.

'Arrogante e sfrontato. Già a partire dai suoi primi secondi da Custode Grigio dimostra disprezzo verso l'ordine e le nostre tradizioni.'

Gli lanciai un'occhiata che lui sostenne senza alcun problema.

'Begli occhi chiari, ma non ti serviranno a nulla contro la prole oscura' commentai delusa nella mente.

"Ritirati pure" gli concessi alla fine dopo aver fatto un profondo sospiro.

"Grazie mille comandante" disse con un luminoso sorriso sottolineando in maniera sfacciata il mio titolo mentre lanciava una lunga occhiata al di sotto del mio viso.

'Ragazzino impudente' dissi scuotendo la testa mentre lui si allontanava dalla sala.

Una volta chiusa la porta dietro di lui ripresi il rituale.

"Vieni pure avanti" dissi all'ultimo ragazzo.

Era molto giovane, eppure con un aspetto comunque da guerriero. Spalle larghe, gambe e braccia abbastanza vigorose. Si avvicinò a passi lenti tenendo lo sguardo basso.

E poi una volta che si fu avvicinato alzò gli occhi verso la coppa e verso di me.

E fu lì che cominciai a tremare.

I suoi occhi, splendevano nei miei.

Lo guardai a bocca aperta mentre i miei muscoli erano completamente contratti e l'aria non riusciva ad uscire dai polmoni.

'Alistair' pensai solamente.

Lui vedendo la mia espressione sollevò le sopracciglia un po' impaurito.

Gli occhi mi si inumidirono leggermente "Qual'è il tuo nome?" gli chiesi soltanto in un sussurro, mentre cercavo di mantenere il tono della mia voce normale.

"Mi chiamo.. Steve" rispose sorpreso.

Nella sua voce c'era umiltà, nel suo atteggiamento equilibrio, ma nei suoi occhi color nocciola, come i tuoi, un turbine di emozioni si contrastavano mentre il corpo della prima recluta ancora caldo giaceva ai suoi piedi.

'Perchè?' mi chiesi spostando lo sguardo verso le fiamme, che forse avrebbero potuto tranquillizzarmi. 'Perchè? Perchè l'hai fatto Alistair? Perchè non mi hai ascoltato? Perchè non l'ho ascoltata?'

Sarebbe bastato un piccolo sì, quella sera, in quella stanza, quando Morrigan mi propose la vita e l'amore. Perchè se io avessi accettato, lui ora vivrebbe e sarebbe lì, accanto a me.

Ma io, troppo orgogliosa, troppo diffidente, troppo sicura di me rifiutai. 'Perchè?' continuai a ripetere nella mia testa.

Avrei potuto sacrificarmi io e invece no, non ero stata pronta abbastanza.

E ora davanti a me c'erano i tuoi occhi, che ancora una volta mi ricordavano cosa avevo fatto, chi avevo perduto così stupidamente.

Gli allungai la coppa "Prendi e diventa anche tu un Custode Grigio" dissi ripensando ai momenti passati insieme, ai baci, alle carezze.

E al rituale dell'Unione in cui fosti tu a pronunciare le parole che si tramandano da secoli, quando una volta svegliata fu il tuo viso e la tua voce a consolarmi e a farmi sentire bene.

Ora le parti erano invertite.

Indugiai un attimo nel lasciare il calice nelle mani del giovane.

'Scappa' dissi nella mente 'ti prego, salvati e lascia che quegli occhi possano continuare a splendere' continuai lanciando un'ultima profonda occhiata al suo sguardo mentre lui avvicinava la coppa al viso.

Ma non dissi nulla e non lo fermai.

I suoi occhi divennero bianchi, le sue mani lasciarono scivolare il calice che non avevo prontamente recuperato e il suo corpo scivolò a terra coperto dal sangue nero che dalla coppa si era riversato sul suo viso.

Le lacrime cominciarono a solcarmi il viso. "Nel mio rituale ne morì solo uno" avevi detto mentre mi ero rialzata in piedi, quel giorno.

"Alistair" sussurrai osservando i due corpi riversi al suolo.

'Perdonami' conclusi nella mente chiudendo gli occhi.

'Ti ho ucciso due volte, ho distrutto il nostro amore e ora mi sento così sola.'

Le ginocchia mi caddero a terra mentre cominciai a singhiozzare rumorosamente.

"Perdonami" ripetei in lacrime prendendo il viso del giovane morto tra le mani e stringendolo a me.

Non avevo mai voluto essere un Custode Grigio, non avevo mai voluto compiere questo maledetto rituale decine e decine di volte, ritrovandomi coperta del sangue dei giovani più promettenti, ad addestrare invece arroganti ladruncoli.

'Tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per te. I trattati, il viaggio, i Custodi Grigi. Solo per te, amore mio.'

Alzai di nuovo il mio volto verso le fiamme, mentre lentamente cercavo di tranquillizzarmi.

"Un giorno ricostruiremo l'ordine, insieme" avevi detto.

Mi rialzai in piedi asciugandomi le lacrime.

"Un giorno i custodi grigi torneranno ad esistere" avevi aggiunto.

'Qualunque cosa succeda, ti prometto che non ti deluderò di nuovo' pensai con forza dentro di me.

La giornata era ancora lunga e io avevo un nuovo Custode Grigio da mettere in riga.

'Ricostruirò l'ordine per te, Alistair, te lo prometto.'

E a passi veloci lasciai la sala e la morte dietro di me.

 

 

Storia un po' depressa costruita mentre il mio personaggio compiva il rituale dell'unione a Mhairi, Anders e Oghren. Probabilmente non sarà l'unico che compirà, dunque ho provato ad immaginarmi un rituale che scateni anche brutti ricordi nella sua mente. Il personaggio può identificarsi in un qualsiasi umano nobile donna, non nella mia Brida però :P in quanto lei, al contrario, deciderà di accettare la proposta di Morrigan e di finire così con un bel happy ending. 

Spero apprezziate questa one-shot :) Buona lettura!

  
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