Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: cartesparse    12/06/2011    2 recensioni
Questa storia tratta di Sarah, una disillusa dall'amore, tradita anche dalla migliore amica che trova conforto in un cantante; Michael Jackson.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Ehi sembri pensierosa, tutto bene? >> Mi girai e mi ritrovai Jack
a due centimetri dalla faccia. << Cosa vuoi? >> gli dissi con fare compunto.
<< Non avercela con me, lo so è orribile quello che ti ho fatto ma forse un giorno
riuscirai a perdonarmi. >> A quel punto sbottai di brutto: << Perdonarti?!
Maledizione sei andato a letto con la mia migliore amica! Vattene a fanculo
idiota prima che ti deformi la faccia di pugni. >> Lui sorrise, poi indietreggiò e se ne andò
via, molte teste si girarono per vedere chi era quella pazza sclerata che gridava come
un'ossessa. Mi venne da piangere, mio Dio perché mi rendevo ridicola? a che serviva ormai..
non avevo più nulla, nessuno su cui contare o fidarmi nemmeno qualcuno con cui parlare..
mi sentivo così sola. Decisi di andarmene da lì troppo era il disgusto che provavo,
per quale motivo ci ero andata? volevo far vedere al mondo
che potevo sopravvivere a una cosa simile? ebbene, non ci riuscivo;
era lacerante, completamente assurdo, sbagliato. Non mi sarei
mai più fidata di qualcuno in vita mia questo era più che certo, quando le due
persone di cui ti fidi di più al mondo ti tradiscono di chi puoi fidarti ancora?
Camminai a lungo e mi ritrovai di fronte al più bel panorama mai visto: un lago meraviglioso.
Il tramonto era ormai prossimo e il Sole illuminava quelle goccioline come se fossero
cristalli delicati; mi incantai. Iniziai a piangere, così, improvvisamente,
lacrime amare scendevano giù e io non riuscivo a fermare quel flusso incontrollato
di emozioni e il grumo di dolore si sciolse insieme alle lacrime.
Cos'è che voleva dirmi Dio ? Improvvisamente una piccola manina paffutella
e sudata mi accarezzò la spalla, di scatto mi girai e vidi
un bambino, un bellissimo bambino che mi sorrideva, sembrava un piccolo angelo,
doveva avere sui 9 anni. << Ciao, perché piangi? >> mi chiese. << Bé perché sono triste. >>
gli risposi semplicemente, certa che avrebbe capito.
<< Triste? mah.. voi grandi siete proprio strani...
guardati intorno, che cosa vedi? >> << Vedo un bambino saggio. >>
scherzai. Lui sorrise e mi disse: << Io vedo un bellissimo paesaggio,
sento il vento fresco fresco sulla faccia e se chiudo gli occhi immagino
tanta gente sorridente. >> << Anche io una volta vedevo così, ma ora
sono un pò più grande e le cose non sono come le credevo. >>
<< Sei tu che non vuoi più vederle così, prova a chiudere gli occhi,
magari vedi ancora un bambino sorridente; ora devo andare la mamma mi aspetta,
magari ci rivedremo qualche volta e mi dirai quanti bambini sorridenti sei riuscita
a vedere. >> Mi posò un bacio sulla guancia e se ne andò. Rimasi allibita,
poi alzai gli occhi al cielo e dissi : << Ehi Dio era questo che volevi dirmi? >>
Tornai a casa, feci una doccia veloce e andai a dormire, dopo
tanto tempo i miei sogni furono spensierati e nel sogno mi venne
a trovare un piccolo bambino saggio con le mani paffutelle.
   
 
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